Umbertide cambia: le norme ed i fatti alla base del nostro esposto al Prefetto, l’amministrazione comunale deve rispondere nel merito, l’ironia copre solo la mancanza di argomenti

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Proviamo a chiarire all’Amministrazione la dura realtà dell’esposto al Prefetto, visto che nel comunicato ufficiale, cartina tornasole del suo stile, si intrattiene con amenità varie fatte di feste dell’Unità, di Natale e ricordi posticci che la ridicolizzano, per quanto esse sono decontestualizzate e fatte della stessa sostanza dei sogni. Andiamo al merito.

Punto n. 1.

L’art. 24bis del Regolamento del Consiglio comunale così recita nel primo comma: «Lo svolgimento di interrogazioni a risposta immediata (Question time) ha luogo almeno due volte l’anno».

L’avverbio «almeno» non concede dubbi sul fatto che la seduta consiliare deve avvenire obbligatoriamente due volte l’anno. Si tratta di una disposizione vincolante, che nessuno (presidente, sindaco, consiglieri) può derogare. Devi convocarla e farla. Basta.

Orbene, l’unico Consiglio comunale dedicato appositamente al Question time, si è svolto esattamente solo una volta, il 7 marzo 2019. Poi, da parte del Presidente del Consiglio, non è avvenuta alcuna altra convocazione, violando in tal modo il dettato e la sostanza della disposizione dell’art. 24bis del Regolamento consiliare.

Ed è una violazione gravissima perché impedisce la libera espressione del confronto democratico. Ricordiamo, a chi ha scritto con molta imperizia quel comunicato, che il  Consiglio obbligatorio sulle «interrogazioni a risposta immediata» non è svolto assolutamente – come erroneamente si afferma – «al fine di smaltire le interrogazioni presentate». Dove l’hanno letto? A quale disposizione fa riferimento? Suvvia, studiate, che è meglio.

Punto 2.

L’altra violazione in cui è incorsa l’Amministrazione riguarda la mancata approvazione del PEG (Piano esecutivo di gestione). L’articolo 169 comma 1 del Testo Unico degli Enti locali (la Bibbia, per chi amministra) dispone obbligatoriamente che «La Giunta delibera il piano esecutivo di gestione (PEG) entro venti giorni dall’approvazione del bilancio di previsione». La norma è stata completamente recepita e rafforzata dal «Regolamento di contabilità» del Comune di Umbertide, che prevede espressamente – all’art. 28 comma 5 –  l’adozione del PEG entro 20 giorni dall’approvazione del bilancio preventivo. Questo non ha fatto la Giunta. 

L’importanza del PEG nell’economia gestionale dell’Ente comunale è di capitale importanza. Infatti esso traduce il Documento di programmazione (Dup) e il bilancio in obiettivi gestionali (e assegnati ai responsabili di servizio), unitamente, alle necessarie risorse umane, strumentali e finanziarie.  La mancata approvazione nei termini vincolanti del PEG significa, dunque, una gravissima violazione dell’architettura normativa, amministrativa e gestionale dell’Ente.

Questi i fatti, che l’Amministrazione dovrà giustificare. Crediamo che al Prefetto interessi poco che Codovini sia stato a mangiare le piadine alla festa dell’Unità o che Umbertide cambia il 14 dicembre 2017 abbia abbattuto il sistema politico precedente.

Ad impossibila nemo tenetur (Nessuno è tenuto a fare cose impossibili).

Direttivo Umbertide cambia

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