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Coronavirus, accordo con albergatori e agriturismi per sistemare oltre 2mila isolati

Ventiquattro ore e le Asl riceveranno l’elenco delle strutture alberghiere che saranno utilizzabili per ospitare i malati e il personale medico risultati positivi al virus ma asintomatici, come pure medici e infermieri, pur negativi, che per maggior tutela dei familiari con cui vivono, visto il contatto ripetuto con i malati, è opportuno che se ne stiano isolati. Le stesse strutture potranno essere utilizzate per pazienti con lievi e pochi sintomi e che non abbiano necessità di essere ricoverati, appena positivizzati, oppure dimessi dall’ospedale in condizioni stabili ma ancora positivi.

Il presidente della Toscana Enrico Rossi aveva anticipato nei giorni scorsi il piano a cui si stava lavorando. L’obiettivo dichiarato era trovare oltre duemila posti pronti all’uso, in caso di necessità, e la Regione ha raggiunto oggi un accordo con le associazioni degli albergatori e degli agriturismi, oggetto di una specifica ordinanza (la n. 15 del 18 marzo).

“Ci siamo mossi per garantire anzitutto la maggior sicurezza possibile ai cittadini – spiega il presidente Rossi – Se uno deve starsene isolato, è meglio così che tornarsene a casa assieme alla famiglia. Libereremo in questo modo anche posti in ospedale. E grande è stata la disponibilità offerta dalle associazioni degli albergatori e dalle categorie che rappresentano gli agriturismi”.

L’intesa prevede una tariffa unica, vuoto per pieno, per qualsiasi tipo di struttura, frutto di una media della varie situazioni presenti sul territorio. Spetterà alle Asl mettersi in contatto con gli albergatori disponibili (mentre le aziende ospedaliere si dovranno rapportare con le Asl) e si potranno utilizzare anche strutture che non siano ricomprese nell’elenco che sarà fornito dalla Regione. Naturalmente sono previsti requisiti minimi da garantire, per tutte.

Ogni camera dovrà avere televisore digitale terrestre e wifi ad esempio, riscaldamento, bollitore ed asciugacapelli e servizio di reception e vigilanza ventiquattro ore su ventiquattro per garantire il passaggio di fornitori e personale sanitario, impedendo altresì l’accesso ai non autorizzati. Nelle strutture non si potranno ricevere visite e negli spazi comuni dovranno essere garantite le regole tese ad evitare affollamenti. Prima della consegna tutti i locali saranno dalle Asl sanificati, così come ogni volta che mutassero gli ospiti. Il prezzo fissato è di 30,90 euro a stanza, Iva esclusa.

Saranno le Asl a fornire coperte e lenzuola (cambiate ogni sette giorni) ed asciugamani (sostituiti ogni due). Ugualmente sarà la Asl a garantire a proprie spese agli ospiti carta igienica, bagno schiuma e shampoo, colazione, pranzo e cena.

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La Regione dà il via libera alla realizzazione di 280 nuovi posti di terapia intensiva

In attuazione dell’ordinanza n. 16 emessa oggi, 18 marzo 2020 dal presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, la Regione ha deliberato di realizzare un totale di 280 postazioni aggiuntive di terapia intensiva come ulteriori misure straordinarie per il contrasto ed il contenimento sul territorio regionale della diffusione del virus COVID-19.

Saranno realizzate in 13 presidi ospedalieri, 4 situati nell’area nord ovest, 5 nell’area centrale e 4 nella sud est. Un importo pari a € 2.382.660, stanziati dalla Giunta Regionale, saranno necessari per la realizzazione di lavori di adeguamento delle strutture, mentre 13.664.000 euro, forniti dal Dipartimento di Protezione Civile, saranno utilizzati per l’acquisto di attrezzature medicali. Il costo totale dell’intervento sarà quindi pari a 16.046.660 euro.

Nell’area nord ovest si tratta degli ospedali di Campo di Marte (Lucca) che ospiterà 72 nuove postazioni, dell’ospedale di Carrara che ne accoglierà 24, dell’ex ospedale di Massa con 27 nuovi posti e del Santa Chiara di Pisa con 22.

Nell’area centrale l’ospedale di Santa Maria Nuova di Firenze ne avrà 12, quello dell’Annunziata a Bagmo a Ripoli (FI) 6, il Palagi di Firenze 14, il Santo Stefano di Prato e il San Jacopo di Pistoia 6 ciascuno, mentre a Careggi le nuove postazioni di terapia intensiva saranno 34.

Nell’area sud est i nuovi posti saranno 8 all’ospedale di Grosseto, 24 in quello di Arezzo e 25 in quello di Siena.

In allegato la tabella con i costi e le caratteristiche dei singoli interventi.

“Le Aziende – spiega il presidente Rossi –  realizzeranno le nuove postazioni nel più breve tempo possibile. Potranno anche derogare sia dalle normali procedure burocratiche che da queste previsioni di distribuzione dei posti letto, ma per farlo avranno bisogno di una esplicita ordinanza emessa dal presidente della Regione”.

Enrico Rossi ha emanato oggi un’ulteriore ordinanza che definisce le linee guida di indirizzo per il percorso diagnostico-terapeutico in ambito ospedaliero e peri-ospedaliero per i pazienti affetti da COVID-19 e in particolare le caratteristiche cliniche e terapeutiche che è necessario attivare, in un crescente livello di intensità di cura, dal momento dell’entrata del paziente in ospedale, sino all’eventuale ricovero in terapia intensiva.

Le linee guida sono state definite da un’apposita Commissione di esperti e a queste dovranno attenersi le Aziende sanitarie e i diversi soggetti che operano nell’ambito o in raccordo con il Servizio Sanitario Regionale.

Il documento stabilisce la gestione dei casi COVID-19 cosiddetti paucisintomatici, di quelli con sintomatologia respiratoria impegnativa e di quelli non COVID-19. Vengono indicati nel dettaglio il percorso pre-ricovero (con gli esami effettuati nell’inquadramento iniziale del paziente), la diagnostica effettuata durante il ricovero, la terapia farmacologica prescritta, le fasi relative ai pazienti che escono dall’area critica, i criteri di dimissibilità ed il percorso post ospedaliero.

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Emergenza coronavirus: dichiarazioni del Sindaco: “riapertura reparto dell’ospedale segno di abnegazione ed efficienza. Plauso a chi sta in trincea”

18 Marzo 2020. Seconda dichiarazione del sindaco di Città di Castello Luciano Bacchetta: “L’annuncio da parte della ASL Umbria 1 della riaperura del reparto di medicina dell’ospedale è un segnale importante di come l’ospedale lavori bene. Sono stati eseguiti tantisimi tamponi perché la vicenda della positività di alcuni operatori sanitari è legata alla fase difficile che stiamo vivendo e al fatto che questa categoria è in trincea, un plauso alla loro efficienza, solidarietà per ognuno di loro. Gli altri reparti continuano ad operare nella normalità. Dai medici agli infermieri, tutti stanno dando una grande prova di abnegazione”.

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Francesco Cenciarini (Ass.re Ambiente del Comune di Umbertide) “continuano gli interventi di sanificazione, da venerdì anche mezzi della Fattoria Autonoma Tabacchi in azione nelle località nord del territorio comunale”

“Proseguono gli interventi di sanificazione di strade e marciapiedi da parte di Gesenu nel capoluogo e nelle frazioni del Comune di Umbertide, iniziati nella mattinata di lunedì” : ad affermarlo è l’assessore all’Ambiente del Comune di Umbertide, Francesco Cenciarini. “Le operazioni – continua l’assessore – andranno avanti nei prossimi giorni e saranno potenziate, nell’ambito di una importante collaborazione con la Fattoria Autonoma Tabacchi (Fat), che garantirà da questo venerdì l’impiego di suoi mezzi nelle frazioni a nord del nostro Comune, così da consentire a Gesenu di concentrarsi nel capoluogo e nelle località poste a sud del territorio comunale”. Infine, l’assessore Cenciarini intende ringraziare Fat “perché questo accordo, senza costi aggiuntivi, permetterà di sanificare  prima e meglio il territorio comunale”.  

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Città di Castello, Covid-19: entro un paio di giorni l’unità operativa di Medicina potrà accogliere nuovi malati

Entro un paio di giorni, appena terminate le operazioni di sanificazione, sarà recuperata la prima porzione dell’unità operativa di Medicina dell’ospedale di Città di Castello al fine di consentire nuovi ricoveri. Continua, invece, normalmente l’attività negli altri reparti, con le restrizioni previste per gli ospedali umbri.

All’interno dell’ospedale di Città di Castello, sono stati eseguiti ad oggi, 18 marzo, 140 tamponi per il Covid-19, di cui 100 su operatori sanitari e 40 su pazienti ricoverati, dopo la chiusura dell’unità operativa di Medicina. 

Complessivamente, sono risultati positivi 11 operatori sanitari e 9 pazienti.

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Contenimento dell’emergenza da Covid-19: Sogepu avvia la sanificazione di tutte le strade di Città di Castello

Su mandato del Comune, Sogepu ha avviato stamattina l’intervento di sanificazione di tutte le strade del territorio di Città di Castello nell’ambito delle azioni di contenimento dell’emergenza da Covid-19.
Le macchine spazzatrici dell’azienda hanno cosparso con una soluzione disinfettante a base di cloro i manti stradali nel rispetto del calendario di pulizia settimanale del capoluogo e delle frazioni del territorio comunale. L’invito ai cittadini è di rimuovere i veicoli dalla carreggiata, prediligendo i garage privati e i parcheggi pubblici, in modo da non ostacolare il passaggio delle spazzatrici e rendere più efficace il servizio.
Venerdì 20 marzo, a partire dalle ore 21.00 e per tutta la notte, verrà eseguito un intervento di sanificazione delle strade principali di tutto il territorio comunale mediante nebulizzazione di disinfettante.
Durante il trattamento i cittadini sono invitati ad adottare alcune precauzioni: chiudere porte e finestre degli edifici, ritirare gli indumenti stesi all’esterno delle abitazioni, ricoverare in casa gli animali, evitare di circolare nei luoghi interessati dal servizio.
I veicoli dotati di nebulizzatore attraverseranno le seguenti zone del territorio comunale: centro storico; zona 167; Salaiolo; La Tina; zona Ospedale; Casella; Garavelle; Zoccolanti; zona Depuratore, Laghi Spada; Montedoro; Fontecchio; Rignaldello; Villaggio Musicale; Meltina; Vingone; Zona Industriale Nord; Riosecco; Europa 92; Graticole; Titta; Lerchi; Cerbara; Piosina; Fraccano; Badiali; Ripole; Vallurbana; Passerina; Grumale; Bocca Serriola; Giove; Nuvole; San Secondo; Fabbrecce; Trestina; Bonsciano; Muccignano; Croce di Castiglione; Badia Petroia; Morra; Volterrano; Petrelle; Lugnano; Santa Lucia; San Maiano; Cinquemiglia; Promano; Cornetto; San Leo Bastia; San Pietro a Monte.
Sogepu chiarisce che le sostanze disinfettanti utilizzate per la sanificazione stradale non sono in alcun modo nocive per le persone e gli animali, nel rispetto delle disposizioni normative in materia.
Per ogni informazione in merito allo svolgimento dei servizi è a disposizione il numero verde di Sogepu: 800.132152.

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Emergenza Coronavirus: Bacchetta “19 positivi, sanitarizzazione in corso. Nuovo appello, state a casa, il picco non è ancora arrivato “

Dichiarazione del sindaco di Città di Castello Luciano Bacchetta: “Aggiorniamo la situazione sull’emergenza Coronavirus: i dati ufficiali della ASL Umbria, che ringraziamo per la collaborazione, d

a 13 casi siamo passati a 19, 6 in più di ieri, alcuni dei quali riguardano la vicenda egata all’ospedale. Le persone in quarantena sono 74. Al termine della quarantena, se non si manifesteranno sintomi come speriamo, potranno tornare alle misure restrittive di tutti noi. Per il diritto umano alla riservatezza, non diremo chi sono ma possiamo dire che si tratta di nuclei familiari. E’ iniziata la sanificazione nella zona sud e nord, dentro il centro storico e i quartieri della circonvallazione. La sostanza che usiamo non è nociva e comunque non ha poteri taumaturgici sul Coronovirus ma serve a stemperare il clima. Per quanto riguarda Poste italiane, rimarranno aperti solo gli uffici di Città di Castello e Cerbara e questo, nei giorni di pensioni, genererà un afflusso, in contrasto con il regime di contrasto al virus che abbiamo assunto. Chiederemo che almeno per alcune scadenze, venga riaperto tutto il circuito. L’Ufficio delle Entrate ci ha comunicato una sospensione delle attività dovuta a un dipendente entrato in contatto con una persona positiva, al fine di mettere tutti in sicurezza. Sottolineo lo spirito di collaborazione anche di questo Ufficio. Aggiungo una nota positiva: lo striscione di solidarietà per gli operatori sanitari di Città di Castello che sono in trincea. Ringrazio alcune società rionale e pro-loco, San Giacomo e Piosina ma anche altre nei prossimi giorni, per le donazioni all’ospedale. In questa situazione ci sono anche risvolti costruttivi. Rinnovo l’appello: bisogna stare a casa. Specialmente i giovani. Anch’io sono nella posizione di molti genitori e so che è difficile ma bisogna farlo. Immaginiamo nei prossimi giorni un aumento delle positività fino ad arrivare al picco e quindi è più che mai necessario stare a casa. MI rivolgo anche agli anziani. Mai come oggi l’isolamento sociale è l’unica carta che abbiamo per fermare il propagarsi del virus”.

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Primo caso di Coronavirus a Sansepolcro: le parole del sindaco Cornioli,alla Cittadinanza, postate sulla sua pagina social

Cari concittadini,

abbiamo il primo caso positivo di Coronavirus a Sansepolcro.

Si tratta di una giovane donna, operatore sanitario che lavora in ospedale, ma non a Sansepolcro.

Essendo una professionista del settore, la persona ha seguito tutti i protocolli del caso, osservando fin da subito un rigido isolamento anche in ambito familiare, con grande rispetto sia verso i familiari che verso la comunità intera. Il comportamento di isolamento lo aveva iniziato già prima di contrarre il virus, perché usciva solo per andare al lavoro, vista la professione che svolge. E’ comunque in buone condizioni di salute.

Questa notizia ci deve spingere a rafforzare ulteriormente i comportamenti e le regole igieniche previste dal decreto ministeriale

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Strade sanificate a Sansepolcro: il ringraziamento dell’amministrazione ai tre terzisti che si sono resi disponibili

Sono state sanificate le principali strade del Comune di Sansepolcro, in coerenza con le disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n.° 6, recante Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19.

Tramite i Social sono arrivate anche tante sollecitazioni dai cittadini a questo proposito, quindi il Comune ha predisposto il lavaggio strade attraverso alcuni mezzi di privati cittadini che gratuitamente si sono messi a disposizione, coadiuvati da personale del Comune e da volontari della protezione civile. Il piano di sanificazione è stato ovviamente condiviso con l’Azienda Sanitaria e prevede la pulizia delle strade con liquido disinfettante fornito gratuitamente dalla Salvarat.

L’amministrazione comunale ringrazia la Salvarat e i tre terzisti: Luca Giovagnini, Giuseppe Marinelli e Daniele Gallai. ❤️

Ecco l’elenco delle strade interessate: Via XX Settembre, Via Matteotti, Piazza Garibaldi, Piazza Torre di Berta, Via Giordano Bruno, Via Aggiunti, Via Beato Ranieri, Viale Diaz, Via Vittorio Veneto, zona ospedale e zona S. Paolo (Via Montefeltro, Via IXX Marzo, Via A. Clarke, Via della Costituzione, Via Galileo Galilei) ; zona COOP e zona Cisa (Viale Osimo, Via Palmiro Togliatti, Via Città Gemellate, Via Giorgio la Pira), Santa Fiora (frazione e zona industriale), Via Luigi Bosi, Via Casa Prato, Via Pasquale Alienati, Via Morton Perez, Via degli Artigiani.

Al momento, l’amministrazione ha deciso di procedere con la sanificazione delle strade principali, soprattutto quelle più frequentate dai cittadini, cioè dove ci sono supermercati e farmacie per esempio.

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Sanificazione strade: grazie alla FAT intervento esteso anche ai comuni di San Giustino e Umbertide

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“Grazie alla disponibilità della Fattoria Autonoma Tabacchi l’intervento di sanificazione delle strade eseguito stamattina nelle frazioni di Città di Castello su mandato dell’amministrazione comunale sarà esteso nei prossimi giorni anche ai comuni di San Giustino e Umbertide”. E’ quanto annunciano il vice sindaco Luca Secondi e l’assessore all’Ambiente Massimo Massetti nel sottolineare “l’importanza di dare sostanza con gesti concreti allo spirito di solidarietà tra comunità dell’Alta Valle del Tevere in una fase di emergenza come quella attuale”. “L’iniziativa della Fattoria Autonoma Tabacchi – osservano Secondi e Massetti – è frutto di una particolare sensibilità che rispecchia quella del mondo agricolo e merita un sentito ringraziamento, che rivolgiamo al presidente Fabio Rossi e agli addetti che conducono in prima persona le operazioni sulle strade”. Stamattina i veicoli della FAT hanno raggiunto tra le ore 6.00 e le ore 9.00 le frazioni a sud e a nord del territorio comunale tifernate, cospargendo i manti stradali con una soluzione disinfettante che, nel rispetto delle disposizioni di legge in materia, non è nociva per le persone e per gli animali. L’intervento proseguirà nei prossimi giorni, contestualmente alle operazioni di sanificazione di Sogepu, che avranno carattere continuativo fino al termine dell’emergenza da Covid-19. Entrambi i servizi non comporteranno alcun onere per il Comune.

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Primo caso di Coronavirus a Sansepolcro. Si tratta di una giovane donna, operatore sanitario che lavora in ospedale, ma non a Sansepolcro

“Abbiamo il primo caso positivo di Coronavirus a Sansepolcro. Si tratta di una giovane donna, operatore sanitario che lavora in ospedale, ma non a Sansepolcro. Essendo una professionista del settore, la persona ha seguito tutti i protocolli del caso, osservando fin da subito un rigido isolamento anche in ambito familiare, con grande  rispetto sia verso i familiari e che verso la comunità intera. Il comportamento di isolamento lo aveva iniziato già prima di contrarre il virus, perché usciva solo per andare al lavoro, vista la professione che svolge. E’ comunque  in buone condizioni di salute. Questa notizia ci deve spingere a rafforzare ulteriormente i comportamenti e le regole igieniche previste dal decreto ministeriale”.

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“All’ospedale San Donato di Arezzo si registra una carenza assoluta di mascherine idonee”. Intervento del Consigliere regionale Marco Casucci (Lega) e del Segretario comunale della Lega Arezzo Alessandro Casi

All’ospedale San Donato di Arezzo si registra una carenza assoluta di dispositivi di protezione individuale, in particolare mascherine idonee ffp2, e quelle chirurgiche sono pochissime. Dall’ospedale ci segnalano che gli operatori sanitari si stanno costruendo mascherine da soli e quelle che hanno le tengono per giorni. Mascherine non indicate per l’ambiente ospedaliero, in grado di schermare da batteri ma non da virus. Il gel igienizzante viene prodotto dalla farmacia ospedaliera e razionato -dichiarano il Consigliere regionale Marco Casucci (Lega) ed il Segretario comunale della Lega Arezzo Alessandro Casi– Ricordiamo che nei giorni scorsi sono state trafugate dalla radiologia due scatole contenenti le mascherine per la protezione del viso.Il sindacato infermieri Nursind ha reso noto di voler denunciare l’Asl Toscana Sud est per “diffusione colposa di epidemia” per non aver fornito al personale sanitario dispositivi idonei alla protezione da Covid-19. Ancora ci sono troppe persone che si recano in ospedale e al pronto soccorso, l’assistenza sta diventando ogni giorno un’impresa improba. Medici e infermieri rischiano contagio e salute ogni istante e hanno diritto a svolgere il loro lavoro in sicurezza. Sono in trincea, non possono scegliere se lavorare da casa o stare lontani dai pazienti”.

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Confartigianato Arezzo il commento al decreto legge appena varato dal Governo

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“L’impatto economico dell’emergenza coronavirus sugli artigiani e sulle micro e piccole imprese è durissimo e vastissimo e saranno assolutamente necessarie ulteriori misure per venire in aiuto agli imprenditori, che in queste condizioni sono impegnati nel contenimento dei danni e a resistere sul mercato”. E’ questo il commento di Ferrer Vanneti, presidente di Confartigianato Arezzo, rispetto al Decreto Legge ‘Cura Italia’ appena varato dal Governo. Vannetti considera questo decreto “una prima risposta apprezzabile ovviamente, ed è importante che gli interventi siano stati estesi a tutti i settori e a tutti i territori. Ma tutti sappiamo che  moltissimo resta da ancora da fare”. “Per prima cosa – entra nel dettaglio Vannetti – sarà necessario  arrivare il ,prima possibile al rinvio dei versamenti del 16 aprile,  perché è facile prevedere che saremo ancora in grave stato di necessità”. Secondo il presidente degli artigiani aretini, infatti, “dopo queste prime misure andrà quindi affrontata la fase due con ulteriori interventi e, a emergenza sanitaria conclusa, saranno necessari provvedimenti dedicati agli indennizzi per i danni subiti dalle imprese e a rilanciarne l’attività”. Vannetti non nasconde il ruolo che ha svolto la sua associazione a livello nazionale: “Il Decreto – spiega ancora il Presidente aretino – recepisce proprio le sollecitazioni di Confartigianato per la sospensione e la proroga di versamenti e adempimenti e le misure di tutela del lavoro”. Confartigianato aveva anche chiesto la sospensione di tutti i versamenti di imposte, tributi e contributi fino almeno per ora al 30 aprile; il rinvio di ogni tipo di scadenza e adempimento che ricade entro il 30 aprile; la moratoria dei mutui in essere fino al 31 dicembre 2020; la copertura delle sospensioni dal lavoro con forme di deroga di cassa integrazione per tutti dipendenti. “Ora sollecitiamo  – spiega ancora Vannetti – la soluzione del problema della miriade di adempimenti delle imprese nei confronti della Pubblica amministrazione: chiediamo siano tutti prorogati con una norma “ombrello“. “Ma Confartigianato Arezzo – conclude Vannetti – come sempre, non aspetta solo i provvedimenti politici o finanziari nazionali, ma è impegnata giorno per giorno a fianco delle imprese socie e delle picciole e medie aziende del territorio”. Su questo interviene il segretario generale dei Confartigianato Arezzo, Alessandra Papini, che spiega: “I nostri uffici sono in funzione senza sosta a servizio dei nostri associati, non riceviamo ovviamente le persone, ma abbiamo creato una vera e propria mobilitazione organizzativa per affiancare gli artigiani in questo momento difficile, sia attraverso il telefono, sia con il web, le mail, e anche con un grande gruppo su whatsapp, per poter dare risposte immediate, chiarimenti operativi, su tutto quello di cui un’impresa può aver bisogno in un momento drammatico quale quello che stiamo vivendo tutti”. “Noi di Confartigianato Arezzo non siamo solo economia – conclude Papini – ma abbiamo anche e soprattutto un grande ruolo sociale, e siamo accanto col massimo impegno possibile ai nostri imprenditori e alle loro famiglie”.

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La Usl Umbria 1 comunica il terzo caso di positività al Covid-19 nel Comune di Umbertide

La Usl Umbria 1 ha dato comunicazione del terzo caso di positività al Covid-19 nel Comune di Umbertide.
Il soggetto si trova attualmente in isolamento domiciliare.

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Coronavirus: in umbria 2 deceduti, 247 positivi, 648 fuori da isolamento fiduciario

Dei 247 pazienti 9 sono di fuori regione: nella provincia di Perugia i positivi sono 164 e 74 in quella di Terni: sono ricoverati in 75 (3 di questi sono di fuori regione), di cui 53 nell’ospedale di Perugia e 19 in quello di Terni. Dei 75 ricoverati, 21 sono in terapia intensiva, 11 nell’ospedale di Perugia e 10 in quello di Terni.

Le persone in osservazione sono 2210: di questi, 1549 sono nella provincia di Perugia e 661 in quella di Terni. Nel complesso entro le ore 24 del 17 marzo, sono stati eseguiti 1615 tamponi.

Sempre alla stessa data risultano 648 soggetti usciti dall’isolamento di cui 492 nella provincia di Perugia e 156 in quella di Terni.

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“Oro d’Autore” cuore del futuro Museo dell’oro ad Arezzo

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Creare ad Arezzo un vero e proprio “Museo dell’Oro”, parte del sistema museale regionale e nazionale, partendo dall’esposizione della preziosa collezione ‘Oro d’Autore’, di proprietà della Regione Toscana, custodita in gran parte dalla società Arezzo Fiere e destinata ad essere esposta integralmente negli spazi del Palazzo di Fraternita. Questo lo scopo per il quale Regione Toscana, Comune di Arezzo, Società Arezzo Fiere e Congressi e Fondazione Guido d’Arezzo sottoscriveranno a breve un Protocollo di intesa finalizzato alla valorizzazione della collezione ed alla promozione della realtà produttiva, turistica e culturale aretina. Lo schema del protocollo è stato approvato dalla Giunta regionale nella sua ultima seduta, e vede come proponenti il Presidente Rossi, la vicepresidente Monica Barni e gli Assessori Bugli e Ciuoffo.

“La Regione Toscana – spiega Barni – ha scelto ne 2019 di acquisire la collezione ‘Oro d’Autore’ per garantire la conservazione  e la valorizzazione di un importante patrimonio della città e della regione. L’esposizione della collezione Oro d’Autore costituirà il primo nucleo di un futuro museo cui spetterà il compito di far conoscere la tradizione orafa del territorio e di sostenere una vocazione che ha radici antiche e lega mondo artistico e produttivo, artigianato di qualità e turismo”.

“Il protocollo per la valorizzazione della collezione “Oro d’autore” – spiegano l’assessore regionale al governo del territorio Vincenzo Ceccarelli e l’assessore alle attività produttive e turismo Stefano Ciuoffo – è un primo importante passo per la creazione, ad Arezzo, di un polo culturale che coronerà la lunga e ricca tradizione produttiva ed artigianale di questo territorio e che siamo certi contribuirà a sostenere e rafforzare l’idea del distretto aretino come patria dell’oreficeria di qualità”.

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“Pronti a denunciare Asl Toscana Sud Est per diffusione colposa dell’epidemia”. Il sindacato degli infermieri, “Gravi inadempienze della Direzione Aziendale. In mancanza di provvedimenti urgenti ricorreremo allo stato di agitazione”

“Gravi inadempienze e violazione delle norme stabilite per decreto dal Governo: siamo pronti a denunciare l’Azienda Sanitaria Toscana Sud Est per diffusione colposa dell’epidemia. In mancanza di riscontro da parte dell’Asl informeremo le competenti autorità giudiziarie civili per la tutela dei diritti del personale sanitario e l’ispettorato del lavoro, fino a ricorrere allo stato di agitazione del personale infermieristico”. E’ quanto si legge nell’esposto presentato ai Prefetti di Arezzo e Siena, oltre che alla dirigenza dell’Asl Toscana Sud Est edell’Azienda Ospedaliero Universitaria Senese, dalle segreterie del sindacato Nursind per i territori di Arezzo, Siena e Grosseto, rappresentati rispettivamente da Claudio Cullurà, Danilo Malatesta e Valentina Galesi.

Da giorni, infatti, il sindacato autonomo degli infermieri riceve segnalazioni circa la contrazione di forniture di dispositivi idonei alla protezione da Covid-19 per il personale sanitario, fino ad arrivare all’ultima fornitura di maschere non idonee, non indicate per l’ambiente ospedaliero, in grado unicamente di schermare dai batteri e non da virus. “La mancata adeguata protezione del personale sanitario si traduce – si legge nell’esposto – oltre che in una inaccettabile offesa alla dignità degli infermieri e degli OSS impegnati in prima linea a tutela della salute pubblica, anche ad un notevole aumento del rischio clinico per gli operatori che si trovano a lottare quotidianamente”.

“E’ necessario dotare immediatamente il personale sanitario tutto di idonei dispositivi di protezione per come individuati dalla normativa di settore e dalle linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità”. In assenza di adeguamenti immediati, il sindacato “adirà le competenti sedi giudiziarie per il perseguimento dei reati di colposa diffusione dell’epidemia ai sensi dell’art. 452 c.p. e, ove necessario, tentate lesioni e/o omicidio colposo di cui agli art. 582 e 575 c.p.”.

In mancanza di riscontro da parte dell’Asl Toscana Sud Est, il Nursind si rivolgerà anche “alle competenti autorità giudiziarie civili per la tutela dei diritti del personale sanitario anche in via urgente e l’ispettorato del lavoro per l’emissione dei dovuti provvedimenti. Inoltre, in difetto di risposta immediata alle nostre richieste, NurSind proclamerà lo stato di agitazione del personale infermieristico dell’Azienda Sanitaria Toscana Sudest; Azienda Ospedaliero Universitaria Senese”.

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Emergenza coronavirus: il Rotary Club Arezzo organizza raccolta fondi online per il Pronto Soccorso del San Donato

www.rotaryarezzo.org/donazioni-coronavirus. E’ da qui, da questa pagina web del Rotary Club di Arezzo, che tutti coloro che lo vorranno fare, rotariani o meno, potranno effettuare una donazione per il Pronto Soccorso dell’Ospedale San Donato di Arezzo.
“In queste ore difficili – spiega in proposito il presidente del Rotary Club Arezzo, Carlo Greco – moltissime persone si stanno mobilitando per sostenere il sistema sanitario duramente messo alla prova dall’emergenza Coronavirus. Per questo anche il nostro Club ha deciso di attivarsi al fine di raccogliere fondi a sostegno del sistema Sanitario locale della nostra città di Arezzo”.
“Quanto verrà messo a disposizione dalla generosità di chi vorrà partecipare a questa iniziativa – spiega ancora Greco – potrà essere un nostro piccolo ma sentito aiuto a tutti coloro, medici, infermieri e personale tutto dell’ospedale, che si stanno dando da fare in maniera encomiabile a tutela della nostra salute di fronte alla terribile minaccia del coronavirus, e come rotariani non potevamo essere in qualche modo presenti”.
Il Rotary Club Arezzo ha deciso di utilizzare per questa finalità un account PayPal autorizzato, così da offrire a tutti un sistema di garanzia e tutela.

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