A Bologna l’ attesa performance di Moira Lena Tassi che svela “Enigma”

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L’ artista tifernate Moira Lena Tassi inaugurerà la mostra d’arte contemporanea “Enigma”, curata dalla storica dell’arte Anna Rita Delucca, con la sua performance intitolata “Eclissi dell’anima: un’indagine artistica nel mistero”. L’ evento avrà luogo sabato 23 settembre alle 18.00 presso la prestigiosa galleria d’arte e Associazione culturale “La Corte di Felsina”, situata nel cuore di Bologna.
Durante la sua esibizione, la nota performer indosserà un abito artistico da lei stessa concepito: un capolavoro tessile creato attraverso il riciclo di stoffe provenienti dai suoi abiti personali risalenti agli anni 1986 e 1992, quando era giovanissima. Questa scelta è motivata dalla sua profonda convinzione riguardo all’ importanza del riciclo come un modo per rispettare l’ambiente.
La performance di Moira Lena Tassi è ispirata a una figura storica femminile di straordinaria profondità: Elisabeth Siddal, conosciuta come Lizzie, la prima supermodella della storia che, grazie al suo mentore e amato sposo Gabriel Dante Rossetti, divenne una talentuosa pittrice e poetessa preraffaellita del XIX secolo. Tuttavia, dietro a questa luminosa creatività, si celava una donna profondamente sensibile e tormentata, che affrontò una dolorosa depressione, tanto da dipendere dal laudano, una droga allora diffusa tra gli ambienti bohèmiens dell’epoca vittoriana.


Nonostante le sfide personali, Lizzie Siddal è ancor oggi celebre soprattutto come la modella che ha ispirato il celebre dipinto “Ophelia” del grande pittore preraffaellita John Everett Millais.
Moira Lena Tassi, con la sua performance artistica e il suo approccio all’arte, offrirà al pubblico presente un’opportunità unica di esplorare il mistero dietro queste vite straordinarie e complesse dell’epoca vittoriana, portandoci a riflettere su temi ancora attuali come la depressione e le dipendenze.

La mostra “Enigma” vanta anche la partecipazione di oltre venti artisti provenienti da ogni parte d’Italia, ognuno dei quali porterà la propria visione creativa.
Moira Lena Tassi presenterà personalmente tre opere pittoriche appositamente concepite per l’occasione. Una di queste riveste una particolare importanza, in quanto ritrae suo figlio, Giacomo, che ha svolto un ruolo fondamentale nell’ispirazione dell’artista.
Tassi condivide il motivo dietro questa creazione, dichiarando: “Mio figlio Giacomo, un cinefilo incallito, mi ha condotto alla riscoperta del film ‘Requiem for a Dream’ di Darren Aronofsky, uscito nel 2000. Questo film affronta temi estremamente attuali, come le dipendenze da droghe e psicofarmaci, la dipendenza dalla televisione che oggi si è allargata a quella dai social network in una società segnata dalla depressione e dalla disillusione. Sono grata a mio figlio per i suoi preziosi suggerimenti che ho seguito e che hanno permesso all’opera di esprimere emozioni profonde e riflessioni significative, a dimostrazione che anche i giovani sono consapevoli del mondo complesso che li circonda.”


Il collegamento tra la performance ispirata a Elisabeth Siddal e l’opera che ritrae il figlio Giacomo sottolinea l’importanza dell’arte come mezzo per esplorare tematiche complesse, sia storiche che contemporanee. L’ obiettivo dell’ artista è di aiutarci a riflettere su questioni che attraversano le epoche, come le dipendenze, le sfide psicologiche e l’alienazione sociale.
Nel ritratto del figlio lo sguardo è rivolto lontano, come se stesse cercando qualcosa o aspettando qualcuno. La maglia che indossa, con la scritta “When Are You Coming Home,” aggiunge un elemento di attesa e speranza, ma anche di incertezza. La frase stessa suggerisce un interrogativo senza risposta, un desiderio profondo e una domanda persistente su cui poggia un velo di mistero. Lo sfondo del dipinto è dominato dal mare, un luogo che spesso simboleggia il mistero e l’infinito. L’ orizzonte marino, senza limiti visibili, può rappresentare un futuro incerto e sconosciuto per il ragazzo. In fondo alla banchina la figura di una donna in piedi che guarda lontano verso l’orizzonte del mare, contribuisce ulteriormente al senso di attesa e mistero. La donna potrebbe essere collegata al ragazzo o rappresentare una figura distinta con la sua storia e i suoi segreti, creando così uno strato di complessità e incertezza nella narrazione visiva. Lo stesso titolo non è stato scelto a caso: ” Tra realtà e illusione. Requiem for a dream” , un’ opera che cattura la tensione emotiva e l’ambiguità del momento, lasciando lo spettatore con molte domande e riflessioni aperte, immergendolo nel profondo mistero dell’essere umano e delle sue relazioni.


” Riflessi sacri ed echi preraffaelliti” è il titolo scelto per l’ autoritratto dell’ artista: ci troviamo di fronte a una visione che cattura l’essenza di due mondi: la spiritualità e l’estetica preraffaellita. Questo affascinante dipinto ci invita ad un viaggio nella profondità del mistero, unendo l’elemento sacro della collana con il crocifisso all’influenza artistica dei preraffaelliti. Il volto, delicatamente illuminato dalla luce di una candela, incanta lo spettatore con la sua espressione pensierosa e misteriosa. La luce e le ombre danzano sul suo viso, suggerendo un’ interiorità ricca di riflessioni e contemplazioni. Questa fusione tra la luce e l’ombra cattura il mistero dell’anima umana, invitandoci a esplorare ciò che è nascosto nelle profondità dell’essere.
Il dipinto ” Potere enigmatico della femminilità ” è un’ode alla bellezza e al mistero della femminilità. Rappresenta una donna che si immerge nelle profondità della sua anima, esplorando il proprio essere con intimità e serenità. L’ abito rosso, gli occhi chiusi, la mano sul ventre e le candele accese si fondono in una composizione artistica straordinaria che evoca una profonda riflessione sul potere della seduzione e la magia delle donne, al punto da sembrare una Sibilla.

Durante la mostra sono previsti due importanti appuntamenti culturali: giovedi 28 settembre alle ore 18.00 il Dottor Federico Boaron psichiatra Direttore della U.O. Psichiatria Forense AUSL di Bologna, terrà un incontro su “L’ enigma della violenza: uomini che uccidono gli animali” e sabato 30 settembre alle ore 18.00 lo scrittore Davide Fustini presenterà il suo romanzo giallo” Il mistero di casa Grossi”.
La mostra con ingresso libero resterà aperta tutti i giorni dalle ore 15.30 alle 19.00, fino a domenica primo ottobre 2023
presso La Corte di Felsina, via Santo Stefano 53, Bologna
https://www.lacortedifelsina.it/enigma/

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