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Trasporto pubblico locale, Chiassai Martini e Scapecchi: “salvaguardare la salute di utenti e lavoratori, necessario che i pendolari di Careggi viaggino in sicurezza”

La Presidente della Provincia di Arezzo, Silvia Chiassai Martini e il Vice Presidente con delega al trasporto pubblico locale Federico Scapecchi chiedono alla Regione di tutelare l’utenza e i lavoratori del settore, con particolare attenzione verso i pendolari dell’ospedale di Careggi.

“La Regione Toscana ha disposto il momentaneo depotenziamento di alcune linee del trasporto pubblico locale, a causa della chiusura delle scuole e del calo drastico dell’utenza in questo particolare momento di emergenza. Tuttavia esistono delle situazioni che meritano attenzione e risposte immediate, come quella dei tanti operatori sanitari che dal Valdarno raggiungono ogni mattina l’ospedale di Careggi con il mezzo pubblico e che ci hanno segnalato l’affollamento di alcune corse da e verso Firenze.”

Chiassai Martini e Scapecchi ricordano che “Le disposizioni di legge richiedono che la distanza interpersonale di un metro sia rispettata ovunque, anche all’interno degli autobus, ed è superfluo spiegare l’importanza di preservare tutti gli utenti da eventuali rischi di contagio. Questa attenzione vale ancor di più per gli operatori sanitari che stanno combattendo la guerra contro il Covid-19”

“Le linee in questione sono di competenza della Città Metropolitana di Firenze, ma” – spiegano gli amministratori provinciali – “abbiamo comunque sollecitato la Regione, per tramite dei nostri uffici, affinchè si potenzi il servizio per permettere il rispetto delle condizioni di sicurezza, cosa che dovrebbe essere agevole e di facile attuazione vista la temporanea riduzione d’orario e il conseguente impiego parziale di mezzi e autisti.”

Sono necessarie tutele anche per i lavoratori del settore, a contatto tutto il giorno con il pubblico e quindi a rischio contagio elevato. “Abbiamo a cuore anche la salute del personale viaggiante del trasporto pubblico, pertanto riteniamo opportuno che le Aziende, in accordo con la Regione, provvedano a dotare celermente tutti i propri addetti di mascherine protettive, oltre a verificare che siano effettuate le operazioni di pulizia e sanificazione dei mezzi.”

“La Provincia di Arezzo” – concludono Presidente e Vice “resta a disposizione per raccogliere segnalazioni su eventuali disservizi e non osservanza delle misure di sicurezza sugli autobus”.

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Con “andrà tutto bene” diffondiamo la fiducia e la speranza. Parte dall’Umbria una iniziativa che vede protagonisti i bambini, simbolo di positività e futuro

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In un momento delicato come quello che stiamo vivendo in queste settimane, in cui siamo costretti a rimanere forzatamente a casa, è comprensibile essere preoccupati. Anche il comfort della nostra casa, che nei primi giorni ci dava sicurezza e protezione, inizia a farci sentire ancora più isolati. Non poter uscire per incontrare familiari ed amici ci rende difficile gestire e comprendere il nostro ruolo in tutto questo.

Come spesso accade però, proprio in situazioni di crisi scopriamo il meglio intorno a noi; e se questa spinta ad alzare la testa e continuare a sorridere ci arriva dai bambini; dobbiamo esserne orgogliosi. Sono loro a dirci che “andrà tutto bene”.

#andratuttobene è un’iniziativa pensata per tenere alto il morale e per trasmettere positività, attraverso i disegni dei bambini. In una manciata di giorni ha raccolto migliaia di arcobaleni colorati realizzati in ogni parte d’Italia, anche qui in Umbria, come il disegno realizzato da Leo, un bambino che vive a Scheggino, in Valnerina.

Una zona colpita duramente da importanti eventi sismici, i cui abitanti da anni cercano con forza di tornare a quella normalità che il sisma ha strappato loro.

Anche per questo il disegno che Leo ha realizzato ha un doppio valore: è la voce che quella gente cerca per farsi sentire, ed è la voce di un bambino che, come un gigante, ci rassicura dicendoci che andrà tutto bene.

Io mi fido di Leo, ho fiducia nella forza di un bambino che ha combattuto un terremoto, in una zona dove il paesaggio è incredibilmente bello e la natura fa sentire potente la sua voce. Mi fido perché è un bambino in gamba, che affronta le difficoltà del vivere in un piccolo paese della Valnerina, dove è facile sentirsi isolati, e che riesce, con un disegno, a dare speranza ed emozionare.

Da qui abbiamo deciso come Cesvol, di dare la possibilità a tutti i bambini di condividere, amplificandolo, il messaggio che Leo ci sta mandando da Scheggino. Ad oggi abbiamo già raccolto molti disegni da tutta la Regione e vogliamo continuare finchè l’arcobaleno lo vedremo davvero sopra le nostre teste. Come è giusto che sia, dopo ogni temporale.


Per partecipare a questa iniziativa basta inviarci con la modalità più comoda tra quelle sotto indicate: foto, immagini, grafiche che rappresentino questo intento di positività racchiuso nelle parole ANDRÀ TUTTO BENE.


Il Cesvol provvederà a pubblicare su tutti i suoi canali web i “lavori” realizzati dai bambini, senza alcun intento competitivo o estetico.

Inviare a
Whatsapp: 3476081782
Facebook Messenger: cesvol.centroservizivolontariato
Email andratuttobene@cesvolumbria.org

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Coronavirus, 500mila test per lo screening sierologico. Interesse primario la tutela di medici, infermieiri e operatori sanitari

“La sanità toscana si conferma come un vero e proprio patto per la salute, un patto collettivo e in questo momento ci sentiamo comunità più di sempre”.

Con queste parole il presidente Enrico Rossi ha aperto il videomessaggio odierno in cui ha fatto il punto sui numeri che raccontano di come la Toscana si sta muovendo e sta affrontando l’emergenza, “un momento senza precedenti ma in cui tutti stanno collaborando”.

Screening sierologico – Partirà una vera e propria campagna di screening diffusa. Sarà potenziata la diagnosi col tampone così da migliorare il contenimento della malattia, andando nella direzione dell’isolamento delle persone che risultassero positive.

Il prossimo passo è il test sierologico, un esame del sangue che svela la presenza di anticorpi indicativi del passaggio del virus e che ci aiuterà nel prendere le migliori decisioni su isolamento e guarigione.

La Regione ha ordinato a più fornitori di mettere a disposizione 500mila test. Interesse primario è la tutela dei medici, degli infermieri e degli operatori sanitari e quindi i 60mila dipendenti della sanità toscana e quelli della sanità privata saranno posti allo screening.

Gli altri 400mila test saranno distribuiti sul territorio.

Mascherine – Al netto delle mascherine fornite dalla Protezione civile nazionale, oggi negli ospedali della Toscana sono state distribuite 47 mila mascherine chirurgiche; domani saranno distribute 20mila mascherine ai medici di famiglia, oltre a altre 50mila mascherine negli ospedali; a questo si aggiungono 5000 tute per fare sopralluoghi, 11mila camici e 6000 mascherine FSP2)

A regime la Toscana riuscirà a produrre entro venerdì 100mila mascherine chirurgiche e per martedì ben 150mila.

“Molti imprenditori- ha specificato Rossi -, e li ringrazio, si sono messi a produrre mascherine oltre a camici, tute, gel, facendo della Toscana l’unica regione in cui esiste l’autopruduzione di questi presidi”.

Terapia intensiva – Saranno approntati 280 nuovi posti letto recuperati nelle vecchie strutture per un costo complessivo di 16 milioni di euro.

Negli ultimi 15 anni la Toscana ha visto un aumento del 30% circa delle terapie intensive che sono passate da 347 a 447. Con il fermo dell’attività programmata negli ospedali, tolta l’emergenza, e la attività tempo-dipendente come l’oncologia, dei 447 posti totali potranno rendersi disponibili oltre 250 posti da riservare a coronavirus. Altri posti si potranno ottenere dalle tante sale chirurgiche della Toscana: ci sono ben 300 sale operatorie dove è possibile ricavare 200 posti di terapia intensiva.

Inoltre, grazie a un accordo con la sanità privata saranno disponibili altri 15 posti letto di terapia intensiva.

La Toscana ha infine cercato di aprire nuovi posti e ci è riuscita. Sono in totale 280 i posti nuovi ricavati dai vecchi ospedali dismessi o parzialmente dismessi oppure riflettendo su come i nuovi ospedali possano convertirsi rapidamente con posti di terapia intensiva.

Nello specifico:

– Asl Toscana Nord Ovest ricaverà 72 posti letto di terapia intensiva nel vecchio ospedale di Lucca, nell’ospedale di Carrara usato come poliambulatorio adesso, si potranno ricavare 10 posti al Pronto soccorso ma, se c’è bisogno, se ne potranno trovate altri 14, infine nel vecchio presidio dell’ospedale di Massa altri 37 posti; l’azienda ospedaliera di Pisa fornirà altri 22 posti letto nel vecchio Pronto soccorso del Santa Chiara.

– Asl Toscana Centro ricaverà 12 posti a Santa Maria Nuova grazie ai recenti ammodernamenti; 6 a Ponte a Niccheri, 14 al vecchio IOT ; 6 al nuovo ospedale di Prato e 6 nel nuovo ospedale di Pistoia per un totale di 44 posti letto complessivi.

– Asl Toscana Sud Est ricaverà 8 posti all’ospedale di Grosseto con 8 posti letto a ospedale e 24 all’ospedale di Arezzo per un totale di 32 posti letto a cui si aggiungono i 25 posti letto dell’Azienda ospedaliera di Siena che sono stati recentemente ricavati accelerando gli investimenti;

– Careggi infine trasforma un intero padiglione dotandosi di 34 posti letto.

“Ho parlato di questo piano con il capo della Protezione civile nazionale Borrelli, con il ministro Boccia e con il commissario Arcuri, un piano da 16 milioni, che è piaciuto a livello nazionale. Adesso speriamo che le nostre richieste di fornirci di ventilatori, di monitor siano accolte al più presto e che i posti siano quanto prima disponibili per la Toscana. I posti letto saranno per i toscani, secondo il principio di prossimità – ha aggiunto Rossi – ma non ci chiudiamo nel Granducato, siamo parte della Repubblica italiana e parte del servizio sanitario nazionale.

La migliore situazione in cui ci vogliamo trovare è che a nessuno, qualora il fenomeno dovesse diffondersi, vengano negate le cure, che non ci si debba trovare in quella drammatica situazione per la quale una persona non viene curata in modo appropriato. Tutti nel Sistema sanitario nazionale hanno il diritto di essere curati bene e al meglio. Con questa dotazione noi pensiamo di metterci nella condizione di poter affrontare il picco di questa brutta infezione”.

Solidarietà – Da più parti arriva un moto di solidarietà per fare donazioni. Ringraziando tutti il presidente fa un appello all’organizzazione che dovrà essere centrale. Per chi volesse fare una donazione,  è possibile effettuare un bonifico bancario intestato a ESTAR,
IBAN: IT89Z0503402801000000005970, causale: emergenza Covid-19.

Per info il numero telefonico da chiamare è: 3669395077.

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Sansepolcro, il sindaco interviene sugli ultimi casi di Coronavirus in Valtiberina Toscana. “Ai miei concittadini dico: state a casa”

“A nome della comunità tutta di Sansepolcro, esprimo solidarietà alla cittadinanza di Badia Tedalda per i casi di Coronavirus che si stanno registrando. Da parte nostra, garantiamo massima collaborazione per tutto ciò che e’ possibile. Con l’occasione voglio raccomandarmi di nuovo con i miei concittadini: restate a casa, indossate le mascherine, proteggete gli anziani, lavate spesso le mani, andate al supermercato negli orari meno affollati, abbiate la massima cura e il massimo rispetto delle regole indicate dal Ministero. Ognuno di noi deve fare la sua parte, non saranno giorni facili per nessuno. Per quanto riguarda Sansepolcro, anche oggi non ci sono casi di Coronavirus. Ai miei cittadini dico ancora: state in casa. E’ un momento, purtroppo, fondamentale per il propagarsi del virus”.

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Coronavirus, 187 nuovi casi in Toscana. In tutto 1.053 i contagi dall’inizio dell’emergenza

Sono 187 i nuovi casi positivi al Coronavirus registrati in Toscana a ventiquattro ore dal precedente bollettino, analizzati nei laboratori toscani. Salgono dunque a 1.053 i contagiati dall’inizio dell’emergenza. Sette guarigioni virali (i cosiddetti “negativizzati”), cinque guarigioni cliniche e 17 decessi (5 in più rispetto al dato di ieri). I casi attualmente positivi in cura rimangono dunque 1.024. Spetterà in ogni caso all’Istituto superiore di sanità attribuire le morti al Coronavirus: si tratta infatti di persone, da 65 a 100 anni, tutte affette da più patologie.

Questi i decessi che si sono verificati in Toscana, con l’indicazione di sesso, età, comune del domicilio: M, 79 anni, Pisa; M, 77, Licciana Nardi (Massa Carrara); M, 87, Mulazzo (Massa Carrara); M, 84, Villafranca in Lunigiana (Massa Carrara); M, 81, Castelnuovo in Garfagnana (Lucca); M, 70, Agliana (Pistoia); M, 98, Livorno; M, 93, Pisa; F, 92, Lucca; F, 94, Livorno; M, 65, Fivizzano (Massa Carrara); F, 96, Mulazzo (Massa Carrara); F, 79, Firenze; M, 88, Poggibonsi (Siena); M, 83, Livorno; M, 70, Quarrata (Pistoia); F, 100, Carmignano (Prato).

Per quanto riguarda i ricoveri, ad oggi sono in totale 472, di cui 143 in terapia intensiva.

I numeri che fotografano la situazione toscana a martedì 17 marzo sono quelli che l’assessorato al diritto alla salute ha trasmesso entro le 16.30 al Ministero della salute, e che il capo della Protezione civile Angelo Borrelli comunicherà nella consueta conferenza stampa delle ore 18.

Di 1.053 tamponi fino ad oggi risultati positivi al test, questa è la suddivisione per provincia di segnalazione, che non sempre corrisponde necessariamente a quella di residenza: 214 Firenze,  100 Pistoia, 53 Prato (totale Asl centro: 367), 179 Lucca, 143 Massa-Carrara, 101 Pisa, 59 Livorno (totale Asl nord ovest: 482), 60 Grosseto, 73 Siena, 71 Arezzo (totale sud est: 204).

Dal 1° febbraio ad oggi nei laboratori toscani sono stati effettuati in tutto 6.727 tamponi, su 5.943 persone (in alcuni casi sono stati effettuati più test per lo stesso paziente).

Dal monitoraggio giornaliero (il dato in questo caso è aggiornato a mezzogiorno di oggi) sono invece 8.980 le persone in isolamento domiciliare in tutta la Toscana, di cui 4.170 prese in carico attraverso i numeri dedicati, attivati da ciascuna Asl. Di questi ultimi, sono 2.163 persone nella Asl centro (Firenze – Empoli – Prato – Pistoia), 1.813 persone nella Asl nord ovest (Lucca – Massa Carrara – Pisa – Livorno) e 194 nella sud est (Arezzo – Siena – Grosseto). Gli altri 4.810 sono cittadini che hanno avuto contatti stretti con casi positivi: 600 nella Asl centro, 2.269 nella Asl nord ovest e 1.941 nella Asl sud est.

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Emergenza Covid-19, controlli della Polizia Locale: a Umbertide denunciate tre persone

La Polizia Locale del Comune di Umbertide, nel rispetto delle disposizioni previste dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in materia di contenimento del virus Covid-19, ha denunciato tre persone appiedate, tra cui un minorenne, per il reato di inottemperanza all’ordine impartito dall’Autorità Pubblica per motivi di sicurezza pubblica e igiene di cui all’art. 650 del codice penale. “A fronte di tanti cittadini che con sacrificio rispettano l’obbligo di non uscire di casa se non per necessità – dice il sindaco Luca Carizia – si registrano ancora numerosi casi di persone che non comprendono l’obbligatorietà di limitare al massimo gli spostamenti solo per motivi di lavoro, salute o urgenze. In questo momento è fondamentale restare a casa, senza usare motivazioni inutili con le quali uscire e mettere in pericolo la salute dei cittadini o aggravare la pesantissima situazione del sistema sanitario che in questo momento è concentrato sul coronavirus e non deve essere congestionato da persone che violano il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri o le ordinanze sindacali dei giorni scorsi. Maggiore sarà il rispetto delle regole e prima saremo in grado di tornare alle nostre normali abitudini”.

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Emergenza coronavirus: Luciana Bassini (Ass.re Sociale e protezione civile Città di Castello) “categorie più deboli, sotto controllo, grazie al personale sanitario e a tutti i volontari”

“E’ un’emergenza unica nel suo genere, ma la stiamo affrontando con calma e raziocinio. Per quanto riguarda le categorie più deboli e disagiate, mi rifersco ad anziani soli e disabili, stiamo monitarondo costantemente le loro necessità, tutto al momento è sotto controllo. Colgo l’occasione per ringraziare, per l’enorme sforzo profuso, il personale sanitario, tutti i volontari, la protezione civile che in questo momento, rischiando, stannno garantendo che tutto funzioni correttamente. non mi stancherò mai di ripeterlo, state a casa, uscite solo in caso di reale necessità, è l’unico modo per uscirne al più presto”

https://www.facebook.com/primo.notizie/videos/2525217814365300/
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Stress da Coronavirus: “Era” mette a disposizione gratuitamente gli psicologi per affrontarlo

Coronavirus per molti significa paura, ansia, preoccupazione, tristezza e non solo. Per questo l’associazione “Era” contribuisce ad affrontare l’emergenza che stiamo vivendo a causa della diffusione del COVID-19 attraverso un servizio gratuito di consulenza telefonica con gli psicoterapeuti dell’associazione.
Il servizio è rivolto a tutti, adulti o adolescenti che vogliano confrontarsi con psicologi/psicoterapeuti sulle questioni legate alle conseguenze sulla nostra vita della diffusione di questa pandemia mondiale.
“La resilienza – spiegano infatti gli psicologi coinvolti, Elisa Marcheselli, Roberta Rachini e Alessio Pieri – è un concetto fondamentale, ovvero la capacità di resistere agli urti della vita e adattarsi ai cambiamenti e noi, come Era, vogliamo aiutare a gestire queste difficoltà per chi non riesce a farlo: chi si rivolgerà ai nostri psicologi potrà chiedere e confrontarsi su come affrontare al meglio questo momento, per trasformare una condizione che limita e spaventa, in una risorsa personale di crescita”.
“Non è facile infatti – spiegano ancora da Era – gestione emozioni, affrontare lo stress e la preoccupazione per il lavoro e il futuro, o il bornout per professionisti sanitari. Ci si trova di fronte, in questo momento, a disturbi compulsivi, disturbi dell’alimentazione, dipendenze e altre problematiche pre-esistenti. Noi siamo a disposizione gratuitamente se serve anche semplicemente per aiutare nell’organizzazione del tempo libero e per la divulgazione di tematiche psicologiche e di sviluppo personale”.

I giorni in cui poter chiamare gli psicoterapeuti sono il lunedì, mercoledì e venerdì dalle 11 alle 13. Risponderanno la dr. Elisa Marcheselli 388 652 20 77; la dr. Roberta Rachini 3924131912 e il dr. Alessio Pieri 328 827 42 99.

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Covid-19, una campagna donazioni per sostenere gli ospedali toscani

“Sostieni gli ospedali della Toscana” è la campagna donazioni lanciata da Regione Toscana per acquistare farmaci, dispositivi medici, dispositivi di protezione individuale e attrezzature sanitarie utili a fronteggiare il covid19.

In questo periodo di grave emergenza sanitaria, Estar mette a disposizione dell’intero Sistema sanitario regionale toscano un proprio numero di conto corrente bancario dedicato alla raccolta di denaro che sarà destinato all’acquisto di materiale come mascherine chirurgiche, mascherine FFP2 e FFP3, camici, tute, visiere, occhiali, guanti, gel per disinfezione mani, letti, ventilatori, Cpap, ecc.

Il materiale sarà distribuito poi alle Aziende Sanitarie secondo i fabbisogni e le indicazioni della Regione Toscana, assicurando la massima trasparenza nelle procedure di assegnazione.

Per chi volesse contribuire facendo una donazione a favore degli ospedali della Toscana per fronteggiare l’emergenza coronavirus Covid-19 può fare un versamento tramite

                                                        Bonifico bancario intestato a Estar
                                                   IBAN: IT89 Z 05034 02801 000000005970
                                                   Banco BPM  Firenze
                                                   Piazza Dei Davanzati,3 - 50100 Firenze (FI)
                                                            Causale: Emergenza COVID-19

Al numero di conto corrente bancario tra poche ore sarà aggiunto un numero di cellulare dedicato per informare sulle modalità e gli scopi della campagna di donazione.

Il numero è 3669395077

“Molti cittadini da più parti ci stanno chiedendo istruzioni, anche tramite social, su come poter fare una donazione. Questo è un modo – ha detto l’assessore Stefania Saccardi – per rispondere alla loro grande generosità. Ringraziamo tutti, una testimonianza che come sempre dimostra la velocità con cui la comunità toscana nei momenti più difficili sa rispondere con generosità, stavolta volendo stare al fianco di chi ogni giorno affronta, accanto ai pazienti, la battaglia contro il coronavirus.

L’auspicio è che sul conto corrente bancario di Estar possano confluire donazioni di imprese, associazioni e singoli cittadini. A questi ultimi chiediamo di darci una mano nel diffondere tramite i social il messaggio. Anche così si dà un auto concreto”.

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Emergenza Coronavirus: Confindustria Umbria avvia una raccolta fondi tra gli associati per sostenere il Sistema sanitario regionale

Confindustria Umbria ha avviato una raccolta fondi tra le imprese associate per sostenere il sistema sanitario regionale e per offrire un contributo alla comunità dell’Umbria che in queste ore sta affrontando l’emergenza sanitaria.

“La situazione determinata da Covid-19 – spiega il Presidente di Confindustria Umbria Antonio Alunni – richiede un contributo straordinario da parte di tutti, cittadini, imprese e lavoratori. In questo difficile momento, molti nostri associati, oltre a quello che già stanno facendo singolarmente, hanno espresso il desiderio di agire in termini di sistema così da poter intervenire in modo ancora più efficace. I fondi raccolti saranno utilizzati per attività concordate con la Protezione Civile che ci indicherà le modalità e gli interventi più urgenti su cui indirizzare le risorse”.

Per l’occasione è stato aperto un conto corrente su cui poter effettuare i versamenti attraverso un’erogazione liberale con la causale “Confindustria Umbria – donazione per emergenza Coronavirus” – Iban: IT 71 P 03069 03100 000000080135 (Intesa Sanpaolo Spa).

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Emergenza Coronavirus: Confartigianato/ ANCoS dona 20 respiratori pressometrici ai reparti di terapia intensiva degli ospedali italiani

Confartigianato e ANCoS, l’Associazione del Sistema Confartigianato che si occupa di progetti solidali, mettono a disposizione delle strutture ospedaliere italiane impegnate in prima linea nell’assistenza ai pazienti colpiti da coronavirus , 20 Ventilatori Polmonari Pressometrici. I primi sei respiratori saranno consegnati entro il fine settimana in Lombardia: tre verranno donati all’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo e altri tre all’Ospedale Luigi Sacco di Milano.
Nei giorni a seguire le apparecchiature saranno consegnate agli altri ospedali maggiormente congestionati e in difficoltà per la carenza della strumentazione indispensabile alla cura dei pazienti. Con questa iniziativa gli artigiani di Confartigianato fanno un gesto concreto di aiuto alle situazioni più drammatiche con la caratteristica che li contraddistingue: fatti e non parole.
“Vogliamo offrire un contributo concreto alla battaglia che tutto il Paese sta combattendo contro il virus, a cominciare dalle strutture sanitarie che sono in prima linea a fronteggiare l’emergenza. Siamo convinti che facendo tutti la nostra parte, uniti, responsabili e solidali al fianco delle persone e degli imprenditori, potremo superare l’emergenza sanitaria e costruire le condizioni della ripresa economica”. “In questo drammatico momento – dice Italo Macori, Presidente di ANCoS Confartigianato – abbiamo sentito il dovere di aiutare il personale medico e infermieristico che senza sosta sta lavorando per garantire assistenza ai malati. Mai come ora sentiamo forte il richiamo alla solidarietà, per la quale ci adoperiamo da sempre: ogni gesto che serva a salvare vite umane noi lo faremo , nei limiti delle nostre possibilità”.

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Coronavirus Bacchetta: “edicole presidio di democrazia e punto di riferimento per la comunita’. Grazie ai giornalisti e operatori informazione ad ogni livello per il prezioso lavoro che svolgono”


“Fra le categorie professionali e i soggetti coinvolti ormai da setti-mane in questa vera e propria battaglia al Coronavirus e che ogni mattina sono al loro posto per garantire un servizio utile e indispensabile per la comunità figurano a pieno titolo anche gli edicolanti del centro storico, dei quartieri e della periferia della nostra città. A loro e ai distributori della carta stampa stampata va tutta la nostra ammirazione e gratitudine per il ruolo sociale che svolgono con tutte le preacuzioni imposte dai protocolli sanitari”. E’ quanto dichiarato, questa mattina dal sindaco, Luciano Bacchetta, subito dopo aver ritirato in edicola (nella foto in piazza Matteotti con il titolare Roberto Alfonsi) i quotidiani, “strumento indispensabile per conoscere le informazioni, serie, utili ed ufficiali, mai cosi’ necessarie come in questo momento di particolare difficoltà che il paese sta attraversando”. “Grazie dunque a tutti gli edicolanti della città e attraverso il cavalier Gianni Conti, distributore per i punti vendita dell’Umbria della carta stampata impegnato nella rappresentanza del sistema di vendita insieme al segretario provinciale del Sinagi Fabio Pipparoni, grazie anche a tutti coloro che ogni mattina consegnano puntualmente giornali e riviste”. “Il nostro rispetto e la nostra attenzione infine – ha concluso Bacchetta – per il lavoro dei giornalisti, del quale ribadiamo, ora più che mai, ad ogni livello pubblico e privato, l’indispensabilità di un’azione a tutela della democrazia e del diritto dei cittadini a essere informati, che non può essere messa in discussione in alcun modo, al pari della sopravvivenza dei punti vendita della carta stampata, che oltre ad assicurare la diffusione dei prodotti editoriali rappresentano un presidio fondamentale del territorio e un punto di riferimento per le comunità”.

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Residenza protetta “G. Balducci”: “invitiamo i cittadini a non diffondere notizie non veritiere”

A seguito delle voci e notizie apparse sui social relative ad un nostro ospite risultato positivo al COVID 19, si comunica che, dopo il primo trasferimento ad un presidio ospedaliero, in data odierna, è stato trasferito all’Ospedale Media Valle del Tevere di Pantalla ed è in condizioni stabili. A tal fine si fa appello ai cittadini di non diffondere notizie non veritiere nel rispetto delle persone e dei loro familiari.

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La Fattoria Autonoma Tabacchi ha dato la propria disponibilità a collaborare con il Comune di Città di Castello per la sanificazione delle strade e di altre strutture pubbliche

Comunicato stampaPer la lotta al Coronavirus, la Fattoria Autonoma Tabacchi ha dato la propria disponibilità a collaborare con il Comune di Città di Castello per la sanificazione delle strade e di altre strutture pubbliche. L’intervento con manodopera e attrezzature, già in dotazione ai tabacchicoltori dell’Alta Valle del Tevere, sarà coordinato dal Comune e avviato nei tempi più brevi.

La FAT in questo momento così difficile, anche per la vita cittadina, mette quindi a disposizione personale e mezzi al fine di contrastare la diffusione del virus.

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Secondo caso coronavirus Umbertide: Carizia “mi appello al vostro senso civico, è un grande atto di responsabilità nei confronti delle nostre famiglie, della nostra comunità. State a casa!”

“Ci è arrivata, da ASL, la comunicazione del secondo caso di positività, il soggetto, sono stati attivati tutti i protocolli sanitari, come da decfreto governativo. Rinnovo l’invito a tutti voi di stare a casa, occorre uscire solo per lavoro, urgenze e necessità. Devono essere limitati i contatti, questo è fondamentale, mi appello al vostro senso civico, è un grande atto di responsabilità nei confronti delle nostre famiglie, della nostra comunità

https://www.facebook.com/primo.notizie/videos/196576848271724/
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Domani al via la sanificazione delle strade di tutto il territorio. Secondi e Massetti: “vicini ai cittadini con un intervento finalizzato ad aumentare la percezione di sicurezza, ma le misure efficaci sono restare a casa ed evitare contatti diretti tra le persone”

Da domani, mercoledì 18 marzo, l’amministrazione comunale di Città di Castello attiverà un intervento di sanificazione delle strade di tutto il territorio che si protrarrà in maniera continuativa per l’intero periodo dell’emergenza da Corovanirus. Il servizio sarà svolto settimanalmente da Sogepu attraverso le proprie macchine spazzatrici, che opereranno nel capoluogo nelle fasce orarie mattutine abituali, in collaborazione con i trattori dotati di autobotte che in questa fase iniziale saranno messi a disposizione dalla Fattoria Autonoma Tabacchi e saranno su strada nelle frazioni dalle ore 6.00 alle ore 9.00. Le operazioni saranno eseguite senza alcun onere per il Comune. Per consentire un trattamento più efficace i cittadini sono invitati a parcheggiare i veicoli in modo da non intralciare il passaggio dei mezzi per la disinfezione, preferendo la sosta nei garage privati e nei posteggi pubblici. Alla disinfezione a terra si aggiungerà un intervento di sanificazione verticale mediante nebulizzazione, attraverso i mezzi di un’azienda specializzata che nei prossimi giorni saranno in azione nell’intero territorio comunale. “Abbiamo ritenuto importante far sentire ai cittadini l’attenzione e la vicinanza dell’amministrazione comunale anche sotto questo profilo di intervento, in modo da aumentare la percezione di sicurezza che è un indispensabile fattore di tranquillità in una situazione di emergenza come quella che stiamo vivendo”, affermano il vice sindaco Luca Secondi e l’assessore all’Ambiente Massimo Massetti, nel puntualizzare comunque che “la sanificazione delle strade non è ritenuta dagli enti preposti un fattore in grado di contrastare realmente la diffusione del Coronavirus, che invece è arginata efficacemente dall’adozione dei comportamenti individuali corretti indicati nei decreti della Presidenza del Consiglio dei Ministri che continuiamo a raccomandare ai cittadini: restare a casa, rispettare le distanze tra individui, evitare assembramenti e adottare dispositivi di protezione individuale”. Insieme al sindaco Luciano Bacchetta, Secondi e Massetti rivolgono “un sentito ringraziamento alla Fattoria Autonoma Tabacchi, che ha dato un segnale importante dello spirito di solidarietà che contraddistingue il mondo agricolo, e a Sogepu, che si è prontamente attivata per garantire in tutto il territorio comunale un servizio non episodico e di facciata, ma strutturato e continuativo, a beneficio dell’intera collettività”.

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Emergenza coronavirus: dichiarazioni del Sindaco: “13 positivi, da domani sanitarizzazione costante di strade, pressing sulla regione per kit di protezione personale sanitario

Dichiarazione del sindaco di Città di Castello Luciano Bacchetta: “Come già preannunciato nell’incontro di ieri, aggiorniamo la situazione rispetto all’emergenza Coronavirus. Ai 9 casi accertati se ne sono aggiunti altri quattro a cui va la nostra vicinanza. I cittadini si stanno attenendo alle istruzioni anche se è molto sacrificante per i bambini e i più giovani. Anche ieri auto con i megafoni hanno inviato a stare a casa, come se ci fosse il coprifuoco. Questo è quanto dobbiamo fare adesso. Stare a casa. Ci stiamo adoperando per fornire di strumenti di protezione gli operatori sanitari anche se non è nostra competenza diretta. La Asl Umbria ha garantito che quanto prima questa carenza verrà risolta: sia per l’ospedale che per la Casa di riposo Muzi Betti. Agli operatori sanitari va la nostra solidarietà umana su cui ricade un peso grande di questa crisi e che stanno già pagando un prezzo in termine di contagio. Domani partirà la sanificazione, che sarà costante, non una tantum, in tutto il territorio comunale. Non debellerà il Coronavirus e di questo dobbiamo essere consapevoli ma serve a tranquillizare i cittadini. Voglio ringraziare SOGEPU e Fat, che ci fornisce i mezzi, che se ne occuperanno. Non sappiamo quando finirà questa vicenda: in questa fase noi non registriamo un’espansione ma questo dato è provvisorio. Il virus è imprevedibile e molto contagioso quindi dobbiamo attendere gli sviluppi. Come mi ha detto una mia amica infermiera, servirebbe un tampone collettivo, per arginare velocemente la diffusione, perché probabilmente le positività sono più di quelle certificate. Non so se questo sarà possibile nel frattempo dobbiamo continuare a rispettare le regole e a lavorare senza fare polemiche. Il consigliere comunale che le ha sollevate – non merita neanche di essere citato –  avrebbe dovuto rivolgerle alla Regione e non al Comune, dato che non sono di sua competenza. Io di polemiche non ne faccio. Cerco di essere costruttivo. La Regione fa quello che può, abbiamo chiesto che gli operatori possano contare su mascherine e quanto serva a mantenere la sicurezza nel luogo di lavoro. Abbraccio idealmente tutti coloro che sono in prima linea, che meritano un grande apprezzamento perché solo sono davvero in guerra e in trincea”.

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Sanificazione delle strade contro l’emergenza Coronavirus. Grazie alla disponibilità dei privati, il Comune procede all’attività di pulizia

E’ partita ieri l’attività di sanificazione delle principali strade del Comune di Sansepolcro, in coerenza con le disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n.° 6, recante Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19.

Tramite i Social sono arrivate anche tante sollecitazioni dai cittadini a questo proposito, quindi il Comune ha predisposto il lavaggio strade attraverso alcuni mezzi di privati cittadini che gratuitamente si sono messi a disposizione, coadiuvati da personale del Comune e da volontari della protezione civile. Il piano di sanificazione è stato ovviamente condiviso con l’Azienda Sanitaria e prevede la pulizia delle strade con liquido disinfettante fornito gratuitamente dalla Salvarat. L’amministrazione comunale ringrazia la Salvarat e i tre terzisti: Luca Giovagnini, Giuseppe Marinelli e Daniele Gallai.

Ieri, uno dei due mezzi è partito dalle principali strade del centro storico: Via XX Settembre, Via Matteotti, Piazza Garibaldi, Piazza Torre di Berta, Via Giordano Bruno, Via Aggiunti, Via Beato Ranieri, Viale Diaz, Via Vittorio Veneto.

Contemporaneamente l’altro mezzo ha sanificato la zona di Santa Fiora (frazione e zona industriale), in particolare le seguenti strade: Via Luigi Bosi, Via Casa Prato, Via Pasquale Alienati, Via Morton Perez, Via degli Artigiani.

Oggi pomeriggio, dalle 16, le zone interessate saranno principalmente due:

  • zona ospedale e zona S. Paolo (Via Montefeltro, Via IXX Marzo, Via A. Clarke, Via della Costituzione, Via Galileo Galilei) ;
  • zona COOP e zona Cisa (Viale Osimo, Via Palmiro Togliatti, Via Città Gemellate, Via Giorgio la Pira).

Al momento, l’amministrazione ha deciso di procedere con la sanificazione delle strade principali, soprattutto quelle più frequentate dai cittadini, cioè dove ci sono supermercati e farmacie per esempio.

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