“L’Umbria non è immune dal fenomeno del caporalato e per questo l’impegno deve essere collettivo, dalle organizzazioni datoriali a quelle sindacali, passando per Istituzioni e forze dell’ordine, per contrastare una pratica indegna di un Paese civile. In questo quadro non possiamo che ringraziare l’Arma dei carabinieri che, insieme al Nucleo dell’Ispettorato del Lavoro di Perugia, ha portato avanti anche nel territorio di Perugia una serie di controlli, all’interno della campagna nazionale.
I controlli hanno portato alla denuncia di sei persone, colpevoli di far lavorare in condizioni inaccettabili diversi lavoratori. Condizioni igieniche assenti, così come mancanza di presidi antincendio e Dpi. Il tutto per lavoratori irregolari, fantasma. Addirittura alcuni di questi dormivano e alloggiavano in ambienti con bombole di gas presenti.
I controlli sono dunque un’ottima notizia, ma il vero successo sarà quando di queste campagne non ci sarà più bisogno. Anche per tendere a questo obiettivo, auspichiamo un celere rinnovo contrattuale per i Cpl (Contratti provinciali lavoratori agricoli) di Perugia e Terni, dove sono inseriti anche provvedimenti tesi al contrasto di questa barbarie. Questa crudeltà si supera solo con lo sforzo unitario e i sindacati sono in campo”.
Così il segretario generale della Uil dell’Umbria, Maurizio Molinari.