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Voto finale sul Prg operativo stasera in consiglio

A circa un anno dall’adozione, il comune di Città di Castello nella seduta di oggi, martedì 21 gennaio 2020, se i tempi di dibattito saranno quelli previsti, potrebbe approvare la variante generale al piano regolatore parte operativa e dare ai tifernati un nuovo strumento di programmazione urbanistica. L’esame delle circa 260 osservazioni, che arrivano a 309 se si contano i singoli quesiti contenuti in ciascuna osservazione, è iniziato la settimana scorsa. Nelle due sedute precedenti, mercoledì 15 e giovedì 16 gennaio 2020, si era giunti a quota 196; nella convocazione di ieri, lunedì 20 gennaio, l’esame è stato concluso con il voto sull’ultima delle 113 osservazioni rimaste. 15 sono state accolte, 22 parzialmente accolte e 77 respinte, molte di queste ultime in quanto non pertinenti alla parte operativa del prg, che è quella in discussione. Stasera, in diretta streaming ci sarà il dibattito su tutto il contenuto della variante, anche alla luce dell’esito delle osservazioni, e le forze politiche che siedono nell’assemblea tifernate saranno chiamate a dare un giudizio definitivo – approvare o respingere – su uno dei principali atti di programmazione del Comune. Si possono seguire i lavori in diretta a partire dalle 17.00 nel canale you tube del Consiglio comunale di Città di Castello.

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Una vita autonoma nella “Casa in Comune”. La struttura che consente la convivenza e l’indipendenza di alcuni disabili. Il “Dopo di noi” si concretizza grazie alla sinergia tra istituzioni


Inaugurata questa mattina la “Casa in Comune” di Via Pasqui ad Arezzo, un progetto di coabitazione e vita indipendente per 5 persone con disabilità grave di età tra i 18-65 anni. Al momento prende avvio con 4 persone, che già da metà dicembre convivono nell’appartamento. E’ prevista la presenza alternata di due assistenti familiari, qualificati e conviventi, che si occupano dell’organizzazione della casa e di seguire le persone disabili fornendo assistenza, cura e supporto relazionale nel rispetto dei singoli progetti personalizzati.
 
Questa opportunità rientra nel progetto “Niente su di noi senza di noi” che vede come ente capofila il Distretto Arezzo-Casentino-Valtiberina insieme a partners istituzionali e del privato sociale. In questo caso la gestione è affidata alla cooperativa “Progetto 5”. Alla costruzione dell’intero progetto hanno contribuito anche soggetti sostenitori, rappresentati dalle associazioni di volontariato di famiglie con disabili.
 
All’inaugurazione erano presenti il direttore generale della Sud Est Antonio D’Urso, l’assessore comunale Lucia Tanti, la presidente di “Progetto 5” Melania Faggionato, il direttore Alessio D’Aniello, il direttore dei Servizi Sociali per la Sud Est Lia Simonetti e il direttore della Zona Distretto Evaristo Giglio.
 
“Il progetto, avviato in seguito alla Legge 112/2016, rappresenta un nuovo modo di realizzare un sostegno alla disabilità e va ad aggiungersi, ad Arezzo, alla significativa rete di servizi già esistente – ha dichiarato d’Urso – Il finanziamento nazionale, integrato con quello regionale, ha permesso di costruire un progetto così atteso dalla famiglie e dalla comunità, a beneficio di persone con disabilità grave e con una rete familiare assistenziale fragile. Entro il 2020 nasceranno nella stessa Zona Distretto altre due esperienze simili ma siamo soddisfatti di poter dire che in ogni Zona ci sono analoghe iniziative, alcune già attive e altre in fase di avvio. Vorrei ringraziare la Progetto 5, il Comune e il personale della Zona Distretto, Articolazione Aretina, in primis il direttore Evaristo Giglio, per l’impegno che è stato messo in questa progettualità, così complessa e delicata. Dobbiamo continuare in questa direzione. Con la sinergia tra istituzioni si possono raggiungere risultati importanti”.
 
 
L’immobile che ospita “Casa in Comune” è stato messo a disposizione dal Comune di Arezzo e concesso in comodato d’uso gratuito. “Anche questa scelta va in direzione del progetto che abbiamo definito di ‘rigenerazione degli immobili’ – ha dichiarato l’assessore Tanti – Restituire un senso e una finalità a edifici di proprietà pubblica, quindi della città e degli aretini, grazie a progetti sociali inclusivi, in grado di permettere alle persone in difficoltà di vivere comunque in autonomia: solo così possiamo fare emergere le loro competenze e abilità. Un principio di natura etica, propedeutico e funzionale al perseguimento di autentiche pari opportunità. L’amministrazione, ancora una volta, fa un investimento a favore delle famiglie, che possono così pianificare insieme alle istituzioni un percorso di vita per i propri cari, sia ‘durante che dopo di noi’, coerentemente con i bisogni reali”.
 
“Oggi, con l’inaugurazione di Casa In Comune accendiamo una luce nel mondo spesso chiaro scuro delle persone non autosufficienti – ha detto D’Aniello – Siamo orgogliosi che Progetto 5 sia una delle prime cooperative sociali a dare vita a percorsi di indipendenza delle persone con disabilità”.
“Questa è un’azione che consente una importante sinergia con Asl, operatori sociali e famiglie – ha continuato Faggionato – C’è ancora molto lavoro da fare ma sicuramente questo è un primo passo nel processo di generazione di esperienze di Dopo di Noi”.
 
I disabili coinvolti nel progetto, una sessantina, sono stati tutti valutati dall’èquipe U.V.M.D. (Unità di Valutazione Multidimensionale) della Zona Distretto e hanno un PAP (Progetto Assistenziale Personalizzato) che ha definito le attività da seguire.
 
Gli ambiti di intervento sono: percorsi di accompagnamento per favorire lo svincolo dalla famiglia tramite laboratori per il raggiungimento e il consolidamento dell’autonomia personale; laboratori con esperienze graduali di autonomia abitativa al di fuori della famiglia di origine; azioni di supporto alla domiciliarità attraverso la sperimentazione di soluzioni alloggiative in coabitazione; attività di sensibilizzazione, informazione, accompagnamento e sostegno ai familiari di disabili, sempre orientate a favorire lo svincolo dai nuclei familiari.
 

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Il GAL incontra i comuni e le imprese agricole Presto la pubblicazione del bando “Alta Umbria Food”

IMG-20200120-WA0009Proseguono gli incontri del Consiglio di Amministrazione del GAL Alta Umbria con i Comuni del territorio e le Associazioni di Categoria dell’agricoltura (CIA, Coldiretti, Confagricoltura), per definire i contenuti dell’intervento Alta Umbria Food che prevede importanti incentivi per la valorizzazione delle produzioni agroalimentari del territorio.
L’intervento ha una rilevanza assolutamente strategica in quanto prevede il sostegno alle iniziative di promo-commercializzazione sviluppate da partenariati pubblico-privati ed associazioni di imprese del territorio.
L’uscita del bando “Alta Umbria Food” è prevista nella prima decade di marzo e le disponibilità finanziarie saranno di circa un milione di euro.
L’opportunità è veramente ghiotta in quanto i produttori agricoli, grazie ai progetti presentati, avranno la possibilità di valorizzare le loro produzioni attraverso iniziative di promozione di diverso tipo (fiere, degustazioni, web, ecc.) da attuare sul circuito locale. In un momento in cui nel settore del food la competizione tra i prodotti è accesissima diventa di fondamentale importanza dare alle aziende agricole del territorio l’opportunità di “mettere in vetrina” le produzioni agroalimentari tipiche che per qualità non sono seconde a nessuno.
Al fine di ottimizzare gli effetti dell’intervento saranno privilegiati i progetti in grado di promuovere, in maniera efficace ed armonica, la produzione agricola territoriale e l’immagine del territorio dell’Alta Umbria che, per la sua ricchezza storico-naturalistica, diventa un volano di fondamentale importanza per la promozione delle eccellenze territoriali.
L’auspicio della Consiglio di Amministrazione del GAL Alta Umbria è che il territorio esprima un numero di progetti ridotto e su area vasta, favorendo una promozione integrata delle produzioni. In tale senso si è espressa la Presidente del GAL Alta Umbria Giuliana Falaschi: “Stiamo lavorando come sempre partendo dal basso e cioè incontrando le associazioni di categoria e gli enti che saranno interessati dal bando. Le risorse a disposizione sono ingenti per il territorio (quasi un milione di euro) e le potenzialità dell’intervento sono ragguardevoli. L’auspicio del GAL è che all’interno dell’Alta Umbria si creino quelle sinergie fondamentali tra attori pubblici e privati in grado di produrre progetti efficaci e di lunga durata. Per queste ragioni abbiamo chiesto al mondo delle imprese agricole e alle amministrazioni locali di lavorare insieme già prima dell’uscita del bando per individuare percorsi virtuosi finalizzati al rilancio delle produzioni agroalimentari del territorio”.
Per tutte le informazioni relative al progetto Alta Umbria Food e alle altre attività del GAL è possibile contattare gli uffici del GAL Alta Umbria presso la sede di Gubbio (0759220034) o Città di Castello (0758522131).
 

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Un aiuto a persone colpite da Alzheimer, giovane coppia umbertidese effettua donazione alla Residenza Balducci per l’acquisto di bambole reborn per l’applicazione della Doll Therapy

L’Alzheimer è una delle patologie più diffuse e devastanti, esso si combatte anche attraverso le donazioni di privati che hanno a cuore il problema degli anziani che ne sono affetti. È il caso di una giovane coppia umbertidese, Anna Giulia e Andrea che in occasione del battesimo del piccolo Gregorio, hanno voluto destinare una congrua somma alla Residenza Anziani “Balducci”.
Ne danno notizia la presidente Chiara Ciarapica ed il Consiglio di amministrazione della struttura di via dei Patrioti, che hanno specificato che quanto donato verrà utilizzato per l‘acquisto di “Bambole reborn” che, per le loro caratteristiche, si sono rivelate particolarmente utili nell’applicazione della “Doll Therapy”, terapia della bambola, sviluppata in Svezia verso la fine degli anni ’90, che si rifà alla Teoria dell’attaccamento dello psicologo inglese John Bowley.
Costruite con grande cura da esperti artigiani, per assomigliare il più possibile a bambini veri, le “Bambole reborn” sono utilizzate a supporto della terapia farmacologica (purtroppo limitatamente efficace) nel trattamento degli anziani con grave decadimento cognitivo e con disturbi comportamentali, che se ne prendono cura, seguendo un attento protocollo terapeutico.
La bambola “Empathy doll” si trasforma così da semplice giocattolo a strumento terapeutico: grazie alle sue caratteristiche particolari (distribuzione del peso, dimensioni, tessuto morbido, sguardo, capelli sbarazzini, posizione di braccia e gambe, dimensioni e tratti somatici) diventando una risorsa nell’affrontare alcune situazioni problematiche che possono presentarsi durante il decorso della malattia.
Studi recenti hanno infatti dimostrato un miglioramento nella dimensione affettiva e relazionale, attaccamento/accadimento, nella dimensione attentiva, nel comportamento di esplorazione ed un potenziamento della capacità di relazione con il mondo circostante.
Dati confortanti che aprono uno spiraglio sula concreta possibilità di attenuare quei sintomi che impattano notevolmente con il benessere e la qualità di vita del soggetto e di chi gli sta accanto.

 

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Gruppo di aretini dona un manichino per la rianimazione dei bambini Consegnato questa mattina alla Pediatria di Arezzo. Nell’occasione è stato presentato il Focus Group di emergenze pediatriche


Una donazione collettiva che consente di mettere a disposizione della Pediatria di Arezzo un manichino per simulare le manovre di rianimazione pediatrica. La consegna è stata effettuata questa mattina in ospedale.
I donatori sono: i genitori della piccola Emily Trombetti, affetta da una malattia rara; un gruppo di ferrovieri; il gruppo Fratres di Monte San Savino-Civitella in Val di Chiana; tutte le squadre di calcio di Prima Categoria girone E; il settore giovanile della S.S. Arezzo; Simona Benevieri (in ricordo della sorella Jessica), Gianluca Fragai e Lucia Giamboni, i cui figli Anna e Nico sono stati seguiti per un periodo dal reparto. Tutti insieme hanno consentito l’acquisto di questo manichino, per un importo di circa 8 mila euro, che sarà fondamentale per la formazione e l’aggiornamento del personale sanitario.
Alla cerimonia erano presenti il direttore generale della Sud Est Antonio D’Urso, il direttore del Dipartimento Materno Infantile Flavio Civitelli e il direttore della Pediatria di Arezzo Marco Martini.
“Gli aretini hanno ancora una volta concretizzato la vicinanza alla nostra Pediatria e il grazie a tutti non sarebbe sufficiente – ha commentato Martini – Questo importantissimo strumento viene reso disponibile per l’implementazione e il mantenimento dell’expertise nel campo delle emergenze-urgenze pediatriche. Ne fruiranno infermieri e medici della UOC di Pediatria ma anche anestesisti, medici e infermieri del 118, e in particolare tutti coloro che collaborano fruttuosamente nel “Focus Group di emergenze pediatriche” dell’area aretina. Approfittiamo di questa occasione per presentare l’attività del gruppo”.
Il Focus Group per l’emergenza pediatrica si è costituito nel 2018 e lavora per la formazione del personale nel soccorso ai bambini con incontri e corsi periodici, ma soprattutto un confronto costante che si base sulle esperienze vissute quotidianamente. I referenti, sotto il coordinamento del direttore della Pediatria, sono: Nicoletta Martini, Silvia Redditi, Lia Patrussi , Luca Pazzini e Caterina Rango. Ne fanno parte una ventina di operatori, in modo da coprire tutte le competenze e le professionalità necessarie: anestesisti con formazione pediatrica, infermieri del 118, pediatri, neonatologi ecc.
 
“Da quando, lo scorso marzo, ho iniziato a lavorare come direttore generale della Sud Est, non è passata settimana senza aver ricevuto una donazione – ha concluso D’Urso – I territori di Arezzo, Siena e Grosseto dimostrano ogni giorno attaccamento alla sanità e ai propri ospedali. Per noi, è quindi un riconoscimento che ci spinge a fare sempre meglio. Attrezzature, strumenti, borse di studio: tutto quello che ci viene donato dalla cittadinanza ha un valore aggiunto: ringrazio, quindi, questo bel gruppo di aretini che stamani ci consegna il manichino. A maggior ragione, l’impegno per i bambini e la loro salute non deve conoscere flessioni”.
 

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Cai Sansepolcro organizza il 1° corso di avvicinamento alla montagna

La sezione di Sansepolcro organizza nei mesi di Febbraio e Marzo il 1° corso di avvicinamento alla montagna.
Il corso è aperto a tutti i soci e ai non soci a cui piace frequentare la montagna
Lo scopo è di avviare i partecipanti alla frequentazione, alla conoscenza, al rispetto e alla tutela consapevole della montagna e poter camminare sui sentieri con più sicurezza.
Il corso si divide in 3 serate che si svolgeranno nella sede della sezione

  • 20 Febbraio
  • 25 Febbraio
  • 5 Marzo

e di 2 uscite in ambiente

  • 8 Marzo
  • 22 Marzo

Nelle serate in sede parleremo dell’organizzazione del Cai, di come organizzare una escursione, dell’attrezzatura ( dal vestiario allo zaino passando per i scarponi), alla meteorologia e cartografia.
Nelle 2 uscite metteremo in pratica le nozioni acquisite sopra.
 
Le iscrizioni si chiudono Domenica 16 Febbraio e sono gratuite per i soci e
per i non soci la spesa è di 20€.
Per maggiori info contattare
Giovanni Giavelli al 338 8830255

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Al via la sesta edizione del bando di Anghiari Dance Hub per i giovani coreografi C’è tempo fino al 3 aprile per partecipare alla sesta edizione del bando

C’è tempo fino al 3 aprile 2020 per il bando di Anghiari Dance Hub, Centro di Promozione della Danza nato nel gennaio 2015 per volontà di alcuni operatori della danza e del teatro, ideato per fornire a giovani / nuovi coreografi strumenti di approfondimento del proprio percorso creativo. Il progetto per il periodo settembre – dicembre 2020 prevede l’assegnazione di borse di studio per un minimo di 3 e un massimo di 5 coreografi under 35 e i loro interpreti, collaboratori o organizzatori e si configura come un percorso di accompagnamento alla creazione nell’ambito del quale gli artisti selezionati avranno la possibilità di confrontarsi con esperti di diversi settori che, attraverso seminari di gruppo e incontri specifici, metteranno a disposizione le proprie conoscenze e il proprio know how con l’obiettivo di supportare la realizzazione dei singoli progetti coreografici. ADH offrirà i propri spazi per residenze di creazione e collaborerà alla ricerca di altri luoghi di residenza. Il progetto prevede anche un accompagnamento di tipo organizzativo per approfondire le capacità degli stessi autori a dare una struttura efficace alla propria promozione. Nell’arco del progetto i coreografi avranno anche la possibilità di realizzare attività di audience development per sperimentare e approfondire specifiche modalità di sensibilizzazione del pubblico. Fra i tutor si segnalano Mariagia Maggipinto, Matteo Fargion, Guy Cools, Gianni Staropoli e Michele Di Stefano. Le attività si svolgeranno ad Anghiari per il periodo, continuativo, compreso tre il 7 settembre e il 6 dicembre 2020, con la presentazione dei lavori al pubblico il 4 e 5 dicembre. i coreografi interessati a partecipare al progetto dovranno inviare i materiali richiesti dal bando, scaricabile dal sito www.anghiaridancehub.eu entro e non oltre il 3 aprile 2020. Per informazioni è possibile contattare la direttrice artistica Gerarda Ventura scrivendo una mail a direzione@anghiaridancehub.eu o Alessandra Stanghini a organizzazione@anghiaridancehub.eu

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Citerna: finanziato bando del 2018 scuola media Pistrino

Il Gruppo Consiliare “Citerna Bene Comune” esprime tutta la propria soddisfazione in merito al finanziamento di € 835.000,00 per l’adeguamento sismico della scuola media di Pistrino.

Appare doveroso specificare che questo risultato è però frutto di un lavoro lontano nel tempo di cui in troppi sono ansiosi di assumersi la paternità.

Questi interventi di edilizia scolastica per il triennio 2018-2020, finanziati dal Ministero ed erogati, poi, direttamente dalla Regione ai Comuni, sono frutto del lavoro  della precedente amministrazione.

Il Comune di Citerna ha partecipato a questo bando con un progetto di cui al protocollo n.3920 del 20.06.2018 e che, solo ora, è stato finanziato.

Riteniamo questo investimento importantissimo per il nostro Comune perché rivolto alla sicurezza dei nostri figli e dei nostri edifici pubblici, ci fa sorridere, però, quanto pubblicato sui social da alcuni amministratori della giunta Paladino che forse non hanno ben capito che l’attuale governo regionale ha semplicemente ratificato quanto disposto, da altri, ben prima del loro insediamento.

Per il cambiamento stiamo ancora aspettando!

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Viabilità a Trestina: interpellanza del consigliere Vincenti (Tiferno insieme) su si-tuazione del traffico e dei manti stradali

La situazione del traffico e dei manti stradali a Trestina richiede un confronto in commissione Assetto del Territorio per il consigliere di Tiferno Insieme Vittorio Vincenti, che ha presentato una interpellanza per sollecitare il sindaco Luciano Bacchetta e il presidente del consiglio Vincenzo Tofanelli a convocare l’organismo “per esaminare la proposta presentata oltre un anno fa per una soluzione al problema del traffico nella frazione”. Il rappresentante della minoranza domanda “se l’amministrazione comunale intende sollecitare la Provincia al restauro dei fondi stradali delle due provinciale che attraversano l’abitato” e chiede di conoscere “un cronoprogramma degli interventi sulle suddette strade provinciali in ambito urbano, compresi quelli di rifacimento delle strisce pedonali”. Per Vincenti è opportuno anche che venga presentato “un resoconto dettagliato della polizia municipale su quanti controlli sono stati effettuali a Trestina da parte di vigili urbani nel 2019 ed eventualmente quante sanzioni sono state elevate in tutto l’abitato, comprese violazioni di transiti non autorizzati e/o parcheggi non regolari” e che venga reso noto “quali sono i controlli programmati da parte del corpo dei vigili urbani per l’anno a venire, circa transiti di mezzi pesanti non autorizzati e rispetto delle regole dei parcheggi su tutta la frazione”. Nell’ambito dell’approfondimento delle questioni riguardanti la viabilità di Trestina per Vincenti sarebbe anche necessario “risollecitare RFI circa la promessa rimozione delle traverse ferroviarie presso la stazione”, a oltre un mese dall’impegno assunto dalla stessa società. Nel richiamare l’attenzione sulla mozione che presentò in consiglio comunale nell’ottobre del 2018 per proporre una soluzione al transito di mezzi pesanti nel centro dell’abitato di Trestina, Vincenti evidenzia come da gennaio 2019, quanto fu deciso in consiglio comunale di portare la discussione sulla questione nell’organismo consiliare preposto, si attenda la convocazione della commissione Assetto del Territorio “con la presenza della Provincia, sezione gestione dei trasporti, per discutere la proposta”. Rispetto alla problematica del persistente attraversamento dell’abitato da parte dei veicoli adibiti al trasporto merci (documentato con alcune foto nell’interpellanza, ndr), il consigliere di Tiferno Insieme segnala che “esiste un divieto di transito dei mezzi pesanti sulla SP 105 ed esiste una variante ben segnalata e con spazi di manovra congrui a qualsiasi mezzo standard che passa attraverso viale Grecia e viale Brasile”. Vincenti rimarca che la criticità rappresentata si somma allo “stato del fondo stradale dei tratti provinciali, che è in condizioni disastrose”. “Le ormaie e le fessurazioni diffuse sulla pavimentazione ammalorata e invecchiata danno adito all’apertura di vere e proprie voragini in caso di ogni evento atmosferico”, osserva l’esponente della minoranza, nel far presente che “tale stato delle strade aumenta in maniera consistente il rumore delle autovetture e dei mezzi con arreco di disturbo acustico notevole per i frontisti”, mentre “la segnaletica orizzontale, quali strisce di delimitazioni stradali e strisce pedonali, è pressoché scomparsa dalle strade per obsolescenza”. Quanto ai controlli, Vincenti rileva che “i vigili urbani sono presenti presso la frazione di Trestina solamente durante l’orario mattutino nei pressi dei plessi scolastici” e che “si ricorda a memoria degli abitanti che i vigili urbani nel 2019 sono stati visti dentro il centro abitato solamente due volte nel periodo estivo per controllare i transiti presso viale Parini”. “La sicurezza stradale è importate e i cittadini di Trestina non sono cittadini di serie B perché le strade centrali sono curate dall’amministrazione provinciale che stenta a fare le dovute manutenzioni”, puntualizza Vincenti, nel ribadire che “i transiti dei mezzi pesanti sono sempre pericolosi” e che “la presenza di controlli da parte dei vigili urbani potrebbe scongiurare tali transiti, peraltro non autorizzati essendo la segnaletica orizzontale già presente”.

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KILOWATT TUTTO L’ANNO VII Edizione – Inverno/Primavera 2020 dal 24 gennaio al 15 maggio

 

Al via le attività invernali – primaverili di Kilowatt Tutto l’Anno che da gennaio a maggio animano la cittadina di Sansepolcro. Molto di più di una stagione teatrale: una proposta culturale per l’intera città che si trasforma in uno spazio aperto di creazione, ospitando artisti dall’Italia e dall’Europa.
 
Spettacoli, prove aperte, attività che coinvolgono bambini, studenti, adulti di genere ed età differenti, per un dialogo costante tra artisti e cittadini che si dirama dal Teatro alla Misericordia attraversando l’intera città.
 
Il 24 gennaio ripartono le attività di Kilowatt Tutto l’Anno che accompagneranno i cittadini di Sansepolcro fino al 15 maggio, con spettacoli di teatro/danza, prove aperte al termine di periodi di residenza e molte attività rivolte alla cittadinanza. 7 gli appuntamenti in programma, 1 spettacolo e 6 prove aperte, esiti del lavoro degli artisti ospiti in residenza presso il Teatro alla Misericordia. Scelta dalla Regione Toscana e dal Ministero della Cultura come una delle due sedi del Centro di Residenza della Toscana, l’Associazione CapoTrave/Kilowatt ospita durante tutto l’anno artisti nazionali e internazionali in residenza creativa. Una preziosa occasione per l’artista di avere il tempo necessario per la creazione, di poter lavorare su se stesso e sul proprio  progetto in maniera continuativa, ma anche un’opportunità di scambio grazie ai momenti di incontro con i cittadini, sia adulti che bambini, che vengono coinvolti durante il processo creativo. Un programma di residenze artistiche e ospitalità che consente a Kilowatt di operare con continuità sul territorio, facendosi promotore dell’arte e della cultura a tempo pieno, tutti i mesi dell’anno.
 
“Grazie a Kilowatt Tutto l’Anno abbiamo modo di sviluppare un approccio al teatro che vuole ricercare un diretto coinvolgimento del territorio. Attraverso le residenze e gli spettacoli che si terranno al Teatro alla Misericordia, prosegue il cammino che vuole porre sempre di più gli spettatori in una dimensione attiva, incrementando quell’attitudine alla sperimentazione che la nostra città ha acquisito negli anni.” – afferma l’Assessore alla Cultura Gabriele Marconcini.
 
“Un’intera città in residenza artistica: questo l’obiettivo di CapoTrave/Kilowatt che, oltre al Festival estivo, ospita durante tutto l’anno, a Sansepolcro, artisti nazionali e internazionali. La residenza artistica è il tempo della creazione, il momento in cui l’artista crea insieme al suo gruppo di lavoro, in vista del debutto ufficiale. Un tempo dedicato all’ascolto, alla realizzazione e all’incontro con la città e i suoi abitanti.” – dichiarano Lucia Franchi e Luca Ricci dell’Associazione CapoTrave/Kilowatt – “Ospitando in residenza artisti nazionali e internazionali portiamo il nome di Sansepolcro nel resto d’Italia e d’Europa, promuovendo il suo importante passato ma anche il presente che la vede ancora una volta luogo centrale per la creazione artistica”.
 
 
Il primo appuntamento è venerdì 24 gennaio alle 21, con la prova aperta di Puntata Zero, della compagnia Fabbrica C. Puntata Zero è un progetto che coinvolge artisti indipendenti intenzionati a sviluppare modelli e pratiche di ricerca nel circo contemporaneo. Al termine di ogni residenza, ogni artista coinvolto nel processo presenta alla comunità locale la propria ricerca, sotto lo sguardo di un tutor che fa da ponte tra spettatori e artisti.
 
Giovedì 13 febbraio alle 21 la prova aperta di Goodbye Kreisky, una co-produzione all’interno del progetto europeo Be SpectACTive! Un lavoro del collettivo Nesterval ambientato nella Vienna degli anni ’60, tra questioni personali e risvolti politici. Dal 2011 il collettivo austriaco realizza progetti site-specific coinvolgendo il pubblico in performance di teatro immersivo. Gli artisti in residenza lavoreranno con un gruppo di donne di Sansepolcro che negli anni ’60 aderirono a partiti politici o movimenti di sinistra.
 
Lunedì 24 e martedì 25 febbraio alle 21 va in scena Piccola Patria di CapoTrave, compagnia residente fondata da Lucia Franchi e Luca Ricci che continuano a esplorare l’universo sociale e politico contemporaneo, affrontando uno dei fenomeni del nostro tempo: la frammentazione in piccole patrie e l’incapacità della politica di comprendere le reali necessità dei cittadini. Lo spettacolo racconta della scelta di isolamento di una piccola comunità che decide di separarsi dal resto del Paese. Protagonisti della vicenda tre personaggi il cui passato è misteriosamente intrecciato, tra fatti violenti, speranze future e tradimenti. Lo spettacolo vede in scena Simone Faloppa, Gabriele Paolocà e Gioia Salvatori.
 
Marzo è all’insegna della danza: giovedì 26 alle 21 la prova aperta di LOVE / Paradisi artificiali, del coreografo Davide Valrosso che esplora il mondo delle pulsioni attraverso il linguaggio delle immagini, per riuscire a materializzare un mondo metafisico, allucinogeno e sfocato fatto di vizi e virtù dove l’amore fa da collagene sia in forma di Eros che come Thanatos. Davide Valrosso è coreografo residente del Balletto di Roma, artista associato del Festival Oriente Occidente e coordinatore di “C.I.M.D. – incubatore per futuri coreografi”.
 
Sabato 4 aprile alle 21, la prova aperta di Uno studio su Elia Kazan, scritto da Matteo Luoni diretto da Pablo Solari, con Woody Neri, Valeria Perdonò. Nel 1952, Elia Kazan, uno dei più acclamati registi di Hollywood, tradisce molti tra amici e colleghi, denunciandoli come comunisti al governo americano. Da quel momento, Elia continuerà la sua carriera stellata di successo, fama, soldi e sesso, ma sarà per sempre perseguitato dal marchio nero dell’infamia.
 
Due le prove aperte di maggio: domenica 3 alle 18 l’appuntamento è con Figli, scritto, diretto e interpretato da Alessia Berardi e Ferdinando Vaselli della compagnia 20chiavi Teatro, che in questo lavoro indaga il significato della parola “figlio” in ogni sua accezione attraverso un ricco reportage composto da dialoghi intensi e racconti personali, intimi, tratti da una serie di interviste raccolte attraversando l’Italia. A concludere il cartellone dell’edizione Inverno Primavera, l’appuntamento di venerdì 15 maggio alle 21, con la  prova aperta di Tycoons della compagnia Servomuto teatro, scritto e diretto da Michele Segreto. Tycoons racconta la nascita, nel Novecento, di un nuovo modo di investire e
 
speculare in borsa e con il credito, la possibilità di creare denaro dal denaro: un mondo fatto di pochi uomini, smisuratamente ricchi, che controllano finanza, industria e politica.
 
Due le progettualità rivolte alle Scuole superiori di Sansepolcro: progetto “Tandem”, finanziato da Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze all’interno del progetto Nuovi Pubblici, prevede un’attività insieme alla webzine milanese Stratagemmi Prospettive Teatrali. Il progetto biturgense comprende diversi incontri con quattro classi degli Istituti superiori che partecipano a osservatori critici e laboratori di scrittura finalizzati a dare ai ragazzi gli strumenti che consentiranno loro di analizzare e recensire le prove aperte in programma.
 
Simili obiettivi, ma con diverse azioni, si propone anche il progetto “VisioYoung” che nasce dall’ormai collaudato gruppo dei Visionari che caratterizza l’offerta di formazione del pubblico di CapoTrave/Kilowatt: i ragazzi del Convitto INPS Regina Elena avranno il compito di scegliere uno spettacolo (che si uniranno agli altri 8 scelti dai Visionari) da portare a Kilowatt Festival 2020. Il progetto prevede una serie di incontri preliminari in cui vengono forniti ai ragazzi i mezzi per poter comprendere i lavori che andranno a vedere. In seguito, il progetto si svilupperà di pari passo a quello dei Visionari portando alla scelta definitiva dello spettacolo (tra gli oltre 350 video che arrivano per il bando ogni anno) attraverso il lavoro di gruppo e la discussione comunitaria. Entrambi i progetti hanno lo scopo di aiutare i ragazzi a sviluppare un senso critico e stimolare in loro il lavoro di gruppo, focalizzando l’attenzione sugli elementi caratterizzanti del teatro e della danza contemporanea.
 
Tra le varie progettualità, una è dedicata interamente ai più piccoli, con la seconda edizione di “La Scuola Elementare del Teatro e della Danza”, ispirato a un’analoga esperienza di successo ideata dal Teatro Dimora di Mondaino, in provincia di Rimini. A Sansepolcro la proposta è stata accolta dalle scuole primarie “Maestre Pie” e “De Amicis”. Il progetto prevede che diverse classi vengano invitate a tutte le 16 residenze che CapoTrave/Kilowatt ospita nel corso del periodo settembre 2019 – maggio 2020. L’idea è che i bambini restino in teatro per un’ora e dopo un’interazione costruttiva con gli artisti, tornino in classe, dove siano stimolati dalla maestra a riflettere e a fare dei lavori su ciò che hanno visto. Il senso di questo progetto è creare confidenza e continuità tra il bambino e lo spazio teatrale, mostrarglielo nel suo dietro le quinte, nel suo essere luogo di meraviglia, ma anche di lavoro.

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PROGETTO “DONMILANI2”, UN AIUTO CONCRETO PER TANTI ADOLESCENTI


Superare la terza media è difficile per tanti ragazzi fragili. Questi adolescenti si trovano da soli ad affrontare gli insuccessi scolastici. Exodus Onlus riesce a ridare loro le concrete motivazioni per proseguire nello studio. Un concreto sostegno che deriva da un progetto nazionale, applicato anche in Umbria in numerose sedi di Assisi e Bastia.

Stuazioni di disagio sociale, aree a forte rischio criminalità, modelli educativi disorganizzati, questa è la realtà che tanti adolescenti vivono in tutta la penisola. A tanti ragazzi e alle loro famiglie Exodus Onlus sta regalando una speranza. Si tratta del progetto educativo “Donmilani2”, avviato nel 2010 nei poli di Quarto Oggiaro a Milano e di Africo in provincia di Reggio Calabria, a cui ha fatto seguito il coinvolgimento di numerosi Istituti Scolastici lombardi. E’ cominciato il terzo anno dell’iniziativa negli istituti di Bastia e Assisi, partner coinvolti attivamente così come Ce.S.Vol Umbria delle sedi locali.
Questo nuovo modello educativo mira a prevenire la dispersione scolastica, favorire l’integrazione giovanile comprendendone i bisogni. Tutte le mattine per quasi cinque ore i ragazzi apprendono la scienza, la matematica, la storia, le lingue. L’esperienza diretta conferisce loro un’autostima che il metodo di insegnamento tradizionale non gli ha trasmesso. Un nuovo approccio, dove per suonare la batteria si devono conoscere le frazioni e per cucinare un dolce servono le proporzioni. Nel curriculum scolastico entrano anche materie inusuali come equitazione, vela, pugilato, teatro e danza. In tal modo gli adolescenti costruiscono il proprio bagaglio, progettando la propria vita futura.
“Attraverso il nostro impegno di tutti i giorni vogliamo riuscire a educare i giovani, creare con loro una relazione, fargli capire che crediamo nelle loro potenzialità e soprattutto che possono e devono credere in sé stessi” – commenta la referente umbra Exodus Onlus Barbara Invernizzi. L’iniziativa “DonMilani2” è riferita a giovanissimi, di età compresa tra 11 ed i 17 anni. La fondazione Exodus Onlus è capofila, gli altri 44 partner si snodano su tutto il territorio nazionale. “Noi lavoriamo sulle relazioni: tra genitori e figli, tra studenti e insegnanti, tra giovani ed adulti. Puntiamo ad una scuola accogliente e vitale, dotata di solidi valori nonché di competenza. Una scuola che va al di là del mero nozionismo” – aggiunge Franco Taverna, referente nazionale Exodus Onlus.
“DonMilani2”, un progetto al passo coi tempi e aggiornato ai cambiamenti sociali, che permette relazioni tra istituti, ragazzi e relative famiglie, coinvolgendo tutti e lasciando al passato la competizione all’interno delle scuole.

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Sansepolcro, mercoledì 22 gennaio al Teatro Dante lo spettacolo “Platonov” da Anton Čechov

È in programma mercoledì 22 gennaio alle 21:00 il quarto spettacolo della Stagione Teatrale 2019-20 organizzata dal Comune di Sansepolcro in collaborazione con Fondazione Toscana Spettacolo Onlus. Il Teatro Dante propone in cartellone, “Platonov. Un modo come un altro per dire che la felicità è altrove”, da Anton Čechov, uno spettacolo della compagnia “Il Mulino di Amleto” per la regia di Marco Lorenzi che ne ha curato la riscrittura con Lorenzo De Iacovo.

L’azione si svolge nella tenuta caduta in disgrazia di Anna Petrovna. In una calda estate trascorrono le vuote serate tra fiumi di vodka una serie di personaggi tra cui il maestro elementare Platonov, conteso tra la moglie Sasha, la stessa padrona di casa e la giovane Sofja. Della combriccola fanno anche parte Sergej Pavlovic Vojnjcev – figliastro di Anna e artista teatrale – il ricco Porfirij, il figlio Kirill, giovane medico scriteriato e, infine, Sasha, moglie tradita di Platonov. Una festa sopra la tragedia, per personaggi insolitamente comici malgrado l’insostenibile solitudine e l’inconsistenza della loro ricerca di amore.

da Anton Čechov

uno spettacolo di Il Mulino di Amleto

regia Marco Lorenzi

produzione Elsinor Centro di Produzione Teatrale/TPE – Teatro Piemonte

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“Genitori si diventa!”: al nido La Cometa incontri per genitori di bambini da 0 a 3 anni

Il nido La Cometa propone tre momenti di ascolto e di scambio in cui i genitori potranno confrontarsi sui bisogni educativi dei figli, alla presenza di una professionista del settore.

Gli incontri si terranno presso la sede del nido, in Via A. Clarke a Sansepolcro, e saranno incentrati sui seguenti argomenti, offerti come spunti per parlare insieme anche di altre tematiche di interesse dei genitori:

·       sabato 14 febbraio ore 10-12

I bambini, i padri, le madri, i nonni…: insieme si cresce!

·       sabato 21 marzo ore 10-12

“Vorrei che il mio bambino si sentisse sicuro”: una riflessione sulle prime esperienze di relazione

·       sabato 18 aprile ore 10-12

Il gioco e lo sviluppo del bambino. Una preziosa occasione di incontro tra genitori e figli…fin da principio

Gli incontri saranno coordinati dalla Dott.ssa Simona Cherici, Psicoterapeuta Psicoanalitico per Bambini Adolescenti e Famiglie Modello Tavistock, Socio Amhppia

Sarà attivo un servizio gratuito di baby sitting, da prenotare almeno tre giorni prima di ciascun incontro ad uno dei seguenti numeri telefonici: 0575732257 – 0575732449 – 0575732283

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Futti i numeri dei servizi per la prima infanzia: “l’impegno sull’edilizia e sullo zero sei”. Il bilancio dell’assessore Cestini

Sono 164 i bambini iscritti ai quattro asili nido del comune di Città di Castello, con una percentuale di pochissime rinunce, una lista d’attesa cinque bambini a cui si aggiunge la lista dele graduatorie mensile per altri 27 bambini: “La struttura dei servizi alla prima infanzia di Città di Castello è sovradimensionata per una città di circa 36mila abitanti se si prende a riferimento la media regionale e nazionale eppure la domanda supera ancora l’offerta. Questo da un lato è un elemento su cui lavorare, d’altro una conferma all’alta qualità che i servizi per la prima infanzia hanno sempre avuto anche oltre i confini dell’Umbria” commenta l’assessore ai Servizi educativi del comune tifernate Rossella Cestini in un sintetico bilancio di questo settore nel 2019. Tanti progetti e tante iniziative che si affiancano ai 4 asili, Franchetti, Coccinella – dove è stato introdotto un ampliamento di otto posti per l’importante lista d’attesa – Delfino e Fiocco di neve a Trestina – con il prolungamento orario dalle 16.30 alle 18.15 gestito da un soggetto esterno -, all’Arca con 30 bambini e al Centro per bambini e famiglie La Casa Azzurra, che è d’ambito e collabora con l’équipe del Progetto P.I.P.P.I per sostegno a famiglie in situazione di fragilità sociale e il Servizio di Mediazione Familiare. Neppure d’estate gli asili chiudono grazie al progetto Giardini da giocare che nel mese di luglio, dal 1 al 19, ha coinvolto 106 famiglie. Nei nidi lavorano 49 educatrici di cui 11 a tempo determinato. “Stiamo procedendo nell’ambito di una programmazione per l’adeguamento sismico che interessa nel complesso l’edilizia scolastica a interventi sui siti degli asili” spiega la Cestini “ed in particole il Franchetti, la Coccinella, dove si è proceduto a ridefiniregli spazi, e la Casa Azzurra. Nuova logistica e nuovi arredi anche per il Fiocco di Neve di Trestina con la valorizzazione del giardino, rivisitazione che ha interessato anche gli altri plessi”. Il progetto “0-6” ed il polo che dovrebbe accoglierlo sono un orizzonte su cui il Servizi sta sviluppando la formazione a carico di 90 educatrici sia dei servizi pubblici che privati oltre ad una sperimentazione di Anci Umbria che ha coinvolto 7 educatrici e 7 insegnanti del primo circolo didattico. Contrasto alla povertà educativa e Nati per leggere hanno riguardato oltre 50 educatrici. Tra le attività sperimentali connesse allo “0-6” Bambini al centro tra il Franchetti e Scuola dell’Infanzia Cavour con la partecipazione alla ricerca-azione promossa dal Tavolo Tecnico 0-6 della Regione dell’Umbria; il progetto di continuità educativa  tra Nido d’infanzia “La Coccinella” e Scuola dell’Infanzia di San Pio basato sul tema del riciclo e del rispetto dell’ambiente; il progetto di continuità educativa tra il Nido d’infanzia il “Fiocco di Neve” di Trestina e la Scuola dell’Infanzia “Le Matite” di Cornetto. “I servizi lavorano anche per garantire un’offerta di qualità e ramificata nel territorio e in questo senso – conclude l’assessore – nel 2019 sono state rinnovate 12 autorizzazioni per nidi d’infanzia, spazi gioco, e centri per bambini e rilasciata nuova autorizzazione al funzionamento di un nido. Le 27 strutture che complessivamente operano nel comune garantiscono una omogeneità didattica e funzionale grazie a momenti di scambio tra i coordinatori pedagogici un servizio di tutoraggio per il personale educativo”.

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La banda del buco colpisce ancora, furto con scasso in una tabaccheria di Selci Lama

Furto con scasso nella notte tra domenica e lunedì in una tabaccheria in viale Europa a Selci-Lama, ancora sconosciute per ora le dinamiche del colpo, che sono al vaglio degli inquirenti, il bottino si aggira intorno ai 20.000 euro, l’esercizio commerciale è momentaneamente chiuso per favorire al meglio la ricerca di eventuali prove da parte delle forze dell’ordine.

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Campionati Regionali Individuali di Corsa Campestre 2020: Atletica Avis Sansepolcro, bene nonostante i malanni di stagione

La Società Sportiva Dilettantistica Atletica A.V.I.S. Sansepolcro (AR), “sotto attacco e assediata” dai malanni di stagione, in una “vera e propria giornata invernale”, ha partecipato con il proprio Settore Promozionale e Giovanile, ai Campionati Regionali Individuali di Corsa Campestre 2020 e II° Prova del X° Criterium Giovanile di Corsa Campestre Regione Umbria 2020. La manifestazione sportiva che si è svolta a Foligno (PG), con un percorso che rispecchiava in pieno il nome della manifestazione. All’evento, una delle manifestazioni più importanti del Centro Italia, per queste fasce d’età, hanno partecipato circa 500 atleti/e provenienti dalle regioni di Umbria, Toscana e Marche. In questa terza “uscita”, del 2020, si sono particolarmente distinti “tutti i mini-atleti” dell’Atletica A.V.I.S. Sansepolcro (AR): nella Cat. Esordienti B Femminile (2012-2011) Mt. 400, Mya Calderini e Ginevra Macrì, rispettivamente 8° e 16° classificate; nella Cat. Esordienti B Maschile (2012-2011) Mt. 400, Camillo Mari, 19° classificato;  nella Cat. Esordienti A Femminile (2010-2009) Mt. 800, Jesmine Ayari, 27° classificata; nella Cat. Esordienti A Maschile (2010-2009) Mt. 800, Edoardo Berlicchi e Gabriele Giovagnoli, rispettivamente 12° e 42° classificati; nella Cat. Ragazze Femminile (2008-2007), Mt. 1000, Sara Giorni e Emma Antonelli, rispettivamente 7° e 15° classificata; nella Cat. Ragazzi Maschile (2008-2007) Mt 1000, Filippo Martini 17° classificato; nella Cat. Cadette Femminile (2006-2005) Mt. 2000, Brizzi Veronica e Caterina Mocarli, rispettivamente 3° e 12° classificate; nella Cat. Cadetti (2006-2005) Mt. 3000, Francesco Capriani, 3° classificato. Prossimi appuntamento: Domenica 02 Febbraio 2020, LUCCA (LU), I° Prova Campionato di Società di Corsa Campestre – Settore Giovanile Regione Toscana; Domenica 16 Febbraio 2020, Città di Castello (PG), X° Criterium Giovanile di Cross Regione Umbria III° Prova – Settore Promozionale; Domenica 16 Febbraio 2020, Campionati Regionali di Staffetta Corsa Campestre Regione Toscana – Settore Giovanile, Castelfiorentino (FI); Domenica 01 Marzo 2020, EMPOLI (FI), Campionato Regionale Individuale e II° Prova Campionato di Società di Corsa Campestre Regione Toscana – Settore Giovanile; Domenica 01 Marzo 2020, Strozzacapponi (PG), X° Criterium Giovanile di Cross Regione Umbria IV° Prova – Settore Promozionale; Domenica 08 Marzo 2020, Arezzo (AR), III° Prova Promo – Cross Provincia di Arezzo, Settore Promozionale e Giovanile.

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Dall’Umbria al Burkina Faso, solidarietà per una filiera 100% sana, buona e giusta


Il 28 novembre 2019 si è tenuta la Cerimonia inaugurale del Centro Avicolo e agro-ecologico “NA TILGE” (nome scelto dagli stessi beneficia-ri del progetto, che in lingua more significa “ero in difficoltà e tu mi hai sostenuto”) all’interno del progetto “Allevamento contrattuale e agricoltura familiare: sostegno alle resilienza delle popolazioni più vulnerabili della zona rurale di Loumbila (già Komsilga) Burkina Faso”, finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri dello Stato italiano con il fondo dell’otto per mille dell’IRPEF devoluto dai cittadini alla diretta gestione statale per l’anno 2016.
 
La cerimonia d’inaugurazione ha visto la partecipazione, tra gli altri, dei rappresentanti dei Ministeri dell’Agricoltura, dell’Allevamento e della Direzione Generale della Produzione Animale, della rappresentante dell’Ufficio di Monitoraggio delle ONG, del direttore di Tamat, il dott. Piero Sunzini, del sindaco del Comune di Loumbila, della Rappresentante paese TAMAT in Burkina Faso e Mali, Denisa R. Savulescu, oltre allo staff locale. Alla cerimonia hanno preso parte oltre cento-cinquanta (150) persone: rappresentanti di istituzioni locali, partner di Tamat, popolazione locale, avicoltori e agricoltori beneficiari del progetto.
 
Beneficiaria al lavoro
 
Questo progetto, che vede come capofila TAMAT e tra i partner coinvolti anche ARCS Culture Solidali, si rivolge a 130 piccoli avicoltori e a 130 agricoltori delle famiglie vulnerabili di Loumbila, in Burkina Faso, un comune rurale a 37km dalla capitale Ouagadougou. Il progetto vuole essere un sostegno all’avicoltura contrattuale e all’agro-ecologia familiare, con lo scopo di creare un’integrazione tra allevatori e agricoltori, facilitando anche l’accesso ai prodotti agroalimentari, al pollame e alle uova per la popolazione più povera e vulnerabile della zona. Una vera e propria filiera avicola e agroalimentare. Prodotti sani e buoni a prezzo equo per i consumatori e guadagno etico per i produttori nel pieno della filosofia sankarista di “produrre, trasformare e consumare burkinabé”.
 
 
Il centro avicolo e agro-ecologico
 
mappa del centro avicolo
 
– in altro a sinistra il centro riproduttori: una zona recintata (47x25m) con ricovero coperto (10x3m);
 
– nella zona centrale: il forage (pozzo profondo 70-80 m) per garantire la disponibilità di acqua durante tutto l’anno, con uno chateau d’eau e 4 bacini di circa 25mc e pompa fotovoltaica automatica e manuale; una struttura coperta e coibentata (14x4m) comprendente un ufficio, un magazzino, un zona incubazione uova e un mattatoio; una struttura svezzamento pulcini (4x4m).
 
– in basso: il centro allevamento (suddiviso in 4 pollai) dotato di ricoveri.
 
Nello specifico, per quanto riguarda la zona “allevamento riproduttori”, essa è stata costruita nel punto più distante alla zona allevamento/ingrasso, per una questione essenziale di igiene sanitaria e prevenzione infezioni. La zona prevede un parchetto esterno (25×47 m) con un ricovero coperto (10×3 m, provvisto di mangiatoie, cassette/nido, posatoi) all’interno del quale sono state collocate 130 femmine di razza Harco (a 1 giorno di vita) arrivate gli ultimi giorni di ottobre 2019. Queste sono state opportunamente vaccinate secondo le indicazioni dello zootecnico e una volta arrivate a maturazione, tra 5 mesi di vita, potranno produrre a pieno ritmo le uova. I 15 maschi di razza locale, saranno invece acquistati all’età di 4 mesi, già maturi e inseriti insieme alle femmine mature.
 
Il “centro allevamento”, con un parchetto alberato e una recinzione perimetrale anti-predatore di 170×48 m e suddiviso in 4 pollai, dove saranno messi ciclicamente i polli (ogni 60-70 giorni se si considera anche il vuoto sanitario) per una produzione stimata di 500 polli/mese. Oltre al centro riproduttori e centro allevamento, il CA è stato dotato di una struttura coperta e coibentata suddivisa in: centro incubazione uova, magazzino, centro macellazione e ufficio.
 
Per il funzionamento delle attività avicole e di agro-ecologia, è stata prevista la costruzione di un forage (pozzo profondo 70-80 m) per garantire la disponibilità di acqua durante tutto l’anno, con uno chateau d’eau e 4 bacini di circa 25mc e pompa fotovoltaica automatica e manuale.
 
Nelle zone non interessate dal centro avicolo sono state destinate alla coltivazione: sono state effettivamente realizzate dai beneficiari 30 butte sandwich, 25 mini-rigole, 48 parcelle tradizionali – senza utilizzo di prodotti chimici, 696 poquet de zaï e la sperimentazione GOUMAT (insetticida biologico) su 20 parcelle tradizionali. I tipi di speculazioni sono: pomodoro, cavolo, barbabietola, lattuga, peperone, carote, amaranto, romice, cipolla e menta (sulle butte sandwich), romice e fagiolini (sulle parcelle tradizionali), e anguria e cetriolo (su poquet de zaï ),fagiolini (sulle mini-rigole) e cavolo, pomodoro, melanzana e lattuga.
 
 
 
La solidarietà dall’Umbria al Burkina Faso
 
A tutto ciò, costruito con il fondo dell’otto per mille dell’IRPEF devoluto dai cittadini alla diretta gestione statale per l’anno 2016 della Presidenza del Consiglio dei Ministri, nel mese di novembre 2019 con una donazione pervenuta grazie a Gian Luigi Carboni, suo figlio Alessandro, familiari e amici, sono stati coperti i costi per l’acquisto di un mototriciclo e delle casse isotermiche necessarie per il trasporto della carne. L’importo raccolto durante l’evento di solidarietà presso il Centro Shalom Parrocchia di Santo Spirito Perugia, ammonta a Euro 3.020,00. Tamat ringrazia tutta la famiglia Carboni in Italia e Spagna e i loro amici per il sostegno ricevuto. Presto altri aggiornamenti dal centro avicolo e agro-ecologico di Loumbila su polli in moto-triciclo la versione di Tamat su tre ruote di poulet-bicyclette.
 

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Pallavolo serie B1/F: Co.me.t Città di Castello, netta sconfitta interna, con la Volleyro’ Casal de’ Pazzi

Una sconfitta secca nel punteggio (0-3) ma non a livello di prestazione per la Co.Me.T. Volley Città di Castello, battuta al Pala Ioan da una Volleyrò Casal de’ Pazzi che, per effetto del ko interno del Castelbellino e del turno di riposo della Megabox Battistelli Montecchio, si ritrova ora al comando solitario del girone C di Serie B1 femminile. La squadra di Francesco Brighigna ha mostrato progressi rispetto alla gara di Moie, reggendo bene il confronto con le campionesse d’Italia Under 18 (atlete nate negli anni 2002 e 2003), ben orchestrate come squadra in ogni reparto e dotate anche di un’ottima fisicità emersa in attacco e a muro, che con la coppia Adelusi-Diop in prima linea (senza comunque dimenticare la “pungente” Nervini) ha fatto la voce grossa, seppure in qualche frangente – vedi sul 18 nel secondo set – la differenza sia stata generata più dagli errori di realizzazione delle tifernati che dagli effettivi meriti delle avversarie, brave nel saper risolvere la situazione con piglio da veterane nei frangenti decisivi di ogni frazione. Sul piano individuale, bene per la Co,Me.T. le ultime arrivate: Stefania Liguori, autrice di 15 punti e con un eloquente 47% di prolificità, che a tratti ha trascinato il gruppo e il libero Elena Ferrantello, la cui reattività non è passata inosservata. Semmai – questo sì – la situazione di classifica continua a peggiorare: il fanalino di coda Quarrata è ora a -1 e Moie si è allontanato con l’impresa di Capannori, ma tutto resta ancora in gioco.

Andrea Ebana, coach delle romane, schiera la diagonale Guiducci-Diop, al centro Grkovic e Consoli, a lato Nervini e Adelusi e libero Mistretta. Il collega Brighigna conferma Vingaretti in regia, Liguori opposto, Borelli e Sergiampietri al centro, Lachi e Mancini in posto 4 e Ferrantello libero. Tentativo di allungo del Città di Castello (4-2) stoppato da un muro sulla Lachi, anche se fino all’8-7 per le locali si va avanti a sorpassi e controsorpassi, poi un attacco della Nervini e due diagonali out della Mancini, più l’ace della Guiducci, mandano in fuga sul 13-8 la Volleyrò, che gestisce il vantaggio e riparte (17-13) sul primo tempo a rete della Sergiampietri, nonostante una difesa più efficace e la schiacciata fuori della Diop dimostrino che la Co.Me.T. non abbia intenzione di mollare. Il lavoro della retroguardia non è tuttavia concretizzato dai “martelli” biancorossi, fino a quando la Borelli non risolve una palla contesa e piazza la fast del 18-20. Ecco allora che le capitoline rimettono in moto la Nervini e la Adelusi, riallungando fino al 22-18, che diventa 23 su un altro tentativo out della Mancini; chiude sul 25-19 il muro vincente della Diop sulla Sergiampietri. 

A inizio della seconda frazione, la Liguori subisce d’acchito un muro, poi si scatena e firma ben 4 dei primi 5 punti della Co.Me.T., aggiungendo quello del 7-7 con una palla lunga che pizzica scoperto il campo ospite. La Mancini si riscatta con il punto che vale il vantaggio dopo un gran lavoro della retroguardia e la Borelli completa il break con un paio di fast, su una delle quali c’è anche l’invasione rilevata a una giocatrice della Volleyrò, che però risponde immediatamente con la Nervini, con un ace della Guiducci e con un muro a segno sulla Borelli. La Liguori c’è sempre e dall’altra parte c’è la Adelusi, con la Lachi che controbatte e nemmeno il 16-14 acquisito riesce a far decollare la squadra di Ebana, perché la Liguori trova l’incrocio delle linee in battuta e la Lachi fa rimettere il naso avanti alla Co.Me.T. sul 17-16. L’equilibrio si spezza sul 18-18, non tanto sul punto numero 19 della puntuale Diop (comunque a tratti imprecisa), quanto su un paio di indecisioni in fase di costruzione, con la Liguori in seconda linea e un suo pallonetto che non supera il nastro e la Mancini che commette invasione; quando poi si alza il muro sulla Liguori (22-18) e la Mancini schiaccia a rete, la fase di sbandamento delle padrone di casa arriva al culmine ed è una parallela out, ancora della Mancini, a consegnare il 2-0 alla Volleyro con parziale di 25-20.

L’ace della Grkovic e il muro sulla Mancini (1-3) significano partenza in salita per Città di Castello, non fosse per la riscossa capitanata dalla Lachi, che piazza anche un bel muro sulla Consoli e sul 5-5 la sfida sembra ricominciare. L’asso nella manica delle romana diventa a questo punto Stella Nervini, implacabile del dare lo strappo decisivo al set e al match: la pipe della Adelusi e la schiacciata vincente della Liguori vanificata da un suo fallo (pestata la linea) creano un divario di 5 lunghezze, sul 6-11, che arriva al top sulla free ball della Grkovic; con la situazione sul 13-6, l’unico problema per la Volleyrò rimane soltanto la gestione del margine accumulato, cosa che riesce bene anche grazie agli errori delle biancorosse, che limitano il recupero al -5 (14-19) su una conclusione della Mancini al termine di una pregevole azione. Sul 22-16, Ebana concede spazio alla Purashaj e alla Salvatori e il compito di perfezionare l’impresa spetta alla solida centrale Claudia Consoli, che realizza il punto numero 24 e suggella la vittoria (25-19) con un muro sulla Liguori. 

“Qualche rimpianto sul 18 pari nel secondo set, anche perché a livello di gioco eravamo stati migliori, però quelle disattenzioni consecutive ci sono costate la sconfitta”.Francesco Brighigna, allenatore della Co.Me.T. Città di Castello, commenta la partita cercando di evidenziare gli aspetti positivi, poi aggiunge: “Dal punto di vista della prestazione si può fare meglio, ma non dimentichiamo che davanti avevamo un’avversaria di qualità e di eccellente prestanza fisica. Anche nel terzo set, pur essendo andati sotto abbastanza presto, ce la siamo giocata fino all’ultimo. Spero che le buone indicazioni vengano messe a frutto nelle partite per noi decisive”.

CO.ME.T. VOLLEY CITTA’ DI CASTELLO – VOLLEYRO’ CASAL DE’ PAZZI 0-3

(19-25, 20-25, 19-25)

CO.ME.T. VOLLEY CITTA’ DI CASTELLO: Lachi 8, Borelli 7, Gobbi, Sergiampietri 6, Cesari, Ferrantello (L) ricez. 56%, Liguori 15, Nardi, Mancini 5, Vingaretti 1. Non entrate: Leonardi, Belotti. All. Francesco Brighigna e Claudio Nardi.

VOLLEYRO’ CASAL DE’ PAZZI: Guiducci 3, Mistretta (L1) ricez. 62%, Adelusi 11, Armini, Nervini 12, Consoli 8, Purashaj, Salvatori, Grkovic 5, Diop 11. Non entrate: Ribechi, Valoppi (L2). All. Andrea Ebana e Patrick Mineo.

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