Nell’anniversario dei 30 anni dalle stragi di Capaci e via d’Amelio, tutti gli istituti di Città di Castello dedicheranno l’anno scolastico 2022-2023 alle figure di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Lo hanno annunciato stamattina nel primo giorno di lezioni il sindaco e l’assessore ai Servizi Educativi, che hanno augurato buon lavoro ai 5 mila studenti delle scuole pubbliche paritarie di ogni ordine e grado collegati stamattina in diretta streaming insieme ai dirigenti scolastici e al personale docente e non docente in servizio. “Tutti gli studenti tifernati saranno uniti nel ricordo di una stagione di stragi e di lotta alla criminalità organizzata nella quale queste due figure ci hanno insegnato come la mafia sia un fatto umano, con un inizio e una fine, e vada combattuta specialmente con la forza della cultura, a cominciare dalla scuola”, hanno sottolineato gli amministratori, evidenziando come tutti gli istituti saranno coinvolti dal Comune nell’elaborazione di progetti e nella promozione di iniziative ispirate a Falcone e Borsellino, che saranno coordinate dalla Fondazione Hallgarten-Franchetti Centro Studi Villa Montesca.
Nella videoconferenza con cui hanno idealmente abbracciato tutta la popolazione scolastica tifernate, gli amministratori comunali hanno voluto con loro nella sala del consiglio comunale Turi Maria Falcone, responsabile delle attività educative della Fondazione Falcone, che ha parlato agli studenti collegati e ha letto il messaggio di augurio della presidente del sodalizio Maria Falcone, sorella del magistrato palermitano, impossibilitata a partecipare all’incontro per motivi di salute. “Sono lieta di sapere che avete intrapreso un percorso di educazione che presta particolare attenzione alla lotta alla criminalità organizzata e alla memoria di chi ha sacrificato la propria vita per contrastarla e affermare la giustizia”, ha scritto Maria Falcone, ricordando come il fratello amasse sostenere che diffondere la cultura della legalità tra i giovani fosse fondamentale per sconfiggere la criminalità mafiosa. “In questo percorso la scuola, l’istituzione alla quale ci affacciamo agli albori della vita, deve rivestire un ruolo centrale perché ha il compito di indicare la strada su cui camminare”, ha puntualizzato la presidente, ribadendo la soddisfazione per il percorso che intraprenderanno le scuole di Città di Castello e l’auspicio che, “anche attraverso azioni come questa si possa presto mettere la parola fine su questo terribile male che è il fenomeno mafioso”.
Dalla sede della Fondazione Falcone, un bene confiscato alla mafia, Turi Maria Falcone si è rivolto agli studenti avendo alle spalle la foto del magistrato e della moglie Francesca Morvillo. “A cavallo di questo anno scolastico si ricorderanno le stragi del 1992, ma anche gli attacchi della mafia al patrimonio culturale del Paese a Roma, Firenze e Milano del 1993, anno in cui venne anche istituzionalizzato il pool antimafia, quel gruppo di magistrati a cui appartenevano Giovanni Falcone e Paolo Borsellino che ha cambiato le logiche del contrasto alle organizzazioni malavitose e ha processato coloro che ne erano componenti, intraprendendo con coraggio una battaglia durissima, costata la vita ad alcuni di loro, per affermare l’esistenza stessa delle mafie”, ha osservato il responsabile delle attività educative della fondazione, segnalando che la proposta didattica del sodalizio rivolta alle scuole sarà incentrata su questi tre momenti storici. “Vorrei che nelle scuole non si ricordassero solo le stragi, ma che si testimoniasse con gioia il lavoro di questi magistrati, la loro forza e la loro capacità di invadere l’Italia con messaggi positivi, con la speranza, il coraggio e la fiducia, e che gli studenti possano tenere nel cuore gli insegnamenti delle loro vite, pensando di fare la propria parte per costruire un Paese migliore”, ha concluso Turi Maria Falcone, nell’invitare amministratori e giovani tifernati a Palermo e nell’esprimere l’auspicio di venire quanto prima a Città di Castello.
Un desiderio prontamente raccolto dal sindaco e dall’assessore ai Servizi Educativi, che hanno invitato i responsabili della Fondazione Falcone in città per sottolineare il comune impegno sul versante della legalità. Durante la mattinata sindaco, vice sindaco e assessore ai Servizi Educativi hanno fatto visita agli studenti di alcuni istituti di Città di Castello, incontrando i dirigenti scolastici della scuola secondaria di secondo grado Alighieri-Pascoli Filippo Pettinari e del Primo e Secondo Circolo Didattico Simone Casucci, insieme al personale docente e non docente. La prima tappa è stata alla scuola secondaria di secondo grado Dante Alighieri, simbolo dell’impegno del Comune sul versante degli investimenti finalizzati al miglioramento dell’edilizia scolastica e alla creazione di ambienti didattici ideali per la crescita dei giovani.
La Dante Alighieri sarà infatti teatro del più grande cantiere che l’ente aprirà nel territorio comunale, grazie ai 9 milioni 585 mila euro del PNRR per la demolizione e la ricostruzione della scuola nell’attuale sito. L’istituto ospita però attualmente anche tutte le classi della scuola primaria di Userna e due classi della scuola primaria di Pieve delle Rose (le altre tre si trovano alla scuola Giovanni Pascoli), dove sono in atto lavori di riqualificazione per circa 2 milioni di euro che hanno reso necessario il trasferimento dei bambini. Sindaco e assessore ai Servizi Educativi hanno quindi raggiunto la scuola primaria di San Filippo, dove invece gli studenti sono tornati al completo in classe dopo l’ultimazione dei lavori finalizzati alla ristrutturazione dell’immobile che ospita le aule e gli uffici. Sulla scuola, dove i lavori sono stati progettati anche nell’ottica di realizzare un ‘civic centre’ a disposizione della collettività, con spazi per l’incontro, per l’espressione culturale e sociale aperti al mondo dell’arte, dell’associazionismo e del volontariato, è stato previsto un investimento complessivo di 1 milione e 400 mila euro anche per la riqualificazione della palestra, dove i lavori partiranno presto.