Progetto “Impastiamo forme di pace”: gli studenti dell’Istituto Patrizi Baldelli Cavallotti ricevuti dal sindaco Luciano Bacchetta e dall’assessore Rossella Cestini  

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Scoprire il senso della vita attraverso un progetto scolastico. E’ l’esperienza che otto studenti dell’Istituto “Patrizi Baldelli Cavallotti” di Città di Castello hanno testimoniato stamattina al sindaco Luciano Bacchetta e all’assessore alla Scuola Rossella Cestini nell’incontro nella residenza municipale tifernate al quale hanno partecipato insieme alla dirigente scolastica Marta Boriosi e ai docenti Emanuele Ascani e Loretta D’Aprile. I ragazzi hanno raccontato il soggiorno vissuto in Giordania dal 5 al 14 aprile nell’ambito del progetto  di alternanza scuola-lavoro “Impastiamo forme di pace”, con il quale hanno insegnato tecniche enogastronomiche a un gruppo di profughi iracheni provenienti da Mosul e ospitati da una comunità di accoglienza di Amman, che ha tra i suoi gestori l’associazione Habibi, rappresentata nell’incontro in Comune dal vice presidente Gaetano Zucchini e dal segretario Francesco Del Siena. Durante le lezioni cucina, produzione casearia, panificazione e arte bianca, è nato con i propri allievi, ragazzi fuggiti dalla minaccia dell’Isis, un legame speciale, emotivamente profondo, che ha insegnato ai giovani dell’istituto tifernate il significato della voglia di vivere, della gioia delle cose semplici e dei sentimenti forti che nascono quando l’esistenza è minacciata dalla guerra. Un’esperienza umana lontanissima dalla quotidianità della scuola e della vita privata con cui sono arrivati nel Paese Arabo, dalla quale sono stati arricchiti per sempre e che al ritorno in Italia hanno condiviso con i compagni e le famiglie. “I nostri giovani hanno grande sensibilità ed è molto importante metterli nella condizione di conoscere e capire il mondo nel quale vivono”, ha affermato il sindaco Bacchetta, sottolineando insieme all’assessore Cestini la soddisfazione per il rilievo dell’opportunità educativa vissuta dagli studenti e ringraziando i rappresentanti dell’Istituto Patrizi Baldelli Cavallotti” per la qualità del lavoro didattico espressa con il progetto. Un valore riconosciuto persino dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha ricevuto i protagonisti dell’iniziativa il 4 aprile scorso, alla viglia della partenza per la Giordania. “Siamo davvero orgogliosi del lavoro svolto dai nostri ragazzi e profondamente gratificati da una esperienza umana e professionale molto educativa, che ha insegnato a ognuno di noi a dare il giusto valore alla vita e alle persone”, ha sottolineato la dirigente Boriosi, nel ringraziare tutti i soggetti che hanno contributo a rendere possibile il progetto, dalla Regione al Comune, dall’associazione Habibi al sindacato Spi-Cgil, che ha partecipato al soggiorno con Gabrio Moretti e Patrizia Venturini, fino al donatore anonimo tesserato Acli che ha offerto un generoso supporto ai costi dell’organizzazione. “Con questo progetto abbiamo dato un contributo bello e importante, che ci appaga molto, all’obiettivo di trasferire professionalità e competenze della nostra realtà in un contesto sociale e materiale molto difficile, nel quale possano essere ricreate per offrire a tante persone l’opportunità di riscattarsi da una condizione drammatica”, ha detto Zucchini, evidenziando il sostegno dell’associazione all’impegno in Giordania di don Mario Cornioli. Al progetto, cui ha partecipato  anche il professor Alessandro Baldicchi, hanno preso parte gli studenti delle classi 4^ e 5^ dell’indirizzo agrario e 5^ dell’indirizzo alberghiero e manutenzione assistenza tecnica Giosuè Biagioni, Wilson Cabrera, Guglielmo Comanducci, Boyko Dmytro, Mattia Fabbri, Mirko Lucaccioni, Andrea Marconi, Gabriel Trentini e Alii Nasir. 

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