Caso So.Ge.Pu Arcaleni – Bucci “la politica si assuma le proprie responsabilità”

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“La notizia che Cristian Goracci, ex Amministratore Unico della società pubblica «So.ge.pu. spa»,  abbia ricevuto richiesta di arresto per corruzione, è di quelle che non possono non scuotere la politica cittadina. La richiesta e le accuse riguardano anche gli imprenditori Antonio Granieri della «Ece srl» e Massimiliano Nebbiai della «Omn Componenti srl»: l’accusa afferma che dietro «consulenze in realtà mai effettuate», l’«incaricato di pubblico servizio» Goracci avrebbe «indebitamente ricevuto da Granieri 750.000 euro per messa a disposizione delle proprie funzioni» nell’«agevolare la partecipazione di Ece srl» al bando vinto da «Sog.eco srl» (51% di Ece e 49% di So.ge.pu.) per l’appalto da 315 milioni in 15 anni di raccolta rifiuti di 14 Comuni dell’altotevere; e come 36.000 euro di Nebbiai nel 2019-2022 abbiano retribuito Goracci «per atti contrari a doveri d’ufficio» quali favorire la ditta Omn nella fornitura di 600 cestini stradali dei rifiuti da 300.000 euro.

Precisato che del destino giudiziario di Goracci poco ci interessa, è evidente che queste ipotesi di reato investono in pieno l’amministrazione della cosa pubblica: cosa ha da dire oggi chi al tempo dei presunti illeciti ha approvato gli atti che hanno portato alla costituzione della società SOG.ECO, lasciando la maggioranza in capo al socio privato ( l’Ece di Granieri) e riservando solo il 49% alla società pubblica SOGEPU? In Consiglio comunale gli unici a votare contro fummo noi di Castello Cambia, Bucci e Arcaleni, collezionando veementi attacchi soprattutto dall’ allora sindaco Bacchetta, mentre la minoranza di destra si asteneva.

Non si può accettare ulteriore silenzio dai protagonisti di quella stagione in cui venne modificato lo Statuto di Sogepu per eliminare il CDA e costituire la carica Amministratore Unico, assegnata a Goracci, con poteri pressochè totali. Quale controllo c’è stato su questo potere illimitato da parte dei soci pubblici, in primis il Comune di Città di Castello, e degli organi societari deputati?

Come Consiglieri comunali, fin dall’inizio del nostro mandato, ben otto anni fa, abbiamo denunciato in decine di atti consiliari la situazione gestionale di SOGEPU, le consulenze abnormi, le elargizioni a pioggia, l’incredibile situazione debitoria a fronte di introiti milionari dalla gestione della discarica: il Consigliere Bucci rimediò dal Goracci una denuncia per diffamazione, rivelatasi del tutto infondata, ma utile a silenziare la sua azione per alcuni anni. 

Gli attacchi verso la nostra azione sono stati molteplici, fino alle minacce di denuncia e alle offese  personali, senza mai farci arretrare di un passo.

Oggi l’assunzione di responsabilità politica in questa vicenda non può essere più elusa.

Chiediamo al Sindaco di riferire in Consiglio anche e soprattutto per chiarire cosa intenda fare oggi l’amministrazione comunale per tutelare l’interesse pubblico, se costituirsi parte civile nel procedimento, e gli eventuali risarcimenti, in caso di condanna.

Chiediamo una Commissione Controllo e Garanzia con audizione del CDA della partecipata SOGEPU, affinchè chiarisca le modalità con cui intende tutelare i lavoratori, principali vittime di questo sistema, e salvare la partecipata che possiede al 49% SOGECO,  i cui vertici sono stati esautorati, così fortemente danneggiata se le accuse si rivelassero fondate”.

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