Come nei periodi pre-covid, è ripreso il progetto dell’Arma dei Carabinieri “Cultura della Legalità”. Militari e studenti si sono confrontati su varie tematiche, con chiavi di lettura e suggerimenti diversi a seconda dell’età dei giovani uditori, con lo scopo di far capire quali sono i gravi rischi che potrebbero correre in questi ambiti.
In particolare, il Capitano Carmine Feola, Comandante della Compagnia Carabinieri di Sansepolcro, ha tenuto un incontro con presso l’I.I.S. Giuseppe Giovagnoli, al quale hanno attivamente partecipato circa 80 adolescenti e nel corso del quale è stato affrontato il delicatissimo tema del bullismo e del cyberbullismo. Lo stesso, negli scorsi giorni, è accaduto in diversi istituti della Valtiberina toscana, riunendo in diverse occasioni oltre 200 alunni di scuole medie e superiori.
L’iniziativa ha riscosso tale successo da chiedere che tali incontri venissero rivolti anche ai giovanissimi alunnidelle primarie. Così, su richiesta degli insegnanti della Scuola Collodi di Sansepolcro, i rappresentanti dell’Arma hanno incontrato i piccoli studenti e utilizzando un linguaggio diretto, fatto di vocaboli semplici e facili da comprendere per bambini di quell’età, alla presenza delle maestre, sono stati affrontati temi anche molto delicati e complessi. Si éspiegato loro il concetto di legalità intesa come stile di vita, la Costituzione, la libertà, la democrazia, l’importanza del rispetto delle regole e della legge, l’uguaglianza di tutte le persone ed il rispetto verso le regole della società in cui i piccoli iniziano a muoversi.
Dopo la lezione, nel piazzale della scuola, i piccoli discenti hanno espresso un desiderio al quale non si poteva opporre un rifiuto: al sole di una bellissima giornata primaverile, i bambini hanno voluto avvicinarsi alla macchina dei Carabinieri, la famosa “gazzella”, vederla da vicino con tutte le sue luci accese e sentire in diretta il suono della sirena.
Emozionatissimi, sarà sicuramente un giorno che ricorderanno per sempre.