Calcio giovanile, FdI: «Daspo ai genitori hooligans» Minacce, insulti e risse sugli spalti dei campetti.

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L’introduzione del Daspo per i genitori hooligans nel calcio giovanile viene sollecitata in Parlamento da Fratelli d’Italia. «Numerosi fatti di violenza, anche recenti, nei campionati minori – dichiara in una nota il deputato Emanuele Prisco – impongono un provvedimento immediato. La stessa legislazione del Daspo, già prevista per tenere lontani dagli stadi d’Italia i tifosi violenti, va estesa ai padri e alle mamme esagitate che con i loro comportamenti maleducati e provocatori rovinano momenti di sport e di divertimento. Il calcio è lo sport che fa registrare le maggiori criticità – si legge in una nota – ogni settimana in troppi campetti si ripetono insulti, minacce e offese che talvolta sfociano perfino in risse. I genitori, ma più in generale tutti coloro che partecipano a eventi sportivi di minor entità, non possono rimanere impuniti per comportamenti anche penalmente rilevanti che incitano alla violenza e delegittimano sia gli avversari che il ruolo delicato dell’allenatore-educatore». Secondo il parlamentare umbro FdI ogni genitore, accompagnatore o spettatore di partite di calcio giovanile «deve rispettare le regole di civiltà in un cammino di crescita che sappia insegnare i valori del rispetto e dell’educazione verso il prossimo».
«Il nostro obiettivo – spiega l’esponente di FdI a Montecitorio – è quello di isolare atteggiamenti scorretti, scomposti e violenti commessi da spettatori che offendono i loro avversari, gli arbitri e i supporters delle altre squadre, incitando i propri figli a interventi fallosi. Forse perché incapaci di rendersene conto – prosegue il comunicato – alcuni genitori attaccabrighe con i loro atteggiamenti danneggiano e umiliano i loro stessi figli durante momenti di aggregazione. Il calcio, come la vita, è un’importante occasione di crescita e di maturazione per i giovani che, allo stato, troppo spesso sono costretti a soffrire le ingerenze di pubblici maleducati e talvolta irrispettosi delle più elementari regole di comportamento. La cultura sportiva, perseguendo finalità formative e sociali, si pone tra gli altri come fine la valorizzazione delle relazioni umane, della lealtà e della correttezza».
«Statistiche alla mano il provvedimento del Daspo inflitto dal questore – spiega Prisco – ha progressivamente ridotto il numero di incidenti nei nostri stadi; nel calcio giovanile, dove non mancano di certo figure negative, è giunto il momento di contrastare con forza ogni comportamento ineducato, offensivo e discriminatorio. Il Daspo per i genitori hooligans – conclude il capogruppo in Commissione affari costituzionali – rappresenterebbe un forte deterrente per alcuni padri esagitati che in base a quanto commesso dovranno rimanere lontani da qualsiasi evento sportivo per il periodo stabilito dalla legge. Dovrebbero anche essere proposte forme di incentivo alle società sportive italiane con il pubblico virtuoso».

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