Comune di Città di Castello e associazioni di volontariato daranno vita a una cabina di regia sulla sanità con i sindaci del comprensorio per tutelare il diritto alla salute delle comunità dell’Alta Valle del Tevere. Alla preoccupazione per il futuro dei servizi ospedalieri e territoriali, esposti a un depauperamento di personale e a una carenza di investimenti che impedisce di rispondere adeguatamente alle esigenze degli utenti, il sindaco Luca Secondi e il Coordinamento Insieme per la Salute, che raccoglie 13 associazioni di volontariato locali, hanno deciso di rispondere con l’attivazione di un tavolo permanente sulla sanità che investa Regione e Usl Umbria 1 della necessità di salvaguardare e potenziare il sistema sanitario della vallata.
“Dalle associazioni di volontariato del territorio è venuta l’unanime condivisione del timore che l’ospedale di Città di Castello e la medicina del territorio vengano sguarniti e mortificati, sia in termini di risorse umane che di dotazioni diagnostiche, da una insufficiente attenzione dei vertici sanitari, che inviteremo al confronto sulle criticità che stanno emergendo nell’erogazione dei servizi e anche dalla programmazione del Piano Sanitario 2021- 2025 preadottato dalla giunta regionale”, afferma Secondi in riferimento all’incontro avuto nei giorni scorsi su richiesta del Coordinamento Insieme per la Salute. “Ci aspettiamo che Usl Umbria 1 e Regione dialoghino con istituzioni e mondo del volontariato su problematiche e prospettive della sanità altotiberina – spiega Secondi – con la disponibilità a condividere analisi e soluzioni nell’interesse dei cittadini”.
“Ecco perché la cabina di regia che abbiamo costituito si assumerà la responsabilità di monitorare la situazione dei servizi sanitari ed elaborare proposte, invitando periodicamente i vertici regionali della sanità a un confronto costruttivo, nel quale saranno coinvolti anche i consiglieri regionali espressione dell’Alta Valle del Tevere”. “Siamo convinti che la sanità non abbia bandiere politiche e quindi che ci debba essere un fronte comune, con il contributo di tutti, perché in ballo c’è la salute dei cittadini, un bene primario da difendere e promuovere con impegno e senso di responsabilità”, sostiene Secondi. Nell’incontro nella residenza municipale tifernate, al quale hanno partecipato tutti i rappresentanti delle associazioni aderenti al Coordinamento Insieme per la Salute (A.A.C.C. – Associazione Altotevere Contro il Cancro; A.C.A.T. – Associazione Club Alcolisti in Trattamento; A.I.D.O. – Associazione Italiana Donatori Organi, Tessuti e Cellule; A.I.R.C. – Associazione Italiana Ricerca sul Cancro; A.M.A. Umbria – Associazione Malattia di Alzheimer; A.MA.RE. – Associazione Malattie Renali; Associazione Cardiopatici Alta Valle del Tevere “Gli Amici del Cuore”; Comitato per la difesa del diritto alla salute; Tribunale dei Diritti del Malato; Il Cammino Alta Valle del Tevere – Associazione Diabetici; ANTEAS – Associazione Nazionale Tutte le Età Attiva per la Solidarietà; Croce Rossa Italiana; A.M.M.I. – Associazione Mogli Medici Italiani) e il referente dello Sportello di Città di Castello del Cesvol Umbria che collabora con il sodalizio, è stato tratteggiato un quadro di crescente criticità della capacità di risposta dei servizi ospedalieri e dei servizi sanitari, che alimenta l’insoddisfazione e la preoccupazione degli utenti, mettendo in particolare difficoltà le famiglie che si trovano ad affrontare gravi patologie o necessitano di assistenza per malattie croniche.
“Rivendichiamo con forza – puntualizza Secondi – che l’Alta Valle del Tevere benefici della medesima attenzione degli altri territori regionali e non ci sia alcun arretramento nella qualità dei servizi e nella capacità operativa del personale sanitario, che anche nell’emergenza da Covid-19 ha dimostrato dedizione ed efficienza davvero straordinari”.