In nome delle donne, un saggio che sfida l’opinione pubblica proponendo un ampio studio sul fenomeno della violenza di genere. Un problema che non è un’emergenza, bensì un fenomeno culturale che ha le proprie radici nella disparità sociale da sempre esistita tra l’uomo e la donna.
Se la violenza non diventa clamorosa non se ne parla: è questo ciò che accade in Tv quando troppe realtà di soprusi quotidiani si eclissano dietro alla strumentalizzazione di pochi casi esasperati. Perché il male non è solo lo schiaffo, la pugnalata o lo strangolamento fino ad uccidere; il male è, prima di tutto, la spersonalizzazione, la denigrazione, l’insulto. Ed è da questi atteggiamenti banali che nasce la violenza, non dalla follia omicida. Per questo non basta che si parli del problema della violenza. È importante che se ne parli correttamente.
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