Giovanni Faloci alle OIimpiadi di Tokyo come testimonial della mostra di Raffaello a Città di Castello: l’investitura stamattina alla presenza del presidente del Coni umbro Domenico Ignozza.

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“Giovanni Faloci andrà a Tokyo con una missione in più oltre a quella di lanciare il disco lontano: portare alle Olimpiadi la cultura di Città di Castello nel segno di Raffaello e della mostra che sarà allestita nella Pinacoteca comunale a settembre”. E’ così che stamattina il sindaco Luciano Bacchetta e l’assessore allo Sport Massimo Massetti hanno nominato testimonial della mostra di Raffaello alle Olimpiadi di Tokyo il discobolo tifernate appartenente al gruppo sportivo delle Fiamme Gialle. In partenza per i giochi in terra giapponese, in programma dal 23 luglio all’8 agosto, Giovanni Faloci rappresenterà l’Italia come unico umbro nell’atletica leggera, tra i sei portacolori della regione selezionati per la manifestazione. “Siamo davvero orgogliosi che un nostro concittadino abbia conquistato un risultato così importante, ma siamo anche onorati e contenti di aver dato il nostro contributo, mettendo a disposizione di Giovanni e dei suoi allenamenti la nostra impiantistica anche nel periodo delle restrizioni più pesanti per il contenimento del Covid-19”, hanno detto Bacchetta e Massetti al cospetto del presidente dell’Atletica Libertas Ugo Tanzi, dello storico allenatore Lorenzo Campanelli e del direttore degli impianti di Polisport Marcello Stinchi, rivolgendo “i migliori auspici a un atleta di casa, che ha legato la propria lunga e gloriosa esperienza a Città di Castello e al suo movimento sportivo, alle sue strutture”.

“Faloci è un patrimonio dell’Umbria, un figlio di questa terra dove è cresciuto e si è affermato, ed è un onore per tutto lo sport regionale tornare ad avere un atleta che ci rappresenta nell’atletica leggera dopo le Olimpiadi di Atene”, ha sostenuto il presidente del comitato regionale Umbria del Coni Domenico Ignozza, intervenuto insieme al fiduciario per l’Alta Umbria Simone Santi, anch’egli olimpionico come arbitro di pallavolo ai giochi di Londra 2012. “Il fatto che Faloci sia tifernate testimonia una volta di più che questa città vive di sport ed è in grado di dare campioni di altissimo livello a tutte le discipline, grazie a un’impiantistica di prim’ordine, a società guidate da dirigenti e tecnici capaci, a un’amministrazione comunale attenta e sensibile”, ha aggiunto Ignozza.

“Le vostre parole mi danno tanta carica per i tre lanci nella mia gara alle Olimpiadi, che racchiuderanno idealmente una carriera intera”, ha affermato Faloci, ricordando gli inizi nel 2002 con l’Atletica Libertas. “Darò il massimo negli allenamenti e in gara, perché la partecipazione alle Olimpiadi è un sogno e cercherò di portare in alto il nome di Città di Castello per ricambiare l’onore di rappresentare la cultura della mia città, attraverso il nome di Raffaello”, ha aggiunto il discobolo, che ha confidato: “considero Tokyo un punto di arrivo, dove voglio togliermi delle soddisfazioni, ma lo vedo anche come un punto di partenza, perché proverò sicuramente disputare anche le Olimpiadi di Parigi nel 2024”.

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