Il messaggio del Vescovo di Città di Castello e Gubbio, Mons Luciano Paolucci Bedini, alla Diocesi tifernate

Data:

“Sorelle e fratelli carissimi della Santa Chiesa di Dio che è in Città di Castello, Pace a voi!

Nel giorno in cui vi giunge la notizia che il Santo Padre ha voluto affidare alla mia persona la guida e la custodia della vostra antica e nobile Diocesi vi invio un saluto carico di affetto e tremore per la grande responsabilità che mi spetta. Al tempo stesso,
il cuore è colmo di gioia e gratitudine per il dono e la grazia che mi permettono di servire ancora la Chiesa in umiltà e semplicità.
Con voi saluto e ringrazio il Vescovo Domenico, che vi ha guidato in questi anni con la sua saggezza di Padre e l’esempio di una vita donata per amore a servizio della misericordia di Dio. La sua accoglienza fraterna per me e il suo esempio di pastore
buono tra voi sono la migliore indicazione per il mio ministero. Penso a voi tutti come il popolo santo di Dio che vive della grazia della Pasqua e testimonia in queste terre benedette la gioia e i frutti della vita nuova di Gesù risorto. Vorrei poter visitare ogni casa ed incontrare ciascuno dentro la sua storia per cogliere i tratti della visita del Signore e poter condividere la consolazione della sua bontà. Il mio saluto più caro è, prima di tutto, per le famiglie. Tutte le famiglie, a partire da quelle che portano il peso di una sofferenza e di un dolore, o faticano nelle umiliazioni della povertà e della solitudine.

Aiutiamoci ad ascoltare il cuore di tutti e cerchiamo insieme di non lasciare solo nessuno. Il corpo della Chiesa è intessuto dei colori e delle storie delle nostre famiglie in cui tutti troviamo casa: i nonni e gli anziani, i padri e le madri, i piccoli e i giovani. Tra voi saluto i fratelli presbiteri e diaconi, guide e servi di questo santo popolo, che accompagnano le vostre comunità e il cammino di tanti. Sentitemi vostro fratello e padre, ma prima di tutto servo, per incoraggiarvi e sostenervi nel ministero che condividiamo a favore di questa bella Sposa. Alle sorelle e ai fratelli di vita consacrata invio la mia benedizione per la loro testimonianza di fedeltà e di amore a Dio. Coinvolgetemi nelle vostre storie di grazia e di santità a beneficio di tanti sorelle e fratelli. Saluto cordialmente le autorità civili e militari con cui avrò l’onore di collaborare per il bene comune, e l’onere di condividere con tutti e con ciascuno la responsabilità per le comunità che la storia ci affida”.

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