Sabato 21 gennaio, al Papini di Pieve Santo Stefano, la presentazione del saggio “strada facendo, Tiberina 3BIS tra le Alte Valli del Savio e la Valtiberina”

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Sabato 21 gennaio, alle ore 16, nel “Teatro Papini” di Pieve S. Stefano, il Comune di Pieve e il locale Centro studi storici e ricerche archeologiche presentano uno studio che ricostruisce la lunga e tormentata storia della strada che collega le valli del Savio e del Tevere, contenuto nel 5° numero della rivista Alpe Appennina, fresco di stampa.
E’ il saggio di Giuliano Marcuccini sulla ex SS 3bis Tiberina, già provinciale n°23 Tebro-romagnola, di cui ancor oggi si discute: “una lettura che appassiona chi in tutti questi anni si è domandato come è nata questa strada e che futuro avrebbe potuto avere”, ha commentato in un post il sindaco Claudio Marcelli.


Il lungo scritto, frutto di ricerche in archivi, gazzette, opuscoli, quotidiani, saggi, guide, pagine di viaggiatori…delinea e racconta il difficile collegamento nei secoli tra le due vallate, tra Bagno di Romagna e Pieve S. Stefano, che solo con il Regno d’Italia ha ricevuto un impulso positivo: deliberata nel 1881, la interprovinciale n. 23 Tebro-romagnola (33 km) è stata inaugurata nel 1932 dopo estenuanti lungaggini burocratiche, revisioni progettuali, frane, promesse e impegni solenni, fondi stanziati poi bloccati, visite di ministri, lavori solo annunciati, proteste delle popolazioni; nel 1938 è divenuta Strada statale 3bis Tiberina, che enormi lavori hanno poi trasformato in una arteria che fino all’inaugurazione della Autostrada del Sole è stata una delle principali vie di comunicazione tra la pianura padana e Roma; poi c’è la costruzione della E45, il “mancato” passaggio di un breve tratto della statale alla Provincia di Arezzo (1997) declassato così a strada comunale ed affidato al comune di Pieve, la sua “chiusura”…: si arriva insomma fino alla cronaca dei giorni d’oggi, quando paiono doversi finalmente risolvere alcuni grossi problemi relativi alla riapertura dei 6 fondamentali km tra Valsavignone e Canili della ex SS3bis.


Alla presentazione, oltre all’autore, partecipano: il sindaco Claudio Marcelli, Fioralba Errera del Centro studi storici e ricerche archeologiche, Alessio Boattini, della redazione di Alpe Appennina, Elda Fontana della Biblioteca storica privata Pannilunghi/Fontana.

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