Cuore, tecnica e medaglie: i ragazzi del Serafico di Assisi protagonisti alle Special Olympics

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Dal salto in alto ai 110 ostacoli: Brancale e Gugiuman portano a casa due ori e un bronzo

Il medagliere del Serafico di Assisi si arricchisce ancora: alle Special Olympics 2025, ospitate quest’anno nella cittadina laziale di Colleferro dal 6 all’8 giugno, sono piovute medaglie per i due giovani atleti ‘serafici’, Alessandro Brancale e Ciprian Gugiuman. I ragazzi, infatti, hanno dimostrato ancora una volta che impegno, determinazione e passione sportiva possono davvero superare ogni barriera.

Brancale, già noto per le sue doti atletiche, ha confermato la sua classe conquistando due ori: uno nei 110 metri ostacoli, sua specialità storica, e l’altra nel salto in alto, disciplina in cui si è distinto anche nelle passate edizioni con risultati da record. Gugiuman, invece, ha brillato nel lancio del peso e nel salto in alto, ottenendo un argento che corona mesi di allenamento e dedizione.

Le Special Olympics rappresentano molto più che una semplice competizione sportiva. Sono un punto di arrivo, ma anche di partenza perché “ogni gara è il risultato di un percorso fatto di costanza, fiducia e relazione – spiega Daniele Gullia, tecnico AFA del Serafico – ma soprattutto di gioco e passione. Gli allenamenti, infatti, non sono solo esercizio fisico, ma rappresentano occasioni in cui i ragazzi scoprono sé stessi, imparano a stare in gruppo, a rispettare tempi e regole. Partecipare a queste competizioni sportive li fa crescere come persone, non solo come atleti”.

Dietro ai successi di Alessandro e Ciprian, infatti, c’è un lavoro articolato: la scelta delle discipline più adatte, programmi individuali personalizzati e un team multidisciplinare che lavora in sinergia. Ma il vero motore resta sempre l’energia positiva che nasce dal sentirsi parte di un progetto, di un gruppo, di una sfida che ogni volta diventa vittoria a prescindere dal colore della medaglia. Un approccio che si inserisce perfettamente nel concetto di “progetto di vita”, promosso dalla Legge 227/2021 e dal Decreto Legislativo 62/2024, che chiede di costruire percorsi personalizzati attorno alla persona, ai suoi desideri e alle sue possibilità reali di crescita, relazione e partecipazione, e che al Serafico è già prassi consolidata. La realtà assisana guidata da Francesca Di Maolo – centro di eccellenza italiano per la cura e la riabilitazione di bambini e giovani adulti con disabilità gravi e gravissime – conferma ancora una volta la propria eccellenza anche nell’ambito sportivo. E a Colleferro i risultati non sono stati solo personali, ma rappresentano il segno concreto di un metodo che funziona davvero.

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