Anche a San Giustino Rifondazione comunista inizierà a raccogliere le firme sulla proposta di legge per istituire il salario minimo legale di 10€ all’ora.
10€ all’ora è il minimo, perché milioni di lavoratori e lavoratrici, soprattutto giovani e donne, oggi a San Giustino, in Umbria e in Italia sono poveri e precari in quanto non hanno diritto ad una retribuzione sufficiente a garantire un’esistenza dignitosa per sé e la propria famiglia – diritto sancito dall’articolo 36 della Costituzione.
Perché negli ultimi trent’anni i salari medi in Italia sono diminuiti mentre in altri Paesi europei aumentavano; perché è indispensabile contrastare, anche con l’adeguamento automatico dei salari all’inflazione, la perdita di potere d’acquisto dei salari, causato dalle spese per la guerra, speculazioni ed extra profitti su beni di prima necessità quali l’energia, rialzo dei tassi di interesse bancari; perché le disuguaglianze tra i pochi che si arricchiscono ed i tanti che si impoveriscono sono altrimenti destinate ad aumentare, soprattutto con la riduzione del reddito di cittadinanza e la autonomia regionale differenziata fortemente volute da un governo capace solo di rimettere i vitalizi.