Polo scientifico-museale Malakos. Le meraviglie della natura senza barriere a portata di tutti: testi in braille per le didascalie della mostra sensoriale

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Le meraviglie della natura “senza barriere” a portata di tutti: testi in braille per le didascalie della mostra sensoriale. Il polo scientifico-museale Malakos, la più grande collezione privata d’Europa di conchiglie con oltre 600.000 esemplari, si arricchisce di una nuova opportunità che lo renderà fruibile a tutti. I gestori del museo si sono recati ad Assisi al Centro di consulenza tiflodidattica presso l’istituto Serafico per sordomuti e per ciechi dove, Francesca Piccardi, li ha accompagnati in un percorso di fruibilità aumentata della mostra sensoriale, già presente in museo da due anni e ampiamente fruita da tanti visitatori. Le conchiglie e i reperti si possono toccare, scatole odorose e suoni bianchi permettono un’immersione a 360 gradi nella biologia dei mari. Mancavano però le didascalie per non vedenti, sono infatti presenti mattonelle parlanti che raccontano la storia di ogni postazione, ma non sono adatte a chi non può vedere, né sentire.

Ora ogni exhibit ha la sua didascalia in Braille ed è alla portata di tutti. Sono in corso i lavori per creare una mappa sensoriale delle sale del museo, così da rendere agevole muoversi all’interno del museo stesso. Dal giorno della sua inaugurazione dal 9 aprile 2017, Malakos ha sempre apportato migliorie per la popolazione che fruiva di volta in volta la mostra e gli eventi; prima sono arrivate le attrezzature per accogliere le famiglie, con fasciatoi, scalda pappa e zone relax e privacy, poi gli eventi per fasce di età sempre più varie (il personale è formato per attività con lattanti, bimbi, adulti e persone anziane) e per esigenze cognitive speciali (collaborazione attiva con Kreeo e il reparto di pediatria). Con la nuova inaugurazione i caratteri delle didascalie si sono adattati ad un pubblico ipovedente e con dislessia. La mostra sensoriale ha dato una svolta e abbattuto molte barriere fra i visitatori e i reperti, ma ora con le didascalie in braille il divario è ancora minore.

La direttrice Debora Nucci afferma “che una formazione costante e un museo mutevole, che si adatta alle persone e non viceversa sia il modo migliore di fare divulgazione scientifica ed educazione museale. Malakos continuerà ad aggiornarsi e rispondere alle richieste del pubblico, per farlo sentire come a casa.” Anche l’assessore alla Cultura, Michela Botteghi, sottolinea la valenza sociale concreta di questa ulteriore crescita di un polo museale e scientifico “divenuto ormai da anni punto di riferimento anche a livello internazionale di prestigiosi centri e musei, spesso preso ad esempio per innovazione e contenuti delle proposte”.

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