All’istituto agrario ‘Patrizi’ di Città di Castello si è tenuto un convegno per promuove la pratica tra i giovani e sottolinearne le peculiarità anche sotto l’aspetto imprenditoriale
L’Alta Valle del Tevere in prima linea nella promozione e sviluppo dell’agricoltura sociale. Lunedì 30 gennaio presso l’istituto agrario ‘Patrizi’ di Città di Castello si è tenuto un importante convegno dal titolo ‘Dall’agricoltura sociale al welfare verde’, promosso dall’associazione Ra2M e dalla Fondazione Centro Studi Villa la Montesca. Un incontro molto utile per sviluppare il tema e diffonderne l’importanza tra le giovani generazioni, come gli studenti dell’istituto ‘Patrizi’. Un’occasione anche per ribadire l’utilità della pratica nel contesto territoriale, con l’Alto Tevere che negli ultimi anni è diventato un vero e proprio riferimento a livello regionale.
“L’agricoltura sociale – ha dichiarato il Presidente di Ra2M Luciano Veschi – è uno strumento di welfare, che si espleta attraverso la tutela di persone fragili accompagnate nel mondo agricolo. Nel nostro territorio esistono realtà come la Cooperativa La Rondine, La Rondine a Maccarello, Le Cascine e il Lombrico Felice, che con la fattiva collaborazione sostengono tutti i progetti più importanti del Dipartimento di Scienze Agrarie di Perugia nelle persone della Dott.ssa Paraffini Chiara e della Dott.ssa Torquati Bianca Maria. Questa giornata di studio, che come Ra2M abbiamo promosso, vuole essere una manifestazione di impegno e di interesse verso l’organizzazione di un welfare attivo, che vede i soggetti del nostro territorio produttori al passo con i tempi, in grado di fornire materie prime di qualità eccellente e al contempo dare una vera e propria opportunità di inclusione per i deboli”.
Al convegno, oltre al Presidente Veschi, hanno portato il saluto istituzionale anche Marta Boriosi, Dirigente scolastico IIS Patrizi Baldelli Cavallotti, Daniela Felicioni, Direttore Distretto Alto Tevere USL Umbria 1 e Benedetta Calagreti, Assessore alle politiche sociali del Comune di Città di Castello.
“È stato un privilegio – ha precisato l’Assessore Calagreti – parlare di agricoltura sociale davanti ai giovani dell’istituto agrario, che rappresentano il futuro concreto di questa rivoluzione. L’inserimento di persone che vivono un disagio nel circuito economico locale è in totale linea con la nostra idea di politica inclusiva e non meramente assistenzialistica. Riscoprire le nostre radici e promuovere un’inclusione attiva è indubbiamente l’indirizzo che vogliamo promuovere e incentivare”.
Tre gli interventi programmati all’interno del convegno: Introduzione al progetto europeo Urbfarm Urban Farming and Entepreunership for adults di Virginia Marconi, Prospettive del WelfareVerde e Futuro delle Professioni Green di Biancamaria Torquati e Chiara Paffarini, Il punto di vista del no-profit ed esempi di imprenditoria sociale in agricoltura di Marco Romanelli, Pierluigi Bruschi e Luca Stalteri.
In quest’ultimo è stato portato ad esempio il funzionale rapporto che esiste tra agricoltura sociale e mondo dell’imprenditoria, attraverso l’esperienza del Lombrico Felice in collaborazione con la Rondine a Maccarello.