“Appoggio il pressing che il sindaco di Badia Tedalda, Santucci, prosegue nei confronti dell’Asl Toscana sud est e del direttore D’Urso. I tamponi diffusi sono fondamentali in particolare per quelle comunità locali, come Badia e Sestino, particolarmente ristrette e dove si verificano tanti casi. Sarebbe una procedura per garantire la salute pubblica e per tranquillizzare il paese, l’intera comunità. A Badia, ma anche a Sestino, servirebbero almeno cento tamponi visti i contatti avuti dal medico di base e dall’operatrice della Misericordia risultati positivi al coronavirus. Non servono titubanze e tatticismi quando in ballo c’è la salute di oltre mille persone, il pensiero va soprattutto alle persone anziane e potenzialmente più esposte” manda a dire il Consigliere regionale Marco Casucci (Lega).
“Il focolaio tra Badia e Ponte Presale (Sestino) è ancora circoscritto a 3 km di raggio ma si allargherà a macchia d’olio se non si interviene subito (in 2 giorni) con tamponi a tutti i sintomatici (febbricitanti) di Badia e Ponte Presale ed anche agli asintomatici di primo contatto con i positivi” dichiara il sindaco di Badia Tedalda Alberto Santucci.
Marco Casucci (Lega) “Appoggio la richiesta all’Asl da parte del sindaco Santucci che chiede tamponi diffusi a Badia Tedalda e a Ponte Presale (Sestino)”
Strada Tiberina chiusa, Grieco: “Attive le misure di sostegno per imprese e lavoratori”
Pur nella situazione di emergenza dettata dalla necessità di contenere l’epidemia da coronavirus Covid-19, che impone una riduzione delle attività anche nella Pubblica amministrazioni, la Regione Toscana prosegue nella propria attività e ricorda che sono attive, già dallo scorso 11 marzo, le misure di sostegno al reddito per la chiusura della strada statale 3bis Tiberina E45 che fu determinata, ad autunno, da alcune frane verificatesi a seguito di piogge e condizioni meteorologiche avverse.
“Un decreto legge ha introdotto la possibilità di concedere alle imprese, ai lavoratori autonomi e ai lavoratori dipendenti, alcune misure di sostegno al reddito per la chiusura della statale Tiberina. La Regione lo ha adottato rendendo possibile queste disposizioni in Toscana”, precisa l’assessora regionale a Lavoro, formazione ed istruzione Cristina Grieco.
Gli imprenditori ed i lavoratori interessati possono acquisire le informazioni necessarie e presentare le domande rivolgendosi al settore Lavoro della Regione Toscana attraverso una specifica procedura telematica.
L’apposita pagina del settore regionale Lavoro è raggiungibile al seguente link: https://www.regione.toscana.it/-/misure-di-sostegno-al-reddito-per-chiusura-della-strada-ss-3-bis-tiberina-e45.
Coronavirus, aumentano le guarigioni, ad oggi sono venti: 17 quelle virali, 3 quelle cliniche
Sono 20 ad oggi le guarigioni dal Coronavirus che si sono verificate in Toscana. Sono 17 quelle virali, e 3 quelle cliniche.
Ricordiamo la differenza: i pazienti clinicamente guariti sono quelli che non hanno più sintomi, ma che ancora risultano positivi al virus; quelli con guarigione virale sono i pazienti che per due volte consecutive sono risultati negativi al tampone, fatto a distanza di 48 ore.
Questi i guariti, in ciascuna Asl. Quelli con guarigione virale (cioè negativizzati) sono tutti a casa, e fuori dalla quarantena.
Asl Toscana centro
5 guarigioni virali:
– un uomo di 49 anni di Pescia, che era ricoverato al San Jacopo di Pistoia;
– un uomo di 26 anni di Firenze (studente norvegese), ricoverato al Santa Maria Annunziata a Ponte a Niccheri;
– una donna di 32 anni di Bagno a Ripoli ricoverata al Santa Maria Annunziata;
– una donna di 49 anni di Santa Maria a Monte, ricoverata al San Giuseppe di Empoli;
– una donna di 73 anni di Montespertoli ricoverata al San Giuseppe di Empoli.
1 guarigione clinica:
– un uomo di 47 anni di Santa Croce sull’Arno, che è a casa.
Asl Toscana nord ovest
8 guarigioni virali:
– un uomo di 43 anni di Pisa, era ricoverato a Cisanello;
– un uomo di 80 anni, di Livorno, era ricoverato all’ospedale di Livorno;
– una donna di 73 anni , di San Vincenzo (Li), domicilio;
– un uomo di 73 anni, di San Vincenzo (Li), domicilio;
– un uomo di 69 anni, di Aulla, domicilio;
– una donna di 63 anni, di Pontremoli, domicilio;
– un uomo di 58 anni, di San Giuliano Terme (Pi), domicilio;
– una donna di 58 anni di San Giuliano Terme (PI), domicilio.
2 guarigioni cliniche:
– uomo di 60 anni, dimesso dall’ospedale di Livorno;
– uomo di 45 anni, dimesso dall’ospedale di Livorno.
Asl Toscana sud est
4 guarigioni virali:
– una donna di 63 anni di Sarteano (Si), che è stata ricoverata all’Ospedale Misericordia di Grosseto;
– un uomo di 58 anni di Piancastagnaio (Si), che era in isolamento al domicilio;
– un uomo di 23 anni di Reggio Emilia, domiciliato ad Abbadia San Salvatore (Si), che era ricoverato alle Scotte;
– una donna di 70 anni di Grosseto (Gr), che è stata in isolamento al domicilio.
Io resto a casa, il Gruppo Comunale di Protezione Civile di Umbertide al lavoro per divulgare il più possibile alla cittadinanza i comportamenti da tenere
Il Gruppo Comunale di Protezione Civile di Umbertide organizza in collaborazione con l’amministrazione comunale di Umbertide un servizio di assistenza alla popolazione, tramite l’utilizzo di un mezzo e di volontari che circoleranno per le vie della città, volto a divulgare i comportamenti che ogni cittadino deve tenere nel corso dell’emergenza, tra cui importantissimo, quello di non uscire di casa, né in auto né a piedi, salvo motivi di lavoro, urgenze o necessità.Si ricorda che tra le numerose attività svolte in questi giorni dal Gruppo Comunale di Protezione Civile c’è anche la consegna a domicilio, insieme alla Croce Rossa Italiana, di beni di prima necessità e di farmaci (con il solo costo della spesa e dei farmaci a carico del richiedente)Il servizio, attivato dal Comune di Umbertide, è rivolto ai più bisognosi, in particolare anziani, persone immunodepresse o affette da gravi patologie, in difficoltà nel reperire mezzi di sostentamento e farmaci.Si può accedere al servizio contattando il numero telefonico 379 1264613 tutti i giorni dalle ore 08.00 alle ore 20.00.
Emergenza Coronavirus: Bacchetta “25 positivi, presto riaperta medicina e nuovo reparto malattie infettive”
“Dai 19 positivi di ieri siamo passati a 25 di oggi. 140 i tamponi eseguiti soprattutto tra i sanitari. Entro un paio di giorni riaprirà il reparto di medicina dell’ospedale, Plaudo agli operatori e a questo proposito è imminente l’apertura di un reparto COVID 19, per la messa in sicurezza di chi lavora e per una maggiore efficienza. E’ un fatto importante e significativo. Abbiamo chiuso gli orti dei pensionati. Le persone anziane sono le più esposte e dobbiamo proteggerle. Si stanno effettuando controlli costanti, antipatici ma necessari per evitare il più possibile che le persone stiamo a contatto. Infine rassicuro Pierfrancesco Zangarelli sulla mia salute. Lui fortunatamente può stare in casa, io in questo momento ho altri problemi”-
Coronavirus: in Umbria salgono a 4 i deceduti, 334 i positivi, 720 fuori dall’isolamento fiduciario
Coronavirus: in Umbria salgono a 4 i deceduti, 334 i positivi, 720 fuori dall’isolamento fiduciario Sale a 4 il numero dei deceduti in Umbria in seguito all’infezione prodotta dal virus Covid-19. I primi due decessi sono stati registrati nei giorni scorsi – 1 nella provincia di Perugia e 1 nella provincia di Terni – ieri sono decedute altre due persone nella provincia di Perugia. Dai dati aggiornati alla mezzanotte del 18 marzo, 334 persone in Umbria risultano positive al virus, i guariti al momento restano 4. Dei 334 pazienti positivi 14 sono di fuori regione: nella provincia di Perugia i positivi sono 236 e 84 in quella di Terni: sono ricoverati in 90 (4 di questi sono di fuori regione), di cui 64 nell’ospedale di Perugia e 22 in quello di Terni. Dei 90 ricoverati, 21 sono in terapia intensiva, 10 nell’ospedale di Perugia e 11 in quello di Terni. Le persone in osservazione sono 2292: di questi, 1616 sono nella provincia di Perugia e 676 in quella di Terni. Nel complesso entro le ore 24 del 18 marzo, sono stati eseguiti 1985 tamponi. Sempre alla stessa data risultano 720 soggetti usciti dall’isolamento di cui 550 nella provincia di Perugia e 170 in quella di Terni.
Confcommercio: finanziamenti, centro fidi approva d’ufficio le richieste di sospensione fino a 12 mesi
Centro Fidi, l’organo creditizio del sistema Confcommercio, ha deliberato in data 18 marzo 2020, in concomitanza con la pubblicazione del Decreto Legge “Cura Italia”, l’approvazione d’ufficio di tutte le richieste di sospensione e allungamento fino a 12 mesi dei finanziamenti in essere.
Gli imprenditori associati che ne faranno richiesta non dovranno istruire alcuna pratica speciale né attendere risposta né dovranno corrispondere alcun onere.
La decisione è stata presa con l’obiettivo di sostenere il più possibile le piccole e medie aziende del territorio, alle prese con la grave crisi causata dall’emergenza sanitaria CoVID19. L’intervento sarà assolutamente gratuito senza alcun onere aggiuntivo per gli imprenditori.
“Ad oggi Centro Fidi garantisce diecimila imprese toscane e umbre, per un volume totale di finanziamenti pari a 200 milioni di euro”, spiega il direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni, consigliere delegato di Centro Fidi, “per loro poter contare su dodici mesi di respiro è senz’altro importante, soprattutto in una fase in cui ancora è difficile prevedere la durata del periodo di emergenza e, di conseguenza, progettare bene la ripartenza”.
Sempre nell’ordine di sostenere gli imprenditori, nei giorni scorsi Centro Fidi-Confcommercio ha stretto un accordo con Banco Bpm dedicando un plafond di dieci milioni di euro a garanzia delle imprese toscane e umbre che devono far fronte alla diminuzione o assenza totale degli incassi di questo periodo. Centro Fidi garantirà nella misura dell’80% la somma erogata da Banco Bpm a ciascuna azienda. I finanziamenti sono concessi sotto forma di mutui chirografari ed avranno una durata di 24 mesi, con preammortamento tecnico di 6 mesi. Tra le finalità ammissibili ci sono l’acquisto delle scorte di magazzino, il pagamento dei fornitori e, in genere, esigenze di liquidità.
Emergenza coronavirus: aiutateci ad aiutare anziani e disabili soli. L’appello dell’assessore Bassini: “non andate agli orti sociali”. numero verde 075 9002686
Emergenza Coronavirus a Città di Castello: si potenziano le attività a favore delle categorie più vulnerabili ed in particolare anziani soli e adulti disabili. Ne dà conto l’assessore alla Protezione civile e alle Politiche sociali Luciana Bassini sottolineando come “la struttura del Comune sta monitorando 64 anziani soli e sei adulti disabili attraverso il servizio domiciliare quando le situazioni richiedano l’accesso di un operatore a domicilio dell’anziano dotato di tutti i presidi necessari oppure attraverso contatti telefonici costanti, la presenza di operatori di portierato sociale presso la Casa Albergo e la Casa Verde per garantire eventuale spesa e fornitura farmaci evitando di fare uscire gli ospiti. Presso la sede dei servizi sociali del Comune sono presenti assistenti sociali che rispondono telefonicamente a numerose chiamate da parte di cittadini che necessitano di orientamento sull’accesso ai servizi e spesso anche consigli e supporto relazionale per affrontare questa situazione di emergenza. In questa direzione va anche il Progetto CHIAMIamoci, elaborato in collaborazione con la coop La Rondine che vuole potenziare l’ascolto e il dialogo con le persone socialmente fragili mantenendo contatti stretti e costanti: l’Urp risponde al numero 0759002686, recapito di riferimento per contatti o informazioni telefonici, tutti i giorni dalle ore 8 alle 20 per il servizio di utilità sociale per la consegna a domicilio di farmaci, spesa e supporto nei servizi essenziali di base, diretto alle persone prive di rete familiare e a nuclei familiari impossibilitati a raggiungere centri servizi essenziali (supermercati, farmacie, ecc.)”. Le attività di supporto saranno svolte dai gruppi volontari della Protezione Civile, Croce Bianca e Croce Rossa. E’ un servizio diretto agli anziani, che appaiono in queste circostanze l’anello debole della catena. Mi rivolgo a coloro che conoscono o notano anziani soli e in difficoltà a cui non è arrivata la notizia di questi servizi o non sanno come raggiungerli. Fatemi tramite presso il numero verde per segnalare persone che possono avere bisogno e noi sapremo come contattarle. E’ un gesto di grande solidarietà che una città ancora a misura di uomo può compiere in modo efficiente e capillare. Ma volgio rinvolgermi anche direttamente agli anziani con l’invito, prescrittivo, caloroso a non andare agli orti della Madonna del Latte. Non sono ufficialmente chiusi ma è allo studio un’ordinanza in tal senso. Lo faccio a malincuore ma ammonisco i pensionati che ne sono titolari o che curano gli orti sociali ad evitare di andare, preservando se stessi, prima che i loro familiari, da un possibile contagio. Mai come in queste ore e nelle prossime, bisogna stare a casa, lontani da occasioni di affollamento o di assembramento. Speriamo di poter riaprire questa come tutte le altre attività sociali, perché significa che avremmo l’emergenza alle nostre spalle”. Infine la Biblioteca di Città di Castello ricorda che è possibile accedere al Servizio Mlol, Medial Library On Line, per la consultazione libera di giornali, riviste, libri ed audiolibri. Per registrarsi al servizio, la email da contattare è biblioteca@cittadicastello.gov.it.
Servizi Sociali: a San Giustino volontariato e pubblico insieme, per vincere la difficile battaglia contro il coronavirus, noi ne abbiamo parlato con l’assessore al sociale Andrea Guerrieri
“Stiamo monitorando costantemente, anziani soli e disabili, al fine di garantire loro tutto il necessario. Grazie ai tanti volontari del nostro territorio, che grazie al coordinamento di Croce Bianca e ANPAS Umbria ci aiutano in questo momento di grande emergenza. Sono orgoglioso, di come i nostri concittadini, si stanno comportando in questo difficile momento, vedo una grande senso di responsabilità, un senso civico encomiabile. Stiamo tutti a casa, usciamo solo se necessario, solo così potremo tornare preso alla normalità”
Emergenza Covid-19, a Umbertide attivato un servizio telefonico di ascolto e sostegno psicologico. Si tratta di un servizio completamente gratuito.
Il Comune di Umbertide, nell’ambito delle azioni di supporto alla popolazione nel corso dell’emergenza sanitaria da Covid-19 ha istituito un servizio telefonico di ascolto e sostegno psicologico. Si tratta di servizio completamente gratuito, attivo in seguito alla disponibilità fornita su base volontaria del dottor Federico De Salvo, psicologo e neurologo dell’Istituto Prosperius Tiberino. Il numero da contattare è il 349 1693230. Questi i giorni e gli orari: dal lunedì al sabato dalle 12.00 alle 14.00; il martedì e il venerdì anche in orario pomeridiano dalle 18.00 alle 20.00. “Il servizio – spiegano il sindaco Luca Carizia e l’assessore alle Politiche sociali, Sara Pierucci – è completamente gratuito ed è destinato alle persone in quarantena o autoisolamento, a rappresentanti di associazioni che necessitano di ascolto, di supporto e ai cittadini che versano in stato di necessità. Un ringraziamento va al dottor De Salvo, per il contributo fornito a tutta la nostra comunità in un momento così difficile per tutti noi”. “Anche l’Istituto Propserius Tiberino vuole dare il suo contributo in questo momento di emergenza – afferma il presidente Giuseppe Barberi – Ringrazio il dottor De Salvo che ha ideato il servizio e che mette a disposizione oltre la sua professionalità anche parte del suo tempo libero per aiutare in questo difficle momento coloro che hanno bisogno di un supporto psicologico”.
Coronavirus, campagna informativa per gli stranieri. L’amministrazione sta predisponendo una serie di azioni per raggiungere tutta la popolazione
In un momento così difficile per tutti, la comunicazione alla popolazione e l’informazione sulle buone pratiche e sulle regole igieniche da tenere è fondamentale. Per questo motivo l’amministrazione comunale di Sansepolcro, per sensibilizzare anche gli stranieri che risiedono nel territorio, pubblicherà sulla propria pagina Facebook una serie di video in lingua.
Si tratta di video realizzati dalla Cooperativa Arca di Bologna e che aiutano a veicolare le norme igieniche e di comportamento in modo che, anche chi non parla perfettamente l’italiano, abbia a disposizione tutte le informazioni.
“A Sansepolcro c’è una fetta di popolazione che parla solo straniero, soprattutto pakistani, e che quindi necessita di un’azione di mediazione per capire fino in fondo cosa sta succedendo – spiega l’assessore Vannini – Stiamo quindi prevedendo dei video in lingua da pubblicare sulle nostre pagine Social ma anche materiale cartaceo da diffondere in città. Dobbiamo raggiungere il più alto numero possibile di persone con queste informazioni, affinché il contagio sia arginato”.
Scuola ai tempi del coronavirus: ne abbiamo parlato con Chiara Andreini, coordinatrice della scuola paritaria Maestre Pie di Sansepolcro
Di Michele Tanzi
“Abbiamo stravolte le nostre abitudini, questo è evidente, ma grazie alla scuola digitale stiamo portando avanti, il programma scolastico” queste le parole di Chiara Andreini, coordinatore didattico della scuola paritaria maestre Pie di Sansepolcro “Questo momento, soprattutto per i più piccoli, può creare problemi anche di carattere psicologico. Noi ci siamo attivati, da subito, per fornire un supporto alle famiglie e per far capire ai nostri ragazzi che questo non era un periodo di vacanza, ma solo di sospensione, che la scuola anche se in modo differente, andava avanti. La prima settimana è servita come ripasso, con video su YuoTube e sulle chat create con i genitori sia per gli iscritti alla scuola d’infanzia che per gli alunni della primaria. Da questa settimana invece è partito il programma di scuola a distanza. Ci siamo dotati di una piattaforma
gratuita “prosegue Andreini “dove è possibile interagire, seguire le lezione, caricare i compiti e confrontarsi con il corpo docente. La risposta è stata totale, lunedì abbiamo iniziato ad operare e fin da subito 94 allievi su 94 si sono iscritti. Per noi è stato un grandissimo risultato, non era così scontato che tutti i genitori aderissero a questo progetto, è una proposta che, oltre ad impegnare i ragazzi, impegna anche gli adulti, perché lo strumento viene mediato anche dalla presenza di un genitore. Possiamo già fare un primo bilancio, tutto procede con regolarità, senza particolati intoppi. Le lezioni vengono caricate, per poi essere seguite dagli alunni in orari a loro più congeniali detto questo, speriamo che tutto torni al più presto alla normalità, in particolar modo per i più piccoli. Per loro la presenza fisica della maestra e dei compagni è fondamentale. Devo dire che se si parla si scuola di infanzia, diventa complicato creare attenzione, stiamo parlando di bimbi che vanno motivati, non sempre questo è possibile, a distanza. Per far fronte a questo problema, comunque, noi ci siamo preparati prima. Gli insegnanti hanno dovuto ripensare le lezioni”continua Andreini “adattarle allo strumento digitale, totalmente diverso dal consueto approccio educativo, perché non dà un feedback immediato come lo sguardo, che ti fa capire subito se quello che hai proposto è stato recepito. Il metodo che abbiamo adottato è quello di creare video brevi, di circa sei minuti. Per i più grandi il lavoro è diviso in due fasi. Circa due ore di impegno giornaliero tra seguire la lezione e fare i compiti per prima e della seconda classe, che può arrivare fino a 4 ore per quelli di quarta e quinta, questo a seconda dei giorni e delle varie lezioni programmate, in quest’ultimo caso sono previsti dei colloqui con gli insegnanti, per testare il grado di apprendimento, non delle vere e proprie interrogazioni ma delle semplici domande di controllo, che ci servono come preparazione per i gradi successivi. Per la scuola di infanzia è stato impostato un lavoro più ludico, carichiamo costantemente dei video dove ci si scambiano saluti, anche in questo caso la risposta è stata ottima. Ogni giorno ci si scambiano saluti, piccoli video dove i nostri bimbi ci spiegano cosa fanno, ci si diverte, come si può insomma. Quello che conta invece è che loro sappiano che noi ci siamo, e che tra poco ci ritroveremo. A tal proposito, la nostra scuola si è attivata anche per supportare psicologicamente le famiglie, chi lo vorrà potrà, anche singolarmente, parlare con uno psicologo psicoterapeuta, in grado di consigliare le famiglie sul come affrontare nel migliore dei modi questo periodo. Soprattutto per i più piccoli” conclude Andreini “serve far comprendere, i motivi per cui n questo momento non possano vedere i propri amichetti, gli zii i nonni. Speriamo tutto finisca al più presto, a noi ci mancano i nostri bimbi, i nostri ragazzi”
Polizia municipale: denunciati 4 cittadini albanesi, per inosservanza DPC 8 marzo 2020
In data odierna, alle ore 15 circa, personale del Corpo di Polizia Municipale di Città di Castello è intervenuto nel controllare una segnalazione telefonica relativa alla presenza di diverse persone all’interno di un appartamento sito nelle immediate vicinanze del centro storico. Sul posto venivano rintracciati 4 cittadini albanesi, di cui 2 non in regola con le prescrizioni del dpcm 8 marzo 2020. Accompagnati presso i nostri uffici, le due persone venivano successivamente denunciate ai sensi del art 650 cp per inottemperanza del dpcm sopra citato.
Coronavirus: firmato accordo università di perugia e regione umbria per assunzione a tempo determinato medici specializzandi
Siglato con procedura urgente in mattinata dal Magnifico Rettore Maurizio Oliviero e dalla Presidente della Regione Umbria Donatella Tesei, l’accordo che prevede l’immediata assunzione straordinaria di medici specializzandi, al fine di far fronte all’emergenza sanitaria causata dall’epidemia COVID-19.
L’accordo è volto a rendere disponibile, nel più breve tempo possibile, alle strutture del Sistema Sanitario regionale nuovo personale medico, avvalendosi delle procedure di reclutamento in deroga previste dal D.L. 9/3/2020.
Gli specializzandi, per la durata del rapporto di lavoro a tempo determinato e fino al perdurare dello stato di emergenza deliberato dal Consiglio dei ministri in data 31 gennaio 2020, resteranno iscritti alla scuola di specializzazione universitaria, svolgendo attività assistenziali coerenti con il livello di competenze raggiunto e affiancando, alle 32 ore settimanali di attività assistenziale previste, circa 6 ore settimanali di attività formativa teorica.
Il Rettore inoltre, nell’accordo, si è impegnato a nome dell’Ateneo a riconoscere le attività formative pratiche svolte dagli specializzandi quale parte integrante e sostanziale dell’intero ciclo di studi ai fini del conseguimento del diploma di specializzazione. Il periodo complessivo di studi dei neo-assunti medici, in questo modo, non subirà alcun prolungamento.
“Si tratta di un ulteriore provvedimento mediante il quale l’Ateneo mette a disposizione tutte le sue migliori risorse” – ha dichiarato il Rettore – “e, grazie all’ulteriore consolidamento del già ottimo spirito di collaborazione con la Regione Umbria, si impegna a fare responsabilmente la sua parte per la tutela del diritto supremo di tutti alla salute. In questa occasione, desidero rivolgere un particolare e sentito ringraziamento ai medici, agli infermieri e a tutto il personale impegnato in prima linea nella strenua lotta all’emergenza. A loro va la gratitudine dell’intera comunità accademica.”
red/com
“Le due istituzioni stanno conducendo insieme un proficuo lavoro.” – sono le parole della Presidente Tesei – “Questo provvedimento ha come fine ultimo la tutela della salute comunitaria. Un sincero ringraziamento va al personale medico, paramedico e sanitario per l’enorme impegno profuso e per lo sforzo in questa battaglia comune”.
Coronavirus: Coletto, “già operativo l’ospedale di pantalla, accolti i primi pazienti”
Dalle ore 20 di giovedì 19 marzo chiuderà il Pronto soccorso e i cittadini che ne avranno necessità, potranno rivolgersi alle altre strutture presenti sul territorio, compresa l’azienda ospedaliera di Perugia.
Al momento sono disponibili 21 posti letto di malattie infettive: il piano di sviluppo prevede da sabato prossimo l’incremento di altre 5 unità, per arrivare così a 26 posti letto che diventeranno 31 entro lunedì 23 marzo. Giovedì 26 marzo inoltre, sarà attivato un reparto di pneumologia con 8 posti letto.
“L’ospedale di Pantalla – sottolinea l’assessore Coletto – è ‘parzialmente e temporaneamente’ utilizzato per gestire l’emergenza epidemiologica da Covid-19, destinando spazi indipendenti, con accesso dedicato, a reparto di terapia intensiva per pazienti sospetti o positivi. L’utilizzo del nosocomio di Pantalla rientra nel Piano predisposto dalla Regione che prevede una rete ospedaliera per fronteggiare nel miglior modo possibile la pandemia. Si tratta quindi, di una misura straordinaria – precisa Coletto – adottata per offrire la migliore assistenza alle persone che hanno bisogno di essere ricoverate. L’Ospedale sarà fornito di tutte le strumentazioni e dotazioni utili a fronteggiare l’emergenza e che, comunque, resteranno in dotazione”.
Coronavirus, 277 nuovi casi in Toscana. In tutto sono 1.330 i contagi
Sono 277 i nuovi casi positivi al Coronavirus registrati in Toscana a ventiquattro ore dal precedente bollettino, analizzati nei laboratori toscani. Salgono dunque a 1.330 i contagiati dall’inizio dell’emergenza. Dieci guarigioni virali (i cosiddetti “negativizzati”), sette guarigioni cliniche e 22 decessi (5 in più rispetto al dato di ieri). I casi attualmente positivi in cura rimangono dunque 1.291. Spetterà in ogni caso all’Istituto superiore di sanità attribuire le morti al Coronavirus: si tratta infatti di persone, da 65 a 100 anni, tutte affette da più patologie.
Questi i decessi che si sono verificati in Toscana, con l’indicazione di sesso, età, comune del domicilio: M, 79 anni, Pisa; M, 77, Licciana Nardi (Massa Carrara); M, 87, Mulazzo (Massa Carrara); M, 84, Villafranca in Lunigiana (Massa Carrara); M, 81, Castelnuovo in Garfagnana (Lucca); M, 70, Agliana (Pistoia); M, 98, Livorno; M, 93, Pisa; F, 92, Lucca; F, 94, Livorno; M, 65, Fivizzano (Massa Carrara); F, 96, Mulazzo (Massa Carrara); F, 79, Firenze; M, 88, Poggibonsi (Siena); M, 83, Livorno; M, 70, Quarrata (Pistoia); F, 100, Carmignano (Prato); F, 69, Montopoli Valdarno; M, 87, Carrara; M, 77, Lucca; M, 82, Camaiore; M, 72, Lucca.
Per quanto riguarda i ricoveri, ad oggi sono in totale 587, di cui 160 in terapia intensiva.
Questi i numeri che fotografano la situazione toscana a mercoledì 18 marzo, così come sono stati trasmessi dall’assessorato al diritto alla salute al Ministero della salute, e comunicati dal capo della Protezione civile Angelo Borrelli.
Di 1.330 tamponi fino ad oggi risultati positivi al test, questa è la suddivisione per provincia di segnalazione, che non sempre corrisponde necessariamente a quella di residenza: 295 Firenze, 122 Pistoia, 59 Prato (totale Asl centro: 476), 205 Lucca, 176 Massa-Carrara, 124 Pisa, 62 Livorno (totale Asl nord ovest: 567), 68 Grosseto, 77 Siena, 142 Arezzo (totale sud est: 287).
Dal 1° febbraio ad oggi nei laboratori toscani sono stati effettuati in tutto 7.606 tamponi, su 6.739 persone (in alcuni casi sono stati effettuati più test per lo stesso paziente).
Dal monitoraggio giornaliero sono invece 10.140 le persone in isolamento domiciliare in tutta la Toscana, di cui 4.146 prese in carico attraverso i numeri dedicati, attivati da ciascuna Asl. Di questi ultimi, sono 2.163 persone nella Asl centro (Firenze – Empoli – Prato – Pistoia), 1.817 persone nella Asl nord ovest (Lucca – Massa Carrara – Pisa – Livorno) e 166 nella sud est (Arezzo – Siena – Grosseto). Gli altri 5.994 sono cittadini che hanno avuto contatti stretti con casi positivi: 702 nella Asl centro, 2.771 nella Asl nord ovest e 2.521 nella Asl sud est.
Le informazioni sui singoli casi saranno fornite dagli uffici stampa delle aziende sanitarie, nel rispetto della privacy.
Coronavirus, PD Umbertide: “Più strumenti di protezione per operatori sanitari e più tamponi alla popolazione”
Anche ad Umbertide, purtroppo, ci troviamo in questi giorni a fronteggiare l’emergenza Coronavirus. I casi di soggetti positivi fra la popolazione sono in aumento. L’8 per cento dei contagiati in Italia è un operatore sanitario. La Fondazione Gimbe ha rielaborato i dati forniti dall’Istituto superiore di sanità e ha calcolato che sono saliti a 2.629, ovvero l’8,3 per cento dei casi totali, gli operatori sanitari contagiati dal nuovo coronavirus. I dati sono aggiornati a ieri e il presidente di Gimbe, Nino Cartabellotta, osserva che “il numero di operatori sanitari infetti è enorme. L’8,3% dei casi totali è una percentuale più che doppia rispetto alla coorte cinese”. Anche in diverse realtà dell’Umbria il virus non ha di certo risparmiato chi lavora nella sanità. Secondo il Pd umbertidese “serve che il personale sia dotato di adeguati strumenti di protezione (mascherine, guanti, camici e quanto serve) e questo a tutela degli operatori in prima linea (ai quali va il nostro sincero ringraziamento) e a tutela dei pazienti. Tutto questo è evidente anche nelle strutture sanitarie di Umbertide dove la strumentazione a disposizione non è del tutto adeguata alle necessità.” “Siamo vicini – dicono dal partito – A tutti quelli che ogni giorno svolgono il loro lavoro con serietà, professionalità e spirito di sacrificio. E poi – si legge nella nota, per concludere- un appello: “Occorre mettere in sicurezza la popolazione effettuando tamponi in modo massiccio anche sui soggetti asintomatici a partire da quelli più deboli. Serve uno sforzo comune per debellare il virus e tornare alla normalità.”
L’arcobaleno visibile dalla Rsa Martini Santa Croce Anghiari: dagli anziani un messaggio di coraggio.
Sulle facciate della Residenza che domina dall’alto il paese è apparso l’arcobaleno disegnato dagli ospiti della struttura con l’aiuto degli animatori. Un incoraggiamento a tutta la comunità “a resistere” lanciato dagli ospiti della residenza.
Un grande messaggio che viene proprio dagli anziani, le persone più fragili che in questo momento buio ci invitano alla “resilienza” inviato fuori al mondo, al proprio paese e ai familiari che non vedono da tanti giorni per dire che ” andrà tutto bene”
Si ricorda che a seguito delle disposizioni emanate dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri sono state sospese le visite esterne fino a quando le condizioni di rischio saranno ridotte. Una misura dolorosa ma necessaria per tutelare la salute degli ospiti che sono comunque raggiungibili per conversazioni telefoniche o video chiamata così come il personale della struttura rimane a disposizione per tutte le informazioni. Sarà cura del personale avvisare per particolari esigenze.
Le attività all’interno della Residenza proseguono come di consueto senza ridurre le prestazioni erogate, anzi sono state intensificate le ore di animazione al fine di rendere la giornata degli ospiti quanto più possibile serene.
Un grande ringraziamento dall’amministrazione va a tutti gli operatori che con professionalità, responsabilità e amore si prendono cura dei nostri cari anziani.