Il consiglio comunale approva all’unanimità l’adesione del Comune di Città di Castello alla piattaforma unica nazionale informatica delle targhe associate al CUDE proposta da una mozione del consigliere Mancini (Lega): servirà a facilitare la mobilità delle persone con disabilità

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Il consiglio comunale ha approvato all’unanimità dei presenti l’adesione del Comune di Città di Castello alla piattaforma unica nazionale informatica delle targhe associate al CUDE, proposta con una mozione dal capogruppo della Lega Valerio Mancini. La deliberazione impegna il sindaco Luca Secondi e la giunta “ad aderire alla piattaforma gratuita denominata CUDE, al fine di semplificare la mobilità delle persone con disabilità su tutto il territorio italiano e consentire loro un pieno esercizio del diritto alla mobilità, dando adeguata notizia dell’avvenuta adesione alla piattaforma e fornendo altresì informazione circa il suo funzionamento, per il tramite i mezzi di comunicazione istituzionali (sito web comunale, social, ecc) e media locali”. Nel dibattito che ha preceduto il voto, il consigliere Mancini ha ricordato la genesi dell’istituzione da parte del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile, in collaborazione con il ministro per le Disabilità, della banca dati unica con la finalità di semplificare la mobilità delle persone con disabilità su tutto il territorio italiano. “Il sistema, denominato CUDE (Contrassegno Unico Disabili Europeo), consente al cittadino titolare di contrassegno rilasciato in uno dei comuni aderenti di spostarsi con l’automobile in un altro comune, italiano e dell’Unione Europea, senza dover preventivamente richiedere l’autorizzazione per l’ingresso nelle aree a traffico limitato o l’utilizzo dei parcheggi riservati”, ha spiegato il firmatario della mozione, evidenziando che “si tratta di una soluzione innovativa, realizzata presso il CED Motorizzazione del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (MIMS) che, consentendo la gestione della targa associata al CUDE, permetterà ai Comuni che aderiscono di poterla riconoscere ed evitare di elevare sanzioni”. Nel far presente che “perché il servizio funzioni è necessario che i Comuni si registrino e aderiscano alla sperimentazione”, Mancini ha spiegato che “a seguito della registrazione del Comune, le persone con disabilità possono presentare allo stesso ente che ha emesso il contrassegno, la richiesta di aderire al progetto compilando l’apposito modulo ed indicare una targa ‘attiva’ e una seconda facoltativa”. “A seguito della presentazione della domanda – ha puntualizzato l’esponente della Lega – il Comune rilascia alla persona disabile titolare del contrassegno il codice univoco utilizzabile per accedere alla piattaforma e gestire le targhe. Il titolare è responsabile della conservazione e dell’utilizzo del codice univoco, che sarà impiegato per le verifiche di competenza degli organi che gestiscono i servizi di polizia stradale, come gli accessi alle ZTL e il parcheggio negli stalli riservati alle persone con disabilità”. Nel far presente come a febbraio scorso fossero “solo 26 i Comuni aderenti” e che l’Anci sia stata invitata dai Dicasteri competenti a favorire il recepimento dell’innovazione da parre degli enti locali, Mancini ha evidenziato come la registrazione alla piattaforma permetterà di “semplificare la procedura normalmente necessaria per l’accesso alle zone a traffico limitato e quindi anche ai parcheggi riservati all’interno delle ZTL”. “Si tratta di garantire a tutte le persone con disabilità di poter circolare più agevolmente su tutto il territorio e, in particolare, ad ogni Comune di garantire la mobilità controllando le targhe attraverso le telecamere e lo scambio di dati”. “Questo è un esempio di tecnologia che agevola le persone con disabilità e, in vista dell’attivazione della nuova ZTL, è opportuno che il Comune aderisca e faccia il possibile per informare i cittadini, a partire dall’associazionismo frequentemente coinvolto dall’amministrazione”, ha concluso il consigliere. A testimoniare la propria condivisione è stata per prima la consigliera Emanuela Arcaleni (Castello Cambia), che ha sostenuto: “la ritengo una proposta interessante, di cui condivido le finalità: mi risulta strano che siano stati solamente 26 Comuni ad aderire, quindi c’è necessità di farla conoscere e che il Comune, una volta che abbia aderito, informi adeguatamente i cittadini”. D’accordo sull’approvazione della mozione anche il consigliere Massimo Minciotti (PD): “trovo molto giusta questa mozione, addirittura paragono il CUDE al PEBA, perché va nella direzione di dare un aiuto concreto alle persone con disabilità e alle loro famiglie, garantendo loro le stesse condizioni degli altri cittadini”. Nell’auspicare che nessuno abusi delle possibilità offerte dai contrassegni per disabili e che ci siano i controlli utili a garantire il permanere della validità dei contrassegni rilasciati, Minciotti ha chiesto al consigliere Mancini di rimuovere dal dispositivo della mozione la parola “tempestivamente”, per lasciare al Comune il tempo necessario a procedere. In sede di replica, il consigliere Mancini ha accolto la proposta di emendamento. “Per me l’importante è che si proceda”, ha chiarito il consigliere.

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