Emanuela Arcaleni (Castello Cambia): “Riscossione DOGRE: applicare lo Statuto del Contribuente e annullare le cartelle sbagliate”

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Arcaleni “Le norme di tutela per i cittadini entrate in vigore a gennaio 2024, vanno
applicate anche ai canoni minori per permettere l’annullabilità delle cartelle sbagliate”
Come ripetuto nell’ultima Commissione e in sede di Consiglio, le tutele previste dallo
Statuto del Contribuente vanno previste anche per le altre tasse e/o canoni che il
Comune si trova a dover riscuotere e a regolamentare. Un esempio per tutti è il Canone
Unico patrimoniale, quello pubblicitario e il canone mercatale: trovo del tutto
ingiustificato che per i contribuenti che devono pagare queste imposte non sia stata
prevista applicazione dell’autotutela obbligatoria e del contraddittorio preventivo . Se è
vero che la legge non prevede l’applicazione obbligatoria di queste tutele ai canoni
minori, è pur vero che ciò non viene vietato, anzi: la ratio della legge prevede di tutelare
il contribuente in tutti i rapporti fiscali e impositivi e quindi lascia facoltà ai Comuni di
farlo. Per questo, come già tentato qualche mese fa, ma bocciato dalla maggioranza,
chiedo l’adeguamento del Regolamento per la riscossione del Canone patrimoniale ,
pubblicitario e mercatale, affinché si preveda l’annullabilità d’ufficio degli atti emessi dal
gestore in maniera errata o per calcoli sbagliati o per mancanza di documentazione o
per mancata risposta all’accesso agli atti del contribuente.
Inoltre, malgrado io lo abbia chiesto più volte, non è stato ancora fornito il numero di
cartelle errate, senza documentazione o senza risposta, emesse a fine 2023 e divenute
esecutive, malgrado le mie richieste di proroga e di modifica: questi contribuenti
rischiano il fermo amministrativo e il pignoramento per cartelle potenzialmente errate.
Cosa molto grave, che mi ha indotto a presentare ulteriore interrogazione
all’amministrazione comunale: mi auguro che la stessa voglia correre ai ripari , iniziando
a tutelare davvero TUTTI i contribuenti che hanno subìto trattamenti impositivi non
trasparenti e al limite della legittimità.
L’adeguamento del Regolamento Generale sui Tributi, recependo finalmente il testo
dello Statuto del Contribuente, è obbligatorio per una Amministrazione comunale fin dal
18 gennaio 2024. Finalmente da oggi anche il Comune di Città di Castello applicherà,
per i prossimi atti tributari relativi alle cartelli IMU e TARI, alcune tutele maggiori per il
contribuente come l’obbligo del contraddittorio, per cui gli atti autonomamente
impugnabili dinanzi agli organi della giurisdizione tributaria sono preceduti, a pena di
annullabilità, da un contraddittorio informato ed effettivo. Prevista anche l’introduzione di
importanti norme come l’autotutela obbligatoria, che prevede l’annullabilità degli atti per
errori di calcolo e vizi di notificazione. Il che significa che gli Uffici comunali o i gestori dei
tributi devono obbligatoriamente informare il contribuente e chiamarlo per un confronto
diretto, tutte le volte che ravvedano un problema, prima di inviare notifica di pagamento.
Se questo finalmente sarà applicato nel Comune per imposte come IMU e TARI, non
vediamo perchè non possa esserlo anche per gli altri canoni riscossi dalla stessa
Amministrazione.

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