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Paolo Fratini (Sindaco di San Giustino) “secondo caso di coronavirus, nel nostro comune. Attivati tutti i protocolli sanitari

“Ho appena ricevuto, dall’ Asl 1, la comunicazione di un secondo caso di coronavirus, che interessa il nostro comune. Sono stati immediatamente attivatati tutti i protocolli sanitari, a salvaguardia della nostra salute, per questo 9 cittadini sono sottoposti alla vigilanza sanitaria obbligatoria. In questi giorni, inizieremo con So.ge.pu, il lavaggio e la sanificazione delle strade e dei luoghi pubblici del nostro territorio, chiediamo che questo non sia un unico intervento, ma che lo si renda continuativo nel tempo. Queste misure non ci devono permettere di abbassare la guardia. Dobbiamo evitare di frequentare luoghi pubblici, inoltre serve non affollare i presidi sanitari, che devono essere usati solo in casi di stringente necessità. Rimaniamo a casa, solo in questo modo possiamo essere sicuri di sconfiggere il virus e di uscire da questa emergenza”

https://www.facebook.com/primo.notizie/videos/235040300963875/
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Emergenza coronavirus: a San Giustino attivo il servizio una voce in ascolto

Importante iniziativa, quella lanciata in queste ore, in tutta l’Umbria, grazie ad ANPAS e volta al supporto psicologico della popolazione, per lo sviluppo e il contrasto della solitudine, durante l’emergenza coronavirus. Una voce in ascolto, si propone di fornire un supporto, telefonico, a chi in questo momento sta attraversando delle difficoltà. Contattando il numero 327 5550854 si potrà, anche se a distanza, parlare del proprio disagio. “E’ un’iniziativa di carattere regionale “queste le parole del responsabile protezione civile per ANPAS Umbria Marcello Fortuna “che il comune di San Giustino ha immediatamente recepito. Cerchiamo di stare vicini, grazie al contributo di psicologici, a quelle persone che in questo momento stanno attraversando delle evidenti difficoltà. E’ una situazione nuova, limitare gli spostamenti e in qualche modo la nostra libertà comporta sacrifici, a volte enormi, per questo motivo abbiamo deciso di lanciare la campagna una voce in ascolto, per lo sviluppo della resilienza e il contrasto della solitudine. I volontari, che ringrazio per i rischi che stanno correndo” prosegue Fortuna “hanno risposto in modo esemplare, grazie anche al loro contributo, riusciamo a fornire servizi, che si stanno rilevando, estremamente utili, in questo momento. Siamo in una fase delicata, serve la collaborazione di tutti restare in casa, uscire solo in casi di stringente necessità è l’unico antidoto contro il coronavirus. Aiutateci con il vostro senso civico, l’enorme senso di responsabilità che state mostrando in questi giorni “conclude Fortuna “il nostro sforzo, i vostri sforzi saranno ripagati, quando potremo tornare alla normalità”

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La provincia di Arezzo assume un tecnico informatico

La Provincia di Arezzo prosegue la sua politica assunzionale. E’ pubblicato infatti, nella G.U. 4^ Serie Speciale “Concorsi ed Esami” – n. 21 del 13.3.2020 – il Bando di Concorso pubblico per esami per la copertura con contratto a tempo pieno ed indeterminato di un posto di categoria giuridica C, profilo professionale Tecnico-informatico.

Silvia Chiassai Martini Presidente della Provincia dichiara : “Procediamo con convinzione al rafforzamento del Servizio Informatico dell’Ente, assumendo – dopo il Funzionario C.E.D. di Categoria D dell’anno scorso – un Tecnico di Categoria C, non escludendo la possibilità – qualora ne sussistano le condizioni di scorrere ulteriormente la graduatoria. Le Amministrazioni che mi hanno preceduto non hanno mai investito nell’ufficio informatica interno, ed io voglio invertire nettamente questa, francamente incomprensibile tendenza. E’ impensabile attuare l’innovazione e la digitalizzazione delle amministrazioni pubbliche, ormai obbligo da anni, senza un servizio informatico interno e dover fare ricorso ad addetti esterni. Dobbiamo cogliere tutte le opportunità che le tecnologie digitali sia per l’Ente e sia nei rapporti con i cittadini e imprese.” Le domande di partecipazione al concorso dovranno essere presentate entro il termine perentorio di martedì 14 aprile 2020, e si auspica a fini della tutela della salute di preferire l’invio tramite PEC. Per ulteriori dettagli consultare il sito istituzionale : www.provincia.arezzo.it

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Nuovo caso positivo al virus Covid-19 nel Comune di Umbertide

La Usl Umbria 1 ha dato comunicazione di un nuovo caso positivo al virus Covid-19 nel Comune di Umbertide.
Il soggetto si trova attualmente in isolamento domiciliare.
Ancora una volta diciamo a chi non è costretto a uscire per lavoro, necessità o urgenze, di stare a casa.

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Nuove acque attiva la possibilita’ di posticipare il pagamento delle bollette o di rateizzare gli importi

Per le bollette in scadenza dal 10 marzo al 30 aprile 2020, Nuove Acque offre la possibilità di posticipare di 30 giorni la scadenza di pagamento o di rateizzare il saldo in tre rate nei tre mesi successivi. In entrambi i casi Nuove Acque non applicherà alcun onere o interesse passivo. Per le bollette con importi ingenti saranno definiti piani di rateizzazione specifici, anche in relazione alla situazione contrattuale complessiva e alla regolarità nei pagamenti delle scadenze pregresse. Su indicazione del regolatore nazionale ARERA, gli eventuali provvedimenti per i clienti morosi previsti dal Regolamento del servizio idrico integrato – che si tratti di famiglie e piccole imprese previsti dal Regolamento del servizio idrico integrato vengono rimandati al 3 aprile 2020.
I provvedimenti temporanei sono stati introdotti da Nuove Acque, gestore del servizio idrico integrato in provincia di Arezzo e parte della provincia di Siena, per venire incontro alle esigenze di quelle famiglie e imprese che a fronte dell’emergenza Coronavirus stanno vivendo un momento di difficoltà economica.

Il rinvio della scadenza di pagamento o la rateizzazione potranno essere richiesti direttamente al Servizio Clienti, chiamando il numero verde ai seguenti numeri telefonici:
800391739 (gratuito da telefono fisso) – 199138081 (da mobile, a pagamento secondo il proprio piano tariffario), dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 18.30 e il sabato dalle 8.30 alle 13.30.

Attraverso il servizio call center inoltre è possibile svolgere tutte le pratiche commerciali in via telematica e con il supporto degli operatori, garantendo gli stessi servizi forniti agli sportelli delle agenzie territoriali, chiuse precauzionalmente in base alle recenti disposizioni governative atte a contrastare e contenere il diffondersi del virus Covid-19 (Dpcm 9 marzo 2020), evitando così ogni forma di assembramento in luoghi pubblici.

In alternativa, per le informazioni sulle pratiche commerciali sono disponibili la live chat accessibile dal sito www.nuoveacque.it dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 18.30 e il sabato dalle 8.30 alle 13.30 e, previa registrazione, il servizio ClickAcqua.

Per guasti e urgenze è invece sempre attivo 24h/24h il numero verde 800191919.

Il servizio idrico integrato (acquedotto, fognatura, depurazione) e il pronto intervento sono svolti regolarmente su tutto il territorio gestito.

I provvedimenti introdotti potranno essere oggetto di revoca o modifica in relazione ai provvedimenti che dovesse assumere il Governo e/o l’autorità di regolazione nazionale ARERA nei prossimi giorni.

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Filippo Corbucci (PD Umbertide) “due le proposte presentate in Consiglio Comunale, per alleggerire famiglie e imprese in questo momento di grande difficoltà”

Il titolo di questo post non è altro che una sintesi, se vogliamo, del teorema del sociologo americano specializzato nello studio delle reazioni ai disastri Enrico Quarantelli. Le prime conclusioni: gli eventi catastrofici tirano fuori dall’umanità il meglio. Non è vero che si reagisce istericamente. La solidarietà prevale sul conflitto. La società diventa più democratica. Svaniscono, almeno temporaneamente, le diseguaglianze e le distinzioni di classe. Si soffre e si lavora insieme. Il mio pensiero va a tutti coloro che stanno svolgendo la difficilissima missione di proteggere vite umane con un gigantesco impegno e con scelte coraggiose. Dal Governo al personale sanitario, dalla Protezione civile ai trasportatori, dagli operatori ecologici a tutti i dipendenti di alimentari, farmacie e attività di primaria necessità. A tutti i negozianti e a quelle attività costrette a chiudere e a soffrire in questa fase e che andranno aiutate appena l’emergenza sarà passata.

Noi come minoranza in Consiglio Comunale abbiamo già dato la nostra assoluta disponibilità a collaborare con l’Amministrazione. Abbiamo deciso anche di avanzare due proposte:

1) spostare per tutti al 30 settembre il pagamento della prima rata della tassa sui rifiuti – Tari (anziché Aprile) e poi rimodulare la rateizzazione in modo che l’ultima rata sia da pagare entro fine febbraio 2021

2) al fine di andare incontro ai fornitori del Comune di Umbertide, l’ente invece di pagare alla scadenza, effettuerà il pagamento a vista fattura, senza rimessa diretta, proprio per andare incontro alle imprese.

Per chi ha un ruolo istituzionale, anche se di minoranza, è un imperativo e necessità primaria in questa fase contribuire costruttivamente, senza alcuna polemica, alla salvaguardia della salute dei cittadini. Noi ci siamo, completamente disponibili. Ognuno di noi è chiamato a fare la propria parte.

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COOP su CORONAVIRUS: decisa la chiusura dei punti vendita Coop e Superconti per domenica 22 e 29 marzo

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“La riteniamo una misura doverosa per contribuire a limitare le presenze per strada diluendo gli acquisti delle famiglie durante i giorni feriali della settimana e impedendone la concentrazione durante la domenica e, contemporaneamente per venire incontro alle necessità dei colleghi che operano nei punti vendita e che potranno così ottenere una pausa in grado anche di attenuare la tensione delle scorse settimane.”.

È stata decisa la chiusura dei punti vendita Coop e Superconti la domenica, a partire dalla prossima domenica 22 marzo, per le prossime 2 settimane, rivalutando al termine delle 2 settimane la situazione.
Dopo l’istituzione del comitato di crisi nazionale e le regole per lavorare in sicurezza, Coop vara a livello nazionale una nuova misura che ha una duplice valenza: rispondere alle esigenze del personale che lavora nei punti vendita e limitare ulteriormente le uscite da casa delle persone in linea con le indicazioni del Governo.

“La riteniamo una misura doverosa per due motivi entrambi importanti. Così facendo contribuiamo a limitare le presenze per strada diluendo gli acquisti delle famiglie durante i giorni feriali della settimana e impedendone la concentrazione durante la domenica. Contemporaneamente veniamo incontro alle necessità dei colleghi che operano nei punti vendita e che tanto stanno facendo per garantire un servizio essenziale alle persone; sarà utile per avere una pausa in più in grado di attenuare la tensione delle scorse settimane. La misura è ovviamente eccezionale e limitata.”.

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Intesa Comune e Azienda ospedaliera per limitare accessi nella struttura. Provvedimento già esecutivo, visite parenti contingentate

L’azienda ospedaliera di Perugia comunica che Il sindaco Andrea Romizi, allo scopo di contribuire ad un servizio di utilità per i cittadini, ha attivato il Centro Operativo Comunale, con il contributo di Protezione civile e associazioni di volontariato per fornire informazioni e assistenza ai cittadini in visita all’ospedale durante la fase di emergenza Coronavirus. 
Durante un incontro che si è svolto nella giornata di lunedì 16 marzo, coordinato dal commissario straordinario Antonio Onnis, è stata individuata la priorità di regolamentare gli accessi in ospedale. Il commissario Onnis tiene subito a precisare che “non si tratta di provvedimenti tesi a ridurre la libertà dei cittadini, ma che hanno come unico scopo quello la tutela della loro salute e quella degli operatori sanitari”.  D’intesa con il sindaco Romizi è stata infatti adottata una linea di comportamento che “sconsiglia l’accesso in ospedale, salvo comprovate necessità, che dovranno essere documentate con contestuale verificare da parte del personale preposto”. È stato specificato che anche i fornitori “dovranno dimostrare l’urgenza della consegna di presidi o di altri beni di prima necessità”. 
In virtù dell’accordo, il Centro Operativo Comunale – COC, ha attivato Protezione civile e associazioni di volontariato per presidiare gli accessi in ospedale, che conducono alle strutture di degenze.
Le decisioni adottate, viene precisato nella nota, sono coerenti  a quelle stabilite dalla Regione allo scopo di contenere la diffusione del contagio. Sarà consentito negli orari stabiliti e solo in situazioni di estrema necessità, l’accesso in corsia di un solo familiare, ribadito  che l’assistenza viene costantemente garantita dal personale sanitario. 
Nella stessa nota l’ospedale specifica che gli ingressi da cui si potrà accedere sono tre: quello principale di piazzale Menghini, quello che conduce direttamente al  CUP ( accesso da piazzale Gambuli), ed infine quello situato a fianco del Pronto Soccorso per raggiungere il Triage avanzato situato nel prefabbricato recentemente predisposto. Il personale che regolamenterà gli accessi sarà presente agli ingressi per garantire anche informazioni e facilitare “ accessi esclusivamente necessari”. 

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Emergenza coronavirus: partita a Sansepolcro la sanificazione delle principali strade del comune

Abbiamo ricevuto molte sollecitazioni dai cittadini e così, il tempo di organizzarci, e siamo operativi.

Grazie per le segnalazioni, cerchiamo di essere sempre pronti a rispondere, anche e soprattutto in questo momento di difficoltà generale.
La sanificazione è partita poco fa e coprirà nei prossimi giorni le principali strade del nostro Comune. Questo quanto pubblicato, nella pagina istituzionale Facebook del Comune di Sanserpolcro

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Coronavirus, spesa a domicilio per anziani e persone fragili

Spesa a domicilio per anziani, per le categorie a rischio, per le persone che non possono uscire dalla propria abitazione e che non possono contare sull’aiuto di familiari o conoscenti per la consegna a domicilio di beni alimentari e di prima necessità.

E’ stato approvato oggi lo schema di protocollo tra Regione, Anci e soggetti della grande distribuzione (Coop l’ha già sottoscritto, in procinto di sottoscriverlo anche Conad e Esselunga, e comunque il protocollo è aperto a tutti i soggetti della GD) che permetterà il servizio tramite il terzo settore e il volontariato.

Organizzare e coordinare i volontari sarà compito dei Comuni, in collaborazione con gli esercizi commerciali presenti sul proprio territorio.

La Regione Toscana, tramite la Sala operativa regionale della Protezione civile, garantirà il supporto e il coordinamento dell’attività e, tramite le Zone distretto e la Società della salute, la copertura finanziaria dei relativi fabbisogni.

La grande distribuzione, da parte sua, si impegna ad assicurare corsie preferenziali ai volontari per l’acquisto della spesa e ogni altra forma di facilitazione necessaria, garantendo in ogni caso la consegna dei beni ai volontari.

Per consentire il più efficiente svolgimento del servizio, Regione, Anci e grande distribuzione si impegnano a garantire il rifornimento dei beni di prima necessità alle persone aventi diritto nelle forme e nei modi eventualmente anche concordati a livello locale fra i Centri operativi comunali e gli esercizi della grande distribuzione.

“E’ essenziale in questa fase – commenta il presidente della Regione Enrico Rossi – che le persone anziane e tutti coloro che, per motivi di salute, rientrano nelle categorie a rischio possano restare in casa e rispettare tutte le regole per prevenire il contagio. Chi vive solo è più indifeso. Per questo grazie a questa intesa, al lavoro di squadra con grande distribuzione e terzo settore, la nostra protezione civile, insieme ai Comuni, coordinerà al meglio le energie di esercizi commerciali e volontariato, di cui voglio sottolineare lo sforzo, in queste difficili giornate, per stare vicini alle persone più fragili e alle loro necessità quotidiane”.

“Questo accordo – spiegano le assessore  welfare e diritto alla salute Stefania Saccardi e all’ambiente e protezione civile Federica Fratoni – segue la delibera che stanziava 3 milioni di euro per dare una mano agli anziani fragili e soli, attraverso il volontariato e terzo settore. Il nostro grazie a chi ci darà una mano, insieme alla grande distribuzione, per aiutare i nostri anziani”.

“In questa drammatica situazione – fa eco il presidente di Anci Toscana Matteo Biffoni – tutelare le persone più fragili e sole è uno dei primi compiti di un amministratore; questo accordo è un segno concreto di aiuto ed assistenza, che condividiamo con la grande distribuzione. Un grande ringraziamento va alle associazioni di volontariato, che oggi più che dimostrano di essere un pilastro delle nostre comunità. Voglio anche ringraziare i negozi di vicinato, che soprattutto nei piccoli Comuni assicurano un servizio fondamentale ai loro concittadini”.

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Emergenza Codiv-19, Sassolini (FI): “Bacchetta se ci sei batti un colpo, basta silenzi o frasi di circostanza, vogliamo sapere qual è la reale situazione nel territorio tifernate”

“Basta silenzi o frasi di circostanza: l’emergenza Coronavirus è tangibile in tutto il territorio comunale di Città di Castello, in primis all’ospedale, e il sindaco Bacchetta, invece di fornire dettagliate informazioni, ed essere in costante contatto con i suoi cittadini, si cela in un silenzio assordante e compare in sporadici video o comunicati stampa tardivi e poco esplicativi”: è il capogruppo di Forza Italia Cesare Sassolini ad intervenire facendosi portavoce delle tante persone che chiedono informazioni e cerca di farsi promotore, attraverso una task force di forze politiche ed imprenditoriale per non lasciare soli i tifernati, soprattutto “coloro che lavorano in ambito sanitario”.
“La gente è stanca, esasperata. Notizie, vere, false, a metà tra realtà e fantasia, circolano, soprattutto nel web e le persone si spaventano ancora di più. Serve un leader che sappia comunicare tempestivamente le informazioni e che comunichi qual è la reale situazione delle persone positive a Città di Castello, per tutelare tutti i cittadini. Il quinto piano dell’ospedale di Città di Castello è stato chiuso e alcuni operatori sanitari, medici, infermieri, oss e osa, sono in stato di isolamento. Alcuni dei quali già risultati positivi al tampone. Lo ha comunicato, con una nota inviata domenica 15 marzo nel tardo pomeriggio, la Usl Umbria 1. I tamponi, inoltre, sembrerebbero essere ancora troppi pochi rispetto alle persone che potrebbero aver contratto il virus. Sarebbe, seppur ormai già tardivo, arrivato il momento di chiedere a gran voce di avere più tamponi disponibili per poter verificare che, almeno gli operatori in ambito sanitario, stiano bene e non contagino altre persone”.
“Stiamo parlando di persone, nostri concittadini, amici, parenti, vicini di casa che possono essere loro malgrado entrati in contatto con persone positive al Codiv-19 e che vanno assolutamente tutelate. Basta silenzi e mezze verità – urla Sassolini – Bacchetta dica la realtà dei fatti. Il nostro ospedale non è in grado di sopportare questo tipo di emergenza. Già a suo tempo avevo presentato un’interrogazione circa la non idoneità dell’ospedale ad ospitare casi di malattie infettive ed avevo già proposto, a suo tempo, di inviare casi particolari a Perugia, dove c’è un reparto idoneo, oppure di attrezzare una parte del nosocomio tifernate alla degenza di pazienti con patologie infettive. Per la loro ed altrui sicurezza. Non è stato fatto. L’ospedale avrebbe continuato ad ospitare chiunque anche in questo periodo di emergenza ed ora viene chiuso un reparto. Com’è la situazione negli altri reparti? Soprattutto al pronto soccorso, come stanno i nostri medici ed infermieri? Hanno il materiale di protezione idoneo per non contagiarli? Sono madri e padri, figli e figlie di tutti noi: devono essere protetti per svolgere questo delicato ed indispensabile lavoro”.
“Mi giunge voce, ma non avendolo ufficializzato il primo cittadino né la Usl Umbria 1, rimane una voce come tante altre, che oltre ai tamponi scarseggerebbero anche le mascherine e i guanti. Io mi metto a disposizione per cercare di reperirne il maggior numero possibile per aiutare il lavoro ospedaliero. Ma da solo è poco. Basta guardare i colori delle bandiere politiche, basta note stampe tardive: serve un serio lavoro di squadra. Tutti noi consiglieri comunali, di opposizione e di maggioranza, dobbiamo metterci al servizio del cittadino dando un contributo reale all’emergenza: uniamoci e dalle nostre conoscenze cerchiamo di reperire mascherine, guanti e quant’altro per proteggere il nostro ospedale che, nonostante le criticità, conta un personale serio e di alta qualità”.
“Caro sindaco, quattro anni fa è stato chiamato dalla città al ruolo di primo cittadino, di leader del nostro Comune: è il momento di tirare fuori la grinta e il coraggio e combattere, tutti insieme, con gli alleati e gli oppositori politici, con il mondo sanitario e con tutti i tifernati, per uscire da questa emergenza. Ma per farlo serve chiarezza e realismo. Non temporeggiamenti e mezze verità”.

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Coronavirus, 85 nuovi casi di Covid-19 in Toscana. In tutto 866 i contagi dall’inizio dell’emergenza

Sono 85 i nuovi casi positivi al Coronavirus registrati in Toscana a ventiquattro ore dal precedente bollettino, analizzati nei laboratori toscani. Salgono dunque a 866 i contagiati dall’inizio dell’emergenza. Sette guarigioni virali (i cosiddetti “negativizzati”), cinque guarigioni cliniche e 14 decessi. I casi attualmente positivi in cura rimangono dunque 840. Spetterà in ogni caso all’Istituto superiore di sanità attribuire le morti al Coronavirus: si tratta infatti di persone, da 70 a 98 anni, affette da più patologie.

Per quanto riguarda i ricoveri, le maxi-emergenze che raccolgono i relativi dati informano che questi ultimi saranno disponibili solo in tarda serata. Il dato sarà quindi inserito nel comunicato di domani.

I numeri che fotografano la situazione toscana a lunedì 16 marzo sono quelli che l’assessorato al diritto alla salute ha trasmesso entro le 16.30 al Ministero della salute, e che il capo della Protezione civile Angelo Borrelli comunicherà nella consueta conferenza stampa delle ore 18.

Di 866 tamponi fino ad oggi risultati positivi al test, questa è la suddivisione per provincia di segnalazione, che non sempre corrisponde necessariamente a quella di residenza: 186 Firenze, 90 Pistoia, 45 Prato (totale Asl centro: 321), 138 Lucca, 117 Massa-Carrara, 78 Pisa, 53 Livorno (totale Asl nord ovest: 386), 50 Grosseto, 66 Siena, 43 Arezzo (totale sud est: 159).

Dal 1° febbraio ad oggi sono stati esaminati in tutto 5.910 tamponi, per 5.196 pazienti (in alcuni casi sono stati effettuati più test per lo stesso paziente).

Dal monitoraggio giornaliero (il dato in questo caso è aggiornato a mezzogiorno di oggi) sono invece 8.455 le persone in isolamento domiciliare in tutta la Toscana, di cui 4.032 prese in carico attraverso i numeri dedicati, attivati da ciascuna Asl. Di questi ultimi, sono 2.163 persone nella Asl centro (Firenze – Empoli – Prato – Pistoia), 1.628 persone nella Asl nord ovest (Lucca – Massa Carrara – Pisa – Livorno) e 241 nella sud est (Arezzo – Siena – Grosseto). Gli altri 4.423 sono cittadini che hanno avuto contatti stretti con casi positivi: 602 nella Asl centro, 2.200 nella Asl nord ovest e 1.621 nella Asl sud est.

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Coronavirus: 164 i positivi in umbria, 420 fuori dall’isolamento fiduciario

Dai dati aggiornati alla mezzanotte del 15 marzo, 164 persone in Umbria risultano positive al virus Covid-19, mentre 4 pazienti sono guariti.  

Nella provincia di Perugia i positivi sono 104 e 60 in quella di Terni: sono ricoverati in 45, di cui 29 nell’ospedale di Perugia e 16 in quello di Terni. Dei 45 ricoverati, 15 sono in terapia intensiva, 7 nell’ospedale di Perugia e 8 in quello di Terni.

Le persone in osservazione sono 1995: di questi, 1428 sono nella provincia di Perugia e 567 in quella di Terni. Nel complesso entro le ore 24 del 14 marzo, sono stati eseguiti 1093 tamponi.

Sempre alla stessa data risultano 420 soggetti usciti dall’isolamento di cui 287 nella provincia di Perugia e 133 in quella di Terni.

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Emergenza coronavirus Bacchetta “occorre razionalità, calma ed intelligenza”

“Non c’è stata poca comunicazione, ognuno sta lavorando moltissimo, anche se nessuno ha poteri speciali. Occorre razionalità, calma ed intelligenza. Lo dico ai non numerosissimi sciocchi che scrivono sui social dichiarazioni deliranti. Saranno rintracciati e verrà il momento di fare chiarezza. Stiamo lavorando con rischio personale. E’ un dovere che abbiamo, però chiediamo non solo la massima collaborazione ma anche buon gusto e intelligenza. I dati ufficiali, gli unici che siamo autorizzati a comunicare, arrivano nel pomeriggio” 

https://www.facebook.com/primo.notizie/videos/2920259384699726/
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Emergenza coronavirus: Unione montana valtiberina “interventi sociali urgenti e protezione dei cittadini a riscio garantita”

 L’Unione Montana della Valtiberina Toscana informa che con riferimento agli interventi sociali urgenti a protezione dei cittadini a rischio, il servizio non è interrotto e si rende disponibile a progettare percorsi di sostegno individualizzati, come la consegna dei pasti o dei medicinali. Ogni comune dell’Unione può quindi attivare in tal senso l’assistente sociale di riferimento.

Per eventuali contatti/necessità telefonare ai seguenti numeri:

Assistente sociale Agostini Roberta 0575/757886 mail r.agostini@valtiberina.toscana.it

Assistente sociale Angeli Elisabetta 0575/714103 mail e.angeli@valtiberina.toscana.it

Assistente sociale Fontana Elena 0575/730217 mail e.fontana@valtiberina.toscana.it

Assistente sociale Guidobaldi Laura 0575/730296 l.guidobaldi@valtiberina.toscana.it

Assistente sociale Signoretti Brunella 0575/730254 mail run@valtiberina.toscana.it

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Montone – Emergenza Covid-19, aperto il COC comunale. Attivato il servizio gratuito di consegna medicinali e generi alimentari di prima necessità. Chiusi parchi e cimiteri

Il Comune di Montone, pur non registrando alcun caso nel proprio territorio di Covid-19, per contrastare la diffusione del virus e tutelare la propria comunità, ha adottato apposite misure di prevenzione tramite tre ordinanze firmate dal sindaco Mirco Rinaldi.

In particolare il 14 marzo è stato attivato il Centro operativo comunale (C.O.C.) al fine di assicurare, nell’ambito del territorio comunale la direzione e il coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza alla popolazione, in relazione alla situazione di emergenza nazionale. I servizi attivati, grazie al supporto del Gruppo di protezione civile di Montone e del Gruppo alluvionale Alto Tevere sono il servizio gratuito di consegna medicinali e generi alimentari di prima necessità per le persone impossibilitate e prive di rete familiare.

Il Sindaco ha inoltre disposto, con altra ordinanza, che l’accesso agli uffici comunali, fino al 3 aprile, è consentito esclusivamente per servizi e procedure indifferibili e urgenti, previo appuntamento con gli uffici competenti.

Infine, a tutela di tutta la popolazione, è stata disposta la chiusura di parchi, aree sportive pubbliche e cimiteri fino al 3 aprile.

L’amministrazione rende noto che in tutto il territorio la polizia locale effettua controlli giornalieri per gli spostamenti non giustificati.

“Al momento non ci sono casi nel territorio comunale – riferisce il sindaco Mirco Rinaldi -. Invito tuti i cittadini a stare a casa e rispettare tutte le direttive impartite dal Governo e dall’Istituto Superiore di Sanità per contrastare l’emergenza del coronavirus. Il Comune ha attivato un canale informativo riservato nel proprio sito internet, dove la popolazione può accedere alle informazioni aggiornate sul coronavirus. Tutte le notizie aggiornate saranno disponibili anche nei canali social dell’amministrazione.  Per sentirci più vicini e sostenerci in questo difficile momento, in questi giorni attiveremo iniziative che ci faranno sentire ‘meno soli’ nelle nostre abitazioni. Chi vorrà potrà partecipare affacciandosi ai balconi o alle finestre della propria residenza e cantare o ascoltare musica”. 

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Emergenza coronavirus: Fratini (sindaco di San Giustino) “domani effettueremo la sanificazione nelle strade del nostro comune, attenzione questo non sconfiggerà il Coronavirus”

“Domani effettueremo la sanificazione anche nelle strade del Comune di San Giustino, ma tutti dobbiamo sapere che questo non sconfiggerà il Coronavirus. Chiunque lo dica non è attendibile. Non ne diminuirà gli effetti del contagio ma verrà effettuata perché è giusto provvedere a tutto quanto si può fare per stemperare la tensione. Atteniamoci scrupolosamente alle regole, emanate nell’ultimo decreto governativo, questo al momento è il protocollo da seguire, quello che garantisce maggior sicurezza. Nella giornata di ieri, la nostra polizia Municipale ha effetuato controlli, nel nostro territorio, al fine di controllare il rispetto delle regole, che tutti noi ben conosciamo. Ringrazio di cuore tutti i cittadini, non sono state riscontarte violazioni, avanti così, ne usciremo tutti insieme, più forti e consapevoli”

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Emergenza coronavirus: Michele Bettarelli (Pd), “tamponi in modo massiccio anche sugli asintomatici, partendo dai soggetti più esposti, in modo da trovare subito quelli ‘positivi’ ed isolarli”

“Ci troviamo in questi giorni a
fronteggiare l’Emergenza Coronavirus con un forte aumento dei soggetti
positivi fra la popolazione e anche fra gli operatori sanitari. Forse
qualcuno ha preferito non fare tamponi per non creare il panico o perché i
tamponi erano limitati; ma adesso è necessario mettere in sicurezza la
nostra popolazione, iniziando nella nostra regione ad effettuare tamponi in
modo massiccio anche sugli asintomatici e partendo dai soggetti più
esposti”. Così il consigliere regionale Michele Bettarelli (Partito
democratico) in una lettera inviata alla presidente della Regione, Donatella
Tesei e all’assessore alla sanità Luca Coletto.

“Nella lettera – spiega Bettarelli – ho richiesto di eseguire tamponi in
modo massiccio anche sugli asintomatici, in modo da trovare subito i soggetti
positivi e isolarli, così che non possano essere portatori inconsapevoli,
rappresentando l’incognita maggiore di espansione del virus. In
quest’ottica – aggiunge -, Presidenti di Regione si stanno attrezzando ed
esperti autorevoli come il professor Massimo Galli (responsabile di malattie
infettive all’Ospedale Sacco di Milano) sostengono la necessità
“dell’utilizzo massiccio di tamponi agli asintomatici, utile per le misure
di contenimento identificare persone che altrimenti non lo sarebbero e
metterle in quarantena””.

Per Bettarelli vanno dunque effettuati, “adesso, in Umbria, tamponi in modo
massivo, iniziando dai soggetti che in questo momento sono più esposti.  È
necessario, ora – conclude – mettere in sicurezza tutti i nostri cittadini.
Fare adesso il massimo sforzo per evitare il peggio”. RED/as

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