Umbria terra che accoglie e forma al lavoro: il progetto “Per Orientarmi”  si presenta a Perugia – Dsa3,  martedì 1 luglio

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Per 15 persone appena arrivate in Umbria lungo gli itinerari delle migrazioni (richiedenti asilo o  titolari di protezione) si aprono le attività di formazione sulle conoscenze e le esperienze indispensabili al soggiorno in Italia.

Queste costituiscono il progetto “Per Orientarmi”, di cui è titolare la Fondazione Ismu (Milano), capofila, e Tamat Ets (Perugia) incaricato per l’implementazione nel territorio regionale. Per Orientarmi usufruisce dei finanziamenti della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Obiettivi di “Per Orientarmi”: favorire e facilitare l’inserimento e l’integrazione socio-economica delle persone prese in carico (oltre alle 15 in Umbria altrettante in Lombardia) fornendo loro gli strumenti e le conoscenze indispensabili nel periodo iniziale di arrivo e per il successivo insediamento nelle comunità locali: dalla lingua al quadro burocratico, da come fare la spesa al mercato o in farmacia, dal funzionamento dei trasporti alla sanità. Il tutto corredato da escursioni – simulazioni nei contesti in cui potranno fermarsi.   

La capacità di relazionarsi con le comunità locali è decisiva perché scatti un meccanismo di accettazione  e di successiva accoglienza nelle comunità locali. Un processo fatto di attenzioni, piccole e grandi, di competenze acquisite, di esperienze consolidate, di norme rispettate. 

Il progetto verrà presentato al Dipartimento di scienze agrarie, alimentari, ambientali (Dsa3) di Perugia (lunedì 1 luglio, inizio alle 9.30) nel corso di una giornata di confronto tra le realtà protagoniste di questa vera e propria sperimentazione sociale che si apre alla cittadinanza nel suo insieme:

– la mattina verrà dedicata alla conoscenza tra le persone beneficiarie del progetto  e le associazioni del territorio con un laboratorio “teatrale” guidato da Giorgio Donati che, da anni, lavora in Burkina Faso alla formazione delle nuove leve dei palcoscenici africani; – i lavori del pomeriggio metteranno esperienze a confronto sulle buone pratiche, le metodologie utilizzate in agricoltura sociale, il coinvolgimento attivo nelle coltivazioni e nella raccolta di persone in condizione di vulnerabilità.

Chiamato a discuterne un gruppo di persone con un insieme di competenze che raramente si ritrovano attorno allo stesso tavolo: Marta Lovison (Fondazione Ismu), Vanessa Conigli (Tamat Ets), Gaetano Martino (direttore Dsa3), Francesco Tei (docente Dsa3), Vincenzo Vizioli (presidente Aiab), Simone Foresi (direttore Caritas – Migrantes). Modera: Piero Sunzini. La sessione del pomeriggio verrà aperta da Fabio Barcaioli (Assessore regionale al welfare, politiche sociali, immigrazione) e Costanza Spera (Assessora comunale perugina per politiche sociali e pari opportunità. 

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