La scomparsa del re delle “vignette” il maestro Giorgio Forattini porta via con sé tanti ricordi e legami con l’altotevere da Città di Castello ad Anghiari. Per anni Giorgio Forattini ha avuto nel castello di Sorci dei compianti, Gabriella e Primetto Barelli e dei figli Veronica, Alberto e Alessandro, un suo rifugio. Passava dall’amico Primetto i fine settimana e i periodi di vacanza. Anghiari era diventato il luogo per sfuggire ai ritmi frenetici di Roma ma anche dove poter trovare ispirazione per la sua attività di disegnatore umoristico. Erano i tempi d’oro de “La Repubblica”, di cui era il vignettista, e ad Anghiari portava sempre colleghi giornalisti e giovani disegnatori, con i quali si confrontava su nuovi progetti. Ma proprio dal vulcanico Primetto si lasciò trascinare in idee che avrebbero lasciato il segno, come le etichette del vino con i personaggi politici in divisa da calciatori in occasione dei mondiali di calcio nel 1990. La risonanza fu tale che Berlusconi chiese le bottiglie e propose a Forattini la riproduzione del poster che era stato ideato da Primetto per la mostra allestita nei saloni di Baldaccio.
Celebre divenne poi il disegno del fantasma del Castello di Sorci. Quando con la ricorrenza dell’apparizione di Baldaccio la storia del fantasma conquistò le prime pagine di tutti i quotidiani nazionali ed internazionali volle ridisegnarlo, tanta era la passione con la quale seguiva l’amico Primetto e la moglie Gabriella nella sua nuova avventura. Ma ricercata dai collezionisti è l’etichetta del vinsanto, che ritrae il diavolo e un parrocco brindare assieme. Per Giorgio Forattini quello che era diventato il suo quartiere nell’ala del castello rappresentava il luogo dove passare i momenti più lieti con la sua compagna Samaritana, figlia di Susanna Agnelli, anche lei innamorata del cucinone e delle tagliatelle di Primetto. Nel corso del tempo il legame con la famiglia Barelli è rimasto sempre vivo. Non mancava di mandare saluti ogni volta che aveva occasione di parlare da Parigi, dove risiedeva, con i colleghi con i quali aveva condiviso i tempi felici in cui abitava in Italia. Tra questi il disegnatore e pittore Roberto Micheli, tra i fondatori de La Repubblica, che ancora oggi torna in Valtiberina dopo esserci stato portato da Forattini.
La realizzazione delle etichette per Primetto non era solo un modo per rendere omaggio a un amico ma per contribuire con lui alla promozione della Val Tiberina tosco-umbra. Questa terra ha avuto in Forattini un estimatore ma anche un grande promotore. Di passaggio un paio di volte anche nel tempio del “gusto” a Citta’ di Castello al ristorante “Il Bersaglio” del grande chef Pierluigi Manfroni dove Forattini assieme ad alcuni big del calcio apprezzò I menu’ a base di prelibata trifola. Forse questo, è un altro aspetto che merita di essere riscoperto e valorizzato, per rendere omaggio a un personaggio che tanto ha saputo dare all’intero comprensorio altotiberino. Ed il cordoglio unanime per la scomparsa di un gigante della “satira” coinvolge dunque anche l’altotevere grazie al legame con la famiglia Barelli.



