Nei 500 anni della morte, 8 comuni, una diocesi e oltre 20 strutture museali dell’Alto tevere Umbro insieme nel nome di Signorelli: al via domani sabato 1 aprile “La valle di Signorelli”, che permetterà di visitare undici opere di Signorelli e scuola con un biglietto ridotto, fino a dicembre 2023. Una visita tra Rinascimento e arte contemporanea grazie alla presenza nel circuito dei Musei Burri a Citta’ di Castello.
Al via domani sabato 1 aprile e domenica 2 aprile 2023, alle ore 11.00, il primo week end della Valle di Signorelli: a Città di Castello la Pinacoteca comunale sarà ad ingresso gratuito per tutta la giornata e alle 11.00 si svolgerà la visita guidata al nuovo percorso “Signorelli e Raffaello giovane”, allestito in occasione del 500 anni. Inoltre sarà anche inaugurata l’anteprima della Mostra Signorelli e il suo tempo, con l’esposizione nella cappella gentilizia della Biblioteca Carducci dell’originale dell’atto con cui il consiglio comunale di Città di Castello conferì la cittadinanza onoraria a Luca Signorelli nel 1883. Apertura straordinaria a cura della diocesi sabato 1 aprile della Chiesa di san Giovanni Decollato dalle ore 15.30 fino alle 17.30, con visita guidata gratuita e domenica 2 aprile, dalle 15.00 alle 18.00 dell’Oratorio di San Crescentino di Morra e della Chiesa di san Giovanni Decollato. A San Giustino Castello Bufalini, che nell’ambito della Valle di Signorelli applicherà agevolazioni e gratuità previste dal Ministero, domenica 2 aprile sarà ad ingresso gratuito nell’ambito dell’iniziativa Domeniche al Museo promosse dal MIC. Ad Umbertide il Museo di Santa Croce domani pomeriggio alle 16.00 proporrà il laboratorio Dipingo come Luca Signorelli, in cui i visitatori potranno sperimentare la tempera su tavola, una delle tecniche artistiche più antiche e sorprendenti dell’antichità. Al Museo di San Francesco di Montone il sabato pomeriggio alle ore 16.00, sarà dedicato ai più piccoli con un laboratorio artistico dedicato alla tecnica del collage sulle opere di Signorelli e Perugino; domenica mattina, alle ore 11.00, nel biglietto d’ingresso del museo, sarà prevista una visita guidata tematica, sulle tracce della scuola si Signorelli e Perugino. Da venerdì alla domenica sarà attivo il percorso multimediale nella Chiesa di San Francesco Alla scoperta delle meraviglie di Montone. A monte Santa maria Tiberina è prevista la visita al Castello Bourbon e a Lisciano Niccone l’apertura della chiesa di San Niccolò. A Citerna si inaugura la Mostra d’Arte “Caos Salvo” dell’artista valtiberina Gilda Noa Foni presso la Sala degli Ammassi. L’esposizione collega arte moderna e arte rinascimentale, ispirandosi al Signorelli. Il vernissage della mostra sarà l’occasione per visitare la Chiesa di San Francesco, che conserva l’opera del Signorelli.
Itinerari geolocalizzati e week end su Info www.rimaltotevere.it, FB e IN. Inquadra i QR code di RIM La Valle di Signorelli
La valle di Signorelli: 8 comuni, una diocesi, oltre 20 musei per scoprire l’Umbria di Signorelli e Raffaello in undici opere. L’itinerario di questo viaggio è sul QRcode dei materiali di
Tra le fine del Quattrocento e l’inizio del Cinquecento, in questa parte dell’Umbria Nord che comprende gli otto comuni di Città di Castello, Umbertide, San Giustino, Citerna, Monte Santa Maria Tiberina, Montone, Pietralunga, Lisciano Niccone, si muovono, senza mai incontrarsi di persona, due grandi del Rinascimento: Signorelli e Raffaello. La Valle di Signorelli è una mostra di Vallata, che abbraccia le opere prodotte dai due artisti e dalla loro influenza sui committenti, tra cui la Pala di San Sebastiano e il ciclo di affreschi nell’Oratorio di San Crescentino a Città di Castello, la Deposizione nella chiesa di Santa Croce ad Umbertide, che dell’attivissima scuola di Signorelli che ha lasciato importanti attestazioni nel museo del Duomo, a Citerna, a Castello Bufalini di San Giustino, a Montone. Oltre ad un biglietto agevolato per la mostra di Vallata, nel 2023 l’Alto Tevere proporrà un calendario congiunto di animazione culturale, rievocazioni storiche, eventi ispirati alla figura di Luca Signorelli e proiettati nella Contemporaneità di questo territorio a cui Alberto Burri, il maestro dell’Informale, dei sacchi e del cretto di Gibellina, ha lasciato i suoi tre musei.
“Luca Signorelli e Raffaello Sanzio: c’è un momento magico, alla fine del Quattrocento, in cui i due grandi artisti condividono la stessa città, le stesse strade, incontrano le stesse persone, guardano lo stesso paesaggio, lasciando dietro di sé opere senza tempo. Quel luogo è l’Alto Tevere Umbro I Comuni dell’Alto Tevere nell’anno del Cinquecentenario della morte dedicano a Luca Signorelli e alle sue opere un calendario di con eventi culturali e itinerari culturali”. “La Valle di Signorelli né un invito a conoscere questa parte dell’Umbria in cui il Rinascimento convive con la Contemporaneità e in cui il panorama delle grandi opere del Rinascimento è ancora rimasto intatto. In coordinamento con il progetto Perugino e Signorelli, con le iniziative di Assogal e del Gal Alta Umbria, l’Alto Tevere Umbro per la prima volta propone una mostra di Vallata, un primo tentativo di “Valle Museo”. Lo scopo è promuovere il territorio attraverso i beni culturali in modo coordinato, mettendo a sistema tutte le eccellenze artistiche di questa zona. In Alto Tevere il Rinascimento di Luca Signorelli e Raffaello Sanzio convive con la Contemporaneità dei musei del grande artista Alberto Burri. Originario di Città di Castello, nel 1973 l’artista tifernate Alberto Burri, vincitore del Premio Feltrinelli per la Grafica, devolse l’intero importo assegnatogli dall’Accademia dei Lincei al recupero e al restauro degli affreschi di Luca Signorelli nell’Oratorio di San Crescentino, a Morra. Nel 2023 i Comuni di Città di Castello, Umbertide, San Giustino, Citerna, Montone, Pietralunga, Monte Santa Maria Tiberina e Lisciano Niccone sono uniti nel nome di Signorelli, l’artista che, insieme a Raffaello, ha contribuito a rendere grande l’Alto Tevere Umbro.
Usando la rete interattiva dei musei, RIM Altotevere, ed i canali social collegati, comuni e musei hanno organizzato un calendario comune e un ingresso agevolato a tutte le strutture dove si trovano le opere, tra di loro distanti pochi chilometri, così da offrire un itinerario culturale circoscritto e ricco di arte, particolarmente adatto ai fine settimana e ai ponti lunghi che caratterizzano la primavera 2023. Per questo “La valle del Signorelli” si avvale sia nella webapp www.rimaltotevere.it, nel depliant e nei manifesti di un QRcode guida dei siti e di un QRcode che rimanda ad un calendario aggiornato in modo progressivo.
“Ci siamo inseriti nelle iniziative dei GAL dell’Umbria, che hanno investito nella guida di Repubblica, e del GAL Alta Umbria con il Festival del Medievo e il supporto alle manifestazioni – precisano i firmatari del protocollo di intesa – abbiamo messo a leva la nostra rete dei musei, ormai collaudata, per costruire un percorso e raccontarlo in modo da valorizzare l’arte di Signorelli, così presente in tutto l’Alto Tevere. Per promuovere questa visita è stato realizzato anche un video, con i contributi di una dei più grandi esperti di Signorelli, Tom Harry, e di Bruno Corà, presidente della Fondazione Burri, perché in questa frontiera dell’Umbria, il Rinascimento convive con la Contemporaneità”. Il presidente della Fondazione Burri Collezione Palazzo Albizzini, Bruno Corà, intervenendo alla firma del protocollo e nel video che accompagna la campagna, sottolinea come “il rapporto tra Luca Signorelli e Alberto Burri esiste ed è legato a numerosi fattori, il primo è che entrambi sono vissuti in questo territorio: rispetto alla loro pittura ci sono analogie formali, confronti; Burri in realtà appartiene interamente alla modernità ma ci sono molti aspetti classici, nel metabolismo di Burri, Signorelli è entrato e va cercata nell’elemento storico, geografico-culturale. Questa è una chiave di lettura possibile”, conclude Corà. “Abbiamo scommesso sulla Valle Museo, che a parole è una buona idea ma metterla in pratica diventa molto complesso perché è stato attivato ex novo un coordinamento, che pensiamo stia portando risultati importanti. Il più importante è che il territorio sta pensandosi come qualcosa di organico, integrato nel quale l’unione fa la forza” dichiarano i rappresentanti istituzionali e della Diocesi che hanno siglato la storica intesa: “la Valle di Signorelli si base sul rapporto speciale che ebbe con l’Alto Tevere a cui ha lasciato alcune delle sue opere più belle e conosciute. Sebbene visse e morì a Cortona, Città di Castello e l’Alto tevere Umbro divennero una seconda casa per l’artista”.