Mangiare bene e fare sport: un vademecum di buone abitudini alimentari a portata di smartphone e computer. Con un “click” sul QR Code si può accedere ad un interessante opuscolo con illustrazioni ed indicazioni sui corretti stili di vita da intraprendere. Destinatari di questo strumento informativo anche in versione cartacea sono i circa duemila bambini e bambine dai 3 agli 11 anni delle scuole dell’infanzia e primarie di Città di Castello che tra l’altro usufruiscono del servizio mensa comunale.
Mangiare bene e fare sport: un vademecum di buone abitudini alimentari a portata di smartphone e computer. Con un click sul QR Code si può accedere ad un interessante opuscolo con illustrazioni ed indicazioni sui corretti stili di vita da intraprendere. Destinatari di questo interessante strumento informativo sono i circa duemila bambini e bambine dai 3 agli 11 anni delle scuole dell’infanzia e primarie di Città di Castello che tra l’altro usufruiscono del servizio mensa comunale. A loro fra poco se ne aggiungeranno altri tremila sul versante dello sport grazie al coinvolgimento iniziale di alcune società sportive del territorio che hanno aderito alla iniziativa promossa dalla Comunità Educante Altotevere in collaborazione con gli assessorati alle Politiche Scolastiche e allo Sport e alle direzioni didattiche delle scuole. L’iniziativa è stata presentata questa mattina presso la sala consiliare alla presenza del sindaco, Luca Secondi, dell’assessore alle Politiche Scolastiche, Letizia Guerri, del Presidente pro tempore della Comunità educante Altotevere APS, Massimo Belardinelli e del nutrizionista, Alessandro Cavargini, tra l’altro vice-presidente del Canoa Club Città di Castello. Come di consueto fondamentale è stato il supporto che la Fondazione Centro studi Villa Montesca ha fornito per sviluppare concretamente l’iniziativa. Obiettivo del progetto – ha precisato Belardinelli – è dare opportunità alle bambine ed ai bambini, ai ragazzi ed alle ragazze di Città di Castello di migliorare i propri stili di vita ed in prospettiva il proprio benessere migliorando le proprie abitudini alimentari. In questo contesto fondamentale è “vedere il mondo con gli occhi dei bambini” vedere, cioè, in modo unitario tutti i pasti che consumano durante le loro giornate. Avere una visione comune sugli stili alimentari tra famiglie, scuole e servizio di ristorazione scolastica consente poi un’azione particolarmente efficace soprattutto perché l’esperienza diretta è il miglior modo d’imparare. Il mangiare insieme a scuola è più momento educativo che fisiologico e tale contesto è strategico per acquisire stili alimentari corretti portatori di buona salute. La fattiva disponibilità al confronto ed alla collaborazione del Comune di Città di Castello è risultata quindi fortemente impattante. Un ringraziamento speciale va al Dottor, Alessandro Cavargini Biologo-Nutrizionista e Vicepresidente Canoa Club Città di Castello che ha portato un contributo tecnico fondamentale e ad Alice Obizi per il progetto grafico”, ha concluso, Massimo Belardinelli, presidente pro tempore Comunità educante Altotevere APS. “Il servizio di ristorazione scolastica – ha precisato l’assessore Letizia Guerri – è uno dei fiori all’occhiello dell’amministrazione comunale nel cui ambito, da molti anni, viene perseguita prioritariamente qualità del servizio pur riuscendo a mantenere basso il costo dei buoni pasto per le famiglie. Questo processo, che punta molto sulla collaborazione delle famiglie, delle scuole e dei vari soggetti della filiera produttiva, basa i propri processi di qualificazione sulla consapevolezza che il pasto scolastico non è un momento fisiologico della giornata dei ragazzi ma un momento fortemente educativo. In tale contesto infatti si acquisiscono abitudini alimentari che portano opportunità di miglioramento della salute e del benessere per tutta la vita dei soggetti in apprendimento. In un approccio di questo tipo fondamentale è puntare sulla continuità educativa fra scuola ed extra scuola particolarmente negli ambiti in cui i ragazzi praticano Sport. Quando c’è stata proposto di partecipare attivamente a questa iniziativa della Comunità educante Altotevere, abbiamo immediatamente aderito consapevoli che potesse essere un ulteriore passo di qualificazione dei nostri servizi ma soprattutto un’opportunità efficace per migliorare gli stili di vita dei nostri studenti. Il ruolo educativo informale dei contesti sportivi può potenziare l’azione educativa delle scuole e produrre cambiamenti negli stili di vita dei nostri giovani. L’auspicio e che questa collaborazione tra Comune, assessorati scuola e sport, scuole, società sportive e famiglie possa trovare continuità d’azione”, ha concluso Letizia Guerri.