I centri di raccolta dei rifiuti (isole ecologiche) gestiti da Sogepu nei comuni di Città di Castello, Citerna, Pietralunga, Montone e Monte Santa Maria Tiberina saranno chiusi al pubblico giovedì 24 e giovedì 31 dicembre, sabato 2 e martedì 5 gennaio 2021, ovvero nei giorni in cui saranno applicate le disposizioni della “Zona Rossa” per il contenimento dell’emergenza da Covid-19, in base al “Decreto di Natale” emanato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri il 18 dicembre.
Nelle restanti giornate i centri di raccolta saranno a disposizione degli utenti nel rispetto dei turni di apertura e chiusura già programmati nel calendario settimanale.
Per le festività natalizie Sogepu assicurerà come sempre il regolare funzionamento degli impianti e lo svolgimento della raccolta differenziata dei rifiuti nei comuni serviti.
Per ogni informazione in merito allo svolgimento dei servizi è a disposizione il numero verde di Sogepu 800.132152.
Emergenza da Covid-19: centri di raccolta dei rifiuti chiusi a Città di Castello, Citerna, Pietralunga, Montone e Monte Santa Maria Tiberina nei giorni dichiarati “Zona Rossa”
Sansepolcro: si riunisce l’ultimo consiglio comunale del 2020
Entro la fine del 2020 si riunirà nuovamente il consiglio comunale di Sansepolcro. Lo farà lunedì prossimo 28 dicembre alle ore 20,15 in modalità videoconferenza.
Ecco i punti all’ordine del giorno:
Approvazione del verbale della seduta precedente (18 dicembre 2020)
Comunicazioni del presidente del Consiglio
Comunicazioni del sindaco
Interrogazione del Gruppo Consiliare Lega Nord sulla situazione dello screening mammografico nella Zona Valtiberina
Ricognizione periodica delle partecipazioni pubbliche EX ART. 20: D.LGS. 19.08.2016 N. 175, come modificato dal D.LGS. 16.06.2017 N. 100: approvazione.
Approvazione modifiche al Regolamento per la concessione dei loculi cimiteriali
Piano economico finanziario del servizio rifiuti per l’anno 2020 ai fini della Tari 2020
Variante al R.U. N. 11h.bis per modifiche alla disciplina del patrimonio edilizio esistente adottata con D.C.C. n. 88/2020 – controdeduzioni alle osservazioni e contributi pervenuti e approvazione definitiva ai sensi dell’art. 19 della L.R. 65/2014
Deliberazione consiliare per il ripristino delle zone-distretto Casentinese e Valtiberina con piena autonomia funzionale.
Mozione del Gruppo Consiliare “Movimento 5 Stelle Sansepolcro” su Comunità Energetiche.
I cittadini potranno seguire la seduta come sempre tramite lo streaming sul sito del Comune.
Anci Umbria “covid-19, cambiano le modalita’ di comunicazione della raccolta dei rifiuti dei soggetti positivi”
Covid-19/ Cambiano le modalita’ di comunicazione della raccolta dei rifiuti dei soggetti positivi
Cambia il sistema di comunicazione per la raccolta dei rifiuti dei soggetti risultati positivi al Covid-19: in un’ottica di semplificazione delle procedure, infatti, Anci Umbria aveva chiesto alla Regione dell’Umbria che tutte le informazioni venissero fornite nella stessa lettera con cui le Aziende territoriali comunicano la positività ai cittadini. La Regione dell’Umbria ha accolto la proposta avanzata da Anci Umbria e condivisa con Auri. In questo modo, vengono eliminati passaggi intermedi, compresa la comunicazione dei Sindaci.
“Vorrei ringraziare – commenta il presidente f.f. di Anci Umbria, Michele Toniaccini – la Regione dell’Umbria per aver recepito le nostre richieste, ma soprattutto per lo spirito di collaborazione con cui si fronteggia questa pandemia, fra Istituzioni ed enti diversi”.
Diocesi Città di Castello: la luce del Natale… 2020! Il messaggio del Vescovo Cancian alla comunità
La luce del Natale… 2020!
Una delle immagini tipiche del Natale di Gesù è la luce.
Il profeta Isaia, secoli prima del Natale di Gesù, predisse l’Evento con queste parole: “Il popolo che camminava nelle tenebre vide una grande luce; su coloro che abitavano in terra tenebrosa una luce rifulse. Hai moltiplicato la gioia, hai aumentato la letizia”. Parole quanto mai attuali!
L’Angelo del Signore annuncia la nascita di Gesù “avvolgendo di luce” i pastori e
annunciando loro una grande gioia.
La stella cometa invitava e guidava i Magi all’incontro con Gesù.
I nostri presepi e le nostre strade sono da sempre illuminate nella notte del Natale.
Il 25 dicembre era la festa del “dio sole“. Gesù definì se stesso così : “Io sono la luce del mondo”.
Oggi nell’oscurità della crisi sanitaria, sociale ed economica, la Luce del Natale viene quanto mai necessaria e propiziatoria. La Luce di Gesù in fondo al tunnel in cui ci troviamo. Crediamoci. E camminiamo insieme dietro quella scia.
Certo occorre tutta la nostra buona volontà (e il vaccino, già disponibile, viene a proposito, grazie all’intelligenza umana capace di questi “miracoli”), accettando il sacrificio delle limitazioni che potrebbero aiutarci ad acquisire uno stile più sobrio (Gesù è nato in una stalla!) e essere più attenti a chi non ha nulla.
“Or sul nostro cammino la sua Luce risplende:
Gesù, sole di giustizia, ci chiama vita nuova”.
Un’altra immagine del Natale è quella del parto, del dare alla luce.
San Paolo scrive: “Sappiamo che tutta la creazione geme e soffre le doglie del parto fino ad oggi”… per dare alla luce un mondo nuovo, uomini e donne figli di Dio, tutti fratelli di Gesù, finalmente liberi da ogni forma di schiavitù e di corruzione.
Natale vuol dire nascita. La nascita di un bambino, oggi soprattutto in piena crisi dì natalità, è segno che il mondo continua a vivere, con resilienza ma ancorpiù accettandola sfida di un reale positivo cambiamento. È la vittoria della Speranza sulla tristezza e sulla rassegnazione che vorrebbe al massimo tutto come prima. La nascita così inaspettata e meravigliosa di Gesù, del “Bambino avvolto in fasce da Maria e deposto in una mangiatoia perché per lui non c’era posto nell’alloggio”, è la nascita dell’uomo nuovo diverso dall’uomo “vecchio” che ben conosciamo, quello consumista, egoista, violento, che privilegia il prendere (perfino predare) per se, privandoci della gioia più bella, quella del condividere, che Gesù è venuto a insegnarci e che porta alla vera felicità. E crea l’umanità nuova, quella che tutti infondo sogniamo.
Natale è la gioia del dono. Gesù è il Dono più bello e più prezioso che Dio Padre ha fatto all’umanità . Ci ha donato Suo Figlio facendoLo arrivare come figlio di Maria, una nostra sorella. È questo il senso più profondo del Natale come scambio di doni tra di noi.
Noi stessi possiamo essere dono gli uni per gli altri. Donare e donarsi in modo concreto e gratuito fa felice qualcuno e noi stessi. La logica del dono è la logica dell’amore sicuramente vincente. Se siamo tristi è perché non apriamo le mani e il cuore al dono.
Non preoccupiamoci troppo degli acquisti, almeno dell’ennesimo esagerato regalo, che è un’ingiustizia per chi non ha nulla. Preoccupiamoci piuttosto di come far felice qualcuno… in fondo è il povero Cristo di oggi che, chiedendomi qualcosa, mi da la possibilità di fare un bel Natale, uscendo concretamente dal mio piccolo mondo e aprirmi alla gioia dell’amore fraterno, universale.
In quest’ottica va il mio cordiale augurio a tutti per il memorabile Natale 2020 e per un 2021 sereno e gioioso!
Città di Castello: il cordoglio del sindaco per la scomparsa di Mauro Menghi, per oltre 30 anni responsabile dell’ufficio elettorale del comune tifernate”
“Questa notte purtroppo è improvvisamente scomparso un caro amico, Mauro Menghi”. Sono le parole con cui il sindaco Luciano Bacchetta ha comunicato la notizia dell’ex dipendente del Comune di Città di Castello che per 33 anni è stato responsabile dell’Ufficio Elettorale dell’ente. “Siamo molto dispiaciuti e mandiamo un grande abbraccio alla moglie e a tutti i familiari”, ha aggiunto il sindaco nell’esprimere profondo cordoglio e porgere sentite condoglianze a nome della giunta e dei dipendenti dell’amministrazione comunale. “Mauro Menghi è stato per tantissimi anni il volto del Servizio Anagrafe di Città di Castello, in particolare dell’Ufficio Elettorale, dove moltissimi lo hanno conosciuto, apprezzato e gli hanno voluto bene, come noi”, ha detto Bacchetta, evidenziando: “sarà una mancanza che sentiremo, era una persona squisita, molto disponibile, molto attaccata al suo lavoro in Comune, sempre legato ai cittadini”.
Covid-19 a Città di Castello: Bacchetta “ieri 11 guariti e 15 nuovi positivi. Massima attenzione, il virus ha circolazione alta e trasmissibilita’ molto elevata”
“I dati di ieri parlano di 15 persone risultate positive e di 11 persone guariti”. E’ quanto ha dichiarato il sindaco Luciano Bacchetta stamattina, nel consueto aggiornamento della situazione dell’emergenza da Covid-19 a Città di Castello. “Continua purtroppo il trend che da una settimana vede il numero dei nuovi postivi superare quello dei guariti, oggi con riscontri importanti nell’uno e nell’altro caso”, ha evidenziato il sindaco, che ha spiegato come “anche per gli ultimi contagi si confermi una tipologia consolidata nella seconda ondata, con persone giovani, in alcuni casi anche giovanissime, e interi nuclei familiari colpiti dal virus, a testimonianza che siano interessati soprattutto coloro che hanno una vita sociale e professionale più ricca di rapporti e quindi di potenziali pericoli, rispetto alle persone più anziane, che sono state coinvolte in modo più intenso nella prima ondata”. “Deve esserci una convivenza con il virus e quindi dobbiamo essere estremamente prudenti nei comportamenti, specie in periodo come questo nel quale abbiamo una socialità più intensa, più ricca, rapporti umani più ravvicinati”, ha osservato Bacchetta, invitando a “prestare molta attenzione, pur nel clima natalizio in cui ci troviamo, perché la circolazione del virus è molto intensa e ha una trasmissibilità molto elevata”. A testimonianza di questo il primo cittadino ha portato anche il dato delle “circa 200 persone che in questo momento si trovano in isolamento cautelare a Città di Castello per aver avuto contatti con soggetti risultati positivi”. “Da domani saremo ‘Zona Rossa’ come tutta Italia, con l’applicazione di una normativa particolarmente invasiva anche delle nostre vite private che durerà fino al 27 dicembre, cui seguirà la parentesi della ‘Zona Arancione’ fino al Capodanno, quando tornerà di nuovo la ‘Zona Rossa’”, ha anticipato Bacchetta, sottolineando che “sottoporsi a questi divieti è una necessità e ne dobbiamo prendere atto, cercando di passare un Natale il più sereno e felice possibile all’interno delle nostre famiglie”. In conclusione il sindaco ha ricordato “l’importante evento in programma stasera nella chiesa di San Francesco con l’esposizione di una replica high-tech dello Sposalizio della Vergine, una delle più grandi opere di Raffaello Sanzio, che venne portata via da Città di Castello 222 anni fa e che si trova oggi nella Pinacoteca Brera di Milano”. “Un bel dono alla città di cui ringraziamo il gruppo Franco Cosimo Panini Editore, curatore dell’iniziativa, che si svolgerà nel massimo rispetto delle prescrizioni anti-Covid, con la presenza di forze dell’ordine e vigili urbani”, ha aggiunto Bacchetta.
Europa Verde lancia l’iniziativa #unsindacoverde in tutti i comuni umbri al voto. A Città di Castello risponde all’appello di Castello Cambia nel segno della sostenibilità e della giustizia sociale
“Le sfide del mondo contemporaneo ci indicano come unica strada percorribile quella verso un futuro verde, sostenibile, equo. Come Europa Verde Umbria siamo fermamente convinti che serva una forza politica che metta la tutela dell’ambiente e la giustizia sociale al primo posto. Per questo lanceremo l’operazione #sindacoverde per tutti i Comuni dell’Umbria che andranno al voto nel 2021, alcuni di questi di grandi dimensioni come Città di Castello, Assisi e Amelia; complessivamente 5 nella provincia di Perugia e 6 in quella di Terni”. Così in una nota Francesco Alemanni e Gianfranco Mascia, commissari straordinari di Europa Verde per l’Umbria, e Francesca Arca, Eva Hausegger, Enrico Paci e Simone Picotti del coordinamento di Europa Verde Umbria. Che proseguono: “Il nostro è un progetto aperto che mira a coinvolgere tutte le forze che credono nella Green Economy, nel Green Deal e nella conversione ecologica. L’Umbria ha una forte vocazione ecologista tradita da decenni di gestione poco avveduta e spesso avvilente. Il presente ci chiede assolutamente di cambiare direzione verso una visione di società che sia inclusiva, trasparente e sostenibile. Osserviamo con particolare apprensione la situazione tifernate, dove è alto il rischio di una virata a destra, colpa anche di una amministrazione uscente di centro-sinistra impegnata più a gestire il potere che a progettare un futuro migliore per i propri cittadini e per il proprio territori.” “Raccogliamo quindi con interesse l’appello del gruppo Castello Cambia, sui cui principi di sostenibilità ambientale, democrazia partecipativa, trasparenza, giustizia sociale ci troviamo pienamente in sintonia. Ci auguriamo – concludono le e gli ecologisti – che altre forze del centro sinistra e della società civile si possano da una parte ravvedere, dall’altra operare attivamente per attuare una vera, condivisa, gioiosa rinascita verde”.
Reinserimento detenuti: riuscito al carcere di Perugia “Argo”, progetto per la via del riscatto. 72 i detenuti coinvolti in 5 diversi percorsi formativi. I migliori due assunti in prestigiosi ristoranti locali
C’è chi ha trovato la sua passione nella pasta fresca e nel pane fatto in casa. E sogna il proprio ristorante una volta fuori dal carcere. Chi durante la detenzione ha trovato l’orgoglio di saper fare un mestiere perché prima, in 53 anni, era stata “solo una casalinga” e adesso dice di aver avuto “un’occasione per imparare a lavorare e la speranza di continuare il mestiere della cucina una volta fuori”.
Se ben organizzato il carcere può davvero diventare un luogo di recupero. In questo senso l’esperienza formativa presso il Nuovo Complesso Penitenziario di Perugia si può dire riuscita. 72 i detenuti coinvolti, di cui 15 donne ristrette presso la sezione femminile. Gli allievi che hanno frequentato i 5 percorsi formativi per “Addetto alla cucina” (2 edizioni), “Addetto ai servizi di pulizia”, “Impiantista elettricista” e “Operaio agricolo”, promossi da Frontiera Lavoro, nell’ambito del progetto “Argo: percorsi formativi per il reinserimento dei detenuti”, finanziato dalla Regione Umbria attraverso il Fondo Sociale Europeo, sono soddisfatti della loro nuova o migliorata capacità professionale.
E al termine delle 120 ore di lezione i migliori due del corso di cucina sono stati assunti con regolare contratto di lavoro a tempo indeterminato presso prestigiosi ristoranti del territorio perugino. Il corso di cucina, in particolare, è non solo un’occasione professionalizzante, ma anche motivo di incontro e integrazione tra culture. Nell’Istituto penitenziario di Perugia sono infatti presenti molti detenuti stranieri che adesso stanno diventando in un certo senso portavoce della cucina mediterranea e dei piatti della tradizione umbra.
Come Elena, 32 anni romena. “Ho imparato tante cose nuove – racconta -, specialmente riguardo gli ingredienti base della cucina italiana e modi di cottura che prima non conoscevo”. O come la sua compagna 26enne toscana Veronica, che però preferirebbe dedicarsi al servizio ai tavoli e dice: “Ora voglio riprendere la mia vita e continuare a fare la cameriera”. Tutti i corsisti che hanno partecipato alla formazione sono coordinati da prestigiosi e rinomati docenti.
“Gli allievi, spiega la chef Catia Ciofo, hanno imparato le basi della cucina mediterranea. Dalla pasta fatta in casa ai piatti tradizionali rivisitati. Alcuni non avevano idea della cucina, mentre altri avevano già lavorato nel settore. Tutti hanno affrontato il corso con piacere e ottenendo ottimi risultati. Divisi in piccoli gruppi i partecipanti hanno lavorato in cucina con materiali e prodotti di qualità e al termine di ogni lezione monotematica, la carne, il pesce, l’orto, la pasticceria, i piatti preparati sono stati consumati insieme. Il cibo è un linguaggio comune e un argomento che tocca trasversalmente tutte le culture e le nazionalità, da qui la scelta di metterlo al centro di un progetto che ha un duplice obiettivo: da un lato, creare le condizioni per una migliore integrazione delle donne detenute e migliorare la loro capacità comunicativa, dall’altro acquisire nuove abilità e competenze tecniche che possano costituire il punto di partenza per modificare il proprio percorso di vita”. Il progetto, causa emergenza pandemica, attualmente è sospeso e riprenderà nel prossimo mese di gennaio con il corso per “Impiantista elettricista” in modalità a distanza.
I progetti di inclusione sociale, come quello promosso dalla Regione Umbria, sono utili per persone maggiormente vulnerabili, a rischio di discriminazione, per le quali vengono definiti percorsi personalizzati di accompagnamento al lavoro.
“Il progetto proposto – dichiara il coordinatore Luca Verdolini -, ha l’obiettivo principale di fornire le competenze di base sulle diverse professionalità che possono operare in un contesto lavorativo oltre agli insegnamenti fondamentali, propedeutici ad un successivo reinserimento sociale della persona detenuta. Negare ad una persona detenuta il diritto al lavoro non equivale infatti a sanzionarlo per il delitto che ha commesso ma privarlo uno degli aspetti salienti della vita: la relazione con le persone e con la realtà. L’esperienza lavorativa, infatti, aumenta il grado di stima dei detenuti consentendo una riscoperta della loro dignità, permette il recupero dei legami familiari favorendo una rinnovata socialità e, infine, incide sulla recidiva migliorando i comportamenti individuali e le abitudini sociali. Solo così riusciranno a ricominciare a vivere con dignità”.
Fioroni: “in Umbria saldi invernali posticipati al 9 gennaio”
“Alla luce del Decreto Legge 18 dicembre 2020, n. 172, che prevede che nei giorni festivi e prefestivi compresi tra il 24 dicembre 2020 e il 6 gennaio 2021 sull’intero territorio nazionale si applicano le misure dell’articolo 3 del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 3 dicembre 2020 (c.d. zone rosse), la Giunta Regionale dell’Umbria ha posticipato l’inizio dei saldi invernali al 9 gennaio. Gli stessi avranno una durata di 60 giorni e pertanto si concluderanno il 10 marzo 2021”. Lo rende noto l’assessore regionale al Commercio e Tutela dei consumatori, Michele Fioroni.
“Ciò – aggiunge l’assessore – è stato disposto anche in ragione delle richieste pervenute da parte delle Associazioni di categoria che, visto la particolarità del momento che vive anche il settore del commercio, hanno inteso, nell’interesse della categoria e dei consumatori, procedere ad un posticipo”.
La guardia di Finanza di Arezzo sequestra oltre 12.000 prodotto non sicuri. Sono 6 le persone coinvolte
I Finanzieri del Comando Provinciale di Arezzo, nell’ultimo fine settimana, nell’ambito di un piano straordinario di controlli disposto dalla locale Questura, coordinato dalla Prefettura di
Arezzo, hanno intensificato l’attività info-investigativa a contrasto del commercio abusivo e della commercializzazione di prodotti contraffatti e non sicuri.
5 le attività commerciali scoperte a porre in vendita prodotti non sicuri, ubicate nei comuni di Arezzo, Capolona, San Giovanni Valdarno e Montevarchi. Oltre 12.000 i prodotti sequestrati (per lo più giocattoli, articoli elettronici e di bigiotteria), privi del marchio CE e dei requisiti di sicurezza. 6 i soggetti segnalati agli uffici competenti.
E’ questo l’esito dell’intensificazione dell’attività di controllo economico del territorio posto in essere dalle Fiamme Gialle aretine.
La marcatura CE costituisce un attestato di sicurezza a garanzia della filiera di produzione e dell’affidabilità dei materiali adoperati per la realizzazione degli articoli.
Ed è proprio a tutela dei più piccoli consumatori che i Finanzieri hanno posto in essere i controlli, specie in questo periodo natalizio, laddove, con l’aumentare della richiesta, è più facile “incappare” in prodotti non sicuri.
L’attività svolta dalla Guardia di Finanza, in sinergia con le altre forze di polizia, si inquadra nel più vasto ambito delle attività di polizia economico-finanziaria, condotte a contrasto degli illeciti nel settore della contraffazione e della sicurezza dei prodotti, con il duplice interesse
di tutelare l’economia legale e le imprese che operano correttamente, nonché di garantire la sicurezza dei cittadini.
Solidarietà a Città di Castello: Il Rotary tifernate dona generi alimentari alla Caritas
Prosegue l’attività di solidarietà del Rotary Club di Città di Castello nel solco della vicinanza alle fragilità umane del territorio. Il progetto si chiama aggiungi un posto a tavola, non rappresenta una incitazione a derogare le norme precauzionali dei recenti DPCM , ma un virtuale gesto di accoglienza nei nostri animi. Nel caso specifico il club service ha donato un grosso quantitativo di alimenti (olio di oliva extravergine, latte, pandori) alla Caritas Diocesana al fine di implementare le risorse alimentari disponibili per fronteggiare le crescenti richieste a carico dell ‘Emporio della Solidarietà S. Giorgio e della Mensa diocesana. La consegna è stata effettuata, a nome di tutti i soci, personalmente dal Presidente Rotary Dr. Alessandro Leveque agli operatori Caritas che, a loro volta, hanno espresso i più vivi ringraziamenti per tale gesto di generosità e vicinanza a nome di tutti gli operatori e dei beneficiati.
Code e assembramenti agli uffici postali, rischiano gli anziani. Galletti: “Disagi in città e ancora di più nelle frazioni e in provincia”
“Ci risiamo con le code e gli assembramenti davanti agli uffi i postali. Le proteste fioccano, ma la situazione non migliora.”
Angiolo Galletti, presidente di Anap Confartigianato, richiama l’attenzione su un servizio indispensabile per tutti ma che per gli anziani è spesso senza alternative, quello degli uffici postali.
“Ogni giorno- racconta Galletti – siamo testimoni di code e assembramenti di persone all’esterno degli uffici postali. La situazione è difficile in città, dove le code fuori degli uffici postali sono sempre presenti, con numerose persone che sovente, specie nei quartieri a maggiore densità abitativa, sono costrette a trascorrere in fila più di mezz’ora (a volte anche un’ora o più ora che si avvicinano le feste) prima di poter entrare nell’ufficio, e gli inconvenienti sono parecchi. Si può ben comprendere che non è facile per nessuno – sottolinea il presidente di Anap – stare in piedi fuori, al freddo, per tanto tempo. Ma sopratutto a trovarsi in questa situazione sono i senior, che non sono in grado di usare le app per prenotare l’appuntamento da remoto, e si vedono anche scavalcare nella coda da persone più giovani, che hanno prenotato grazie al telefonino. Ma c’è anche un altro aspetto da tenere in considerazione, ovvero il pericolo di contagio, dovuto agli assembramenti negli spazi ristretti fuori dagli uffici. Gli appelli delle autorità si sprecano- sottolinea Galletti- e le poste sono anche una società a forte capitale pubblico. Non dovrebbe essere lo Stato, che è il principale azionista di Poste Italiane, attraverso la Cassa Depositi e prestiti, il primo a evitare di costringere i cittadini, sopratutto i più fragili, a far code e assembramenti?”
E se la situazione è difficile Arezzo, nelle frazioni o in provincia è anche peggio.
“Proprio in questi giorni- ricorda Galletti – abbiamo visto in tv una denuncia circa la situazione alla Chiassa Superiore, dove l’ufficio postale è aperto solo due giorni a settimana invece di cinque. Sui giornali abbiamo letto della protesta del sindaco di Cavriglia per gli uffici postali di Castelnuovo dei Sabbioni e Meleto. Questi sono solo gli ultimi esempi, di situazioni dove i tagli hanno portato a disservizi che ora si accentuano ancora di più per colpa del covid. Ma proprio la situazione indotta dal covid – conclude Galletti – ha permesso di allargare i cordoni della borsa in tante situazioni con l’assunzione di nuovo personale. Allora – conclude il presidente di Anap – anche Poste italiane deve fare la sua parte. Si assumano giovani, contribuendo anche all’occupazione, e si mantengano gli uffici postali aperti più giorni nelle frazioni, e in città si aumentino i turni per avere un servizio più rapido, al fine di evitare tante code, che creano disagi e pericoli, sopratutto proprio ai più fragili, proprio gli anziani.”
Avis Città di Castello “anno terribile, ma la nostra missione va avanti nel segno della solidarietà. Donazioni di sangue in calo aiutateci”
Nonostante le difficoltà riscontrate in questo anno segnato dalla “pandemia” di COVID-19, nonostante il grande dolore che ha segnato la nostra AVIS COMUNALE con la scomparsa del nostro amato Presidente Paolo Celestini che rimarrà per sempre nei nostri cuori e al quale va tutta la nostra riconoscenza, l’AVIS Comunale di Città di Castello continua nella sua “mission” di promuovere la donazione del sangue periodica, associata, anonima, gratuita attraverso la fidelizzazione dei donatori attivi e il reclutamento di nuovi giovani donatori, per affrontare con fiducia il futuro e garantire la vita a chi ha bisogno di questo importante dono.
L’Avis sta operando perché si abbia una “donazione consapevole, responsabile e programmata”.
È necessario donare quando serve e come serve e per far ciò occorrono rigore, informazione, programmazione e organizzazione. Dalla quantità alla qualità, dalla donazione al donatore consapevole, dalla promozione della donazione alla promozione della cultura solidale, della salute, di stili di vita sani e positivi”
Insieme, dobbiamo impegnarci a prevenire la diffusione del virus: lo dobbiamo ai tanti operatori sanitari che stanno rischiando la propria salute per poter proteggere quella di tutti noi”.
A tal proposito ricordo che quest’anno, noi dell’AVIS Comunale di Città di Castello, abbiamo voluto dedicare a loro il nostro calendario 2020, mettendo a nudo, attraverso le foto che la direzione sanitaria ci ha gentilmente concesso, il loro sforzo e i loro sacrifici pur nella consapevolezza che tutto questo passerà e torneremo ad abbracciarci normalmente.
Per realizzare ciò, è necessario il contributo di tutti, dal Donatore che stende il braccio per effettuare il suo gesto caritatevole, alle strutture Sanitarie che devono agevolare e supportare questo gesto, alle Istituzioni pubbliche che devono sostenere e promuovere in accordo con l’Avis questo gesto di solidarietà sociale che induce il donatore a “donare una parte del proprio corpo” per salvare la vita di persone bisognose, senza conoscerne il nome e senza aspettarsi nulla in cambio.
Occorrerà sensibilizzare non solo i cittadini, ma anche i governi e i servizi sanitari affinché adottino politiche di promozione e difesa del dono volontario, non retribuito, periodico, associato, responsabile e anonimo. Valori imprescindibili per garantire sangue ed emoderivati con elevati standard di qualità e sicurezza.
In Umbria le donazioni di sangue continuano a diminuire, e così anche nel nostro territorio comunale, per il corrente anno si prevede un calo delle donazioni dovuto anche e soprattutto alla pandemia in corso; prevedibilmente si rileveranno cali con percentuali che sfioreranno le due cifre, è evidente che gli obiettivi dei Piani Nazionale e Regionale sangue non saranno raggiunti, ma tutto ciò ci fa maggiormente ringraziare tutti quei donatori, Avis e non Avis, che in questo periodo hanno comunque prestato il loro servizio volontario a sostegno della sanità pubblica.
Voglio ringraziare comunque il mio Consiglio Direttivo e tutti i nostri collaboratori, le strutture sanitarie, l’Amministrazione Comunale di Città di Castello, sua Eccellenza il Vescovo Domenico Cancian per il sostegno e la vicinanza, la fattiva collaborazione che ci hanno da sempre dimostrato.
Voglio ringraziare anche tutti i privati cittadini e le realtà produttive del nostro territorio, in primis la “Fondazione Cassa di Risparmio di Città di Castello” per il loro sforzo e il loro contributo per la buona riuscita della nostra “missione sociale”.
Il Presidente dell’AVIS COMUNALE DI CITTA’ DI CASTELLO Novelli Marcello, a nome di tutto il Consiglio Direttivo, porge a tutte le Donatrici, a tutti i Donatori, a tutti gli ex Donatori e alla cittadinanza tutta i migliori auguri di un Felice Santo Natale e di un anno nuovo, il 2021 che sia e ricco di felicità e soddisfazioni.
Politica Citta’ di Castello: Arcaleni e Bucci (Castello cambia): “sosterremo ogni iniziativa concreta che costruisca le condizioni per uno screening a tappeto di tutta la popolazione scolastica del Comune, da effettuarsi prima della riapertura di gennaio”
“A ridosso delle imminenti vacanze natalizie, dopo mesi in cui la scuola tutta ha subito chiusure drastiche o a singhiozzo, a seconda dell’andamento dei contagi nelle classi, ci si deve porre il problema della riapertura del 7 gennaio, che ad oggi appare addirittura incerta.
C’è un nodo che non viene affrontato, quello della positività degli asintomatici non tracciati che potrebbe rendere la riapertura solo momentanea: se infatti chi è positivo asintomatico può contagiare, non tracciarlo prima di rimettere in moto tutto è molto rischioso. Troppo scarsa nel nostro territorio è stata la pubblicizzazione dei test sierologici rapidi e inesistente l’appoggio della amministrazione comunale alla campagna regionale attraverso le farmacie: pur non avendo responsabilità sanitarie, il Comune ha il dovere di tutelare la salute dei cittadini e garantire il diritto allo studio. Piuttosto che perdersi in annunci sterili e privi di concretezza, chiediamo a questa amministrazione comunale che si trovino risorse reali, come potrebbero essere le donazioni degli scorsi mesi effettuate nel conto del Comune, a cui aggiungere quelle dell’albo dei consiglieri e amministratori, da poco costituito, per organizzare insieme ad Asl in tempi rapidi uno screening tra la popolazione scolastica.
Infatti, per mantenere la scuola del ciclo primario in presenza come lo è stata fino ad ora per la maggioranza, e riaprire la scuola secondaria di secondo grado servono azioni drastiche e decisive. Malgrado tavoli istituzionali e incontri ai vertici nazionali o locali, i problemi legati ad una riapertura in sicurezza, permangono: trasporti non ancora organizzati per un 50% massimo di capienza, entrate e uscite scaglionate con enormi problemi di organizzazione scolastica. E questo è grave: i ragazzi hanno bisogno di tornare ad una didattica in presenza che recuperi la relazionalità necessaria agli apprendimenti. Hanno pagato abbastanza, essendo la categoria che più ha subito chiusure e restrizioni, perdendone sicuramente in socialità e in formazione. Ma per quanto tutti gli studenti e il personale scolastico abbiano diritto di rientrare in una scuola sicura, questo non sembra sufficientemente garantito.
Siamo disposti a sostenere ogni iniziativa concreta che costruisca le condizioni per uno screening a tappeto di tutta la popolazione scolastica del Comune, con tamponi rapidi, a partire magari proprio dagli studenti e docenti delle scuole secondarie, da effettuarsi ora, prima della riapertura di gennaio, sfruttando questo periodo di sospensione delle lezioni”.
Politica: Civici per Città di Castello “nomina nuovo assessore donna, in sostituzione della dimissionaria Bartolini, inutile. Siamo fine consiliatura”
“Luciano Bacchetta dovrebbe valutare attentamente la scarsa utilità di nominare il nuovo assessore donna in vece della dimissionaria Monica Bartolini, in quanto a maggio prossimo si concluderà il mandato amministrativo e quindi il nuovo assessore avrebbe pochissimo tempo per prendere piena coscienza ed espletare concretamente la propria funzione già da tempo molto ridotta in termini di deleghe.
Nel pieno rispetto del vincolante precetto della quota rosa in giunta ed anche alla luce di un contenimento delle spese della politica, sempre più necessario per i tempi che viviamo, sarebbe auspicabile che il nuovo assessore donna sia nominato, oltre che per le meritorie qualità oggettive, in sostituzione di uno degli assessori maschi già presenti, riducendo così di una unità il numero di assessori della giunta comunale.
Tale soluzione terrebbe in conto la ridimensionata compagine della maggioranza come risulta ad oggi in consiglio comunale ed ancora più tra i nostri concittadini.
Ovviamente ciò non costituirebbe un danno alla città visto che a meno di cinque mesi effettivi dal termine di questa amministrazione i residui progetti ed indirizzi amministrativi siano ormai incanalati e le deleghe rimaste all’assessore dimissionario potrebbero essere prese in carico dal Sindaco.
Inoltre il “sacrificio” dell’assessore sostituito potrebbe dimostrarsi atto di responsabilità e senso del dovere nei confronti della nostra comunità, se egli metterà a disposizione della nuova incaricata le proprie competenze, accompagnandola, comunque senza ruoli ufficiali, in questo poco tempo rimanente alla fine”.
Citta’ di Castello: dopo il concerto, questa mattina il Vescovo è tornato alla Asp Muzi Betti di Città di Castello per celebrare la santa Messa
Dopo il concerto, la messa con gli anziani ospiti della Asp Muzi Betti di Città di Castello. Il vescovo monsignor Domenico Cancian dopo aver partecipato alla memorabile ed apprezzata iniziativa degli auguri in musica con i maestri Battistelli e Falleri assieme al sindaco Luciano Bacchetta e’ tornato Stamattina alla struttura per anziani ed ha celebrato la messa e portato la comunione a quegli ospiti che non hanno potuto partecipare. Un bellissimo gesto di vicinanza che ha commosso tutti i presenti a partire dalla Presidente del Consiglio di Amministrazione, Andreina Ciubini che a nome di tutti i consiglieri ha scritto una lettera di auguri. Il vescovo Cancian prima di entrare nella struttura per anziani si e’ sottoposto ad un tampone che ha dato esito negativo e gli ha consentito di presiedere la funzione religiosa in tutta sicurezza. “Un’altra bella pagina di solidarietà e amore per i nostri anziani che chiude un anno difficile ma denso di tante storie belle e positive che fanno comunità e ci rendono orgogliosi di appartenere a questa straordinaria comunità che e’ Città di Castello. Grazie”, hanno precisato Andreina Ciubini e il sindaco Luciano Bacchetta nel ringraziare il vescovo.
Città di Castello: calcio serie D, la Tiferno 1919 attesa dal derby con il Cannara
Continua il tour de force per mister Nofri ed i suoi. Dopo la soddisfacente rimonta in quel di Scandicci, i biancorossi si preparano ad ospitare una delle altre umbre del girone.
Il Cannara, reduce da una scia di importanti vittorie, domenica scorsa è stato fermato tra le mura amiche dal Siena.
Sarà un derby importante per il Tiferno, che come ribadisce sempre mister Nofri Onofri, deve ottimizzare a proprio favore ogni singola occasione per costruire una solida posizione in classifica.
Il calendario è stato per gran parte variato causa la situazione di pandemia che ci stiamo trovando ad affrontare, sarebbe dovuta essere una pre vigilia di Natale in cui si sarebbero giocate le ultime partite del girone di andata per poi riprendere con la seconda parte di campionato dopo la sosta natalizia.
Così non sarà, ma poco male; richiamando le dichiarazioni di capitan Briganti “Siamo già fortunati a poter giocare; se sarà necessario, dovremo essere disposti a fare sacrifici in più, allungando il campionato anche a ridosso dell’inizio della nuova stagione. Quest’anno è diverso dagli altri, in primis noi giocatori dobbiamo farci trovare pronti ad uno sforzo in più con la speranza che la situazione si stabilizzi e torni quanto prima alla normalità degli anni precedenti”.
Da domenica scorsa il mister può di nuovo contare su Tersini, reduce da una sosta forzata per un infortunio che si è accodato alle giornate di squalifica disposte per episodi intercorsi sul finale della stagione precedente.
Natale e Santo Stefano: le modifiche ai servizi di raccolta differenziata “porta a porta” a Città di Castello, San Giustino, Montone e Monte Santa Maria Tiberina
In occasione delle festività del Natale di venerdì 25 dicembre e di Santo Stefano di sabato 26 dicembre Sogepu ha concordato con gli assessorati all’Ambiente dei Comuni di Città di Castello, San Giustino, Montone e Monte Santa Maria Tiberina specifiche modalità di attuazione dei servizi di raccolta differenziata dei rifiuti “porta a porta”.
A Città di Castello, nella Zona Nord (Titta, Badiali, Cerbara, Giove, Piosina e Lerchi ) e nella Zona Rossa (Quartiere Ecologico, Riosecco, Zona “Polizia Stradale”, Graticole e Salaiolo) venerdì 25 dicembre il ritiro di carta e cartone sarà svolto in turno mattutino, con esposizione dei contenitori la sera prima. Nella Zona Gialla (La Tina, Madonna del Latte, Montedoro, Meltina, Rignaldello, Pesci d’Oro, Casella) sabato 26 dicembre la raccolta di rifiuto non recuperabile non subirà variazioni. Nella Zona Sud (Trestina, San Secondo, Croce di Castiglione, Promano, Cinquemiglia, Santa Lucia, Cornetto, Fabbrecce, Garavelle, San Maiano) la raccolta del rifiuto umido-organico in programma venerdì 25 dicembre sarà posticipata a martedì 29 dicembre, mentre non subirà variazioni la raccolta del rifiuto non recuperabile prevista per sabato 26 dicembre. Anche nella Zona Area Vasta 2 (Breccione, Lugnano, Petrelle, Bonsciano, San Pietro a Monte, San Leo Bastia) la raccolta del rifiuto umido-organico prevista per venerdì 25 dicembre sarà posticipata a martedì 29 dicembre. Nel centro storico non subiranno variazioni la raccolta di imballaggi domestici in plastica, di vetro e lattine in programma venerdì 25 dicembre e la raccolta del rifiuto umido-organico prevista sabato 26 dicembre.
A San Giustino la raccolta di carta e cartone programmata per venerdì 25 dicembre sarà posticipata al giorno successivo, sabato 26 dicembre. Resteranno invariati, invece, i servizi di raccolta di pannoloni e pannolini per le utenze domestiche e di ritiro di vetro, lattine e rifiuto organico per le utenze non domestiche, previsti per sabato 26 dicembre.
Nel centro storico di Montone non ci saranno cambiamenti per il ritiro di carta e cartone previsto per venerdì 25 dicembre e del rifiuto non recuperabile in programma sabato 26 dicembre. Nell’Area Vasta la raccolta di umido-organico calendarizzata per venerdì 25 dicembre sarà posticipata a martedì 29 dicembre.
Anche a Monte Santa Matria Tiberina la raccolta del rifiuto umido organico prestabilita per venerdì 25 dicembre sarà posticipata a martedì 29 dicembre.
Per ogni informazione in merito allo svolgimento dei servizi è a disposizione il numero verde di Sogepu 800.132152.




