Riorganizzazione della Polizia Municipale e videosorveglianza nella seduta congiunta delle commissioni “servizi e partecipazioni” e “programmazione economica”

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Legalità e sicurezza sono le priorità che l’amministrazione comunale punta a tutelare in coordinamento con il corpo della Polizia Municipale attraverso una maggiore presenza sul territorio dei vigili urbani e l’implementazione dei sistemi di videosorveglianza urbana e di monitoraggio tecnologico delle infrazioni al codice della strada. A dirlo sono stati l’assessore competente Luca Secondi e il nuovo comandante della Polizia Municipale Joselito Orlando nella riunione congiunta delle commissioni “Servizi e Partecipazioni” e “Programmazione Economica” convocata su richiesta del consigliere Andrea Lignani Marchesani (Fratelli d’Italia), che aveva sottoposto formalmente l’esigenza di un confronto con il responsabile dei Vigili Urbani per avere chiarimenti sulla sua permanenza futura e sul programma di lavoro che fosse intenzionato ad attuare. Nei lavori coordinati dal presidente della commissione “Programmazione Economica” Massimo Minciotti alla presenza del presidente della commissione “Servizi e Partecipazion”i Giovanni Procelli, alla presenza dell’assessore al Sociale Luciana Bassini, l’assessore Secondi ha tracciato un percorso operativo che porterà all’installazione di ulteriori 14 telecamere nel centro storico a completamento del sistema di videosorveglianza già attivo, grazie a un investimento di 75 mila euro, finanziato per 50 mila euro dalla Regione e per 25 mila euro dal Comune. “I nuovi punti di osservazione saranno in particolare nei varchi di accesso al cuore della città – ha spiegato Secondi – anche in funzione di una gestione tecnologica della Ztl per la quale siamo pronti a partire anche grazie a uno stanziamento che sarà previsto in bilancio, ma che avvieremo solamente dopo un confronto con i residenti e i commercianti nel quale sarà definito un sistema delle regole il più condiviso possibile”. L’assessore ha preannunciato che a implementare la videosorveglianza, in funzione del contrasto di fenomeni come i furti nelle abitazioni,  sarà anche un sistema di monitoraggio dei quattro svincoli della E45 nel territorio comunale, attraverso un progetto da 160 mila euro che sarà finanziato dal Ministero dell’Interno mediante uno scorrimento della graduatoria nazionale presumibilmente nel 2019 o nel 2020, mentre nei prossimi mesi verrà adottato anche il “targa-system”, un software per il controllo in tempo reale della regolarità amministrativa dei veicoli in transito e il monitoraggio di mezzi sospetti attraverso la lettura delle targhe. Nel rimarcare la decisione dell’amministrazione comunale di aumentare un organico della Polizia Municipale attualmente sottodimensionato (due le assunzioni nel 2019 mediante il concorso in via di espletamento, con l’impegno a procedere a ulteriori reclutamenti negli anni successivi), Secondi ha evidenziato di condividere l’impostazione del nuovo comandante circa la riorganizzazione dell’operatività del corpo e una maggiore presenza sul territorio a presidio del centro storico, della periferia e delle frazioni, attivando anche un coordinamento dei vigili urbani con nuove figure di volontari civici da utilizzare in punti sensibili, come le scuole grazie a un progetto con l’assessorato al Sociale. Partendo dalla rassicurazione dei consiglieri comunali circa la sua permanenza al comando tifernate, favorita anche questioni di ordine familiare oltre che di servizio, il comandante Orlando ha ribadito che a breve avvierà una riorganizzazione del corpo della Polizia Municipale improntata a una più precisa ripartizione dei compiti rispetto alla situazione attuale, che possa permettere ai vigili urbani di “riappropriarsi del territorio, gestendo in maniera diversa le competenze affidate e il lavoro in ufficio”, pur nella debita considerazione di un organico sottodimensionato come quello attuale (18 unità, di cui tre ufficiali e 15 operatori). “Il corpo della Polizia Municipale ha bisogno di crescere, di sviluppare le proprie competenze e i propri servizi, per fare in modo che i cittadini percepiscano la capacità di controllo del territorio dei vigili urbani, a garanzia della legalità e della sicurezza”, ha detto Orlando, che ha preannunciato l’intenzione di impiegare un maggior numero di operatori nel capoluogo e nelle frazioni per rendere uniforme il presidio e il contrasto delle infrazioni al codice della strada e dei reati. Questo attraverso l’aumento dei servizi di controllo su strada e la razionalizzazione del front-office, con una revisione della disponibilità oraria al pubblico dei due uffici in via XI Settembre e nel Loggiato Gildoni che possa liberare personale da impiegare all’esterno anche per servizi in coordinamento con le altre forze di polizia. Un programma di lavoro che ha incontrato il generale apprezzamento dei componenti delle due commissioni consiliari, a partire da Vittorio Massetti (Pd), che ha sottoscritto l’impostazione di “dare priorità al lavoro su strada rispetto ai compiti d’ufficio”, e da Vittorio Vincenti (Tiferno Insieme), che, nell’evidenziare l’esigenza di presidiare il corretto utilizzo delle aree di sosta riservate ai residenti nel centro storico, ha evidenziato come “ristabilire le regole e la corretta applicazione della legge sarà un compito durissimo”. A sollecitare un chiarimento sulle intenzioni di “chiedere ulteriori assunzioni rispetto a quelle programmate per il 2019 per fronteggiare le carenze di organico” e una valutazione sull’ipotesi di procedere all’armamento di Polizia Municipale è stato Marco Gasperi (M5S), che ha sottoposto anche l’idea di istituire “un sistema di valutazione dell’efficienza del corpo”. Nell’esprimere “soddisfazione per un’intenzione di aumentare la presenza sul territorio dei Vigili Urbani che rispecchia quando previsto nelle linee programmatiche del governo cittadino”, Luciano Tavernelli (Pd) ha sottolineato la necessità di operare a 360 gradi per far rispettare le regole, nella Ztl, nella sosta, nell’applicazione delle contravvenzioni. Da Vittorio Morani (Psi) è venuta l’aspettativa che la Polizia Municipale possa dare un contributo ancora più importante, oltre che al rispetto delle regole, anche alla “tutela della sicurezza, nelle strade e nei luoghi abitati, con un maggiore monitoraggio di zone sensibili per reati come lo spaccio di stupefacenti quali scuole e bar”. Nel condividere gli obiettivi di “presidio del territorio in funzione della tutela della sicurezza ma anche del supporto al turismo”, Gaetano Zucchini (Gruppo misto) ha ribadito la propria “contrarietà all’armamento della Polizia Municipale” e ha espresso la preoccupazione che il programma di riorganizzazione possa essere ostacolato dalla permanente carenza di personale, anche ad assunzioni fatte, e dalle condizioni di salute di alcuni Vigili Urbani che potrebbero limitarne la disponibilità, ma anche dalla dotazione attuale di strumentazioni. Di parere opposto sull’utilità dell’armamento, anche se con la doverosa preparazione, si è detto Marcello Rigucci (Lega Nord), che ha invitato ad “estendere la vigilanza a tutti gli esercizi pubblici che abbiano un potenziale impatto sulla quiete e l’ordine pubblico”, non solo a quello recentemente controllato dalla Polizia Municipale, e a garantire una “costante attività di monitoraggio delle residenze, delle destinazioni d’uso e dell’agibilità dei locali adibiti ad abitazione”. A condividere “l’esigenza di un’azion
e di controllo uniforme nel territorio, in particolare per la rilevazione e la sanzione delle infrazioni”, è stata la consigliera Emanuela Arcaleni (Castello Cambia), che ha chiesto un chiarimento sul livello di formazione del corpo in relazione soprattutto ai servizi esterni e una verifica periodica dello stato di avanzamento del programma di riorganizzazione della Polizia Municipale. Sull’impegno in materia di contrasto dei reati di natura ambientale, in particolare inquinamento e abbandono dei rifiuti, ha chiesto conto la consigliera Benedetta Calagreti (Psi), mentre i presidenti Giovanni Procelli e Massimo Minciotti, entrambi contrari all’armamento della Polizia Municipale, hanno sollecitato, il primo, la “rivisitazione della disciplina del transito e della sosta nelle strade più strette della città”, il secondo, “il monitoraggio del traffico, in zone come gli impianti di Belvedere e il nuovo centro commerciale, della sicurezza, nel centro storico, e della velocità”, con l’aggiunta dell’esigenza di “dotare il corpo anche di un collegamento radio che metta in contatto tutti gli operatori”. In sede di replica, il comandante Orlando ha precisato per quanto riguarda l’organico di aver proposto all’amministrazione comunale nel piano del fabbisogno di personale l’assunzione di due unità quest’anno e di unità all’anno per il prossimo biennio, mentre, pur nella doverosa valutazione dei compiti di sicurezza urbana e ausilio della altre forze di polizia affidati oggi ai Vigili Urbani, ha chiarito di non ritenere indispensabile l’armamento del corpo, che in ogni caso non potrebbe prescindere da un percorso graduale di addestramento e acquisizione di competenze. Nel giudicare importante implementare la dotazione di strumenti operativi, Orlando ha indicato l’alternativa per la difesa dei Vigili Urbani rappresentata dal key defender (lo spray al peperoncino). Sull’operatività dell’organico su versanti come l’ambiente e il controllo delle residenze, il comandante ha infine rimesso la piena efficienza all’azione di riorganizzazione che verrà portata avanti nei prossimi mesi.

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