Associazione Culturale “Tracciati Virtuali” EMMA CREMASCHINI a 16 anni è già un vero e proprio talento letterario scoperto dal Premio letterario “Città di Castello”

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La palestra di “talenti”: dal Premio Letterario “Città di Castello” alla ribalta nazionale, giovanissima scrittrice a soli 16 anni pubblica due romanzi di successo con il marchio “LuoghInteriori». Per l’editore tifernate, Antonio Vella si tratta di un vero e proprio caso letterario.

Quando nel 2007 l’Associazione Culturale “Tracciati Virtuali” diede vita al progetto deI Premio Letterario “Città di Castello”, aveva come obiettivo principale quello di scovare nel mare magnum degli scrittori quei potenziali talenti che, per vari motivi, restano esclusi dal circuito librario senza potersi confrontare con il grande pubblico dei lettori.
Nel corso delle quindici edizioni della manifestazioni abbiamo incrociato ottimi scrittori, alcuni già affermati altri alle prime esperienze ma capaci di grandi intuizioni. Autori che poi abbiamo accompagnato nel corso degli anni con la pubblicazione e distribuzione delle loro opere.

Ma il caso “Emma Cremaschini” merita una considerazione a parte. Come sostiene Antonio Vella, editore e promotore del Premio Letterario “Città di Castello”, «Siamo in presenza di un vero e proprio caso letterario. La sua prima partecipazione al concorso è avvenuta nel 2020 a soli 14 anni, aggiudicandosi il Premio Speciale della Giuria con il romanzo Ti porto con me, poi pubblicato da LuoghInteriori».

Sempre con il marchio della casa editrice tifernate, quest’anno è uscito il suo secondo romanzo dal titolo Memorie di un fiore di campo, con il quale ha raggiunto un risultato assolutamente straordinario se si tiene conto che Emma non ha ancora compiuto 16 anni.
Il libro incrocia l’attualità con il passato: questa è la memoria dei fiori di Emma, spettatori muti di un amore inghiottito dalla potenza distruttrice della Seconda guerra mondiale, ma capace di resistere, nonostante tutto, alla furia del tempo. Se i ricordi pesano come un macigno non resta che liberarli, affidarli alla parola. Ma è soprattutto l’amore a dover essere tramandato come un’eredità preziosa; la gioia e la libertà che accendono i cuori dei giovani contro una Storia ingiusta che tenta di non lasciare spazio alla purezza.
Un passato spietato può intrecciarsi con un presente più sereno, animato da spettri di ieri e da passioni che non si sono mai spente.

L’opera è stata presentata in anteprima nel paese di residenza di Emma, nel clima festoso di un’intera comunità che insieme all’amministrazione comunale ha omaggiato la giovane concittadina il cui percorso letterario sarà sicuramente foriero di grandi soddisfazioni. Dopo l’estate è previsto un tour di iniziative che raggiungerà l’apice con un evento molto importante alla Fiera di Roma “Più Libri Più Liberi” dove i riflettori saranno tutti per lei, per Emma Cremaschini e per il suo grande talento. Perché per diventare una grande scrittrice si devono avere qualità innate e una smisurata passione per la lettura. Si dice infatti che per scrivere un libro bisogna averne letti centinaia, ed Emma ha sicuramente preso come modelli i grandi scrittori classici e contemporanei, riuscendo a mixare con maestria il loro ricchissimo lessico con la freschezza della sua giovanissima età.

Se il Premio Letterario “Città di Castello” aveva questa finalità nell’aspettativa dei suoi promotori, con Emma Cremaschini magicamente ogni più ambiziosa speranza si è concretizzata. E il futuro è appena dietro l’angolo, non resta che seguirla per scoprire quali traguardi potranno essere raggiunti.

Emma Cremaschini è nata nel 2006 a Verolavecchia (Brescia), dove vive tuttora con la sua famiglia e frequenta il liceo scientifico.
Da sempre i libri sono la sua passione, che coltiva sia leggendo che scrivendo.
I racconti e le testimonianze della sua bisnonna, insieme ai paesaggi rurali del suo territorio d’origine, hanno ispirato il suo primo romanzo, Ti porto con me, vincitore del Premio Speciale della Giuria al Premio Letterario “Città di Castello” XIV edizione 2020, poi edito da LuoghInteriori.
Quando guarda avanti e pensa al futuro, si vede con una penna in mano: il suo sogno è quello di diventare scrittrice. «E in questo caso» conclude Antonio Vella «il sogno è già realtà».


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