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Piedibus del Ben Essere – Creatività e socialità ‘camminano’ a Perugia nella Giornata Mondiale dell’Alzheimer

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La pioggia non ha fermato l’edizione speciale del Piedibus del Ben Essere, realizzata in occasione della Giornata Mondiale dell’Alzheimer 2020.
Una bella occasione per camminare, socializzare e ammirare la bellezza della città di Perugia.
I partecipanti, muniti di mascherina, scarpe comode e gilet ad alta visibilità, sono partiti dal quartiere di Monteluce e passando per Via Cialdini e Via s. Antonio hanno raggiunto le vie del centro storico.
Sicuramente una edizione ricca di contributi molto interessanti sulla malattia di Alzheimer, che ha visto durante le varie soste laboratoriali numerosi esperti focalizzare l’attenzione sulla mobilità attiva, manualità e socialità proprio per contrastare il deterioramento cognitivo.
La prima sosta laboratoriale è stata curata dal dr. Alberto Trequattrini, Responsabile Servizio Disturbi Cognitivi della USL Umbria 1, che ha illustrato l’attività di diagnosi e cura nel territorio perugino. “La dimensione sociale oltre che sanitaria del fenomeno demenze ha indotto le Istituzioni ad affrontare “l’epidemia silente” del nostro secolo con risorse e strumenti specialistici – ha detto Trequattrini -. In particolare la USL Umbria 1 ha istituito da anni un Servizio ad hoc sul territorio, individuando un gruppo operativo per la gestione globale delle demenze, costituito da neurologi, geriatra e psicologi”.
Lungo il percorso l’importanza delle relazioni nella vita è stata sottolineata dal dr. Francesco di Giovanni e dal dr. Filippo Bianchini, del Servizio Disturbi Cognitivi della USL Umbria 1. I due esperti hanno raccontato come nella loro attività quotidiana hanno rilevato nel periodo di lockdown un netto peggioramento degli aspetti cognitivi dei pazienti, a causa della mancanza di contatti sociali.
“E’ importante tenersi attivi, fisicamente, mentalmente, sentimentalmente… – sono state le parole dr. Mino Dentizzi, geriatra – che non vuol dire necessariamente innamorarsi di una persona, ma anche amare ciò che si fa, ad esempio coltivando un fiore nel giardinaggio di Comunità”.
Altra piccola lezione è stata fatta dal dr. Salvatore Pezzuto, geriatra, che ha parlato di ‘sarcopenia’, intesa come l’insieme di condizioni che portano alla riduzione della massa muscolare, della forza e della performance fisica, evidenziando anche lui l’importanza dell’attività fisica anaerobica, come il camminare, al fine contrastare la malattia: “Oggi sappiamo, da evidenze scientifiche significative, che l’attività fisica aerobica e costante, anche di tipo ludico come il ballo, può invertire tale processo sarcopenico e indurre anche un miglioramento delle performace cognitive inteso, secondo alcuni studi, come capacità di ridurre il rischio di demenza del 50% e di un ulteriore 25% quello di demenza di Alzheimer”.
“Camminare nel verde, insieme ad amici, è bello e rende felici, come si rileva nel rapporto sulla felicità dell’ONU 2020. Il PiediBus del Ben Essere – ha detto la dottoressa Erminia Battista, referente per la Usl Umbria 1 del progetto denominato ‘La Salute che Cammina con il Piedibus del Ben Essere e le sue Gemme’ – ha tra i suoi obiettivi quello di promuovere attività fisica, socialità, sicurezza, solidarietà, divertimento, cultura, ‘consapevolezza’, senso di appartenenza e amore per la vita, tutti concetti ben espressi in questa edizione davvero speciale. Non è mancato poi un riferimento alla Mobilità Sostenibile, alla necessità di sollecitare i cittadini a ridurre l’uso dell’auto privata e privilegiare gli spostamenti a piedi, anche per ridurre gli effetti negativi dell’inquinamento atmosferico sulla malattia di Alzheimer: ognuno di noi può fare la sua parte, scegliendo il mezzo più adatto per ogni spostamento”.
Sulla stessa linea, infine la dottoressa Serena Amici, referente del Servizio Disturbi Cognitivi della Usl Umbria1, ha concluso: “In attesa di farmaci che modifichino la storia naturale della malatita di Alzheimer, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha proposto di incentivare le misure atte a ridurre i fattori di rischio modificabili per questa patologia. Infatti le linee guida propongono raccomandazioni per incentivare l’attività fisica, per ridurre i fattori di rischio cardiovascolare (ipertensione arteriosa, ipercoelsterolemia, diabete mellito, fumo di sigaretta), per incrementare l’adesione alla dieta mediterranea, per supportare interventi di stimolazione Cognitiva e di Socializzazzione (volontariato, Piedibus, hobby come giardinaggio, lavorarare a maglia e uncinetto)”.

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Il Settembre Ottocentesco sabato 26 e domenica 27 si prepara al gran finale con lo spettacolo “Briganti” e la conferenza “A la page”

Sabato 26 e domenica 27 il Museo di Santa Croce si appresta a ospitare le ultime due date del Settembre Ottocentesco.Prima del gran finale a è possibile già fare un primo bilancio del Settembre Ottocentesco. La valutazione è sicuramente positiva: tutti gli appuntamenti hanno rapidamente raggiunto il sold out, in parte per il contingentamento della sala ma di sicuro anche per l’interesse del pubblico.Il Settembre Ottocentesco è una rassegna nata in una situazione di emergenza, una sorta di Fratta dell’800 diffusa nel mese e senza spettacoli in piazza che ha saputo trovare una propria identità precisa.Gli ingredienti vincenti sono stati una grande attenzione ai dettagli per poter fruir di una esperienza immersiva (da ricordare il gran lavoro fatto sull’illuminazione del Museo di Santa Croce e il servizio di sala in costume), la qualità della proposta artistica, l’offerta di una divulgazione storica filologica ma leggera, con l’obiettivo di lasciare il pubblico incuriosito e non annoiato.In sintesi una rassegna nata per sostituire provvisoriamente la rievocazione storica della Fratta dell’800 potrebbe potrebbe invece trovare continuità per contribuire a dare nuova linfa, nei prossimi anni, alla rievocazione stessa in termini artistici.Il Settembre Ottocentesco si chiude nel prossimo week end con due appuntamenti speciali.Sabato 26 settembre, con repliche alle 19.00 e alle 21.00, andrà in scena il meleologo “Briganti”, testo e musica originale di Fabrizio De Rossi Re con la voce recitante dell’attore Giordano Agrusta e il clarinetto di Fabio Battistelli.Domenica 27, alle 18.00 e alle 19.00, si svolgerà la conferenza spettacolo “A la page”, a cura della Compagnia dei Grifoni Rantolanti di Pordenone, che condurrà i presenti in un viaggio attraverso il tempo libero del XIX secolo con dimostrazioni di scherma antica e boxe storica.Gli appuntamenti del Settembre Ottocentesco sono ad ingresso gratuito e, per garantire la sicurezza e il rispetto della normativa anti Covid-19, prevedono la partecipazione di un numero limitato di spettatori.Per info e prenotazioni è possibile chiamare il numero 370.3515135 (tutti i giorni dalle 17.00 alle 19.00) o scrivere alla mail info@accademiadeiriuniti.com.

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Umbertide: un nuovo soggetto guarito dal Covid-19

“Dal Dipartimento prevenzione-Servizio igiene e sanità pubblica della Usl Umbria 1 è arrivata comunicazione di una nuova persona guarita dal Covid-19 nel Comune di Umbertide – a darne notizia è il sindaco Luca Carizia – Il soggetto si trovava in isolamento domiciliare. Attualmente sono cinque le persone positive nel nostro territorio comunale: quattro sono in isolamento domiciliare e una è ricoverata in ospedale”. 

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Equitazione, Mirella Bianconi ancora alla guida della Federazione umbra

Riunitasi a Perugia lunedì 21 settembre, l’assemblea ordinaria della Federazione italiana sport equestri dell’Umbria, all’unanimità, ha rieletto, per la quarta volta consecutiva, Mirella Bianconi Ponti presidente del Comitato regionale umbro. Grande soddisfazione, quindi, per Bianconi e per tutta lo staff dirigenziale, anche alla luce degli importanti risultati ottenuti dalla Fise Umbria, in questi ultimi anni, in termini di quantità e qualità. “L’equitazione in Umbria in questi quattro anni è cresciuta abbastanza – ha commentato la presidente Bianconi – riportando anche ottimi successi. Continueremo su questa strada, puntando soprattutto sulle scuole: in questo particolare momento l’equitazione è tra gli sport più sicuri poiché si pratica all’aria aperta, in grandi spazi e con distanziamento. A novembre, poi, parteciperemo alla Coppa dei giovani e alla Coppa pony di Verona, appuntamenti importanti per cui i nostri ragazzi si stanno già preparando. Devo ringraziare tutti i centri ippici che ci hanno sostenuto; è un riconoscimento al lavoro svolto e all’unità che c’è nel nostro mondo e nel nostro territorio”.

Tutti gli eletti. Nella stessa occasione sono stati eletti anche i nuovi consiglieri regionali per il quadriennio olimpico 2021-2024, che affiancheranno la presidente Bianconi: Anita Santioni, Giancarlo Fortinelli, Carlo Formica, Roberta Celi, Federica Marini, Flavia Tamorri, Barbara Lombardi. Inoltre, Costanza Laliscia è stata eletta consigliera rappresentante dei cavalieri, Salvatore Prete consigliere rappresentante dei cavalieri proprietari e Marco Paradisi consigliere rappresentante dei tecnici.

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Incidente lungo la E45, coinvolta un’auto e una moto. Sul posto vigili del fuoco e 118

La squadra di castello è intervenuta questa mattina per un incidente lungo la E45 altezza uscita montone direzione Perugia, che ha visti coinvolti due mezzi una vettura e una moto. Al momento non si conoscono le condizioni delle persone coinvolte ne la dinamica esatta, ma da una prima sommaria ricostruzione del sinistro pare che il centauro sia stato investito dalla vettura dopo essere scivolato, sul monto stradale reso scivoloso dalle condizione atmosferiche

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Antenna Cinquemiglia: Bacchetta “al lavoro con gestore e cittadini per delocalizzarla, in vista di regolamento e piano comunale”

5g a Città di Castello. “Il comune insieme alla Pro-loco e ai cittadini sta lavorando con il gestore per delocalizzare l’antenna di Cinquemiglia, in vista di un regolamento e di un piano comunale, che individui i luoghi sensibili”: così, lunedì 21 settembre 2020, il sindaco Luciano Bacchetta ha chiuso il dibattito a cui ha partecipato anche una rappresentanza dei residenti nella seduta congiunta della Commissione Servizi e Assetto del territorio, presiedute rispettivamente da Luciano Tavernelli, consigliere PD, e Giovanni Procelli, capogruppo della Sinistra.


Rossella Cestini, assessore all’Urbanistica del comune di Città di Castello, ha detto che “La questione del collocamento delle antenne è tornato d’attualità: abbiamo richieste a Cinquemiglia, all’ospedale e al Park Geal. Giungono con il via libera dell’Arpa perché il potenziamento della rete ha una copertura nazionale dai Decreti del Governo. Il comune ha pubblicato le richieste perché i cittadini possano essere informati ed eccepire: ci sono motivi ostativi per Cinquemiglia, stiamo pensando ad uno spostamento anche per l’ospedale. A livello comunale il tema va affrontato in modo globale con un regolamento e la dislocazione.

Abbiamo predisposti i fondi per il censimento, il piano e una norma di utilizzo e geografia per dare una garanzia alla nostra popolazione, individuando le zone sensibili e i parametri di precauzione. Sarà utile anche se non risolutiva del problema. Dobbiamo convivere e a volte lottare con la modernità attraverso la soluzione che salvi salute e innovazione”.
Lucia Bonucci, responsabile del Servizio Attività produttive e Salvaguardia Ambientale del Comune, ha detto: “preoccupa il passaggio tra 4 e 5 G. Lo stato ha definito questo settore, priorità nazionale nel decreto Semplificazioni e non si può limitare la rete per le Telecomunicazioni. I sindaci non possono dire no a nuovi impianti ma dire dove possono essere installati su tavoli tecnici con i gestori alla luce dei loro piani di sviluppo. L’obiettivo è stilare un piano e un regolamento. La materia si complica dalla competenza anche europea. Saranno individuato le aree sensibili e quelle dove si possono prevedere siti, ci sarà un passaggio in consiglio comunale.

I tempi sono: sei, otto, nove mesi. L’ufficio nel frattempo cercherà di rallentare gli iter: per esempio per l’antenna dell’ospedale abbiamo proposto la Cittadella della Protezione civile. Ma è un momento di riposizionamento per i gestori in vista dell’arrivo della nuova tecnologia”.
Cesare Sassolini, capogruppo di Forza Italia, ha ricordato come “Non è la prima volta che si mette avanti il piano per le antenne da approvare tra sei, sette mesi, quando ci sarà il nuovo sindaco. E poi anche il Comune ha le sue antenne. In tanti anni il piano è stato promesso e mai fatto. Anche ora si adotta la stessa linea con i cittadini che protestano”.


Emanuela Arcaleni, consigliere di Castello Cambia, “Siamo in ritardo ma un passo in avanti va fatto. Facciamo un regolamento, magari sulla base delle buone pratiche già esistenti, anziché il piano di localizzazione che implica tempi lunghissimi. Le persone si aspettano risposte ora”.


Luca Secondi, vicesindaco e assessore ai Lavori Pubblici, ha precisato “In realtà il legislatore dà ai territori il piano per coprire le zone che non hanno rilevanza commerciale e che rimarrebbero scoperte.

L’Arpa è l’ente deputato a questo tema ed io mi fido di Arpa in quanto istituzione. Sull’antenna di Cinquemiglia si è attivata la Proloco che ha rappresentato al Comune il disagio. Il comune ha presentato motivi ostativi al gestore che ora incontreremo. Ma un elemento da non sottovalutare è che il gestore installa perché c’è un privato che dà disponibilità ad ospitare l’antenna. Senza criminalizzare ma è un elemento su cui lavorare. Il Recovery found punta alla digitalizzazione, i soldi arriveranno per queste infrastrutture, dobbiamo tenere conto di esigenze diverse”.


Marco Gasperi, consigliere del Gruppo Misto, rivolgendosi al sindaco Luciano Bacchetta, ha detto: “La norma locale non può andare contro quello nazionale, andiamo ad un’interlocuzione con il gestore senza promettere regolamenti in senso elettorale. Non ci possiamo lamentare se facciamo mozioni contro il 5 G e poi siamo costretti a metterci un’antenna. La mia proposta è delocalizzarla in un sito già presente”.


Marcello Rigucci, consigliere del Gruppo Misto, ha ricordato come “le antenne producono effetti sull’ambiente, per esempio sulle piante. C’è un allarme sanitario in senso oncologico, dobbiamo salvaguardare la salute e siamo circondati da impianti”.


Giovanni Procelli, capogruppo della Sinistra, ha aggiunto: “Ci sono proteste ovunque contro il 5 G, che a noi è imposto dalla UE. Nei mesi in cui staremo facendo il piano, saremo sommersi dalle richieste. Installiamole in terreni del comune così i privati non ci guadagnano. Sia io che Tavernelli abbiamo presentato delle proposte di regolamento. Il piano è comunque necessario”.


Per Andrea Lignani Marchesani, capogruppo di Fratelli d’Italia, “il regolamento sarà retroattivo? Nel decreto Semplificazione la reti sono una priorità, c’è una giurisprudenza consolidata. Il nostro regolamento potrà interdire il territorio alle antenne? Se escludiamo paesaggio, case, scuole, luoghi sensibili, dove le mettiamo?

Sono d’accordo con la moral suasion di Gasperi. Per Cinquemiglia il regolamento arriverà troppo il ritardo”.


Il sindaco Luciano Bacchetta ha concluso il dibattito dicendo “anch’io ho molte perplessità su queste tecnologie. Ma dovendo rispettare per primo la legge, se consente di installare le antenne, non ci si può rifiutare. Sono d’accordo nell’individuare i luoghi sensibili dove vietarle ma credo che sia già in atto, anche attraverso la Pro loco, una un dialogo con il gestore per spostare l’impianto di Cinquemiglia. E’ chiaro che la situazione potrebbe riproporsi e che si potrebbero aprire più fronti. Abbiamo alcuni strumenti, limitati ma efficaci, di intervento, come in questo caso. Il problema più generale va affrontato perché è molto diffuso. Essendoci un lucro per i privati, molti sono tentati di stipulare contratti con le compagnie. Facciamo quanto prima il regolamento ma sul caso specifico il vicesindaco Secondi ha lavorato insieme alla Pro-loco e agli abitanti per risolvere il problema in maniera soddisfacente”.

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Altre Afriche” con AwArtMali, incontro pubblico a Città di Castello

Terzo appuntamento de “Il futuro della cooperazione internazionale in Sahel”, un’intera settimana di incontri, dibattiti, mostre, proiezioni dedicata al progetto AwArtMali* e organizzata da Tamat NGO.

Mercoledì 23 settembre 2020 alle ore 21 presso la Biblioteca Comunale Giosuè Carducci, Via XI Settembre, Città di Castello, si terrà l’incontro e dibattito “Altre Afriche” con AwArtMali organizzato da Tamat in collaborazione con Associazione Umbria Equosolidale, all’interno
di “Aspettando Altrocioccolato 19° edizione”, e L’altrapagina.

Il dibattito, che verrà introdotto e coordinato da Colomba Damiani (Tamat NGO), vedrà gli interventi del giornalista Andrea De Georgio, di Andrea Guerrini, direttore de L’altrapagina, e Simone Foresi, Tamat NGO project manager AwArtMali.

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Avis Città di Castello: il dopo Paolo Celestini, nelle parole del vice presidente Vicario Marcello Novelli

L’AVIS Comunale di Città di Castello, dopo il tremendo shock per la perdita del compianto presidente PAOLO CELESTINI riparte con la propria azione di sensibilizzazione alla donazione del sangue e del plasma. Giovedì 17 Settembre 2020 si è svolto il consiglio Direttivo dell’AVIS COMUNALE DI CITTA’ DI CASTELLO convocato dal Vice Presidente Vicario MARCELLO NOVELLI; il Consiglio Direttivo ha deliberato di confermare alla guida dell’Avis di Città di Castello il medesimo vice Presidente Vicario che ha preso in mano le redini dell’AVIS Comunale per continuare il percorso già intrapreso con la presidenza di Paolo Celestini. Infatti si è dato seguito alla decisione già deliberata nel precedente Consiglio Direttivo, DI ANNULLARE LA FESTA SOCIALE CHE COME OGNI ANNO SI DOVEVA SVOLGERE NELL’ULTIMA DOMENICA DEL MESE DI SETTEMBRE (27.09.2020) a causa dell’emergenza legata alla pandemia da COVID- 19.

Nel Consiglio sono state analizzate inoltre le problematiche legate alla donazione di sangue, che ha visto un notevole calo nei mesi da Gennaio ad Agosto del corrente anno, rispetto ai corrispettivi mesi dell’anno precedente.

Il Vice presidente Vicario Marcello Novelli ha chiesto al Consiglio di incentivare le chiamate dei donatori seguendo i princìpi etici fondanti del Sistema Sangue Nazionale secondo i quali la donazione di sangue è volontaria, periodica, responsabile, anonima e non remunerata. Il sangue umano non è una fonte di profitto e le terapie trasfusionali e i medicinali plasmaderivati prodotti grazie al plasma donato sono erogati in maniera equa, imparziale, omogenea e senza alcun costo per i pazienti; difendendo il fondamentale ruolo dei donatori, quale caposaldo per una donazione etica, senza la quale non sarebbe possibile curare i pazienti che necessitano di trasfusioni o farmaci plasma derivati. Il loro è un gesto prezioso e un ruolo insostituibile per la collettività intera, riconosciuto e tutelato anche dalla legge italiana.

Essere un donatore associato significa essere una persona informata e preparata su quella che potremmo definire la filiera trasfusionale. Il donatore sa che il suo plasma viene raccolto in forma anonima e gratuita ed è a disposizione del Sistema Sanitario come bene pubblico. Ogni sacca di sangue donato salverà delle vite umane, per questo motivo non possiamo permetterci di perdere nemmeno una sacca di sangue rispetto ai precedenti periodi, per altro già in sofferenza.

Per i suddetti motivi, il nuovo Presidente ha deciso di chiedere aiuto alle istituzioni pubbliche affinché scendano in campo a supporto dell’azione dell’AVIS.

Al Sindaco ed al Consiglio Comunale, chiederà di veicolare il messaggio AVIS con tutti i mezzi a loro disposizione, anche con una “GIORNATA DEDICATA ALLA DONAZIONE” di tutti i Consiglieri ed Amministratori che siano già donatori periodici e ad un “primo accesso alla donazione” di tutti coloro che ancora non hanno deciso di divenire donatori, per testimoniare a tutti i Cittadini l’importanza di questo gesto.

Alle istituzioni sanitarie chiederà di stendere un tappeto di approvazione e gradimento a tutte quelle persone che si recheranno nei Centri di Raccolta per effettuare il proprio dono, far capire loro che il loro dono è gradito e necessario per salvare la vita delle persone che necessitano di trasfusioni; questo sarebbe possibile agevolando il più possibile l’accesso dei donatori ai controlli di abilitazione alla donazione.

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Referendum costituzionale per la riduzione dei parlamentari: a Città di Castello il 75,39% vota si

Si sono concluse le operazione di scrutinio per il referendum costituzionale: a Città di Castello hanno votato 16.571 elettori, il 75,39% di loro ha votato sì alla modifica della Costituzione e il 24,61% no.
I risultati sono consultabili al link http://www3.cdcnet.net/elezioni2020r/default.asp.

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Ad In Primo Piano Lignani e Sassolini. Appuntamento su retesole ch 13 dalle ore 21

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Torna in Primo Piano. Ospiti d programma condotto da Michele Tanzi, Cesare Sassolini (F.I) e Andrea Lignani Marchesani (Fd’I)

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Referendum: Città di Castello, affluenza definitiva del 56,18% pari a 16.850 votanti su 29.997 aventi diritto

Si sono concluse le operazione di voto per il referendum costituzionale: a Città di Castello l’affluenza è stata del 56,18% pari a 16.850 votanti su 29.997. Sono in corso le operazioni di scrutinio.
I risultati in tempo reale sono consultabili al link http://www3.cdcnet.net/elezioni2020r/default.asp.
CDCNOT/20/09/21/COMINLINEA/364/SSC

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Premio Nazionale Letterario “Perdersi nell’amore”: il poeta tifernate Simone Cumbo si aggiudica il premio della giuria

La giuria del Premio Nazionale Letterario “Perdersi nell’amore”, composta da 140 giurati dislocati in Italia e all’estero, ha premiato la lirica del poeta tifernate Simone Cumbo, dal titolo AMORE, con il Premio della Giuria. La poesia è stata scelta tra oltre 400 componimenti pervenuti al concorso.

Il Premio, giunto alla quarta edizione, è organizzato dal Centro Studi
nazionale per le arti e la letteratura ATLANTIDE.

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Covid 19: Bacchetta “nuovo positivo a Città di Castello, in isolamento a villa Muzi. I casi ora sono 13, occorre massima attenzione”

CORONAVIRUS FASE TRE, DICHIARAZIONE DEL SINDACO: “OGGI UN NUOVO POSITIVO IN ISOLAMENTO A VILLA MUZI”. “I CASI SONO ORA 13, SERVE LA MASSIMA ATTENZIONE, CONTINUIAMO A MANTENERE ALTA LA GUARDIA”.
“Oggi abbiamo un nuovo positivo, un signore di origine extracomunitaria residente nella zona sud del nostro territorio comunale, che si trova in isolamento presso villa Muzi”. E’ la dichiarazione del sindaco, che aggiorna a 13 il numero delle persone ufficialmente positive al Covid-19 a Città di Castello, “una cifra – sottolinea – che è contenuta e speriamo possa essere attenuata da notizie che nei prossimi giorni auspichiamo di poter ufficializzare sulla guarigione dei positivi di più vecchia data, che ci risulta abbiano già avuto i primi tamponi negativi e attendano la conferma della negatività anche del secondo test”. “La situazione va monitorata attentamente perché i segnali nazionali sono quelli di una ripresa dell’espansione dei contagi, meno cruenta di quella vissuta nei mesi di marzo e aprile, ma comunque sempre insidiosa – osserva il primo cittadino – perché colpisce fasce d’età diverse rispetto all’inizio, con molti giovani positivi, e perché la ripresa della vita sociale e delle scuole determina una percentuale di ipotetici rischi superiore rispetto al periodo del lockdown”. In questo contesto il sindaco rimarca che “all’interno delle scuole si stanno seguendo tutte le prescrizioni del caso, anche se ovviamente ci sono inevitabili rischi di contatti e contagi legati alla presenza di un numero consistente di persone, ma, sia i dirigenti scolastici, che il resto del personale, si stanno comportando molto bene, tentando di assicurare il più possibile le prescrizioni imposte a livello governativo”. “C’è il problema piuttosto serio del trasporto scolastico – osserva il primo cittadino – per questo, come abbiamo già accennato, contatteremo l’amministratore di Busitalia, perché da vari segnali e indicazioni che ci giungono riteniamo ci sia la necessità reale, stringente e importante, di aumentare il numero di mezzi pubblici per consentire ai ragazzi di viaggiare in sicurezza”. “Tutti gli accorgimenti diventano necessari e indispensabili per fare in modo di non andare incontro a nuove criticità, che sarebbero estremamente preoccupanti e pericolose per l’economia e per la nostra vita quotidiana”, evidenzia il sindaco, nel sostenere come “una crescita dei contagi, una recrudescenza della gravità del Covid-19, potrebbe determinare fatti assolutamente imponderabili e da sventare in ogni modo”. “Se riusciamo a mantenere le positività su percentuali molto basse e se si rispettano le prescrizioni, la situazione generale potrà rimanere sotto controllo ed è la cosa più importante – conclude il sindaco – per cui teniamo alta la guardia, usiamo la massima attenzione, nella consapevolezza che il virus ancora circola e dobbiamo rispettare le indicazioni nell’interesse di tutti”.
CDCNOT/20/09/21/COMINLINEA/384/MB

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Dopo 39 anni il covid fa saltare la stracastello. Programma in forma minima e appuntamento al 2021

“Quest’anno la Stracastello non ci sarà” inizia così il messaggio del Comitato organizzatore nell’opuscolo, quartino, che quest’anno, dopo 39 anni, prende il posto del tradizionale libretto della Stracastello – Festa Popolare – Famiglie in festa di Città di Castello. A scriverlo è Alessandro Bartoli, nel comitato organizzatore fin dall’inizio: “Quello che per oltre trent’anni è stato un appuntamento fisso che quasi segnava la fine delle vacanze e l’inizio della ripresa autunnale delle attività, in questo settembre non si terrà. Non si terrà neanche Famiglie in festa dell’Ufficio Pastorale Familiare della Diocesi di Città di Castello. L’emergenza nazionale dettata dalla pandemia ne impedisce la realizzazione e quindi sia per impedimenti tecnici che per senso di responsabilità degli organizzatori, e sulla scia di tante altre iniziative che ne hanno visto o l’annullamento o il ridimensionamento, siamo costretti a dare appuntamento all’edizione del prossimo anno. Ci sono mancate molto le riunioni invernali che ci servivano per fare comunità e mettere a punto gli eventi che avremmo poi trasformato in appuntamenti per la città. Ci mancheranno le frenetiche riunioni di preparazione, i contatti estemporanei con chi all’ultimo momento veniva a darci una mano e con le Associazioni di volontariato che sempre sono state al nostro fianco. Per questo vi diamo appuntamento al prossimo anno per un’edizione della Festa popolare – Stracastello & Famiglie in festa come non ne avete viste mai. Arrivederci !”. Il programma minimo di questa edizione sui generis si è svolto con la celebrazione presieduta dal vescovo mons. Cancian e con i sacerdoti della diocesi, che si è svolta domenica in Cattedrale e la conferenza, martedì 22 settembre alle ore 18.15 nella chiesa di San Domenico, su Beata Margherita, nel settimo centenario dalla morte, promossa dalla Scuola di formazione teologica Cesare Pagani – 1975 a cui parteciperà padre Giovanni Festa, Postulatore generale dell’Ordine dei Predicatori, e la studiosa Alessandra Bartolomei Romagnoli sul tema “Abbandonata, viene subito accolta, Beata Margherita, gli ultimi e la gioia cristiana”. Nell’opuscolo l’intervento del vescovo mons. Cancian.

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Lega: “visita di Coletto e Tesei alle strutture sanitarie dell’Altotevere calendarizzata da tempo. Brutta figura del PD”

“Comprendiamo bene la spasmodica voglia di visibilità da parte dei consiglieri regionali del Partito Democratico, disposti anche ad inventare notizie pur di apparire sui giornali, ma ogni tanto verificare prima quanto si dice eviterebbe di fare brutte figure. La visita alle strutture sanitarie dell’Umbria da parte della Presidente della regione Donatella Tesei e dell’assessore Luca Coletto è stata già calendarizzata da tempo e prevede un incontro in ogni realtà, compresa quella di Pantalla, entro fine mese, e quelle dell’Altotevere, in programma MERCOLEDI 23 Settembre, ore 15 come, tra l’altro, richiesto dalla Lega a più riprese. Probabilmente la smania di scrivere un comunicato stampa è andata oltre alla necessità di informarsi o di leggere quanto era già stato comunicato la scorsa settimana dalla stessa Presidenza regionale. Notiamo che lo schema del PD è sempre lo stesso, mistificare e strumentalizzare. A nulla è servito il voto dello scorso anno che invece avrebbe dovuto far capire all’attuale minoranza che gli umbri tengono gli occhi ben aperti”.
Così l’On. Riccardo Augusto Marchetti, il consigliere regionale Valerio Mancini, il referente provinciale Lega, Manuela Puletti e il referente Lega di Città di Castello, Giorgio Baglioni.

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Motori: lo Spino si farà, nel pieno pieno rispetto delle norme anticovid. La soddisfazione degli organizzatori e del sindaco

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Non sbagliamo se  consideriamo  questa edizione dello SPINO l’evento sportivo piu’ rilevante del 2020 per la provincia di Arezzo. 
 Sui tornanti ormai famosi della Sp 208 dello Spino si svolge la gara di motociclismo valida per i campionati italiano ed europeo di velocità in salita. 
Un grande momento sportivo, ancor più prezioso vista la volontà delle due federazioni, italiana ed europea, di far svolgere due distinte gare separate sullo stesso tracciato, una il sabato ed una la domenica, ambedue valide per le titolazioni. Un pò come è successo con Misano relativamente al MOTOGP, con due gare a distanza di pochi giorni. 
Come si può comprendere è quindi una grande soddisfazione da parte degli organizzatori e anche dell’Amministrazione avere ottenuto questo doppio riconoscimento, che conferma le qualità organizzative della Prospino e la validità del piano sicurezza, approvato dalle autorità competenti,  che prevede anche l’accesso contingentato del pubblico in determinate aree.
A nome del Comune e di tutti i volontari che si stanno adoperando per il buon esito della manifestazione chiedo di dare il maggior risalto possibile nelle vostre edizioni sportive e non.
 In momenti così difficili, manifestazioni del genere hanno anche e forse soprattutto un risvolto economico molto importante per il territorio, un volano da sfruttare in pieno anche grazie al vostro aiuto.
Grazie per la collaborazione e cordiali saluti.

Le dichiarazioni del sindaco Marcelli

La volontà e la determinazione dell’associazione Pro-Spino team di confermare la tenuta  della gara di velocità in salita dello Spino valida per il campionato italiano ed europeo di motociclismo il prossimo 26 e 27 settembre, è stata premiata.
Anche quest’anno sarà una occasione da non perdere, nonostante tutte le difficoltà dovute al covid, una manifestazione che darà a  Pieve Santo Stefano un buon volano economico dopo tutti questi mesi di crisi.
Da annoverare che la Federazione Motociclistica Italiana e la FIM-Europe hanno voluto premiare l’organizzazione della Pro-Spino raddoppiando le gare, ovvero doppio punteggio con una gara al sabato e una la domenica.
Sportivamente ciò rappresenta sicuramente una maggiore spettacolarità rendendo decisivo il week end pievano per la doppia titolazione, ma è anche un orgoglio per la Pro-Spino il ricevere un tale attestato di stima per le qualità del percorso e soprattutto organizzative.
L’Amministrazione Comunale è soddisfatta di come questo importante doppio evento sia stato progettato e preparato, sia dal lato sportivo ma soprattutto nel pieno rispetto delle norme anticovid, gli organizzatori hanno saputo mettere in pratica quanto richiesto dall’Amministrazione.
Pieve ha già dimostrato, in questa difficile stagione, di saper organizzare eventi,  che si sono svolti e ben gestiti in totale sicurezza. Ciò è dovuto soprattutto grazie alla collaborazione di tante associazioni locali per il buon fine delle stesse, con una particolare attenzione per le norme anti contagio.
E così sarà anche  per la gara motociclistica, con l’associazione Pro-Spino che ha chiesto ed ottenuto l’aiuto di Misericordia, ProLoco, Ass. Disperata Gang, Circolo Tennis, Polisportiva Sulpizia e Archivio Diaristico Nazionale, oltre a tanti volontari, tutti uniti nello scopo di tenere una bella manifestazione in sicurezza e de localizzare il più possibile dal centro storico e dalle aree/strade utilizzate dai residenti le aree destinate a paddock piloti ed operazioni preliminari sportive.

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Città di Castello. Neanche il covid ferma nonna Lisa Zappitelli, al seggio per votare al referendum

Neanche il COVID ha fermato la nonna record Luisa Zappitelli, “nonna Lisa”, che, alla soglia dei 109 anni – li compirà il prossimo 8 novembre – , si è recata al seggio ed ha votato per il referendum costituzionale, continuando una catena che dura dal 2 giugno 1946, quando a 35 anni votò per scegliere tra Repubblica e Monarchia. Da allora nonna Luisa, vespista doc, allevatrice di canarini e grande estimatrice del presidente della Repubblica Mattarella, non ha mai saltato un’elezione. Mascherina in viso, accompagnata dai figli Anna e Dario, nonna Luisa questa mattina, lunedì 21 settembre 2020, si è presentata al seggio numero 10 di San Pio, uno dei quartieri più popolosi di Città di Castello (PG), dove abita. Scortata dai Carabinieri e dai Vigili Urbani è stata accolta da Daniela Salacchi, responsabile dei Servizi Demografici del Comune, che ha salutato la capodelegazione della pattuglia dei 13 ultracentenari cittadini. Muovendosi con disinvoltura dentro il seggio, ha usato il sanificatore; scheda elettorale e matita copiativa in mano, Luisa Zappitelli è entrata nella cabina elettorale ed ha votato. All’uscita dal seggio, si è concessa ai giornalisti: “Andate a votare perché dopo la vita è più bella. Lo dico soprattutto ai giovani. Quando io ero giovane le donne non avevano di diritto di voto. Non appena ce l’hanno concesso, le mie amiche ed io siamo andate a piedi fino al seggio pur di votare!”. Luisa Zappitelli ha avuto un pensiero per il presidente Mattarella, a cui ha inviato il Tricolore realizzato sui telai dell’Ottocento dalle socie lavoratrici della Tela Umbra, quando, a giugno, una delegazione di Città di Castello guidata dal sindaco Luciano Bacchetta è stata ricevuta al Quirinale.
Nonna Lisa non è nuova a queste imprese: in pieno lock down, il 25 aprile scorso, ha sventolato la bandiera italiana dal terrazzo di casa, inneggiando alla Repubblica e al Presidente Mattarella, che l’ha ricordata più volte nei discorsi ufficiali e le ha fatto recapitare una lettera personale. Luisa Zappitelli ha attraversato due guerre mondiali, superato la terribile influenza Spagnola e dal 1946 ha finora sempre esercitato ininterrottamente il diritto al voto. A niente solo valsi gli inviti alla prudenza della famiglia: “Ci sono le forze dell’ordine e userò tutte le precauzioni previste, sanificando le mani prima e dopo avere toccato la scheda e la matita” ha risposto Luisa Zappitelli, alla quale il sindaco Luciano Bacchetta, plaudendo al suo gesto simbolico, si rivolge “come esempio cittadino di senso della patria e del dovere civico che tutti dovremmo imitare soprattutto in momenti critici come quelli che stiamo vivendo”.

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“Nei miei okki” di Tania Ferrucci vince il 36° Premio Pieve Saverio Tutino

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Anna de Simone

20 settembre 2020, Pieve Santo Stefano. La Giuria del Premio Pieve Saverio Tutino premia l’autobiografia di Tania Ferrucci Nei miei okki, racconto di una vita difficile, storia di una donna che ha avuto la determinazione e il coraggio di ribellarsi a un destino in cui non si è riconosciuta, di rivendicare con forza il suo diritto all’amore e la sua identità femminile.

Nei miei okki diventerà un libro della collana dedicata all’Archivio diaristico di Pieve Santo Stefano per l’editore Terre di mezzo (2021).

Quest’anno, inoltre, la Giuria del Premio Pieve assegna la menzione speciale all’autobiografia Il sale della vita di Anna De Simone.

La cerimonia di premiazione del 36° Premio Pieve sarà trasmessa in differita mercoledì 23 settembre da Rai Radio3.

La motivazione della Giuria nazionale del Premio Pieve

Tania Ferrucci ci consegna una storia autobiografica di denuncia, scritta con piglio audace e rivendicativo, chiamando a testimone più volte il lettore e interrogandone la coscienza.

Tania è nata nei bassifondi di Napoli nel 1960 in una famiglia disastrata. Il suo corpo è quello di un maschio, anche se fin da piccola si sente “bambina dentro”. Conosce presto la violenza, finisce in orfanotrofio e a tredici anni inizia a prostituirsi per sopravvivere e guadagnare i soldi che le serviranno per realizzare il suo sogno, la costosa operazione di cambio di sesso, che farà a ventisei anni. Diventa una bellissima donna e lavora come ragazza immagine nelle discoteche. Qui incontra alcol e droghe, a cui non sa sottrarsi, ma anche ricchezza e macchine potenti. È ammirata da molti, ma non trova mai risposta al suo più profondo desiderio: quello di conoscere “l’amorevitamia”, un uomo che la ami incondizionatamente. A trentanove anni, nel 1999, entra nelle comunità Saman dove comincia un percorso di disintossicazione e recupero che finirà nel 2010. Da ospite diventa collaboratrice della comunità, per cui lavora ancora oggi.

Il coraggio di ripercorrere la sua storia placa, in parte, gli interrogativi ai quali non darà mai risposta: perché è diversa, come si fa ad essere amati, perché la madre è stata così indifferente e feroce con lei. Trova nella scrittura un riscatto che dà senso al suo passato.

Tania Ferrucci (Napoli, 1960) nasce bambino nei bassifondi di Napoli, nel 1960, sogna a occhi aperti: sogna la libertà, fuggire via dalla miseria in cui vive, dalle violenze che di lì a poco, a soli 7 anni, subisce da uno dei tanti uomini che frequentano la casa della madre prostituta. Quel bambino violentato finisce in collegio, poi per strada a chiedere l’elemosina. Ovunque continua a subire. Quel bambino sin da piccolo si sente diverso, e presto comprende la sua natura. Diventa una fanciulla di nome Tania, che a 13 anni inizia a vendere il proprio corpo per sopravvivere. Tania per molti anni vive tra Napoli, Roma, Firenze, e altre province del centro Italia. Si sottopone all’intervento di vaginoplastica, corona il sogno di avere un corpo femminile. È desiderata da molti clienti, ma non troverà mai un uomo che la ami. Abusa di alcol e droghe, dall’età di 39 anni entra e esce dalle case di recupero, fino a concludere il percorso di disintossicazione nel 2005. Nella sua vita difficile conosce anche l’esperienza del carcere, e la morte prematura di un fratello con il quale era riuscita a riallacciare i rapporti. Trova riscatto nel lavoro, come assistente sanitaria e segretaria, finalmente libera dalle dipendenze.

Motivazione della menzione speciale

La giuria segnala con menzione speciale la vicenda intensa e dolorosa di Anna De Simone. La qualità e la forza della scrittura di questa autobiografia, in cui l’autrice non fa sconti e non chiede comprensione, rispecchiano un percorso di maturazione e di profonda conoscenza di sé e del suo mondo emozionale e affettivo. Anna ha perso la voce a causa di una malattia, queste pagine sono oggi il suo unico mezzo per raccontarsi.

Anna De Simone decide di raccontarsi, alla soglia dei 65 anni, in un’autobiografia in cui i ricordi delle violenze e delle privazioni si rincorrono e si sovrappongono in una scrittura a tratti caotica, a tratti lucidissima. La sua storia comincia in un paesino dell’Abruzzo, Massa D’Albe, dove nel 1954 Anna nasce all’interno di una famiglia disastrata: cresce in un brefotrofio, a otto anni torna a vivere a casa ma subisce una violenza sessuale da parte del nuovo compagno della madre. Viene mandata via di casa a lavorare come donna di servizio presso varie famiglie nella sua regione, poi a Roma e in Svizzera. Fughe continue, trascorre periodi vivendo per strada, a Roma, finché non viene rinchiusa di nuovo in un istituto governato dalle suore dove trascorre anni tra umiliazioni e repressione, prima di riguadagnare un’illusione di libertà. Rimane incinta, sola con un figlio in arrivo che vuole tenere e problemi economici insormontabili da affrontare.

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