Umbrtide: LiberaIlFuturo “Era necessario rendere palese il nostro disaccordo rispetto al comportamento dei consiglieri di minoranza”

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La scelta di non partecipare alla prima convocazione del Consiglio Comunale dell’11 novembre deriva dalla necessità di rendere palese il nostro forte disaccordo nell’utilizzo sistematico, sette volte solo nel corso del 2020, da parte dei consiglieri Conti, Ventanni, Corbucci e Codovini  della convocazione del consiglio richiesto dai consiglieri e non secondo la normale prassi istituzionale.

Il problema è che ogni seduta di Consiglio Comunale non prevede la semplice presenza di consiglieri e membri della Giunta, ma richiede uno sforzo economico e organizzativo per il Comune. 

Ciò significa che l’Amministrazione e gli uffici comunali devono far fronte a tutta la mole di materiale che proviene dalla minoranza, tra l’altro molto spesso difficilmente comprensibili e praticamente impossibili da istruire in quanto, ad esempio, gli ordini del giorno vengono scritti come mozioni e viceversa, oltre alle normali pratiche amministrative. 

Tra l’altro, in questo caso, per fine novembre, come previsto dalla normativa e quindi noto a tutti i consiglieri, dovrà svolgersi un Consiglio che dovrà affrontare pratiche relative al bilancio comunale. 

E’ evidente che il comportamento dei consiglieri di minoranza rappresenta un tentativo di ostruzionismo al quale non potremo più prestarci, oltre che una mancanza di rispetto istituzionale nei confronti degli altri gruppi consiliari. 

Auspichiamo quindi che venga realizzato un calendario condiviso tra i gruppi consiliari  che tenga conto delle esigenze di tutti, sperando che ciò serva a far cessare questo comportamento prevaricatore da parte dei consiglieri di Partito Democratico, Umbertide Cambia e Movimento 5 Stelle.

Detto ciò affermiamo con forza che non intendiamo certo prendere lezioni di democrazia da nessuno. Quello che abbiamo letto e ascoltato ci fa pensare a due cose: o che non si conosce il regolamento del Consiglio Comunale (e questo sarebbe grave) o che, peggio ancora, pur conoscendolo, si fanno affermazioni completamente false. 

E’ del tutto evidente che è diritto dei consiglieri comunali non partecipare a una qualsiasi convocazione di seduta, senza dover presentare giustificazioni. Quindi, consideriamo inaccettabile che qualcuno abbia ipotizzato la violazione del regolamento stesso, paventando fughe dal prefetto ed incomprensibili commissariamenti.

Rispettare i cittadini sarebbe prima di tutto non raccontare loro bugie. Certo, non ci possiamo aspettare molto di più da chi, sicuramente, ha mostrato di avere un rispetto pari a zero della democrazia e delle istituzioni e di avere, loro sì, sospeso le istituzioni democratiche in questo comune, facendolo commissariare.

Con quale faccia chi rappresenta in Consiglio comunale Umbertide Cambia e il partito democratico parla di rispetto delle istituzioni o addirittura di attentato alla democrazia quando a dicembre 2017 i consiglieri dei partiti che loro rappresentano si sono dimessi facendo decadere il Consiglio e fatto commissariare il Comune, in quell’occasione sì senza alcun confronto democratico ma di nascosto nell’ufficio di un notaio. 

Pressapochismo e superficialità: una minoranza completamente incapace di fare proposte reali per la città, in grado solo di presentare atti irricevibili al solo scopo di farseli bocciare, per poi scappare a ciarlare sui social e che vota contro ogni proposta dell’Amministrazione e delle altre forze politiche.

Facciamo alcuni esempi: il Partito Democratico che lascia l’aula senza partecipare alla votazione di un emendamento al bilancio presentato dalle minoranze e quindi firmato anche da loro che qualora approvato avrebbe determinato il dissesto, Umbertide Cambia che presenta un ordine del giorno tanto invotabile che è stato bocciato anche da loro stessi oppure, il capogruppo del Movimento 5 Stelle che su Facebook spara numeri a caso sulle risorse provenienti dal governo e poi, quando gli viene fatto notare, anziché scusarsi si limita a rimuovere immediatamente il post.

Ricordiamoci anche il voto contrario di tutta l’opposizione alle pratiche che hanno previsto la riduzione del 45% della Tassa sui Rifiuti alle attività colpite dall’emergenza. Oppure il no al nostro ordine del giorno sulla creazione della Consulta dei Giovani.

In ultimo, ciliegina sulla torta, la proposta congiunta da parte   di Pd, Uc e M5S a inizio novembre di una immediata riapertura del Centro operativo comunale (Coc). Ottima idea. Peccato che il Coc sia stato riaperto il 14 agosto!!! 

Tutto ciò dimostra come quando si orienta l’azione politica non all’interesse generale ma alla campagna social che va costruita ai fini di cercare un improbabile consenso elettorale, strumentalizzando qualsiasi, cosa compresa la situazione della pandemia globale che provoca grande difficoltà in tutti i cittadini ed inevitabilmente anche nelle strutture sanitarie. si cade in clamorose ed evidenti contraddizioni.

Umbertide non ha bisogno di patetici teatrini, ma di una collaborazione vera fatta da persone che si rispettano e che dicono le cose come stanno e non come gli conviene raccontarle.

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