Scuola: Marco Gasperi (Movimento 5 Stelle) “meno like sui social e più azioni concrete, da parte di tutti”

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La scuola è ricominciata e noi siamo rimasti piacevolmente stupiti nel vedere i moltissimi e delicati post pubblicati sui social network da parte dei vari politici della nostra zona. Cosa c’è di più bello di una mamma o un papà che accompagnano il proprio bambino con lo zainetto in spalla al suo primo giorno di scuola? 

Tuttavia oltre alla sincera piacevolezza proviamo anche quel solito fastidio che puntualmente ci coglie nel constatare che chi ci rappresenta non va oltre alla pubblicazione dei soliti post atti, e ci dispiace dirlo, ad una “sensibilizzazione” che ci appare solo a scopo elettorale. Insomma, bisognerebbe che una volta scattata la foto poi il genitore non pensasse solo all’immancabile pubblicazione su FB e la spasmodica ricerca di like ma che magari entrasse dentro la scuola e verificasse le reali condizioni in cui poi i bambini vivono. 

Diciamo questo perché non capiamo come sia possibile manifestare tanta “passione” senza però muovere un muscolo rispetto alle problematiche che sovente siamo costretti a riscontrare. Ci sono asili che non hanno ancora le maestre in organico e questo fa sì che magari una sola maestra debba vigilare su tre o quattro classi; le mense scolastiche ripartiranno non prima del 18 settembre, giorno in cui chiaramente si comincerà con uno sciopero del personale ATA; genitori che, magari per motivi di lavoro, iscrivono i loro bambini al tempo pieno non godranno di fatto di questa possibilità se non da ottobre, ecc. ecc. 

Come è possibile che ci sono maestre a casa che aspettano di essere nominate e classi di bambini che vengono riunite per mancanza di personale? Capiamo che ogni settimana di ritardo nelle nomine corrisponde a soldi che si risparmiano e comprendiamo anche che il post con il bambino porta più consensi della solita rottura di scatole derivante dalle nostre contestazioni ma questa responsabilità da “rompi scatole” noi ce la prendiamo volentieri perché ci lascia basiti constatare che i risparmi vertono sulla vigilanza dei bambini, che poi sono anche gli stessi che sono stati fotografati da quasi tutti i politici della zona. 

Ma come può una sola maestra svolgere il lavoro di tre? Come può vigilare adeguatamente? Ma è possibile che dobbiamo sempre aspettare il fattaccio per muoversi? Che poi, ma quanto risparmieremo mai? Veramente il risparmio noi lo facciamo sullo stipendio della maestra?

Infine, l’appello che facciamo è rivolto ai politici di ogni grado eletti nella nostra zona ma in primis all’Assessore di competenza di questa Amministrazione comunale, e volto a chiedere una minor ricerca di like su Facebook ma un maggior interessamento ed un maggior impegno nel vigilare.

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