Arcaleni (Castello Cambia) “Sanità in Altotevere: dalla Regione risposte vaghe e scarsi impegni sui servizi territoriali ed RSA”

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“Soddisfazione per l’approvazione del nostro ordine del giorno sulvalore della salute come diritto costituzionalmente garantito, universale e gratuito, per una inversione di rotta che riporti i necessari investimenti a favore della sanità pubblica e non di quella privata, con la quale invece a livello regionale si continua a firmare convenzioni e accreditamenti per servizi che il sistema pubblico, depotenziato dai tagli di questi ultimi anni e dallemancate assunzioni di personale, non riesce più a garantire ”- così afferma la consigliera Arcaleni, all’indomani del Consiglio comunale sulla Sanità, indetto su espressa richiesta della consigliera di Castello Cambia e di alcuni colleghi di opposizione.“Peccato non aver approvato un documento unitario, ma la mia proposta di unire i vari contributi, inizialmente accolta dalla maggioranza, è stata fatta naufragare.

Si è persa un’occasione che avrebbe dato più forza alle proposte di rimettere al centro i bisogni di salute di una popolazione come quella dell’Altotevere, sempre più anziana, che necessita di servizi domiciliari, di strutture protette, di servizi diagnostici e specialistici rapidi, mentre appare evidente che le scelte della giunta Tesei seguono i meri calcoli economici che vanno sempre più a favore della sanità privata piuttosto che per i servizi sanitari territoriali che invece dovrebbero garantire una presenza capillare vicina ai cittadini ereperibile 24h su 24.

I cittadini umbri oggi non riescono a prenotare visite ed esami specialistici, con liste d’attesa bloccate, devono rimandare gli interventi dato che vari reparti ospedalieri sono chiusi, devono far fronte da soli all’entrata e uscita dall’isolamento e ai relativi tamponi, dato che il tracciamento delle ASL è saltato da un pezzo. In ambito scolastico addirittura sono ormai dirigenti e docenti a gestire caso per caso le situazioni. Criticità sulle quali né il nuovo Piano Sanitario Regionale né le risposte dell’assessore Colettodanno certezze: nessuna sicurezza sulle assunzioni che, secondo gli accordi firmati avrebbero dovuto essere di 1050 unità nel 2021;nulla sui tempi in cui verrà attivato il nuovo centro vaccinale aCittà di Castello dopo aver improvvidamente chiuso a novembre quello di v. Engels, nulla in merito alla nostra richiesta di riaprire la RSA per  gli anziani in “dimissioni protette”, chiusa ormai da quasi due anni. Al contrario, ci ha dato invece un paio di notizie dirompenti per l’Altotevere: l’edificio dell’exOspedale, di proprietà regionale, non rientra più tra gli immobili di competenza sanitaria e, dopo il dirottamento su altro degli oltre 3 milioni di fondi per recupero dopo il sisma, non è destinatario di alcuninvestimento del PNRR, dato che tali risorse devono essere speseentro il 2027, e in mancanza di un progetto di destinazione della struttura ormai è impossibile.

 Ciò significa che questa amministrazione, e la stessa Regione, dopo aver perso oltre venti anni senza aver prodotto alcun progetto di riutilizzo e recupero per nuova destinazione, si vedrà sfumare, come da noi sostenuto da tempo, qualunque velleità di veder lì realizzata una Casa della salute, con buona pace di chi ha creduto alle promesse dell’ex sindaco e delle amministrazioni di questi decenni. Altra questione critica è quella relativa all’utilizzo delle somme del Lascito Mariani, passato dal Comune alle casse di Asl1: è emerso che oltre un milione sia stato impegnato per acquistare apparecchiature diagnostiche, e, dalla reazione del primo cittadino, senza che il Comune ne fosse al corrente. Del resto,l’Asl1 ha piena facoltà sulle somme, dato un accordo di programma privo di impegni cogenti, da noi ampiamente criticato al momento della firma. Insomma, pensavamo piovesse, ma non che grandinasse.”

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