a celebrazione dei 40 anni dalla promozione in serie C2 dell’A.C. Città di Castello nella stagione 1978-1979 ha regalato ai protagonisti dell’epoca e agli appassionati una mattinata indimenticabile. Attraverso ricordi, aneddoti e cronache, gli ex calciatori, i tecnici e i personaggi che con quella impresa hanno lasciato una traccia nella storia della comunità locale, nelle istituzioni, nello sport, nel tessuto imprenditoriale e nelle professioni hanno rievocato la stagione d’oro del calcio tifernate, lanciando un grande messaggio di auspicio perché certe vittorie e simili emozioni possano tornare di nuovo. “Non eravamo amici, non eravamo compagni, ma eravamo una famiglia”, ha arringato i presenti Giuliano Mambrini, icona dei colori biancorossi, che è stato mattatore del ritrovo sul terreno di gioco dei giocatori, dei tecnici, dei dirigenti e dei componenti dello staff che hanno risposto “presente” all’appello a riunirsi lanciato dall’allora direttore sportivo Fiorenzo Luchetti insieme all’amministrazione comunale e ad alcune vecchie glorie come Sandro Tosti, Dante Selvi e lo stesso Mambrini. L’amarcord mattutino, con la foto di rito al centro del campo, ha inaugurato i festeggiamenti che sono culminati nella cerimonia nella sala del consiglio comunale, dove un abbraccio ideale ha stretto insieme tutti i presenti. “La vittoria del campionato di serie D fu un grande evento per la città, capace di segnare un’epoca dal punto di vista calcistico, ma anche sociale ed economico per la nostra comunità, che si identificava profondamente nella sua squadra di calcio”, hanno sottolineato il sindaco Luciano Bacchetta e l’assessore allo Sport Massimo Massetti, nel rimarcare come “una così bella festa, per la quale ringraziamo gli organizzatori e quanti hanno partecipato, possa servire da stimolo per i protagonisti del calcio di adesso a riportare la città, i colori biancorossi, a simili fasti”. Stamattina come allora a testimoniare la soddisfazione per l’impresa della promozione in serie C2 nella cerimonia condotta dal giornalista Paolo Puletti, alla presenza tra gli altri del vice presidente nazionale del Settore Tecnico della Figc Claudio Tomassucci (che in quell’annata era segretario del settore giovanile della società biancorossa), sono stati l’ex sindaco Venanzio Nocchi, che ha sottolineato “l’identificazione civica al tempo della squadra con la città, che da quella vittoria, che oggi vorremo potesse ancora ripetersi, trasse un forte stimolo anche per la ripresa economica”, e l’assessore comunale allo Sport di quella giunta Antonello Ciliberti, che ha ricordato “la grande passione della città per il calcio e per calciatori davvero capaci di entrare nel cuore della gente, che li seguiva con un’attenzione e un calore oggi inimmaginabile”. “Fu un traguardo sportivo importantissimo e un grande segnale per tutto il territorio, in un mondo del calcio molto diverso da oggi, nel quale c’era passione vera, nel quale i calciatori erano forti, ma erano anche uomini esemplari”, ha affermato Luchetti, che, mentre scorrevano su un maxi schermo foto e articoli di giornale della stagione ’78-’79, ha coinvolto nel corso della rievocazione in diretta telefonica l’allenatore Luigi Milan, autore dalla panchina di quella magnifica cavalcata, e Sergio Polenzani, sempre vicino al mondo del calcio da amministratore e tifoso, entrambi impossibilitati a partecipare. Presenti davvero quasi tutti i calciatori ancora in vita, con il figlio Francesco che ha rappresentato simbolicamente il padre Fabrizio Biagini, prematuramente scomparso, e i saluti di Gabrio Renzacci, che hanno ricordato la straordinaria esperienza alla presidenza dell’A.C. Città di Castello del padre Azelio. Per i giocatori ha parlato il capitano Sandro Tosti, che ha voluto ricordare “la sincera e profonda amicizia, che insieme al forte senso di appartenenza ai colori e al nome della città, hanno caratterizzato il gruppo autore di una impresa che ancora oggi ci unisce”. Tra gli aneddoti più significativi ripercorsi nella cerimonia ci sono stati la vittoria per 2-1 a Porto Sant’Elpidio che consegnò la vittoria del campionato, i festeggiamenti al ritorno della squadra a Città di Castello con la marea di tifosi che abbracciò gli eroi della promozione nel centro storico, l’amichevole allo stadio comunale con la Roma dell’allora direttore sportivo Luciano Moggi e del bomber Roberto Pruzzo, che celebrò un’affermazione sportiva inimitabile.
I protagonisti. Della rosa della prima squadra dell’A.C. Città di Castello vintrice del campionato di serie D nel 1978-1979 facevano parte: Silvestro Baldacci; Gianluca Baracco; Giuseppe Bernicchi; Massimo Bistarelli; Roberto Borsi; Roberto Briganti; Fabio Calderini; Mario Catalucci; Giorgio Casciarri; Fabrizio Cerini; Antonio Donato; Stefano Fabbri; Pietro Locchi; Gianluca Luconi; Giuliano Mambrini; Antonio Pastorello; Silverio Rico; Dante Selvi; Francesco Sfrappini; Giuseppe Stefanetti; Sandro Tosti e Paolo Valori. L’allenatore era Luigi Milan, con il vice Giulio Vitaloni e il direttore sportivo Fiorenzo Luchetti, il medico sociale Gianfranco Bellini e il massaggiatore Franco Milli. Il presidente Azelio Renzacci aveva come dirigenti Silvano Ciani, Nazzareno Boriosi, Italo Cesarotti, Sergio Seroni, Valentino Mercati, Fabio Nisi, Paolo Duccio Ducci.
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