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Umbertide: LiberaIlFuturo sostiene la riduzione della Tari e gli altri provvedimenti a sostegno delle realtà territoriali

L’associazione LiberaIlFuturo esprime soddisfazione per le recenti misure messe in atto dalla Giunta e approvate dal Consiglio comunale.

La riduzione pari al 45% del costo annuale della Tari per le attività produttive, commerciali, associative e di volontariato rappresenta un importante segnale di vicinanza a queste categorie e un modo intelligente di utilizzare le risorse del bilancio comunale.

È per noi importante anche che sia stata introdotta la possibilità, per chi ha un Isee al di sotto di 15mila euro all’anno, di rateizzare eventuali annualità di Tassa sui rifiuti e Imu precedentemente non pagate. 

Ci preme anche sottolineare il fatto che con le ultime variazioni di bilancio siano state aumentate le risorse destinate a lavori pubblici, scuola e sociale.

L’impegno della nostra associazione è stato rivolto alla realizzazione e al sostegno di questi provvedimenti che si aggiungono agli altri adottati fino ad ora, come ad esempio la creazione del fondo da 300mila euro utilizzato per gli sgravi Tari e Tosap, la maggiorazione dei contributi alle associazioni sportive che gestiscono gli impianti comunali, il sostegno attivo alle attività culturali del territorio e oltre ai tanti interventi che sono stati necessari su edifici e servizi scolastici per la ripresa in sicurezza dell’attività didattica.

Chi ha il compito di governare un passaggio così complicato come quello che stiamo vivendo non può certo farsi trascinare in vortici composti da sterili polemiche, ma quotidianamente deve agire in maniera seria e operosa per far fronte alle esigenza che riguardano la vita degli umbertidesi.

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Lotta all’abbandono dei rifiuti, installate nel territorio comunale cinque fototrappole

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Proseguono i provvedimenti contro l’abbandono dei rifiuti nell’intero territorio comunale di Umbertide. Sono state infatti installate cinque fototrappole movibili che consentiranno di individuare e sanzionare, svolgendo un controllo capillare in tutto il Comune di Umbertide, gli individui sorpresi a gettare rifiuti in maniera incivile in luoghi pubblici.Le fototrappole, concesse in comodato d’uso da Gesenu al Comune di Umbertide, hanno la particolarità di essere dotate di sensori di movimento, che consentono di scattare foto e di registrare video di breve durata in un raggio d’azione ampio.Queste strumentazioni possono essere spostate in punti di maggiore interesse, permettendo così una vigilanza approfondita Le fototrappole si autoalimentano tramite batterie ricaricabili ed essendo dotate di luce infrarossa funzionano perfettamente anche di notte.L’alta tecnologia installata all’interno di questi strumenti e l’alta definizione delle immagini scattate consentiranno di rilevare i soggetti autori dell’abbandono dei rifiuti e le targhe dei mezzi da loro utilizzati.“Alle tre fototrappole iniziali se ne sono aggiunte altre due. In tutto saranno cinque gli attenti occhi elettronici che individueranno i trasgressori e che permetteranno di sanzionarli con pene esemplari – dicono il sindaco Luca Carizia e l’assessore all’Ambiente, Francesco Cenciarini – Il rispetto dell’ambiente è uno dei punti saldi di questa amministrazione e per questo vogliamo cogliere l’occasione per ringraziare la maggioranza degli abitanti del capoluogo e delle frazioni, che adottano da sempre buon pratiche per quanto riguarda la raccolta differenziata e il rispetto del territorio. Con l’utilizzo di questi strumenti, grazie alla collaborazione con il gestore del servizio di igiene urbana, si permetterà di tutelare maggiormente il nostro territorio e di reprimere dei veri e propri atti contro la natura e contro tutta la nostra comunità”.

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Oltre 100 studenti meritevoli per il Premio “Dionisio Roberti”

Oltre 100 studenti meritevoli per il Premio “Dionisio Roberti”

E’ in programma lunedì prossimo 12 ottobre la cerimonia del “Premio Dionisio Roberti”, l’iniziativa dedicata agli studenti, oltre 100, che si sono distinti per gli ottimi risultati al termine del ciclo di studi della scuola secondaria, sia di primo che di secondo grado.

L’evento si svolgerà alle 10,45 per gli studenti delle Superiori e alle 11,45 per quelli delle Medie. Questa edizione, per rispettare i protocolli anti-Covid, la cerimonia si terrà nella Sala della Resurrezione del Museo Civico.

“Ogni anno, il Comune di Sansepolcro celebra la ricorrenza della morte del suo più illustre cittadino, Piero della Francesca, con questa iniziativa che mette in luce i nostri giovani – spiega l’assessore Gabriele Marconcini – In particolare l’obiettivo è di promuovere nei ragazzi la passione per lo studio e l’amore per i più alti valori della vita. Questa edizione, pur ricalcando il format tradizionale, vede qualche modifica per poter rispettare i protocolli anti Covid, come la location per esempio. Inoltre abbiamo diviso gli orari in base alle scuole e ogni studente potrà essere accompagnato solo da un familiare”.

Il “Premio Dionisio Roberti” è organizzato dall’amministraziome comunale con l’importante contributo della Banca di Anghiari e Stia e della Fondazione Marco Gennaioli Onlus, che continuano a distinguersi per il sostegno fattivo a iniziative in favore delle nuove generazioni, nella consapevolezza che investire sui giovani sia il modo migliore per guardare al futuro della comunità.

Si ricorda che per la sezione Medie, il premio viene consegnato ai giovani di età inferiore a 15 anni, che abbiano ottenuto la licenza di scuola media con la votazione di 9 o di 10. Per la sezione Superiori, il premio viene invece assegnato ai ragazzi di età inferiore a 20 anni, che abbiano conseguito la maturità con la votazione 100/100. Per tutti loro, la Banca di Anghiari e Stia e la Fondazione Gennaioli hanno messo generosamente a disposizione un premio in denaro.

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Citta’ di Castello: verifica dei requisiti di nomina di componenti delle commissioni di concorso, Rigucci (Misto) interpella la Giunta

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La normativa in materia di prevenzione della corruzione ha interessato anche le procedure di formazione delle commissioni di concorso , attraverso l’art. 1 comm46 l. 6nov.2012 che ha introdotto l’art. 35 dis. Del decreto legislativo 30 marzo 2001 , rubricato “ prevenzione del fenomeno della corruzione nella formazione di commissioni e nelle assegnazione agli uffici”.

Analoga disposizione è rinvenibile nell’art. 3 del DLGS 39/2013 ,in materia di conformità ed incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni. La nuova disposizione, prevede che coloro che sono stati condannati , anche con sentenza NON passata in giudicato, per i reati previsti nel capo 1 , del titolo 2 del libro secondo del codice penale ( articoli da 314 a 335-bis c p), tra gli altri divieti non possono fare parte, anche con compiti di segreteria, di commissioni per l’accesso o la selezione a pubblici impieghi .

Come ben specificato nl comma 2 , del citato articolo 35 bis , al comma 1 integra le leggi e regolamenti che disciplinano la formazione di commissione e la nomina dei relativi segretari.
Chiarito l’ambito normativo in cui ci si muove , rispondendo al quesito , è necessario che l’ente che ha provveduto alla nomina della commissione , acquisisca , da ciascun componente ( presidente più due componenti ) e dal segretario , prima dell’insediamento , un’apposita dichiarazione sostitutiva di certificazione , resa dall’interessato nei termini e alle condizioni dell’art 46 del dpr n. 445/2000 , che trattasi l’assenza di condanne , anche non definite , per i reati dei pubblici ufficiali contro la pubblica amministrazione .


Inoltre , ricevuta la dichiarazione , il servizio personale o altro ufficio del comune , dovrà provvedere ad acquisire il certificato penale e quello dei carichi pendenti dei quattro interessati , così da compiere la dovuta verifica sulle dichiarazioni rese . E’ consigliabile che le dichiarazioni e l’acquisizione dei certificati penali , avvenga prima dell’insediamento della commissione giudicatrice .


Sull’argomento, a completamento informativo , si rinvia alla delibera ANAC n. 447 del 17 aprile 2019 , con la quale l’autorità ha ritenuto applicabile il principio dell’ inconferibilità dell’incarico di componente o di segretario di una commissione di concorso, anche nei casi in cui la sentenza – anche non definitiva – sia stata pronunciata non solo per il reato” consumato “,ma anche per “ delitto intentato” .

Si chiede

l’amministrazione ha provveduto alla richiesta della certificazione del casellario giudiziario, carichi pendenti a tutti i componenti della commissione
L’amministrazione ha provveduto ad informare tramite il portale trasparenza la legittimità dei componenti di commissione prima dell’inizio del concorso
L’amministrazione ha eseguito le nomine del presidente e commissari di commissione nel rispetto di tutte le norme sopra segnalate
Si chiede
Che venga prodotta tutta la documentazione prevista dalle normative vigenti sopra elencate
NOTA
Nell’eventualità risultasse incomplete o in parte la documentazione prevista dalle normative legislative sopra riportate il concorso in corso d’opera è nullo per vizio di forma contravvenendo alle disposizioni legislative .
Consigliere

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Politiche di gestione ed organizzazione del personale dipendente del Comune. Schiattelli (Psi) interpella la Giunta

Il sottoscritto Schiattelli Filippo in riferimento alle politiche di gestione ed organizzazione del personale dipendente del Comune con particolare riguardo alla Dirigenza

Premesso che:
-con Decreto Sindacale n.1 del 31.12.2019 è stato conferito, ai sensi dell’Art.110, comma 1, D. Lgs. 267/2000 l’incarico di dirigente comunale Comandante della Polizia Municipale e Demografico al Dott. Joselito Orlando avente decorrenza dal 1.02.2019 al 31.O1.2022;
-con Decreto Sindacale n.21 del 29.05.2020 è stato conferito al dott. Joselito Orlando l’incarico di direzione temporanea del settore innovazione tecnologica-sviluppo economico e commercio.
Pertanto a seguito dei suddetti Decreti il dott. Joselito Orlando è il comandante della polizia municipale, il dirigente del settore demografico e temporaneamente il dirigente del settore sviluppo economico e commercio turismo ed innovazione tecnologica.

Successivamente:
-con Deliberazione del Presidente della Provincia di Perugia n. 53 del 5.06.2020 avente ad oggetto: “Convenzione con il Comune di Città di Castello per l’utilizzazione temporanea del dirigente dott. Joselito Orlando nel posto di responsabile del Servizio di Polizia Provinciale e Ambiente”, si è stabilito di procedere all’utilizzazione temporanea mediante scavalco condiviso del dirigente del Comune di Città di Castello, dott. Joselito Orlando, presso questo Ente ai sensi dell’art. 30, comma 2-sexies del D.lgs. 165/2019 dal giorno successivo alla data di sottoscrizione della convenzione e fino al 31.12.2021;
-con Decreto n. 20 del 12.06.2020 del Presidente della Provincia è stato affidato al Dott. Joselito Orlando l’incarico dirigenziale del Servizio Polizia Provinciale e Ambiente per il periodo intercorrente dal 13.6.2020 e fino al 31.12.202
Pertanto dal 13 giugno 2020 il dott. Joselito Orlando risulta anche dirigente “a scavalco” presso la Provincia di Perugia.

Infine:
-con Determinazione Dirigenziale Comunale n.507 del 10.07.2020 è stata conferita
Al medesimo “Autorizzazione alla partecipazione al Master di II livello in “Criminologia e Diritto Penale: Analisi criminale e politiche per la sicurezza urbana” presso l’Università degli Studi “Federico II” di Napoli intendendola attività formativa attinente al proprio ruolo e quindi da svolgere nell’orario di lavoro.

Cio’ detto, con la presente
SI INTERPELLA LA S.V. e si chiede:

  1. quale è allo stato attuale la disponibilità effettiva sul piano operativo e temporale del Dott. Joselito Orlando allo svolgimento dell’incarico primario di Comandante della Polizia Municipale di Città di Castello (39.000 abitanti circa) da sempre ricoperto a tempo pieno, peraltro in un periodo di straordinaria emergenza quale quello attuale per le note problematiche Covid?
  2. é compatibile la sommatoria di tanti incarichi con la tipologia specifica di selezione dell’Art.110, comma 1 del D. Lgs 267/2000?
  3. é ammissibile con la tipologia specifica di selezione dell’Art.110, comma 1, dlgs. N.267/2000
  4. l’autorizzazione alla frequentazione in orario di lavoro di un master di II livello la cui conclusione (non indicata nella determina di autorizzazione) è probabilmente posteriore, per intrinseca tipologia, alla durata dell’incarico conferito e pertanto ininfluente come utilità a questo Ente (ammesso e concesso della utilità di un master in criminologia per le competenze della polizia municipale)?
  5. E’ logico infine, anche alla luce di quanto sopra esplicitato, andare a togliere le deleghe già attribuite al medesimo e quindi già retribuite ed operare per il conferimento di un ulteriore incarico ex art. 110 per la dirigenza di un settore (commercio – turismo ed innovazione tecnologica) in scadenza di legislatura con un costo annuale pari ad €.75.000,00 lorde)?

Infine, rimanendo nel tema di incarichi dirigenziali, si chiede:

  1. é utile alle casse comunali procedere all’assunzione a tempo indeterminato di DUE dirigenti tecnici, quando sia il settore Lavori Pubblici che quello di Urbanistica-ambiente presentano nel proprio organico un numero consistente di figure di funzionari D anche titolari di posizione organizzativa o incarico di responsabile di procedimento ex art.17…. oltre i due Ingegneri D1 il cui concorso è in avanzata fase di svolgimento?
  2. Non sarebbe più opportuno assumere un solo Dirigente tecnico a tempo pieno ed implementare l’organico impiegatizio semplice, utile all’evasione dei procedimenti stante che con il costo di un dirigente si possono coprire tre o quattro profili professionali subordinati?

Stante la particolarità ed il risvolto economico Chiedo che la presente venga dibattuta nel primo Consiglio Comunale utile.

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Covid-19 ad Umbertide: oggi un nuovo caso di positività

Dal Dipartimento prevenzione-Servizio igiene e sanità pubblica della Usl Umbria 1 è arrivata comunicazione di un nuovo caso di positività al Covid-19 nel Comune di Umbertide – a renderlo noto è il sindaco Luca Carizia – Il soggetto si trova in isolamento domiciliare. Attualmente sono cinque i casi di positività nel nostro territorio comunale: quattro soggetti sono in isolamento domiciliare (di cui uno è residente in un altro Comune), uno è ricoverato in ospedale”.

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Covid-19 a Sansepolcro: lettera aperta del consiglio comunale alla cittadinanza

Cari Cittadini,
è l’intero Consiglio Comunale di Sansepolcro che sottoscrive questa lettera e lancia un appello a tutti voi. La situazione Covid nel nostro territorio è ancora tranquilla ma, come riportano le cronache di questi giorni, i casi in provincia di Arezzo stanno aumentando.
Senza creare allarmismo, è necessario raccomandare la massima prudenza e il rispetto delle regole che ormai tutti noi abbiamo imparato: il distanziamento fisico, l’uso delle mascherine, il lavaggio frequente delle mani. Questo deve valere in ogni ambito della nostra vita, ricordando sempre i mesi difficili che abbiamo trascorso e che nessuno di noi vorrebbe vivere di nuovo.
L’appello è generale: giovani, adulti, anziani. Nessuno è esente perché il virus sta riprendendo terreno e solo rispettando le regole, tutti assieme, possiamo arginarlo.
Il richiamo di questo Consiglio Comunale è alla responsabilità di ognuno di noi, in ambito familiare, lavorativo, affettivo, di sport e tempo libero. Una responsabilità che è individuale e collettiva. E come tale, preziosissima.
Ognuno di noi deve dare il buon esempio agli altri. Aiutiamoci.

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L’Umbria si candida a cuore della filiera italiana del Luppolo. Il 29 ottobre a Città di Castello “Luppolo Made in Italy: la Filiera del Luppolo italiano”

Dopo tre anni di lavoro ora si candida, credibilmente, ad essere il nucleo centrale per la costituzione della filiera del Luppolo italiano, in termini di ricerca, produzione, trasformazione e commercializzazione. ‘Luppolo Made in Italy’, questo il nome della Rete di imprese, è nato in Umbria, regione che punta quindi a diventare il cuore di questa filiera.


Un consorzio, con sede a Città di Castello, di 13 aziende agricole, agroalimentari e di innovazione tecnologica che dall’Alto Tevere hanno iniziato a muovere i primi passi. “Abbiamo lavorato per vedere se c’erano le condizioni per costituire la filiera del luppolo italiano in Umbria e dopo due anni di sperimentazione in campo e tre anni di progetto possiamo dire proprio di sì”, afferma Stefano Fancelli, presidente della Rete di Imprese ‘Luppolo Made in Italy’ nell’annunciare un importante convegno.
All’incontro ‘Luppolo Made in Italy: la Filiera del Luppolo italiano’, in programma giovedì 29 ottobre a Città di Castello, parteciperanno esponenti delle istituzioni regionali, del Ministero dell’Agricoltura e di quello dello Sviluppo economico, rappresentanti di enti e associazioni di settore che compongono la filiera (Assobirra, UnionBirrai, Consorzio Birra italiana, Aiab, Cia) e anche gli altri principali stakeholders (CERB, CNR IBBR). Oltre che, con le loro testimonianze, rappresentanti delle aziende della Rete.


Una sorta di “d-day” per presentare i risultati raggiunti dal progetto dal cuore umbro ma di respiro nazionale ‘Luppolo Made in Italy’, finanziato dalla Misura 16.2.1 sulla cooperazione e innovazione delle Reti di nuova costituzione del Piano di Sviluppo Rurale della Regione Umbria, ma soprattutto per guardare già avanti e lanciare anche una sfida ai maggiori competitor dell’Italia, come la Germania.
Il progetto di filiera intende quindi collocare il Luppolo umbro all’avanguardia nel panorama europeo, e non solo italiano, di produzione di questa coltura. Appoggio fondamentale è quella della Regione Umbria, grazie al sostengo economico del PSR per iniziative che mettono insieme più aziende agricole e a cui si aggiunge, inoltre, un corposo investimento privato da parte delle imprese della Rete.


L’Umbria ci crede quindi anche perché ci sono sia i produttori che le competenze necessarie per creare la filiera del luppolo, “una nuova eccellenza nel panorama delle produzioni agricole del nostro territorio” come la definisce l’assessore regionale all’agricoltura Roberto Morroni.
A dare solidità scientifica al progetto ci sono poi il CERB, il Centro di eccellenza di Ricerca sulla Birra dell’Università di Perugia, che coordina le attività di ricerca e innovazione, e il CNR IBBR, un istituto specializzato nella genetica che è riuscito a recuperare nel territorio regionale 40 ecotipi di luppolo, pianta a fiore che nasce in maniera spontanea in Umbria.


Un progetto di ricerca in cui è centrale il tema dell’innovazione e della sostenibilità (economica, sociale e ambientale) e che sta creando nuove varietà a base genetica italiana per un prodotto di eccellenza.
Il luppolo – oltre che per la produzione di prodotti medicinali e cosmetici, di cooking e preparati alimentari, di floricoltura e vivaismo, per alimentazione animale e allevamento – è infatti un ingrediente fondamentale nella produzione brassicola artigianale e industriale. La rivoluzione del gusto della birra, soprattutto artigianale, si può quindi ora arricchire di un nuovo ingrediente di alta qualità, a chilometro zero e al 100% umbro e italiano.

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Museo Civico: un pomeriggio speciale ad ingresso gratuito. Lunedì prossimo 12 ottobre ricorre l’anniversario della morte di Piero della Francesca

In occasione dell’anniversario della morte di Piero della Francesca, lunedì prossimo 12 ottobre il Museo Civico di Sansepolcro sarà aperto gratuitamente su prenotazione (non è compresa la mostra di Banksy). L’iniziativa è voluta e organizzata dall’assessorato alla Cultura per celebrare una ricorrenza importante per Sansepolcro, ma non solo.

Per prenotare, è necessario telefonare a uno dei seguenti numeri:

–          0575 732283 (la mattina 9-13,30 e il giovedi anche di pomeriggio 14,30-17,30)

–          0575 732218 (giovedì dalle 14,30 alle 18; da venerdì a domenica 10-13 e 14,30-18).

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Citerna – Verso una scuola sempre più “plastic free”. Per il secondo anno consecutivo il Comune regala borracce di alluminio a tutti gli studenti

L’Amministrazione comunale di Citerna prosegue la campagna di sensibilizzazione dei più giovani al riciclaggio ed all’uso consapevole delle risorse.
Per il secondo anno consecutivo infatti sono state consegnate a tutti gli alunni delle scuole comunali le borracce in alluminio con il logo del Comune, che i ragazzi potranno utilizzare per l’intero anno scolastico, in sostituzione alle bottiglie di plastica usa e getta.
L’iniziativa, promossa in sinergia dall’assessore alla scuola Anna Conti e dall’assessore all’ambiente Paolo Carlini, è stata prontamente supportata dalla Sogepu, attraverso una collaborazione costruttiva finalizzata all’educazione dei giovani al rispetto dell’ambiente e alla gestione consapevole dei rifiuti.
“In questo anno particolare abbiamo voluto dedicare alle nostre scuole un impegno e un investimento economico ancora maggiore – dice l’assessore Conti -. Abbiamo lavorato molto per poter garantire un anno scolastico in presenza per tutti gli studenti, in ambienti sicuri e confortevoli, dotando le scuole di tutti gli strumenti necessari per poter vivere al meglio la quotidianità della vita didattica. Le borracce rappresentano un piccolo strumento che veicola un grande messaggio per i ragazzi nel momento della loro crescita: il futuro del mondo è loro e grazie all’azione individuale ognuno può contribuire a rendere migliore e sicuro l’ambiente, sia rispettando le norme comportamentali di questa particolare contingenza, sia usando consapevolmente le risorse di cui disponiamo”.
Sulla stessa linea, l’assessore all’ambiente Carlini aggiunge: “Promuovere una campagna per un territorio green e libero dalla plastica è un obiettivo che ci siamo prefissati fin dall’inizio della nostra amministrazione. La distribuzione delle borracce ai nostri studenti permetterà di risparmiare un rifiuto di oltre 60 mila bottiglie di plastica per anno scolastico, un numero importante per un Comune piccolo come il nostro. Pertanto vogliamo continuare questa campagna anche per gli anni successivi, augurandoci che tutti gli altri Comuni facciano lo stesso”.
Citerna continua quindi il suo cammino verso un mondo sempre più plastic free.

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Primavera 2021: sei opere di Raffaello esposte a Città di Castello nella mostra del Cinquecentenario

Sei le opere di Raffaello che saranno esposte nella mostra Raffaello giovane a Città di Castello e il suo sguardo, in programma, a primavera 2021 (27 marzo-30 maggio 2021) a Città di Castello (PG) dove l’artista dipinse lo Sposalizio della Vergine e dove ha lasciato lo Stendardo processionale della Santissima Trinità. Sarà ricomposta la Pala di San Nicola, prima opera firmata da Raffaello. Novità assoluta, dalla mostra in poi il gonfalone di Raffaello e il Martirio di San Sebastiano saranno “vis-à-vis” nella stessa sala.


Primavera 2021: dopo Urbino e le scuderie del Quirinale, Città di Castello ufficializza la data della mostra Raffaello giovane a Città di Castello e il suo sguardo, unica in Umbria ad essere finanziata dal Comitato nazionale per il Cinquecentenario, a cura di Marica Mercalli, Direttore generale per la Sicurezza del Patrimonio Culturale del MiBACT, e Laura Teza, professore associato di Storia dell’Arte Moderna dell’Università degli Studi di Perugia.
La mostra ricostruisce il periodo tifernate di Raffaello, quando tra 1500 e 1504, ad appena venti anni, ricevette a Città di Castello importanti commissioni che gli aprirono le porte delle corti rinascimentali e della curia romana. Qui dipinse giovanissimo lo Sposalizio della Vergine e la Crocifissione Mond.


A Città di Castello, Raffaello divenne Raffaello, distaccandosi sempre più dal modello del Perugino. Saranno sei le opere di Raffaello esposte nella mostra tifernate. Oltre allo Stendardo conservato nella Pinacoteca comunale, nella mostra di Città di Castello sarà possibile vedere la primissima opera di Raffaello giovane, La Pala di San Nicola da Tolentino, presente fino al terremoto del 1789 nella chiesa tifernate di Sant’Agostino: l’Eterno e la Vergine del Museo Nazionale di Capodimonte e l’Angelo della Pinacoteca di Brescia, il disegno dell’Ashmolean Museum di Oxford con uno studio delle teste delle fanciulle presenti nel corteo dello Sposalizio e il disegno relativo all’Eterno per il gonfalone della SS.Trinità.


Inoltre per la prima volta Raffaello e Signorelli “vis a vis”, nella stessa sala saranno esposto il Gonfalone di Raffaello e il Martirio di San Sebastiano di Signorelli. L’annuncio è stato dato dal sindaco di Città di Castello Luciano Bacchetta, unitamente all’assessore alla Cultura Vincenzo Tofanelli durante una conferenza stampa in cui ha ricordato che “Sarebbe stata in corso in questi giorni se l’Emergenza Covid non ci avesse costretto a rimandare questa importantissima mostra che ci regalerà un punto di osservazione inedito su Raffaello, raccontando come da apprendista sia diventato uno dei più grandi artisti di tutti i tempi. Molti dei luoghi in cui Raffaello ha vissuto questo snodo fondamentale della sua vita sono rimasti quasi inalterati da allora e in questa prospettiva anche la città sarà protagonista e la Pinacoteca con il nuovo percorso e il nuovo ingresso sulla facciata del Vasari. Voglio ringraziare le curatrici, Marica Mercalli e Laura Teza, per avere conferito alla mostra il grande valore della progettazione, riconosciuto anche Comitato nazionale, che ha deciso di sostenerla e di inserirla nel Calendario ufficiale degli eventi.

Scommettiamo sulla primavera 2021: siamo l’unica città dell’Umbria medievale in cui il Rinascimento convive con la Contemporaneità dei tre musei di Alberto Burri e il Cinquecentenario è l’occasione per porre in evidenza questa straordinaria caratteristica attraverso le opere che Raffaello ci ha lasciato”. La mostra può contare su un comitato scientifico di caratura internazionale: oltre alle curatrici della mostra, risulta composto da Maria Brucato, Filippo Camerota, Francesco Paolo Di Teodoro, Sybille Ebert-Schifferer, Sylvia Ferino-Pagden, Rudolf Hiller von Gaertringen. Come spiega una delle due curatrici Laura Teza, docente di Storia dell’arte moderna dell’Università di Perugia : “La mostra vuole documentare la ricca cultura iniziale del giovane Raffaello, formatosi grazie all’importante magistero del padre Giovanni Santi a Urbino e la frequentazione della bottega di Perugino, tappa fondamentale del suo apprendistato giovanile.

Questa fase verrà documentata da opere di Giovanni Santi e del Perugino, provenienti da Urbino e da Perugia. Saranno presenti alcuni pezzi fondamentali dei dipinti eseguiti da Raffaello a Città di Castello: il gonfalone della Trinità, unica opera ancora in loco e custodita in Pinacoteca, sarà sottoposto ad una revisione estetica condotta sotto la supervisione dell’Istituto Centrale per il restauro di Roma, che i visitatori della mostra potranno seguire in diretta”. “La mostra intende focalizzarsi in particolare sulla prima opera d’esordio che Raffaello, appena diciassettenne compì come magister autonomo e cioè la grandissima pala lignea di San Nicola da Tolentino, presente fino al 1789 nella chiesa tifernate di Sant’Agostino” spiega la Teza “Ma oltre questo evento, la ricomposizione dopo trecento anni della prima opera firmata da Raffaello, la mostra avrà un risvolto scientifico con novità a cui sta lavorando il Comitato, e infine sarà il banco di prova del rinnovato percorso museale della Pinacoteca, a partire dall’ingresso, con il quale abbiamo voluto valorizzare la seconda galleria dell’Umbria”.


“Saranno presenti almeno tre dei frammenti finora rintracciati sulla scena internazionale” aggiunge Laura Teza, entrando nel dettaglio delle opere in mostra a Città di Castello. “Sono stati concessi in prestito i due dipinti con l’Eterno e la Vergine del Museo Nazionale di Capodimonte di Napoli e lo straordinario Angelo della Pinacoteca Tosio Martinengo di Brescia. Siamo in trattativa con il Museo del Louvre per ottenere l’ultimo frammento noto, l’altra testa di Angelo e il disegno relativo alla testa di Satana che era posto sotto i piedi del San Nicola stante. Questi frammenti si sono potuti ricomporre in un insieme compositivo coerente grazie alla presenza dell’unica copia esistente, seppure parziale, dell’Incoronazione, quella di Ermenegildo Costantini, presente nella Pinacoteca Comunale di Città di Castello.

L’ imponente struttura compositiva dell’opera originale, alta quasi quattro metri, verrà ricreata con una ricostruzione digitale uno a uno, che ne riproponga l’imponenza e la complessità spaziale, finalmente studiata da specialisti di rinomanza internazionale nel campo della storia dell’architettura e della prospettiva come Francesco Paolo di Teodoro, professore ordinario di Storia dell’architettura del Politecnico di Torino e come Filippo Camerota, vice-direttore del Museo Galileo di Firenze. Lo sguardo del giovane Raffaello che vagabondava per le strade di Città di Castello, si è posato sulle opere che il pittore Luca Signorelli vi aveva lasciato: osserva attentamente il Martirio di San Sebastiano, già presente nella chiesa di San Domenico e ora conservato in Pinacoteca, recentemente sottoposto ad uno straordinario restauro che ne ha esaltato l’antica cromia. Raffaello schizza come un appunto le movenze dell’arciere visto di spalle in un bel disegno ora a Oxford che contiene anche il suo studio per il Padre Eterno presente nel gonfalone della SS. Trinità della Pinacoteca.

Il gonfalone di Raffaello e il Martirio di san Sebastiano si fronteggeranno vis-à-vis, grazie anche alla nuova e più pertinente collocazione prevista per la tavola lignea di Signorelli che verrà spostata al primo piano. Dopo la terza opera tifernate di Raffaello, la Crocefissione Gavari-Mond, ora alla National Gallery di Londra di cui rimane testimonianza nella bella copia dei primi dell’Ottocento presente in Pinacoteca, si passerà all’ultima sezione della mostra dedicata allo Sposalizio della Vergine, ora nella Pinacoteca di Brera a Milano e presente fino al 1798 nella cappella Albizzini dedicata a San Giuseppe nella chiesa di San Francesco a Città di Castello. Avremo in mostra il bellissimo disegno dell’Ashmolean Museum di Oxford con uno studio, sia sul fronte che sul retro, delle teste di tre fanciulle presenti nel corteo dello Sposalizio. Intorno a questo studio faranno corona le varie copie dello dipinto presenti in Italia e nel territorio, così come alcune belle incisioni che testimoniano la grande notorietà che questo quadro ebbe dopo la sua entrata nel Museo di Brera, avvenuto nel 1805”.

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Fioriscono gli orti sociali, taglio del nastro. Il Comune ha ottenuto due finanziamenti. Il terreno si trova al Bastione di Santa Lucia

Gli orti sociali sono spazi urbani destinati alla coltivazione e affidati a cittadini o associazioni.

Gli obiettivi sono molteplici: ambientale, sociale e di riqualificazione di zone della città che necessitano di un ripristino. In particolare, nel caso del Borgo, avranno anche fini didattici e per i disabili. Tornano così a nuova vita gli appezzamenti di terreno tra le due cinte murarie, rimasti incolti e inutilizzati da decenni.

I terreni al Bastione di Santa Lucia sono di proprietà dell’INPS che li ha concessi in comodato d’uso all’amministrazione comunale di Sansepolcro. La stessa ha vinto due bandi di finanziamento: uno per il progetto “Mille Orti sociali” e uno per “Città murate”.

“Siamo arrivati alla presentazione degli orti sociali, dopo una serie di opere e lavori che restituiscono alla città una zona da troppo tempo dimenticata e inutilizzata – dichiara l’assessore Del Siena – Quello che sta nascendo sarà un luogo di inclusione sociale, di diffusione di informazioni e conoscenze tra generazioni e dove si potrà socializzare. Tutto all’insegna dell’agricoltura. Dopo il taglio del nastro andremo a bando di gestione sia per questo orto che per quello di Villa Serena, che sarà inaugurato tra un mese circa. Ringraziamo l’INPS per la concessione, perché è una bella opportunità per la nostra comunità”.

Il progetto degli Orti Sociali è stato redatto con l’obiettivo di conservare e valorizzare il terrapieno pensile situato tra la doppia cerchia delle mura urbane (antimura e mura di origine medievale – malatestiana), che viene restituito alla città come straordinaria risorsa storica, ambientale e paesaggistica.

Il soggetto vincitore potrà disporre dell’area gratuitamente, impegnandosi a garantirne la piena funzionalità, conservazione e gestione secondo le linee guida regionali della iniziativa “Centomila orti in Toscana”.

La cittadinanza è invitata a partecipare. L’accesso è da via S. Croce n. 7, vicino alla casa di riposo di San Lorenzo.

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Il comune consegna alla pro loco Garavelle i lavori di riqualificazione dell’area pubblica del campo Maurizio Bianconi

Con la consegna ufficiale dei lavori alla Pro Loco Casella Garavelle, il Comune ha completato il percorso di riqualificazione dell’area pubblica che comprende il campo sportivo comunale Maurizio Bianconi. Grazie a un investimento complessivo di oltre 200 mila euro, a partire dal 2017 sono stati eseguiti interventi finalizzati a mettere a disposizione della comunità residente uno spazio attrezzato per l’attività sociale e sportiva.

“L’amministrazione comunale investe dove ci sono realtà come la Pro Loco Casella Garavelle che si impegnano nella promozione della socialità, con il protagonismo che è collante essenziale per la comunità di riferimento ed è risorsa per la coesione dell’intera collettività tifernate”, hanno dichiarato il sindaco Luciano Bacchetta e il vice sindaco con delega ai Lavori Pubblici Luca Secondi nell’incontro con i rappresentanti della Pro Loco, guidati dal presidente Cristian Braganti, al quale hanno preso parte, insieme ad alcuni residenti, l’assessore all’Urbanistica Rossella Cestini e il consigliere comunale Luigi Bartolini. Attraverso lo spostamento del terreno di gioco del campo sportivo comunale Maurizio Bianconi, nel quale sono stati installati nuovi riflettori e sono state ripristinate le porzioni di recinzione deteriorate, è stata ricavata un’area sulla quale è stato realizzato un impianto in erba sintetica per il calcio a cinque e per il tennis, recintato e dotato di illuminazione. Il nuovo terreno da gioco è stato omologato dal Coni per gli eventi sportivi.

Accanto all’impianto è stato creato uno spazio da adibire ai giochi per i bambini ed è stata costruita una piattaforma in cemento allestita con i necessari allacci a servizio di strutture mobili. “I lavori effettuati valorizzano come spazio per la pratica sportiva e per il tempo libero di adulti e bambini un luogo da sempre percepito come punto di riferimento dai cittadini di Casella e Garavelle”, hanno sottolineato Bacchetta e Secondi, che hanno dato atto alla Pro Loco di “aver interpretato e rappresentato le esigenze della comunità residente con spirito di collaborazione e intento costruttivo”. Nell’occasione è stato ricordato come le esigenze di riqualificazione dell’area fossero state rappresentate dal consigliere comunale Fabrizio Duca e recepite dal sindaco e dalla giunta. Dopo la benedizione impartita da padre Massimo Siciliano, a richiamare l’attenzione sulle potenzialità dell’area è stato il presidente Braganti, che ha affermato: “siamo felici di avere nel nostro rione una struttura pensata e voluta come luogo di aggregazione e divertimento, su questo si baserà l’utilizzo del campo dopo l’opportuna convenzione con il Comune”.

“Sarà uno spazio in più per i nostri ragazzi dove poter giocare liberamente – ha aggiunto – e ovviamente una modalità di sostegno per la nostra Pro Loco attraverso l’affitto in orari stabiliti del nuovo campo sportivo”.

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Mostra del Tartufo e della patata bianca a Pietralunga, in scena l’eccellenza

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La forte vocazione tartufigena del territorio ha permesso al Comune di Pietralunga, anche in quest’anno di limitazioni e divieti, di organizzare la Mostra mercato del tartufo e della patata bianca, in programma per la 33esima edizione sabato 10 e domenica 11 ottobre. Evento che dovrà inevitabilmente rispondere e adeguarsi alle esigenze del periodo e di cui diventa simbolo il tartufo che i visitatori potranno apprezzare attraverso il vetro dei vasetti in cui sarà già confezionato a dimostrazione della tenacia e dell’intraprendenza del piccolo borgo altotiberino e del suo tessuto produttivo.
Il programma è stato presentato martedì 6 ottobre, a Perugia, da Mirko Ceci, sindaco di Pietralunga, accompagnato da Maria Grazia Bartocci, consigliere comunale con delega al tartufo, Giuliano Martinelli del comitato organizzatore, alla presenza di Luciano Bacchetta, presidente della Provincia di Perugia, e Antonella Brancadoro, direttore dell’Associazione nazionale Città del tartufo di cui Pietralunga è membro. Grande lo sforzo della macchina organizzativa per proporre un evento che garantisca il rispetto della normativa anti Covid in vigore. “Abbiamo elaborato un piano di sicurezza – ha commentato il sindaco Ceci – evitando iniziative che potevano essere motivo di assembramento”. La manifestazione è infatti suddivisa in tre aree, una dedicata agli espositori del tartufo, un’altra a prodotti enogastronomici e artigianali del territorio e una terza, a pagamento, la Street food gourmet Le Vie del Tartufo, staffetta di chef che proporranno i loro piatti lungo le vie del borgo. “Sono circa 60 gli stand – ha aggiunto Ceci – a cui si potrà accedere con ingressi contingentati per un massimo di 700 persone. Sono previsti percorsi a senso unico, misurazione della temperatura, obbligo di mascherina e uso di sanificanti”. Tra gli eventi, domenica è prevista la gara podistica Tartufissima Eco Trails alle 9.30 e alle 12 il cooking show di Anna Moroni. Per evitare file e assembramenti sarà possibile prenotare gli accessi inviando un sms o Whatsapp al 366.8227897.
A dimostrare la forte identità legata al tartufo di Pietralunga sono, certamente, i numeri che questo territorio esprime ma anche, per esempio, la presenza di una ‘pattuglia’ di sole donne cavatrici di tartufo sempre più nutrita, guidata da Elisa Ioni, ‘lady trifola’. “La vocazione tartufigena – ha commentato Giuliano Martinelli – è innegabile. Sono 400 i cavatori su 2mila abitanti e significano anche un numero grandissimo di cani, inseparabili compagni nella cerca. Una grande tradizione che ha portato negli anni alla crescita di due, tre grandi aziende che lavorano il tartufo con più di 120 occupati e un orizzonte internazionale che permette di arrivare in oltre cento paesi nel mondo”. “Il tartufo per Pietralunga è passione, economia – ha aggiunto il sindaco Ceci –, con imprese di livello nazionale che producono decine di milioni di euro fatturato e la percentuale più alta di cavatori in relazione al numero di abitanti, forse a livello nazionale. Andare a tartufi in periodo di Covid credo che sia la cosa più sicura che si possa fare, si va nei boschi da soli con il proprio cane, cosa che faccio io stesso che da sei anni ho preso il patentino da tartufi”. “Questa mostra – ha commentato il presidente Bacchetta – ha una grande tradizione e, nonostante le tante difficoltà legate alle prescrizioni che vengono date in questo momento agli eventi, gli organizzatori hanno scelto di riproporla, è un bel segnale”. “Pietralunga – ha concluso Brancadoro –, nella nostra associazione da quando è nata, trent’anni fa, è una realtà che ha costruito un’identità legata a tutta la filiera del tartufo. Noi come associazione abbiamo fatto della ricerca scientifica e della tradizione legata al tartufo l’oggetto della candidatura Unesco ‘Cerca e cavatura del tartufo in Italia’ come patrimonio immateriale dell’umanità”.

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Montone: il Lions Club ha presentato il nuovo presidente di zona. Svelati i prossimi progetti di valore sociale che coinvolgeranno anche il Comune

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Una serata speciale, quella di sabato 3 ottobre, per il Lions Club Montone Aries. Nel rispetto delle normative e protocolli Covid-19, il Club ha festeggiato il “Passaggio della Campana” con l’investitura del nuovo presidente Dott. Ing. Mauro Mariotti, dopo due anni di intensa attività della Dott.ssa Nicoletta Carletti Barberini.
L’evento, che ha visto la partecipazione dell’amministrazione comunale con il sindaco Mirco Rinaldi, è stato contraddistinto da momenti molto sentiti da parte di tutti i soci.
Nel corso della cerimonia la proiezione di un video ha ricordato le attività più salienti della passata presidenza, tra le quali la costruzione di un Pozzo in Malawy, gli eventi legati ai “Disturbi alimentari nell’infanzia e nell’adolescenza” e alle “Neoplasie infantili”, la presentazione del libro “La conquista dell’immortalità” e altro ancora.
Il nuovo Presidente ha poi illustrato il programma lionistico per l’annata 2020/21, con i relativi progetti che vedranno il coinvolgimento anche del Comune, affermando che il difficile momento non impedirà di raggiungere gli importati obiettivi prefissati dal club nello spirito del servizio che lo contraddistingue.

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In fase di completamento gli interventi di ristrutturazione della scala e dell’accesso al Parco fluviale del Tevere

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Sono in fase di completamento gli interventi di ristrutturazione della scala e dell’accesso al Parco fluviale del Tevere posti nei pressi del passaggio a livello di piazza San Francesco.Nello specifico gli interventi si sono concentrati sull’adeguamento della scala, con la messa a punto della struttura e la sistemazione di nuovi gradini. E’ stato quindi demolito il vecchio parapetto del manufatto che è stato sostituito con un ringhiera in ferro. Infine è stato realizzato un nuovo camminamento che dalla scala porta al percorso del parco fluviale del Tevere.Gli interventi di riqualificazione, integrati alla costruzione della nuova serra comunale che sorge nell’area della ex draga, hanno un valore di 28.947,18 euro, finanziati dal Gal Alta Umbria.“Con questi interventi – afferma il sindaco Luca Carizia – si vuole rendere ancora più bella la porta di accesso da piazza San Francesco al parco del fluviale del Tevere. E’ stato creato così un accesso migliore a uno dei posti più amati e frequentati dai nostri concittadini. Inoltre si realizza un percorso ideale che dal centro storico, o viceversa, conduce fino alla nuova serra comunale che inaugureremo a breve e che sarà uno dei luoghi simbolo per l’inclusione”.Continua il sindaco: “Sempre nell’ambito dei lavori nel capoluogo, alla fine della scorsa settimana sono state ultimate le operazioni che hanno portato alla sistemazione della condotta fognaria nei pressi del Palazzetto dello Sport di via Morandi. Gli interventi sono stati subito testati nei giorni scorsi, quando sono cadute sulla nostra città abbondanti piogge e finalmente quel tratto di strada non sarà più interessato da allagamenti”.

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Citerna: Nicola D’Avenia nuovo comandante della polizia locale. Gli auguri di buon lavoro del sindaco Enea Paladino

Nicola D’Avenia è il nuovo comandante della polizia locale nel Comune di Citerna.
“L’amministrazione comunale – afferma il sindaco Enea Paladino – è lieta di poter avere di nuovo una figura così importante nel nostro territorio come il comandante dei vigili urbani. La presenza e il controllo del territorio saranno finalmente potenziati grazie all’arrivo del comandante. Il comando è condiviso con il Comune di San Giustino, colgo quindi l’occasione per ringraziare il sindaco Fratini per la collaborazione e la disponibilità, questo è un importante passo in avanti per una visione più organica del servizio di polizia locale di vallata. Faccio quindi i migliori auguri di buon lavoro al Capitano D’Avenia”.
Il comandante, 33 anni pugliese, di Minervino Murge, andrà a dirigere un corpo già composto da due unità di agenti locali, Ilaria Finocchi e Sabina Baccelini.

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Pratiche urbanistiche e tributi, la risposta del Consiglio comunale

Il consiglio comunale della scorsa settimana si è aperto con un omaggio a tre cittadini del Borgo: il giovane Tommaso Cherici che, in moto, ha vinto il Trofeo italiano amatori al Mugello e due storici vigili del fuoco, Giovanni Boninsegni e Marco Testerini. A loro tre, il sindaco Mauro Cornioli ha consegnato una pergamena di ringraziamento a nome dell’intero Consiglio.

Quindi il sindaco ha passato la parola al vicesindaco Luca Galli il quale ha comunicato le proprie dimissioni per motivi di lavoro. Il consiglio ha unanimamente ringraziato Galli per il lavoro svolto in questi anni.

All’ordine del giorno c’erano varie interrogazioni e una mozione del Movimento 5 Stelle riguardo allo spostamento della Casa della salute in strutture pubbliche. La mozione ha registrato i voti contrari della maggioranza, l’astensione di Forza Italia e i voti favorevoli di Pd-InComune e 5 Stelle.

Tutte le pratiche urbanistiche sono state approvate all’unanimità, mentre quelle relative ai tributi hanno visto il voto favorevole della maggioranza e l’astensione delle minoranze (Approvazione delle tariffe ai fini della tassa sui rifiuti (TARI) anno 2020; Regolamento per la disciplina della tassa sui rifiuti TARI; Imposta municipale propria (IMU) – Approvazione aliquote anno 2020).

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