Manutenzione di Villa Montesca: la Lega interpella la Giunta

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Con una interpellanza i consiglieri della Lega Nord Marcello Rigucci e Linda Innocentini sollevano la questione dello stato di manutenzione di villa Montesca e chiedono al sindaco Luciano Bacchetta e alla giunta quali interventi verranno posti in essere per migliorare la situazione. “Quando verrà ricollocata la cartellonistica alle molpteplici piante prive di descrizione e quando si procederà alla risistemazione delle stazioni antincendio, alla sostituzione degli arredi di sosta?” domandano i rappresentanti della minoranza nel sottoporre all’esecutivo comunale anche l’esigenza di conoscere,  in considerazione dei cartelloni che riportano l’investimento di fondi ad hoc, a quanto ammontino “i finanziamenti europei, regionali e comunali” per il complesso e come vengano riutilizzati i proventi del canone di affitto derivanti dall’antenna per la banda larga collocata sulla villa dei baroni Franchetti. Nel ricordare la storia di villa Montesca fino al passaggio di proprietà alla Regione Umbria nel 1981, Rigucci e Innocentini segnalano problematiche nel parco botanico, dove “molte piante sono prive di cartellino descrittivo, sia della provenienza, che dell’essenza” e “le panchine in legno sono distrutte dal tempo, quelle in marmo sono rotte, le prese antincendio sono in pessime condizioni”. Evidenziando come il parco sia “privo di una custodia”, gli esponenti della Lega Nord richiamano l’attenzione sul fatto che nella parte retrostante la villa ci siano “cavi ad alta tensione a portata di tutti e molto pericolosi per l’incolumità delle persone, con segnalazioni a nastro dell’Enel sbiadite, come a sottolineare un problema di lunga data”. Rigucci e Innocentini aggiungono che la villa “presenta forme di degrado negli infissi esterni, marciapiedi che si stanno deteriorando e scale esterne di sicurezza in pessime condizioni strutturali e mal conservate”, mentre l’installazione sulla sommità dell’immobile di “due antenne ricetrasmittenti per il segnale a banda larga, modifica la struttura rinascimentale e impedisce l’utilizzo del terrazzo”. I consiglieri lamentano, infine, che il parco sia privo del QR Code, “lo strumento per la lettura da cellulare”.
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