4 moschettieri del football tifernate riuniti dall’associazione “scegliamoci il futuro”

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Gradevole incontro pubblico, con Banelli Bernardini Giunti e Magnanelli a… dispensar perle pallonare.

Al calcio vero, quello che si vede in tv, in qualche modo ha sempre partecipato anche Città di Castello: con la sua migliore gioventù, quella che un vivaio ricco e fiorente come quello biancorosso riusciva a produrre. E le eccellenze spiccavano il volo…
Ma parliamo di un’epoca lontana, risalente (fa quasi impressione dirlo) al secolo scorso!
Da tempo ormai non è così, il pallone non è più in cima ai desideri dei bambini e degli adolescenti in generale: e se aggiungiamo la particolare situazione tifernate, con un club che dopo una lunga discesa agli inferi oggi praticamente non esiste più…
Si è rivangato il passato allora sabato mattina all’auditorium del Nuovo Cinema Castello, con un pizzico di malinconia ma pure -al contrario- tanta ammirazione ed affetto verso 4 atleti che non si dimenticano. In ordine di… apparizione sulla scena pallonara nazionale, stiamo parlando di Adriano Banelli, Lucio Bernardini, Federico Giunti e Francesco Magnanelli, riuniti per la circostanza dall’associazione ‘Scegliamoci il futuro’, attiva da qualche anno sotto la presidenza di Franco Campagni. Una vasta cornice di pubblico ha gratificato l’evento: non troppi giovani, è stato notato con un pizzico di rammarico, quasi a confermare quanto detto sopra… Comunque astanti attenti e partecipi, nonché -forse- leggermente nostalgici: ma in questo caso, consentiteci, si tratta di un valore aggiunto.
È spettato a Renato Borrelli (già cronista, che in tal veste spesso ha incrociato il suo percorso con quello degli ospiti sul palco) tenere le fila del discorso, sollecitando i protagonisti a raccontare storie, episodi, aneddoti. Ne è scaturita una mattinata assolutamente godibile, con -ad esempio- Banelli a dire di come fu quasi costretto ad un certo punto a difendere i colori della Reggina -acerrima rivale del suo Catanzaro-, Bernardini a raccontare del proprio esordio in serie A a 20 anni a Firenze (opposto da mister Ulivieri ad un campione del mondo come l’argentino Daniel Bertoni!), Giunti a ricordare un goal straordinario segnato a Parma con la maglia del Perugia, Magnanelli ad evidenziare come la scelta obbligata di Sassuolo -anonimo sodalizio della C2- abbia costituito l’inizio della sua fortuna…
A proposito del fresco milanista, facente parte dello staff tecnico di mister Allegri, momento toccante quando il d.g. del Gubbio Giuseppe Pannacci, nel ricordare i suoi esordi in rossoblu da appena 16enne in C2, ha consegnato a Francesco la maglia (personalizzata per lui) del centenario della società del Lupo: se non ci è scappata -col relativo abbraccio- la lacrimuccia, poco ci manca…
Detto che il sindaco Luca Secondi ha portato il saluto dell’ amministrazione comunale, ed il ‘grazie’ per aver tenuto alto il nome di Città di Castello nel panorama italiano del football; e che, quale ospite speciale, il consigliere del Coni nonché presidente della Federazione Italiana Penthatlon Moderno Fabrizio Bittner si è incaricato di tirare le fila dell’appuntamento…non rimane che citare la consegna di una targa ricordo ai…4 moschettieri: operazione compiuta materialmente dal vice presidente vicario del Comitato umbro Figc Claudio Tommassucci (che ha pure portato il saluto del nr.1 Luigi Repace), e dal massimo dirigente regionale della FISE Mirella Ponti. Con quest’ultima, è venuto fuori (a sorpresa) pure l’attuale impegno di Bernardini in ambito equestre: come dire che ‘chi si ferma è perduto’, attività sportiva sempre e per sempre…

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