Una piazza o una via da intitolare a donne che nei loro ambiti umani, sociali e professionali hanno contribuito alla crescita della città e comunità locale: le sorelle Olga e Clara Mariani, la professoressa Paola Pillitu e l’infermiera, Angela Ranieri. Lo propone Maria Grazia Giorgi consigliere comunale (PD)

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Una piazza o una via da intitolare a donne che nei loro ambiti umani, sociali e professionali hanno contribuito alla crescita della città e comunità locale. E’ la proposta che, Maria Grazia Giorgi, avanza al sindaco, al presidente del consiglio comunale e della commissione assetto del territorio. “Dare un nome ad una via o ad una piazza o ad altra area pubblica è sicuramente un’operazione di scarso interesse soprattutto se rapportata alla fatica di chi ogni giorno deve centellinare lo stipendio per arrivare a fine mese. Il mondo è sempre più diseguale – precisa Giorgi – la disuguaglianza tra chi è ricco o straricco e chi non lo è, è aumentata ed aumenta vertiginosamente. Prima c’erano i ricchi e gli straricchi, i megacapitalisti, oggi riprendendo il titolo di un libro di Riccardo Staglianò ci sono i gigacapitalisti, un club di pochi straultraricchi (Bezos, Musk, Zuckerberg ecc. ) che nel mondo possono fare il bello ed il cattivo tempo”.

“Ma dare il nome ad una piazza o ad una via non è una semplice operazione di toponomastica o la selezione di persone che si sono distinte in qualcosa – prosegue – ma, prendendo a prestito un concetto espresso in modo magistrale dalla filosofa Barbara Carnevale, è un modo per attuare una giustizia distributiva delle risorse simboliche, per riconoscere simbolicamente il contributo egualitario e paritario, in questo caso, delle donne. Per tale ragione sollecito l’intitolazione di vie o piazze a donne e propongo le sorelle Olga e Clara Mariani, la professoressa Paola Pillitu, e l’infermiera Angela Ranieri. Con enorme generosità le due benemerite sorelle tifernati Olga e Clara Mariani con testamento olografo hanno lasciato una consistente donazione di denaro ammontante ad oltre tremilioni di euro all’Ospedale di Città di Castello destinata “ad opere di bene per alleviare le sofferenze e soccorrere quanti si trovano nel bisogno di cure e vivono nel dolore ”.

“Con altrettanta enorme generosità la professoressa universitaria Paola Pillitu ha lasciato al comune di Città di Castello un appartamento di pregio in corso Vittorio Emanuele, (nel Palazzo Pierleoni) con tele, stucchi floreali e faunistici, e con quant’altro ivi contenuto (materiale documentario, oggettistica e collezioni di ceramiche, di moda, di arte moderna ecc.). “Del pari con altro gesto di enorme generosità – conclude Maria Grazia Giorgi – l’infermiera Angela Ranieri ha lasciato tutti i suoi beni ad eccezione di una somma di denaro ad istituzioni di carità che, a norma dell’art.630 del codice civile, sono identificate con il Comune di residenza ossia Città di Castello.”

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