Consiglio comunale, le considerazioni del Gruppo Adesso Riformisti per Sansepolcro su: variazioni di Bilancio, progetto di rigenerazione del centro storico e mozione su onorificenza al Generale Tito

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Variazioni di bilancio soddisfacenti. Il problema è il bilancio nel suo insieme ma su quello
ci eravamo già espressi l’anno scorso.
Spostare l’attenzione del progetto di rigenerazione urbana del centro storico, da cotto in
pizza sì, cotto in piazza no, ma pensare alla fruibilità e vivibilità del centro storico.
Giusto chiedere di togliere l’alta onorificenza concessa dal Presidente della Repubblica nel
1969 a Tito, ma nella consapevolezza che la mozione presentata dal gruppo Lega-FI è una
mozione ideologica, già presentata dalla Lega in tanti altri consigli comunali in giro per
l’Italia, senza alcun beneficio per i cittadini del comune.


Martedì 27 Giugno 2023, si è svolto il consiglio comunale e oltre alle interrogazioni, su cui
abbiamo relazionato già ieri con comunicato apposito (che può essere letto qui: …inserire link..)
sono stati trattati altri importanti argomenti.
Tra i punti rilevanti c’erano delle variazioni al bilancio di previsione e variazione al piano
degli investimenti e al piano delle opere pubbliche, alle quali, per coerenza, abbiamo votato
in modo contrario, visto il voto e le relative motivazioni che avevamo espresso sull’impianto
generale del bilancio quando venne presentato l’anno scorso.

Nell’intervento di dichiarazione
di voto però, abbiamo comunque apprezzato le variazioni, in particolare quelle che hanno
previsto nuovi finanziamenti per i parchi pubblici del Trebbio e di Santa Fiora, per i quali
avevamo presentato una mozione come gruppo ADESSO, destinando 20.000 euro aggiuntivi sul
punto e a quello che prevede nuove cifre a Bilancio (circa 190 mila euro) per la digitalizzazione
dei procedimenti comunali legati al PNRR e al Cloud, potenziando i servizi dell’App IO e di
PagoPA. Monitoreremo questi obiettivi perché riteniamo che siano veramente importanti per
lo snellimento burocratico delle pratiche consentendo ai cittadini di interagire con il proprio
comune in modo più moderno e senza inutili perdite di tempo.


C’erano poi le modifiche al regolamento urbanistico inerenti al nuovo progetto di
rigenerazione urbana delle mura e del centro storico compresa Piazza Torre di Berta.
Su questo punto c’è stato un dibattitto acceso al quale abbiamo offerto quello che ci è sembrato
un punto di vista differente e un contributo propositivo: La maggioranza ha deciso di non
condividere il progetto con la cittadinanza e con le associazioni; vero, scelta rischiosa ma
legittima, della quale, nel bene e nel male, se ne dovrà assumere le responsabilità. Quello che
però ci sembra rilevante è che i due progetti, quello della cinta muraria che va da Porta
Fiorentina al Campaccio e quello del centro storico (comprese le piazze, Torre di Berta, Santa
Marta e Dotti) sono progetti ambiziosi dalla portata molto significativa ma che devono tenere
conto di un aspetto che tutti sembrano trascurare: Una migliore “fruibilità” e “vivibilità”
della città.

Il progetto dovrà portare infatti ad un miglioramento estetico, certo, questo è il
primo passo, ma non sarebbe sufficiente se non si pensa anche alla rivitalizzazione del centro
storico, coniugando quelle che sono le esigenze dei cittadini e delle associazioni, in primo luogo,
e anche dei turisti, per rendere Sansepolcro più attraente e più piacevole da essere frequentato.

Il vero beneficio, non si avrà “solo” da una “piazza più bella”, questo non sarà sufficiente se la
piazza rimarrà vuota, come purtroppo è spesso ora, soprattutto la sera. Questo è il contributo
che abbiamo portato sottraendoci dalla discussione “COTTO Sì, COTTO No” che troviamo
veramente riduttiva per la portata e l’ambizione che invece dovrebbe avere un progetto come
questo. Su questo punto ci mettiamo a disposizione per portare le nostre idee e le nostre
proposte che pensiamo potrebbero portare benefici significativi a quest’opera, come ad
esempio:

  • Prevedere l’aggiunta di arredi urbani come panchine, cestini per i rifiuti, giochi per
    bambini o altri elementi che incoraggino le persone a sedersi, rilassarsi e godersi lo
    spazio, facendo diventare la piazza un luogo di incontro e di socializzazione godendosi
    l’atmosfera della città.
  • Illuminare la piazza creando un’atmosfera accogliente e sicura, consentendo alle
    persone di frequentarla anche dopo il tramonto, magari prevedendo anche dei giochi di
    luce o delle proiezioni (ad esempio riproducendo la Torre di Berta) a determinati orari.
  • Promuovere eventi culturali, concerti, spettacoli teatrali, mostre d’arte o festival
  • Mercatini stabili, di vario genere, da organizzare con cadenze definite
    In ultimo è stata affrontata la mozione presentata dal gruppo Lega-FI sulla rimozione
    dell’alta onorificenza concessa dal presidente della repubblica italiana nel 1969 al
    Generale Tito.
    Su questo abbiamo fatto notare come questa sia una iniziativa ideologica, già presentata dalla
    Lega in tanti altri consigli comunali in giro per l’Italia, senza alcun beneficio per i cittadini del
    comune. Detto questo, ci siamo trovati d’accordo sul merito della questione. Evidentemente le
    motivazioni che hanno portato al riconoscimento dell’onorificenza sono state il frutto di anni
    molto particolari in cui c’era ancora molta instabilità nella regione balcanica e sicuramente la
    situazione avrebbe potuto essere ancor più “esplosiva” senza il regime in atto nell’ex Jugoslavia,
    C’è da dire poi che Tito abbia di fatto aiutato, all’epoca, i paesi occidentali del blocco NATO a
    tenere un po’ a freno le mire espansionistiche della Russia che all’epoca, in piena guerra fredda,
    facevano veramente paura a una nazione come la nostra. Oggi quelle ragioni sono sorpassate e
    le verità storiche sono prepotentemente emerse portando a riconoscere come
    quell’onorificenza non abbia più alcun senso per i tanti crimini efferati commessi da Tito per il
    mantenimento del suo regime. Abbiamo fatto emendare la mozione per una evidente
    contraddizione, che portava a chiedere la rimozione dell’onorificenza in virtù della
    riconducibilità a un “riconoscimento dei crimini contro l’umanità perpetrati da Tito”. Come
    sappiamo però, nessun tribunale internazionale ha formalmente riconosciuto Tito responsabile
    di crimini contro l’umanità; dunque, sarebbe stato meglio modificare quel punto specifico per
    non cadere in contraddizione.
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