Stefania Proietti incontra gli agricoltori a San Giustino. Fratini: “Pronti a dare il nostro contributo per restituire dignità al settore”

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Più attenzione e competenze da parte della Regione all’agricoltura in generale e al tabacco in particolare. E’ quando hanno chiesto a gran voce alla candidata presidente del centrosinistra, Stefania Proietti i rappresentanti della maggiori organizzazioni del settore nel corso dell’incontro “Agricoltura al centro”, organizzato da Opta e che si è svolto all’interno del museo del Tabacco di San Giustino nella mattinata di sabato 26 ottobre. Presente all’evento Paolo Fratini, tecnico agrario candidato nella lista del Partito Democratico alle regionali del 17 e 18 novembre.

All’iniziativa, aperta dai saluti del sindaco Stefano Veschi e coordinata dal giornalista Simone Santi, hanno portato il proprio contributo il presidente di Opta, Massimiliano Molinari; il presidente di Arpt-Società cooperativa agricola, Massimo Ricci; il presidente della Fattoria autonoma tabacchi, Fabio Rossi e il presidente di Agricooper, Libero Valenti. 

Come è stato ricordato dai rappresentanti intervenuti, la filiera dell’agricoltura e della tabacchicoltura sono traini importanti dell’economia regionale dell’Altotevere, capace di creare sviluppo e di garantire stabilità a numerose famiglie. Negli ultimi anni c’è stato un distacco tra mondo agricolo, reduce da anni difficili, e istituzioni regionali. Per questo, come è stato condiviso da tutti, la politica deve rimettere le persone giuste al posto giusto, valendosi di amministratori competenti che conoscono nel profondo le problematiche del settore.

“Ringrazio Stefania Proietti per aver recepito le istanze dei nostri agricoltori – ha detto Paolo Fratini – Siamo pronti a governare l’Umbria insieme a lei, mettendo a disposizione idee e proposte per lo sviluppo della nostra regione.  L’agricoltura è fondamentale per l’Umbria. E’ un obbligo della Regione andare incontro agli imprenditori agricoli, mettendo a loro disposizione dei bandi chiari da cui attingere i fondi necessari. Ci deve essere una vicinanza concreta, perché gli agricoltori umbri non possono pagare più dei colleghi toscani l’acqua di Montedoglio. Serve una programmazione chiara, che permetta alle aziende agricole di svilupparsi e di innovarsi, che consenta ai giovani di investire nell’agricoltura, in modo da evitare lo spopolamento dei territori collinari e montani. Ora come mai serve invertire la rotta e noi siamo pronti a farlo per ridare dignità e centralità al mondo dell’agricoltura”.

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