“E possibile riaprire in sicurezza entro il 15 Maggio. Non c’è altro
tempo, le imprese sono ormai allo stremo delle forze e le manifestazioni di protesta della scorsa settimana lo dimostrano; Guai a rimanere indifferenti di fronte a questi segnali. Per questo è
fondamentale incrementare il ritmo delle vaccinazioni, soprattutto
degli over 70, ma servono anche altre misure. Giani si affidi a chi ha competenze manageriali.” Azione ha presentato le sue proposte per riaprire in sicurezza entro un mese.
“In Toscana circa 20.000 imprese sono a forte rischio di crisi irreversibile” dice Remaschi, coordinatore di Azione in Toscana. “servirebbero circa 6/7 miliardi di ristori, solo per la nostra Regione, ma questa non è una cifra possibile da sostenere e quella quantità di fondi non arriverà, dunque bisogna lavorare per consentire alla aziende di riaprire e fatturare.”
Serve un obiettivo condiviso e ragionevole. Aspettare di vaccinare la totalità dei cittadini toscani è irrealistico: “Non ci riusciremo certamente prima della fine di quest’anno. Possiamo riaprire entro metà Maggio a patto che si segua una roadmap precisa con al primo punto la vaccinazione di tutti gli over 70, che sono la categoria più a rischio di decesso e di sviluppare forme gravi con conseguente ricovero nelle terapie intensive”.
“La nostra Regione, “grazie” alla cattiva gestione dei piani vaccinali, ha già fatto brutte figure a livello nazionale. Per gestire questa delicatissima fase Giani ora si affidi a chi ha competenze manageriali e gestionali in ambito sanitario. Non c’è altro tempo e fare altri errori diventerebbe irrecuperabile. Le imprese sono allo stremo e le manifestazioni di protesta della scorsa settimana lo dimostrano; Anche in Toscana ci sono segnali tutt’altro che rassicuranti, intere categorie sono sul “piede di guerra”; Guai a rimanere indifferenti di fronte a questi segnali, bisogna dare risposte
immediate!” – chiude Remaschi.