15 agosto, festa dell’assunta, il messaggio del Vescovo Domenico Cancian

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Sento il desiderio di far arrivare l’augurio di buon Ferragosto e buona festa dell’Assunta!  

Sarebbe augurabile che le due cose vadano insieme per rinnovare e rilanciare la nostra vita, non raramente ingolfata da troppe cose, anche non buone. 

Abbiamo bisogno del riposo e della vacanza per ristorarci dalle nostre fatiche e dallo stress di questo periodo ancora così incerto che stiamo vivendo. 

Infatti è importante lavorare per esprimere le nostre potenzialità e guadagnarci onestamente da vivere, ma è altrettanto importante il riposo sobrio in cui possiamo trovare in maniera semplice un  contatto  più disteso con le persone, con la natura, con letture, le riflessioni e vari interessi culturali e spirituali che allargano i nostri orizzonti. Con ritmi finalmente a misura d’uomo, valorizzando le amicizie, senza andare agli eccessi, anche per non favorire il contagio del virus, purtroppo ancora presente.  

La festa della Madonna Assunta in cielo anche con il corpo, ci ricorda, proprio nel ferragosto, quel che più conta nella nostra vita: il nostro destino finale  che è la vita eterna, detto semplicemente il paradiso dove finalmente staremo bene tutti insieme come fratelli e sorelle. Non è una favola. L’Assunta ci parladella meta della nostra vita, per arrivare alla quale c’è bisogno di percorrere la strada che Gesù Cristo è venuto a tracciarci. Prendiamoci il tempo per riflettere e alzare lo sguardo al cielo dove Gesù e la Madonna, i santi e anche i nostri cari ci aspettano. Dimenticare questo, è come organizzare un viaggio senza seguirne il giusto itinerario. 

Il Santuario di Canoscio, che tutti conosciamo e amiamo, ci mette davanti l’icona della Madonna del Transito, serenamente addormentata nel Signore, attorniata dagli apostoli, pronta a salire in paradiso per essere incoronata fra gli angeli e i santi. 

Da quel colle prospiciente la città,  Maria continua a guardarci e a benedirci, continua a incoraggiare tutti noi ad andare insieme a lei sulla strada giusta. 

Quando passiamo di lì o transitiamo da quelle parti, alziamo lo sguardo a Lei, Madre di Gesù e Madre nostra, invochiamola dicendo con fede un’ Avemaria, chiedendole di pregare per noi “adesso e nell’ora della nostra morte”. 

E se qualcuno volesse fare un piccolo pellegrinaggio e/o passeggiata, meglio ancora. 

Buon Ferragosto e buona festa dell’Assunta! 

Mi permetto di allegare una poesia molto carina di Trilussa, nel simpatico dialetto romanesco.  

Ci farà bene. 

“Quanneroregazzino, mamma mia
me dicevaRicordati, fijolo,
quannotesentiveramente solo,
tuprova a recità ‘n Ave Maria.
L’animatua da sola spiccaervolo
e se solleva, come pe’ maggia”.
Ormai so’ vecchio, er tempo s’èvolato.
Da un pezzos’èaddormita la vecchietta,
ma querconsijo nun l’homaiscordato.
Come me sentoveramente solo
ioprego la MaronnaBenedetta
e l’animamia da sola pijaervolo”. 

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