Nei giorni scorsi i Carabinieri della Stazione di Umbertide hanno dato esecuzione ad un ordine di carcerazione, emesso dal Tribunale Ordinario di Napoli, a carico di un 34enne di origini campane ma da tempo residente in Valtiberina.
L’uomo, che era stato condannato in primo e secondo grado per una tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso, commessa nell’anno 2021 nell’hinterland napoletano unitamente ad altre due persone, stava scontando la pena in regime di detenzione domiciliare presso la propria abitazione.
Nei giorni passati però, la Suprema Corte di Cassazione ha rigettato un ricorso presentato dal legale del 34enne dichiarandone l’inammissibilità, in virtù del quale il Tribunale Ordinario di Napoli ha disposto la sospensione della misura alternativa, ordinando che la pena proseguisse in regime inframurario.
L’uomo, esperite le formalità di rito, è stato quindi tradotto dai Carabinieri di Umbertide presso la casa circondariale di Perugia-Capanne, dove dovrà espiare 3 anni e 6 mesi di reclusione.