Tanti visitatori fin dall’apertura della prima personale del giovane tifernate
Ultimo weekend per visitare “Iron Heart”, personale di pittura e disegno di Marco Bogliari con la presentazione di Marco Botti, allestita dal 31 agosto al 15 settembre 2024 nell’ala nuova della Pinacoteca Comunale, in Largo Monsignor G. Muzi, a Città di Castello (PG).
Fin dalla sua apertura la mostra è stata visitata da tani cittadini e turisti, che hanno potuto osservare da vicino le qualità dell’artista emergente tifernate.
“Iron Heart” è resa possibile grazie al contributo di Bar Alberto’s, Circolo del Remo e della Vela di Montedoglio, Edicola Roberto Montani, Ercolani Elettronica, Ortofloricoltura Francioni e Tendenze Parrucchieri.
L’evento espositivo è visitabile, a ingresso gratuito, dal martedì alla domenica, con orario 10-13 e 14.30-18.30.
LA MOSTRA
La event room della Pinacoteca Comunale di Città di Castello, destinata a mostre temporanee, ospita la prima personale di disegno e pittura di Marco Bogliari, giovane creativo tifernate che porta i visitatori nel suo mondo navale.
Fin dall’antichità la nave assume tanti e profondi significati. È simbolo per eccellenza del viaggio, della sete di conoscenza e della voglia di mettersi in contatto con popoli e terre lontane. Nell’Odissea è emblema del superamento dei limiti umani per esplorare l’ignoto, nei testi biblici rappresenta la salvezza, nell’antico Egitto ha un valore rituale.
Una passione, quella per le navi storiche, che cattura fin da piccolo il giovane artista. “Già alle scuole elementari mi dilettavo a disegnare le grandi corazzate della prima metà del Novecento e tutto quello che aveva a che vedere con il mondo nautico – racconta Bogliari. – Crescendo non ho mai smesso di rappresentare un mondo che sentivo profondamente mio, ma che custodivo gelosamente. Grazie ai consigli e alle sollecitazioni di un amico, con questa esposizione ho deciso di condividerlo”.
Il visitatore di “Iron Heart” scoprirà una mostra sorprendente e inusuale, popolata principalmente da navi da guerra della Seconda Guerra Mondiale, ma troverà anche galeoni pescati da un passato più lontano, navicelle spaziali direttamente dal futuro e persino aerei. Sono circa venti opere di varie dimensioni esposte sulle pareti e un’altra trentina da svelare per i più curiosi, aprendo i grandi fogli in cui sono rappresentate. Acrilici su tela, disegni a matita e pastello su carta, tutti eseguiti nell’arco di un triennio, che riuniscono la produzione dell’autore valtiberino dal 2022 a oggi.
Dietro a ciascuna opera di Marco Bogliari c’è la voglia di evadere dalla realtà, l’esigenza di esprimere se stesso e la fantasia che lo pervade. La nave da guerra, algida e dura da scalfire all’esterno, custodisce al suo interno un motore rovente che le dà l’energia per muoversi. Da mezzo bellico di offesa diventa, quindi, l’allegoria di coloro che alzano una corazza per affrontare le difficoltà di tutti i giorni e possono apparire introversi e chiusi, ma che dentro ribollono di passione e sentimenti.