Botteghi: “Ricordare è un dovere istituzionale e comunitario, affinché possiamo non dare mai per scontati i diritti di cui godiamo ed affinché i giovani possano conoscere il passato per capire il valore della libertà e della pace”
“Commemorare i nostri caduti è un dovere istituzionale e comunitario, affinché possiamo non dare mai per scontati i diritti di cui godiamo ed affinché i giovani possano conoscere il passato per capire il valore della libertà e della pace”. E’ il messaggio con cui l’assessore alla Cultura Michela Botteghi ha testimoniato la vicinanza del Comune di Città di Castello alla comunità locale in occasione della commemorazione di tutti i caduti promossa domenica scorsa per il ventesimo anno dal Comitato Trestina per la pace. “Una ricorrenza significativa e speciale, nella quale è stata importante la partecipazione dei tantissimi giovani riuniti insieme ai familiari”, evidenzia Botteghi, che, oltre al Comitato promotore, ringrazia “i cittadini, le associazioni, le istituzioni e le autorità civili e religiose presenti a un appuntamento che da 20 anni offre un contributo fondamentale a mantenere viva la memoria della storia e dei suoi insegnamenti”. Come ogni anno nella prima domenica di ottobre, l’iniziativa è stata caratterizzata dal ricordo di tutti coloro che hanno perso la vita in guerra. Una testimonianza di vicinanza e affetto nella quale, al fianco del comitato Trestina per la pace guidato dal presidente Carlo Cinquilli, si sono uniti i rappresentanti delle istituzioni pubbliche (con l’assessore Botteghi anche il vice presidente dell’Assemblea Legislativa dell’Umbria Michele Bettarelli e il consigliere comunale Fabio Bellucci), delle associazioni culturali, combattentistiche e militari e delle forze dell’ordine, tra i quali il tenente colonnello Roberto Pretolani, in rappresentanza del Comando Militare Esercito Umbria. Il segnale della vitalità intergenerazionale dell’appuntamento è stato offerto dalla presenza dei ragazzi della scuola media Alberto Burri, che hanno accompagnato la celebrazione con i canti e con riflessioni sulla guerra, insieme ai giovani dello Sporting Club Trestina. La colonna sonora della mattinata, nella messa nella chiesa di San Donato e nel corteo guidato dal Gonfalone del Comune di Città di Castello è stata assicurata con impareggiabile sensibilità e bravura dal maestro Fabio Battistelli, che si è esibito al clarinetto e ha diretto il coro dei ragazzi. Nell’esprimere la soddisfazione per la grande partecipazione all’evento, favorita anche dal ritorno del corteo nelle vie della frazione dopo lo stop per il Covid, il presidente del Comitato Trestina per la Pace Cinquilli ha sottolineato “il valore del traguardo dei 20 anni di una celebrazione che accomuna persone di tutte le età ed è importante per sostenere i valori più importanti della convivenza civile, a partire da quello della libertà per il quale in tanti hanno dato la propria vita”. Cinquilli ha ricordato i soci fondatori del comitato, Paolo Perugini, Alvaro Fiorucci e Giuseppe Sabbioni, che ancora fanno parte del consiglio direttivo, e i compianti Nazzareno Pacchiarotti ed Ernesto Ceccagnoli. Un pensiero è stato rivolto anche ai consiglieri scomparsi, Angiolo Zamponi, Ermanno Gaggioli, Nando Montanucci, Luigi Perugini, il cui posto in consiglio è stato preso dal figlio Marco, Vincenzo Floridi e don Vinicio Zambri. Figure iconiche dell’unità di intenti che ha sempre animato il sodalizio e che è stata simboleggiata dall’inno nazionale cantato a conclusione della commemorazione.