Una squadra con un cuore infinito che con il suo pubblico (sesto uomo in campo) di circa 300 sostenitori, tamburi, cori, incitamento ad ogni canestro, ha ottenuto una meritata vittoria sui cugini di Arezzo, nel derby play off gara 3, decisiva per il passaggio del turno.
Non ci sono veramente parole per descrivere la gioia e la soddisfazione di ogni singolo presente a questa partita, dai giocatori e coach che hanno dato l’anima in campo, al presidente, ai dirigenti e a tutti i tifosi oggi veramente in gran forma.
Ovviamente non è una gara semplice anche se la classifica della regular e gli scontri diretti fin qui disputati dicono che la Dukes “dovrebbe” vincere facile. Non è mai così ai play off, nei derby soprattutto, nella pallacanestro in generale.
Si inizia con la Dukes costantemente avanti con un Butini (che viene da 2 settimane di infortunio e quindi poco allenato), comunque stratosferico fin dall’inizio (e lo sarà fino alla fine) con una disponibilità di rotazioni per stanchezza e falli accumulati molto ridotta, data da infortuni e assenze pesanti, come Cirignoni e De Sio, oltre a Cappanni malconcio dall’inizio dei play off. Quindi elevati minutaggi nel corso della gara per chi nel corso dell’anno ha giocato meno come capitan Gaggiottini e Leonardi che torna in campo per l’occasione dopo quasi un anno. Mazzini è tesissimo come Tricca ma danno il loro contributo soprattutto in fase difensiva, con l’atteggiamento giusto e una motivazione che non si vedeva nei loro occhi da anni. Qualche errore di troppo sotto canestro e qualche fallo inutile tolgono dalla contesa troppo presto Nocentini che si rifarà a fine gara per far rifiatare Gaggiottini e Monsignori particolarmente sofferenti sotto canestro nei confronti soprattutto di Malile oggi in gran spolvero.
Gli anni non sembrano passare per Butini che tiene medie da NBA nel primo quarto 100% su tutto (da 3, da2, e dalla lunetta). Spillantini alimenta le azioni di gioco e si prende spesso il tiro, ma orchestra la squadra con assist al bacio a volte non sfruttati a dovere dai compagni, bellissimo da vedere per la maturazione che sta ottenendo questo ragazzo che vi ricordo ha solo 21 anni. Difesa impenetrabile offerta dai ragazzi di Mameli nei confronti dei due cecchini aretini Castellucci e Polverini oggi con le polveri un po’ bagnate a bersaglio per solo 9 e 7 punti rispettivamente. Il primo quarto si chiude 19-11 per la Dukes. La falsariga del secondo quarto non cambia, se non per qualche fischiata di troppo o decisamente sbagliata, oggi veramente poco connesso il duo arbitrale, forse con poca esperienza per partite come questa. Fischiato un incredibile tecnico per un rimprovero di Mameli a un suo giocatore che sarà determinante per la conseguente espulsione poi del coach nell’ultimo quarto per un secondo (anche questo eccessivo) tecnico che Pierluigi si becca. Decisioni avventate come questa su una partita punto/punto possono decidere una stagione.
Raggiunto il massimo vantaggio a metà secondo quarto (16 punti) la Dukes si spenge un po’ e gli aretini riprendono coraggio riportandosi prima sotto (33-23 a fine secondo quarto) poi addirittura avanti nel corso del terzo quarto. Un po’ di confusione e forse anche un po’ di esperienza dei ragazzi di Pasquini che imbrigliano i portatori di idee e punti bianconeri, fanno si che l’Arezzo chiuda avanti di 1 il terzo periodo 41-42, riaprendo completamente i giochi, anzi spostando gli equilibri sponda amaranto, facendo perdere certezze e fiducia ai padroni di casa. Siamo a inizio ultimo quarto e come detto Mameli prende il secondo tecnico ed esce espulso. Lucifero prende il suo posto alla guida e, come concordato con Mameli, mette in campo Cappanni seppur non al meglio negli ultimi 6 minuti, dando definitivamente la svolta alla gara. Arezzo arriva avanti di 9, sembra fatta, il pubblico incessantemente sprona e sostiene i ragazzi di Sansepolcro che trovano la via della rimonta fino ad un incredibile sorpasso a 30 secondi dalla fine poi pareggiato da Arezzo di li a poco. Guerra di nervi, tecnici, tiri realizzati, ma anche clamorosamente sbagliati, responsabilità da grande prese prima da Butini che continua a realizzare a ripetizione, poi da Spillantini che su time-out e rimessa in gioco a 18 secondi dalla fine sul 58 pari, decide di chiudere la serie senza andare al supplementare con un azione coadiuvata da Allegrini che gli restituisce la palla per la sua ultima penetrazione con tiro in controtempo per la vittoria finale 60-58 sulla sirena. Il palazzetto viene giù, i ragazzi si stringono tutti assieme consapevoli di aver fatto una vera impresa. Butini piange in panchina dalla felicità, la Dukes è una realtà che nessuno può più negare, merito di questo coach, di questi meravigliosi ragazzi e di questo calorosissimo pubblico. Sabato 27 aprile a Reggello per gara 1 di semifinale.
DUKES-AREZZO 60-58 (19-11) (33-23) (41-42)
MAZZINI, SPILLANTINI 25, CAPPANNI, GAGGIOTTINI, MONSIGNORI 2, PENNACCHINI, TRICCA 3, LEONARDI 2, BUTINI 26, NOCENTINI 2, ALLEGRINI.
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