Gli interventi di questi giorni da parte di alcune forze partitiche cittadine in merito alla questione del verde pubblico sanno tanto di bassa speculazione politica. Bene ha fatto il sindaco a ricostruire nei dettagli la questione, così come fece del resto a luglio dello scorso anno quando prese avvio l’azione dell’amministrazione comunale a seguito della caduta di un tiglio in viale Vittorio Veneto. Bene fa l’amministrazione comunale ad occuparsi di una problematica per troppo tempo ignorata da amministrazioni precedenti. Avendo sempre presente due obiettivi principali: la sicurezza e la riqualificazione ambientale.
Lascia francamente perplessi, per usare un eufemismo, l’affannarsi di tanti esponenti partitici che inondano i social e le redazioni giornalistiche della “loro” esclusiva visione delle cose, non avendo la minima competenza in materia per catturare un click o un elogio dai loro simpatizzanti. Si vuol mettere in discussione addirittura il parere espresso più volte da professionisti del settore che da sempre si occupano in qualità di agrotecnici delle scienze forestali e che, sull’argomento specifico, hanno redatto chiare e circostanziate relazioni. Così come si vuole mettere in discussione l’operato di un marchio che della tutela dell’ambiente ha fatto la sua bandiera anche nella propria attività. Da parte, ripetiamo, di chi, non ha alcuna competenza specifica sul merito e si arroga arbitrariamente il diritto di dire come le cose andrebbero fatte. Bassa speculazione politica, appunto.