Umbertide cambia: ad un anno di distanza, traccia un primo bilancio delle attivita’ della nuova Giunta. “Immobilismo amministrativo e silenzio politico assordante”

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Immobilismo amministrativo e silenzio politico assordante. Questi sono i caratteri che contraddistinguono l’Amministrazione, eletta un anno fa. Non c’è dialogo, né interno alla maggioranza, presa com’è nella notte dei lunghi coltelli-fratelli Carizia-Locchi-Tosti, già spaccati, né con l’opposizione su questioni che interessano la città. Un’attenzione politica però c’è: quella della partitocrazia, intenta com’è la Giunta a spartire posti ai propri fedeli nei consigli di amministrazione, da ultimo quello della Prosperius. Ma i costi della politica rimangano quelli di prima: mentre la Giunta di Gualdo Tadino taglia l’indennità di funzione per Sindaco, Vice Sindaco, Assessori e Presidente del Consiglio Comunale del 13% qui a Umbertide, invece, si continua a percepire come prima, al tempo del Pd, lauti compensi (anche 16mila euro l’anno per assessori e presidente del Consiglio!). Con la riserva, però, che ai cittadini la stangata massima sull’addizionale Irpef questi signori l’hanno messa. E pensare che prima era una flat tax allo 0,50 (ma i leghisti non la vogliono?), ora è al  massimo dello 0,80. E i grandi problemi rimangono: una zona industriale che è un Vietnam e senza infrastrutture; le politiche per giovani e anziani non si sanno nemmeno cosa siano; non un’idea sulla sanità e i servizi alla persona. Le politiche territoriali su acqua, metano, scuola, ambiente, turismo e trasporti sono poi inesistenti: Umbertide non ha più voce né in Alta Umbria né in Alto Tevere. Isolati. L’ex magazzino tabacchi è sempre uno scatolone vuoto, la Moschea ancora lì, l’erba dei giardini privati non si sa dove buttarla e nessuno ci aiuta per pulire i cassettoni dei rifiuti condominiali. Tanto per dire che lo sbandierato cambiamento non si vede nemmeno nelle piccole cose.
È cartina tornasole di questa condizione il fatto solo il prossimo 4 luglio ci sarà finalmente un Consiglio comunale, che dal 31 gennaio non viene convocato in sessione straordinaria (cioè per discutere i vari temi che interessano la città), come le Commissioni che non funzionano. È persino censurato nel sito del Comune il resoconto dei Consigli comunali. Sfido i cittadini a sapere se sanno cosa si è discusso e approvato in questi mesi. Qui la  propaganda di regime qualcosa potrebbe dire, invece di baloccarsi su erba (alta dappertutto) e buche (una groviera).

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