Vorrei dirti tante cose, ma non ce più tempo, vorrei ringraziarti per quello che hai fatto, ma non ce più tempo, vorrei dirti che sei stata un esempio, ma non ce più tempo, vorrei fare di più, ma non ce più tempo, voglio farti una promessa, farò quello che posso per non far dimenticare quello che hai costruito con tanta fatica, nonostante la grave malattia, in questi anni, insieme a Fabrizio, a Federica e alle tante persone che ti sono state vicine. Ora riposati Silvana, ne hai tanto bisogno, vai serena, perché il tuo seme diventerà un albero forte, robusto, imponente, che lo si potrà ammirare da lontano.
Ciao Silvana
Pallavolo serie B/M: Job Italia Città di Castello, contro Cesena serve l’acuto
Ultima del girone di andata per la Job Italia Città di Castello che affronta un importante scontro salvezza contro l’Energiafluida Cesena. I romagnoli sono a quota 6 punti, 1 punto sopra i biancorossi di coach Marco Bartolini e si capisce proprio da questo dato la rilevanza della posta in palio sabato sera alle 21 al Pala Andrea Joan. La sfortunata trasferta di Forlì, nella quale la squadra tifernate ha alternato buoni sprazzi di gioco alle solite amnesie che costano delle imbarcate e dei parziali negativi, è stata metabolizzata da Franceschini e compagni che vogliono dare un segnale al campionato per dimostrare di essere competitivi nella lotta per la salvezza. Di fronte la Job Italia avrà un sestetto che viene dalla vittoria per 3-2 contro San Marino e dal punto strappato in trasferta alla Geetit Bologna, una delle favorite del campionato. Insomma il sestetto ospite è in un buon periodo di forma e venderà cara la pelle. Marco Bartolini e Mirco Monaldi hanno lavorato molto in settimana non solo sugli aspetti tecnici ma anche su quelli psicologici e chiedono alla squadra uno sforzo importante per chiudere l’andata con un risultato positivo prima di ricaricare le pile nella sosta che fa da preludio all’avvio del girone di ritorno, previsto per l’8 febbraio.
Anche Cesena è una squadra molto giovane: coach Forte di norma schiera Gherardi in regia con Venturini opposto, in posto 4 Sirri e Maretti, al centro Nori e Bellomo con Barone libero. A loro lo staff tecnico tifernate dovrebbe opporre il solito sestetto con Fuganti Pedoni sempre più pronto a dare una mano ai compagni dopo l’infortunio di due mesi fa esatti.
Curiosità: a dirigere il match saranno gli stessi arbitri, a ruoli invertiti però, che sabato scorso hanno diretto al Pala Joan la partita tra la Comet Città di Castello e il Volleyrò Casal de Pazzi in B1 femminile.
Così in campo (sabato 25 gennaio, ore 21, pala Joan, arbitri Sonia Pinto e Mario Scarpitta di Siena)
JOB ITALIA CITTA’DI CASTELLO: Giglio, Cipriani, Cherubini, Zangarelli, Franceschini, Marino, Cioffi (L). A disp.: Fuganti Pedoni, Marini, Valenti, Celestini, Montacci, Cesari (L2), Camilletti. All. Bartolini.
ENERGIA FLUIDA CESENA: Gherardi, Venturini, Sirri, Maretti, Nori, Bellomo, Barone (L). A disp.: Perini, Grottoli, Nori, Aldini, Mazzotti, Pieri (L2), Mazzi, Muccioli. All. Forte.
Citerna, nasce il gruppo Lega. Baglioni e Puletti: “Il contatto con il territorio, la nostra grande peculiarità”. Marconi ed Etere si occuperanno di organizzazione e tesseramento
Anche a Citerna si struttura il gruppo Lega. Ad annunciarlo il segretario cittadino Lega Città di Castello Giorgio Baglioni assieme a Manuela Puletti, a cui è stata affidata la gestione della nuova realtà. “La Lega in Altotevere ha registrato grandi consensi anche alle ultime elezioni regionali confermandosi, quasi ovunque, primo partito – spiega Baglioni – Da qui la necessità e la volontà di radicarsi sempre più nel territorio. A Citerna ci sono delle persone che si sono messe a disposizione del partito e che con umiltà e determinazione, stanno portando avanti un ottimo lavoro, per questo assieme all’ On. Riccardo Augusto Marchetti abbiamo deciso di costituire un gruppo a tutti gli effetti che al momento, rimane sotto le dinamiche di Città di Castello, ma con una prospettiva futura di diventare autonomo. La forza della Lega è proprio la presenza sul territorio, una peculiarità che ci ha sempre contraddistinto e che ci ha permesso di crescere in maniera esponenziale”. A coordinare il nuovo gruppo ci sarà Manuela Puletti, candidata donna dell’Altotevere alle ultime elezioni regionali. “Da tempo, assieme a Marco Castellari che mi ha preceduto e agli altri componenti del direttivo tifernate, stiamo lavorando sul territorio – ha precisato Puletti – dove c’è un gruppo di persone coese che vedono nella Lega di Matteo Salvini il vero cambiamento, un gruppo che ha contribuito in maniera importante, alla elezioni di Donatella Tesei Presidente. Da qui vogliamo partire per strutturale il territorio altotiberino e dare sempre più punti di riferimento ai cittadini. Nella prospettiva di un percorso che potrebbe portare la Lega Citerna ad essere una sezione vera e propria, durante l’ultima riunione abbiamo individuato in Francesco Marconi e Francesca Etere le due figure che si occuperanno dell’organizzazione e del tesseramento in simbiosi con i responsabili tifernati Rachele Polidori e Marco Grosso. Presto – conclude Puletti – faremo dei gazebo informativi, mentre è già on line la nostra pagina Facebook Lega Umbria – Citerna, alla quale chiunque può scrivere per informazioni”
Democratici per cambiare: 9 anni di impegno per Sansepolcro
L’11 gennaio 2011 nascevano i Democratici per Cambiare, e dopo 9 anni di attività politica e amministrativa, il movimento politico continua nelle sue battaglie per la città e fa un bilancio della propria esperienza. “ 9 anni di vita sono un bel traguardo per un movimento politico civico che non ha un riferimento nazionale che possa fare da supporto, ma la nostra forza viene dai nostri concittadini, ai quali dedichiamo il nostro impegno politico e amministrativo “ Così interviene il coordinatore Francesco Del Siena “ Il nostro anniversario è anche un momento per fare il bilancio della nostra attività. Da quando siamo diventati forza di governo della città, con il contributo paritario delle altre componenti politiche di maggioranza, abbiamo ottenuto importanti e significativi risultati, come ad esempio la riqualificazione dei bastioni di Santa Lucia con il progetto sugli orti sociali, la valorizzazione del museo civico, la riapertura della Casa di Piero, la sistemazione dei poli scolastici, il riconoscimento di “ Comune Europeo dello Sport 2021, il ripristino della compagnia dei carabinieri, l’arredo di piazza, etc “. Tuttavia, essendo ancora tanti i progetti da portare avanti per il miglioramento della qualità della vita della nostra comunità, il nostro movimento continuerà la propria attività con il massimo impegno e dedizione “.
Viabilità – Sicurezza stradale sulle S.P. 375 e 100Incontro fra il presidente Luciano Bacchetta, i sindaci di Marsciano e Citerna
Il Presidente della Provincia di Perugia Luciano Bacchetta ha incontrato presso la sede dell’ente in Piazza Italia, il Consigliere Regionale della Lega Valerio Mancini, il Sindaco di Marsciano Francesca Mele, il Sindaco di Citerna Enea Paladino ed altri amministratori dei Comuni interessati, per discutere degli interventi urgenti da effettuare sulle strade provinciali n. 375 e n. 100, giudicate estremamente pericolose per l’incolumità degli automobilisti. Hanno partecipato alla riunione anche i rappresentanti dei comitati sorti per richiedere interventi urgenti sulle citate strade che in questi anni hanno causato numerosi incidenti mortali. La questione è stata anche rappresentata al Prefetto di Perugia che ha assicurato il suo interessamento.
Ricercatori aretini nel mondo: la Fondazione Cesalpino “riporta” in città nostri scienziati
La Fondazione Cesalpino lancia una serie di conferenze-incontro per conoscere i “Ricercatori aretini nel mondo”. Nelle più prestigiose Università del mondo e nei centri di ricerca scientifica e ospedali europei e americani, operano numerosi aretini, spesso ancora giovani, ma che hanno sviluppato grandi conoscenze e professionalità, guidando gruppi di lavoro di altissima professionalità. Un orgoglio per la nostra comunità, ma anche una opportunità, dal momento che molti di questi professionisti mantengono rapporti con medici e strutture sanitarie locali. A volte sono esperienze e professionisti non conosciuti dagli aretini, ed è per colmare questa lacuna che la Fondazione Cesalpino ha deciso di organizzare questi incontri.
Sabato prende il via questa serie di conferenze-incontri. Allego alla presente il comunicato stampa, le foto della prima ospite (Chiara Bucciarelli-Ducci) e la locandina dell’evento.
I giornalisti sono invitati, se interessati e disponibili, ad assistere a questo evento. Nell’occasione sarà possibile intervistare i protagonisti della conferenza.
Chi desidera approfondire in anticipo con altre notizie rispetto al comunicato, può contattare la presidente della fondazione, Paola Butali al numero 3356745342.
Pallavolo serie B/M: Erm Group San Giustino, al lavoro in vista della gara con Bologna
Settimana intensa per i ragazzi di Ermgroup San Giustino (PG) che dopo la vittoria casalinga di domenica scorsa al tie break contro l’insidiosa Geetit Bologna, si sono fin da subito concentrati sulla trasferta che dovranno affrontare questo week-end. Continua l’onda di positività dalla ripresa di campionato, due vittorie consecutive per la corsa ai play off; la prima contro Zaphyr Trading La Spezia (3-1) e quest’ultima, dove i boys sono stati protagonisti indiscussi di un match strappato ai validissimi avversari, sotto gli occhi di un calorosissimo tifo. Ora si guarda alla partita di sabato 25 gennaio, contro una Titan Services San Marino (RN) che vorrà vincere in casa. Il direttore sportivo Maric G., ha espresso alcune considerazioni sull’incontro appena passato: “Si riprende con il lavoro dopo una vittoria importante che ci tiene ancora in corsa per i play off, validi per la promozione. I ragazzi hanno risposto con carattere. Abbiamo visto una gara lunga, combattuta, magari in alcuni momenti anche piena di errori, ma allo stesso ricca di lunge azioni e difese, momenti che hanno fatto alzare in piedi il pubblico. Sicuramente è stata una grande dimostrazione di carattere, che ci deve dare una spinta in più per affrontare al meglio l’ultima gara di andata che potrebbe essere ingannevole. Sabato ci aspetta la trasferta con San Marino, una squadra dalla differente posizione in classifica rispetto a noi e a Bologna, ma che ha messo sempre tutte le squadre in difficoltà in casa loro; perciò dobbiamo andare concentrati, preparati e soprattutto determinati. Sicuramente questo atteggiamento è quello che ci permetterà di affrontare al meglio la gara che sembra insidiosa sulla carta ma basterà prestare la giusta attenzione.”
Presto l’inaugurazione di piazza dell’archeologia
Il 2019 dei Lavori Pubblici a Città di Castello è stato scandito dall’inaugurazione della Biblioteca Carducci a Palazzo Vitelli a San Giacomo, “un fatto di matrice culturale” ribadisce l’assessore tifernate Luca Secondi, tracciando un bilancio dell’anno, “ha significato però anche un grande lavoro di progetto dal punto di vista edilizio e logistico, convertire una dimora nobile del Cinquecento a centro di servizi e fruizione digitali. Abitare e non dismettere o musealizzare il patrimonio di pregio è un modo per mantenerlo, per dare continuità alla vita pubblica e aumentarne l’accessibilità” . “Nella stessa ottica, mi sembra importante citare le porte automatiche e l’ascensore di Palazzo Bufalini, che, al termine dell’adeguamento Antincendio in corso, potrà tornare ad essere uno dei luoghi preferiti per le attività cittadine. Contemporaneamente sono stati completati i lavori a Palazzo Vitelli a Sant’Egidio per il Centro di documentazione delle arti contemporanee, mentre è in fase di progettazione esecutiva l’ultimo tratto non ancora restaurato delle mura urbiche, finanziato per un milione di euro a cui si aggiungerà un altro milione e mezzo della Soprintendenza. É alle battute finali il consolidamento del tetto della Pinacoteca e inizierà a breve l’efficentamento energetico del palazzo comunale”. Imponente anche nel 2019 la progettazione sull’edilizia scolastica che ha interessato la primaria di Cerbara, e di La Tina e che nel 2020 toccherà l’asilo di La Tina, Montedoro, San Secondo e di San Martin d’Upò, la primaria di Riosecco, Trestina, Morra, Promano, Userna, San Filippo, Cerbara, la scuola media Alighieri Pascoli e la Gregorio da Tiferno di Trestina. Ristrutturazione degli impianti anche al nido Coccinella, mentre per il polo La Tina-Pieve delle Rose sarà riqualificato nel complesso. Previsti interventi anche nelle strutture pubbliche dei quartieri e delle frazioni: a Trestina su CVA e Palazzetto, il primo in fase ormai di rendicontazione. A Lerchi 40mila euro sono state impiegate per l’area verde e alla Casella 250mila euro hanno ridisegnato tutta la parte dedicata a impianti sportivi e strutture. I CVA di Badiali e Titta sono in cima alla lista dei nuovi cantieri. Per la sede della Pro-loco di Europa 92 si attende l’ufficialità del finanziamento. A San Maiano e Promano è stata potenziata la rete dell’illuminazione pubblica. Un altro capitolo importante è l’edilizia cimiteriale, incrementata da nuovi loculi a San Leo Bastia, promano e Lerchi. La previsione parla di nuovi localu anche a San Lucia, Badia Petroia, Lugnano e San Secondo e nel cimitero urbano entro il 2020. “La viabilità è stato un punto di riflessione e progettazione costante in questa legislatura al fine dei riqualificare un impianto viario purtroppo critico in tante situazioni: l’accordo quadro che impiegherà oltre 2milioni e 200mila euro di risorse di cui quasi 350mila da fondi del comune nel miglioramento della rete stradale cittadina fin dalla prossima primavera andando ad integrare gli interventi per 500mila euro già compiuti” dice Secondi, aggiungendo “al Piano di Sviluppo rurale dell’Umbria invece abbiamo richiesto le risorse per la strada di Seano di san Leo Bastia, di Colle Schiano e del Poggio, di Bisacchi e Pelio”. Secondi cita anche gli interventi eseguiti dalle squadre comunali ed in particolare la manutenzione della segnaletica orizzontale e delle barriere stradali, la sistemazione di piccoli movimenti franosi, la manutenzione dei manti con bitume a freddo o di cava per le strade bianche, il taglio dell’erba lungo le banchine stradali. “Una prospettiva generale e molto ambiziosa è il Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche, su cui il Comune è impegnato congiuntamente ma che nell’adeguamento del patrimonio pubblico concentrerà una parte sostanziosa delle progettazioni. Dal punto di vista delle nuove realizzazioni invece, stiamo aspettando che terminino, dopo tante traversie, i lavori di Piazza dell’Archeologia per mettere al suo punto un altro tassello di quel quadrante dal notevole profilo storico ed artistico”.
Alessandro Rivi (Lega) “È inaccettabile che a 4 mesi dal voto Eugenio Giani prometta una nuova riforma sanitaria”
Rimango allibito dalle dichiarazioni del Candidato a Presidente della Toscana del PD Eugenio Giani. Ormai in aperta campagna elettorale, il PD dichiara che nei primi mesi di un nuovo ipotetico mandato, dovrà essere effettuato un check up sulla sanità. In particolare, il candidato PD Giani sottolinea che il distretto sanitario Arezzo – Casentino – Valtiberina è troppo ampio e difficilmente gestibile.
Forse si ricorderà Giani che tanti Sindaci, Comitati, Cittadini, hanno manifestato ripetutamente e insistentemente dissenso sulla riforma dei distretti sanitari! La Regione Toscana, però, non è tornata indietro di un millimetro e ha tirato dritto alla creazione di distretti come quello Aretino – Valtiberino – Casentinese, ambito troppo grande e con grandi criticità.
Nonostante il PD abbia cercato di dare un “contentino” ai territori cercando di puntare sulle Articolazioni Territoriali, dando un minimo di autonomia economica e funzionale alle vecchie “zone”, è chiaro che questo non basta e che questo non è servito a migliorare la situazione della Sanità del cosiddetto “distrettone”.
Giunti alla campagna elettorale regionale, infine, il PD si mostra come al solito per quello che è, dispensando promesse per il futuro che confutano e bocciano il cattivo lavoro svolto fino ad ora; in questo caso, però, sono convinto che gli aretini non si faranno imbambolare.
Sansepolcro, 22/01/2020
Alessandro Rivi (Coordinatore Provinciale Lega Giovani e Vice Segretario Provinciale Lega)
Il Prefetto di Perugia a Selci fa visita a casa di Silvana: commozione per la consegna ufficiale dell’onorificenza a Cavaliere dell’ordine al merito della Repubblica Italiana. Lei ha detto: “grazie prefetto, dedico questa onorificenza a chi, come me, lotta ogni giorno per sconfiggere il cancro. L’ho fatto anche per loro”
E’ riuscito a strapparle un sorriso dei suoi il prefetto di Perugia, dottor Claudio Sgaraglia, che nel pomeriggio di oggi ha fatto visita a casa di Silvana, a Selci, per consegnarle personalmente la nomina ufficiale a Cavaliere dell’Ordine “Al merito della Repubblica Italiana”. Arrivato direttamente da Perugia, il dottor Sgaraglia ha letto davanti a Silvana la lettera della nomina del conferimento da parte del Presidente della Repubblica, commuovendosi anche lui al pari di chi ha avuto la fortuna di essere li presente: un applauso ha concluso un breve quanto intenso momento. Il prefetto ha poi donato a Silvana la spilla della Repubblica Italiana. Lei, con un filo di voce, ha detto: “Ringrazio il prefetto per questo bellissimo riconoscimento che dedico a tutte quelle persone che, come me, hanno lottato e stanno ancora lottando per sconfiggere il cancro”. E’ stato un momento troppo intimo per essere immortalato: nella foto la lettera che il dottor Sgaraglia ha consegnato a Silvana.
Coronavirus in Cina, la Toscana pronta ad applicare le indicazioni del Ministero
Nella circolare del Ministero si dice che l’Oms sta monitorando attentamente la situazione ed è regolarmente in contatto con le autorità cinesi. Il Ministero ha predisposto materiale informativo da affiggere negli aeroporti, e a Fiumicino è in vigore una procedura sanitaria per verificare l’eventuale presenza a bordo degli aeromobili provenienti da Wuhan di casi sospetti sintomatici, e il loro trasferimento all’Istituto nazionale malattie infettive Spallanzani di Roma. Nella circolare si danno indicazioni per la diagnostica di laboratorio e per la notifica dei casi.
La Regione ha diffuso la circolare a tutte le aziende sanitarie e ospedaliere, dando indicazioni ai direttori per il suo recepimento. Sta inoltre verificando di avere tutti i dispositivi necessari per la protezione degli operatori, ed è pronta ad attivare tutte le misure necessarie per la protezione dei cittadini.
Si ricorda comunque che al momento in Italia e in tutta Europa non si è verificato nessun caso di polmonite da nuovo coronavirus.
Sul sito del Ministero della salute, il punto della situazione, con i casi confermati al 21 gennaio, le misure finora messe in atto in Italia, le domande e risposte più frequenti.
CONCERTO DEL Duo Namasté ALL’OSPEDALE DI PERUGIA, DONATORI DI MUSICA AI PAZIENTI
Quando la musica riesce ad essere di compagnia, a portare momenti lieti ai malati. Venerdì 24 gennaio 2020, ore 16:00, presso la Cappella dell’Ospedale “Santa Maria della Misericordia” si terrà il concerto del Duo Namasté. L’evento è intitolato “Shall we dance?” e rientra negli eventi dei Donatori di Musica.
I Donatori di Musica (www.donatoridimusica.it) di nuovo in esibizione. Si tratta di una rete di musicisti, medici, infermieri e volontari nata nel 2009 per realizzare e coordinare stagioni di concerti negli ospedali. Saranno quindi i due clarinettisti del Duo Namasté Guido Arbonelli e Natalia Benedetti a portare gioia, arte musicale tra i pazienti dell’ospedale “Santa Maria della Misericordia”.
L’evento di venerdì 24 dei Donatori di Musica è promosso dalla Struttura Complessa di Radioterapia Oncologica dell’ospedale di Perugia, in collaborazione con A.R.ONC. “Amici della Radioterapia Oncologica Onlus” e con la fondazione “Perugia Musica Classica Onlus”. Un programma divertente, eclettico quello proposto dal Duo Namaste’. “I clarinettisti riusciranno a proporci musica classica, Klezmer, musica contemporanea e musica etnica” – si apprende dal programma. Le particolari sonorità dei clarinetti (clarinetto in sib, piccolo e basso) giocheranno con il ritmo ricordando la tradizione, accompagneranno con sonorità scure pensieri profondi, creando immagini e colori a quanti ascolteranno. Un bellissimo viaggio dentro e fuori sé stessi.
L’associazione Donatori di Musica è nata nel 2009, dall’idea di un primario e di un paziente musicista. La partecipazione all’associazione è gratuita, sono musicisti di grande valore che portano la musica all’interno dei reparti ospedalieri. “Dedicato a chi vive nel reparto: pazienti, medici, infermieri, parenti
e volontari. Ogni concerto è l’occasione per assaporare insieme quelle emozioni uniche che solo la grande musica dal vivo sa dare” – aggiungono i protagonisti.
“Rete Ospedaliera dell’Azienda sanitaria: la Fratta si unirà ad Arezzo e Nottola sarà autonoma”
La Asl Toscana Sud est mantiene gli impegni presi con i sindaci. E’ di ieri infatti la delibera n. 47 del Direttore Generale, Antonio D’Urso, che ridefinisce l’articolazione e la denominazione dei Presidi Ospedalieri e l’articolazione degli stessi in Stabilimenti Ospedalieri, nel rispetto e nella valorizzazione delle peculiarità di ciascuna struttura e dell’importanza che riveste per i cittadini del territorio.
Il documento riporta l’organizzazione, per ognuna delle tra province, dei Presidi Ospedalieri che territorialmente corrispondono alle Zone Distretto, e ne declina gli stabilimenti ospedalieri al loro interno.
Se nella provincia di Grosseto l’organizzazione e le denominazione degli ospedali resta la stessa, emerge l’intenzione della Direzione Aziendale di rispettare le azioni concordate su Siena e Arezzo. In particolare, in seguito alla nota dei Sindaci dei Comuni della Valdichiana Aretina, l’Azienda procede con questo atto nella definizione ufficiale del distacco dell’ospedale di Zona-Distretto “S. Margherita – La Fratta” di Cortona dal Presidio Ospedaliero delle Valdichiane ed Amiata Senese che sarà quindi ricondotto tra gli stabilimenti ospedalieri del Presidio Ospedaliero “Ospedali Riuniti dell’Aretino”.
La volontà generale della Direzione Asl è quella di lavorare e investire risorse su ognuna delle strutture ospedaliere della rete aziendale, impegnandosi a sostenere le attività in essere e mantenere i livelli di qualità delle cure per offrire sempre una risposta adeguata ai bisogni dei cittadini che vivono quel determinato ospedale come punto di riferimento per l’intera comunità.
Inquinamento atmosferico: interrogazione di Arcaleni e Bucci (Castello cambia) sulle azioni dell’amministrazione per tutelare la salute dei cittadini
Verificare con un supplemento di controlli tutti i dati sull’inquinamento atmosferico a Città di Castello e chiedere all’agenzia regionale il monitoraggio della situazione anche in altre zone della città, informando adeguatamente i cittadini. E’ quanto sollecitano con una interrogazione i consiglieri di Castello Cambia Emanuela Arcaleni e Vincenzo Bucci, che invitano il sindaco Luciano Bacchetta e la giunta a chiarire “cosa intenda fare l’amministrazione per comprendere e affrontare seriamente la situazione, nonché quali provvedimenti abbia intenzione di assumere per tutelare la salute dei cittadini”. L’iniziativa dei rappresentanti della minoranza consiliare nasce dai dati pubblicati dall’Arpa sulla base delle rilevazioni effettuate a Città di Castello, che “hanno monitora-to in questo primo mese di gennaio ripetuti sforamenti dei parametri fissati per legge dell’inquinamento dell’aria, superando per più di quindici volte i parametri consentiti, sia per quanto riguarda le PM 10 che le ancor più pericolose PM 2,5”. Nell’evidenziare come i parametri superati riguardino il particolato formato dalle particelle emesse nell’atmosfera e i possibili rischi per la salute pubblica, Arcaleni e Bucci richiamano l’attenzione sul fatto che “a Città di Castello risultano valori doppi rispetto a Perugia Fontivegge, Terni Maratta e più alti di Milano, Torino e Bologna”. “La situazione appare così abnorme e preoccupante da farci finire nelle pagine di apertura di siti e giornali nazionali”, rilevano i consiglieri di Castello Cambia, nell’osservare come “per una citta-dina di neanche 40.000 abitanti superare in inquinamento addirittura le metropoli non è solo un altro triste primato, ma un fatto gravissimo”. Menzionando l’Organizzazione Mondiale della Sanità, “che individua nella esposizione alle polveri sottili una delle cau-se principali delle malattie respiratorie e cardiovascolari”, Arcaleni e Bucci stigmatizza-no il fatto che “di fronte a tutto ciò, l’amministrazione appare del tutto inerte, a parte far uscire una brevissima quanto inutile nota in cui l’assessore competente raccomanda un uso moderato dell’auto o della legna, peraltro senza citare l’entità del problema”.
Alle piscine comunali esami di brevetto per 850 giovani nuotatori: iscrizioni aperte per il corso primaverile al via giovedí 30 gennaio
Sono 850 i bambini e ragazzi che in questi giorni presso le piscine comunali di via Engels stanno sostenendo gli esami di fine corso con gli istruttori della scuo-la di nuoto di Polisport per il conseguimento dei brevetti. Le prove relative al primo quadrimestre di lezioni termineranno sabato 25 gennaio e da giovedì 30 gennaio inizierà il quadrimestre del corso primaverile. La segreteria di Polisport (telefono 075.8550785) è a disposizione degli utenti per la conferma delle iscri-zioni e per le nuove adesioni dal lunedì al sabato, dalle ore 8.00 alle 12.30 e dalle ore 15.30 alle 19.30.
Approvato a maggioranza il Prg parte operativa di Citta’ di Castello, il secondo con la nuova legge sul territorio, il primo dei grandi comuni umbri
Il consiglio comunale di Città di Castello nella seduta di ieri, martedì 21 gennaio 2020, ha approvato il piano regolatore parte operativa con 13 voti favorevoli di PD, PSI, la Si-nistra, Gruppo Misto, ed i voti contrari di Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega, Marcello Ri-gucci, Tiferno Insieme e Castello Cambia. A seguire è stato approvato anche il Piano acustico, collegato alla variante del prg. Rosella Cestini, assessore all’Urbanistica, ha ricordato “il lavoro impegnativo per tutti, consiglieri e in primo luogo per l’Ufficio di Piano, voglio ringraziarli insieme agli esperti anche per la redazione del Piano acustico, collegato all’operativo, che sarà discusso di seguito”. Vittorio Vincenti, consigliere di Tiferno Insieme, ha aperto il dibattito citato “le 38 os-servazioni sul prg e 5 con il Pums presentate, che avevano uno scopo generalissimo e non di interessi specifici, speriamo di essere riusciti a migliorare il piano, ad esempio per la strada di Badia Petroia o per la Piazza Burri. Non crediamo che come ha detto l’assessore Cestini sia un piano a cemento zero. Potevamo osare di più, premiando il recupero. In molte parti le aree edificatorie potevano essere compattati. In una città che decresce e un’economia in cui continuano a crescere solo le grandi aziende, si poteva tentare il recupero dell’esistente. Non siamo soddisfatti: è un piano regolatore che, come ha detto il sindaco, sarà oggetto di varianti. Ma se ci sono persone che hanno già varianti nel cassetto, significa che il piano non ha centrato gli obiettivi. Per il centro storico, il prg è corretto ma ci sono lacune come macigni. I consulenti for-se non hanno avuto il coraggio di dire cosa farne. Si rimanda troppo ai piani attuativi e il nodo urbanistico non è stato affrontato. L’emblema di questa timidezza politica è l’ex ospedale o il problema dei molti appartamenti sfitti. Il ripopolamento del centro storico doveva essere affrontato ora. Nei centri storici edifici senza pregio sono stati demoliti in nome di complessi più contemporanei. Se siamo in questo Palazzo del Trecento è per-ché qualcuno ha demolito quello che c’era prima. Siamo sicuri che conservare tutto serva?”. Vittorio Morani, capogruppo del PSI, ha detto: “Questo prg ci ha visto impe-gnati a lungo, quasi un decennio. D’ora in poi ciò che interessa il patrimonio edilizio deve essere conforme allo strumento urbanistico. L’iter è stato accidentato non per demerito degli uffici e degli esperti. Il piano è incentrato su soluzioni moderne e eu-ropee. Città di Castello deve crescere con gli standard di una città sostenibile, ambientalmente a basso impatto, non vincolata a interessi speculativi ma stimo-lante per l’edilizia ora ferma. Soddisfa Le Zauni saranno innovative con coefficienti di costruzione minimi, verde diffuso, manufatti di qualità. Approvare il prg significa avere una marcia in più per far ripartire l’economia e far entrare denaro fresco nelle casse comunali. Le Zauni non devono rimanere al palo ma per liberare l’edificabilità. Dico a Tiferno Insieme, che ringrazio per le osservazioni, 24 sono state accolte comunque. Coloro che amministrano avranno un nuovo strumento che garantirà più trasparenza e correttezza a tutti i tifernati”. Per Gaetano Zucchini, capogruppo del Gruppo Misto, “il lavoro è sempre stato trasparente ed ha delineato le prospettive di sviluppo del comu-ne e dell’area vasta. Le scelte sono state dettate da una valutazione complessiva della città con equilibrio e rispetto delle principali caratteristiche sociali, economiche e cultu-rali. C’è stata attenzione alla rete del verde e della mobilità sostenibile, varianti decisive nello sviluppo futuro. Le criticità da non sottovalutare ci sono tuttavia: lo scenario dei luoghi della produzione e del commercio deve avere un bilanciamento tra riqualifica-zione e saturazione, il baricentro della città economico e commerciale e infrastrutturale deve insistere nella città storica. Rimangono sfide decisive da affrontare: nonostante le aree per future espansione siano definite devono essere controllate e deve essere in-centivato il recupero. Ad esempio il vecchio ospedale. Bisogna elevare la qualità co-struttiva, la rete dei servizi, il mix energetico a favore di fonti rinnovabili”. Vin-cenzo Bucci, capogruppo di Castello Cambia, ha lamentato l’assenza del sindaco e il presidente del consiglio comunale Vincenzo Tofanelli ha precisato che “si trova a Nor-cia in concomitanza con la presenza del presidente del consiglio Conte”. “Questo piano prevede aree di espansioni molto grandi invece di riqualificare e rigenerare. Le aree della trasformazione urbanistica sono oltre un milione e mezzo per 4000 abitanti, in controtendenza con l’indice demografico del periodo decennale di vigenza prevista” ha detto Bucci “Alla crisi della manifattura, il prg non risponde. Sarebbe stato opportuno redigere un piano di interventi certi non futuribili. Le scelte dovevano cogliere l’obiettivo del risparmio del suolo e non lo fanno, rivitalizzare il centro storico mentre continuerà la migrazione di commercio e imprese, le agevolazioni del centro storico molto specifiche e ridotte sono palliativi se non accompagnati da un plafond di incentivi fiscali, economi-ci, culturali ed animazione. Perché non c’è un piano del centro storico per gli eventi si-smici? Sulla nuova Dante nel comparto dell’Apecchiese, perché non si è scelto il con-solidamento dell’attuale sede? Non è per traffico, basta osservare ciò che accade a San Filippo ogni mattina. Piazza Burri rimane sullo sfondo e lasciata al buon cuore di finanziatori arabi non meglio definiti. Sulle osservazioni notiamo che la griglia consen-te ad alcuni e vieta ad altri. Si consente di consumare suolo agricolo, si riaprono richieste di edificabilità, non si rinuncia a 100 milioni di euro della Coop Centro Italia, si sviluppa la zona dell’apecchiese con case ed altri negozi. Non condividiamo le nostre scelte”. Mirco Pescari, capogruppo del PD, ha detto che “con orgoglio persona-le e di gruppo, come componente della maggioranza, oggi attraverseremo il traguardo di un percorso lungo e nuovo. Siamo la seconda città in Umbria che approva il prg ai sensi della nuova normativa, la prima per ordine dei grandezza. 260 osservazioni sono tante, oltre 14 commissioni, 4 sedute di consiglio. Le linee guida non era una griglia strumentale ma condivisa e pubblicata prima del deposito delle osservazioni, esamina-te in modo anonimo. Un percorso trasparente, le critiche sono preconcette. Dal punto di vista politico: la parte operativa sancisce la separazione tra aree residenziali e produttive, una premessa indispensabili per evitare altri casi Colorglass. Le pre-mialità perseguono l’interesse collettivo, lo normativa nazionale che sottosta al Piano del commercio ci impedisce di intervenire sulla concorrenza tra vicinato e medie, gran-di strutture. Spero che i livelli superiori si facciano carico di questa limitazione per ri-muoverla. Piazza Burri non è indefinita: spero che la scheda relativa si concretizzi quando prima insieme allo spostamento delle dinamiche urbane, che potrebbe aprire elementi di competitività e di attrattivi a vantaggio del centro storico. Ho detto he que-sto prg parlava non di prosa ma di poesia. Alla fine del percorso rimango della stessa idea. Abbiamo fatto un ottimo lavoro per i cittadini”. Nicola Morini, capogruppo di Ti-ferno Insieme, ha detto: “il mio intervento sarà meno ottimista di quello appena termi-nato. In realtà il prg sembra un’occasione persa. I punti deboli sono quelli che avrebbe-ro dovuto essere i punti di forza del documento programmatico su cui ci astenemmo. Allora insieme a Gianluigi Nigro (urbanista scomparso nel 2012, padre di Francesco Nigro, attuale responsabile dell’equipe del piano) augurammo che si passasse indenni sotto la scure degli interessi privati o pubblici. I punti erano: cemento zero, riqualifica-zione, no consumo di suolo, rigenerazione del centro storico, riqualificazione della zona industriale. Quello che è scritto nel p
rg invece aumenta il consumo di suolo e non rie-quilibra le situazioni. Il potenziale edificatorio che il piano autorizza prevede che la città cresca di almeno 4000 abitanti, quando invece cala di anno in anno e gene-rerà solo una bolla edilizia. I quartieri intorno al capoluogo soffocano il centro e a questo si somma la variante annunciata ieri della nuova Coop. Lo sviluppo della città è stato pensato solo come capacità di edificazione. Il quadrante di Piazza Burri è un di-segno che approviamo al buio. Per le osservazioni, sono soddisfatto del lavoro in commissione e ringrazio il presidente Tavernelli, l’assessore Cestini e gli uffici. Alcune osservazioni ci hanno imbarazzato perché il comune ha mediato lo status quo e spes-so lo ha accettato. Il nostro contributo era migliorare il quadro e spesso abbiamo votato a favore, senza pregiudizio”. Andrea Lignani Marchesani, capogruppo di Fratelli d’Italia, ha fatto i complimenti a Francesco Nigro, responsabile dell’equipe del piano, e ha dichiarato: “I prg del passato erano tarati su una Città di Castello di 60mila abitanti; oggi dovremmo regolarci sulla qualità della residenza. L’otto per cento dei cittadini pro-viene da paesi fuori dalla Comunità europea ed ha avuto un ruolo nelle dinamiche e nelle trasformazioni degli insediamenti. Inoltre noi ragioniamo non sul prg precedente ma sulle varianti che sono intervenute, determinando l’attuale profilo della città. Cam-biare i connotati cambiando l’asse del centro storico altrove non è un vulnus ma deve esserci un progetto. La mancanza di un disegno per i moltissimi capannoni vuoti di una zona industriale mutata di natura colpisce a prescindere dal credo politi-co. Non scontentare nessuno siamo sicuri che è nell’interesse della città? L’annuncio di varianti nel momento in cui si vota il prg definendo uno strumento per dare certezze è contraddittorio. Se la politica ha una poesia si estrinseca nella decisione non nella dilazione. Su Piazza Burri, si è parlato di una città futuribile con un altra stazione ferroviaria ma i conti vanno fatti con le problematiche economiche. Sono situazioni su cui non vedo soluzioni di breve periodi e mi lasciano dubbio anche sul tri-onfale protocollo di intesa firmato in comune. Dubito che tra un anno e mezzo la ve-dremo. Nel prg le ombre superano le luci, dando atto del buon lavoro degli uffici. Il pec-cato originale sta nelle varianti che l’hanno condizionato a priori e reso quasi pleonasti-co”. Luciano Tavernelli, consigliere del PD e presidente della commissione Assetto del territorio, ha definito “un risultato eccezionale il nuovo prg in cui c’è una visione non più legata ad interessi personali ma all’interesse generale. Se il piano regolatore era all’insegna dello slogan Da paese a città, o dell’urbanistica contrattata. Le Zauni sono e restano terreno agricolo fino a quando non l’interesse particolare ma un piano attuativo, vagliato e approvato dal consiglio comunale, potrà trasformarla in un complesso utile. Ci sono cose che non ci convincono molto ma in molti casi le nuove urbanizzazioni sono forme di compensazione. Il prg operativo è figlio e conseguenza del piano strutturale, accompagnato da altri strumenti come il Piano del commercio, il PUMS e il Piano acustico che voteremo tra poco”. Cesare Sassolini, capogruppo di Forza Italia, ha sostenuto che “il prg non è funzionale alla crescita del territorio. Le zo-ne industriali non vanno smantellate da una parte, trasformandole in commerciali sen-za un equilibrio. I cambiamenti a colpi di variante hanno autorizzato grandi conte-nitori che cozzano contro le indicazioni delle politiche aziendali. Diamo il via ad un sistema già vecchio che tra pochi anni dovrà essere ripensato. Forse quella che viene decantata come una vittoria, contiene già elementi critici. Le nuove pic-cole aree industriali sono poco attrattive: alcune aziende si sono spostate altrove. Le scelte non sono state partecipate né con i cittadini né con gli industriali. Ad oggi il cen-tro storico continua a svuotarsi ed è un cimitero di negozi chiusi. Nessuno vuole più starci. C’è un esodo. I tifernati se ne vanno ed è attrattivo per persone che sono arriva-te dopo perché a basso costo ma che appena miglioreranno le condizione economica se ne andranno anche loro. Solo qualche commerciante coraggioso o partita IVA co-raggiosa rimane, poi saremo al deserto. Ci voleva qualcosa di più non basta il progetto del quadrante Burri. Quali tempi avrà la ristrutturazione: i due anni previsti dal sindaco per Piazza Burri sono passati. Mi auguro che i lavori partano e che si pensi però al blocco del centro nel periodo del cantiere così enorme. Anch’io ho chiesto spiegazioni quando alcuni terreni agricoli erano venduti a prezzi superiori perché in quella zona sa-rebbe stata costruita la nuova Coop, attingendo ad informazioni che neppure i consi-glieri conoscevano. Non è trasparente prendere decisioni fuori dalla sedi deputate. Non voglio collegate Coop ad amministrazione di centrosinistra ma ci vuole partecipazione”. Ursula Masciarri, consigliere del PSI, ha ribattuto che “la griglia della regole e delle aree è stata forse un’ingessatura ma ha permesso di applicare gli stessi criteri. Non è vero che il nodo tra residenza e industria perché abbiamo respinto le osservazioni che poteva riproporre il problema. Non credo che nel centro storico posso esserci il com-mercio delle medie e grandi strutture. Non sono i centri commerciali a depauperare il centro storico, che deve avere attività caratterizzanti. Molto cambierà Piazza Burri, la terza piazza: che romperà delle dinamiche anche di traffico e dare rispo-ste anche al di là di quello che si pensa oggi. Non si può non tener conto che Burri è ammirato a livello mondiale e la sua piazza sarà un volano internazionale”. Marcello Rigucci, consigliere del Gruppo Misto, ha segnalato: “Nel centro storico ai cittadini si sono date prescrizioni dettagliatissime, ma Piazza Burri può fare come vuole. Che fine ha fatto lo sceicco di Piazza Burri, che voleva iniziare i lavori prima possibile? Non si è parlato dell’ospedale vecchio perché fa patrimonio nel bilancio regiona-le. Non possiamo fare gli interessi dell’equilibrio finanziario della Regione”. Nella replica l’assessore Cestini ha detto che “il prg è figlio del suo tempo, realizzato nel periodo della crisi economica, della trasformazione agricola, del rispetto ambienta-le. Non è il miglior prg del mondo ma in questo momento ha tenuto conto della pianifi-cazione dei uno dei comuni più estesi di Italia. Abbiamo discusso a lungo sulla città pubblica delle frazioni. Il prg pianifica ad un centro livello e non può entrare nello speci-fico del centro storico, che è in crisi in tutto il Paese. C’è bisogno di uno studio appro-fondito su residenza, servizi, mobilità. L’ospedale vecchio è dentro il prg con tutte le sue potenzialità di destinazione. C’è un progetto, la Casa della Salute, con un finan-ziamento di 9milioni di euro, che ha incontrato l’ostilità delle opposizioni ed è cambiata la guida in Regione. Dobbiamo ritessere la tela. Le zone industriali sono state colpite più di altre zone del territorio e anche in questo Città di Castello è incorsa in un destino non diverso. Invece il comune ha lavorato sulla pianificazione, con PUMS, Piano del Commercio ma si deve considerare la rivoluzione delle modalità di acquisto. La que-stione della sismicità esula dal piano regolatore. Su Piazza Burri, c’è un gruppo di lavo-ro che sta lavorando ad un piano attuativo pubblico privato e venerdì 24 gennaio alle 10.00 tornerà a riunirsi. Non posso dirvi quando si farà, ma pubblico e privato stanno lavorando. Sul prg c’è attenzione all’edilizia scolastica e la nuova Dante nasce dai nu-meri della popolazione scolastica in quel bacino e da valutazioni tecniche legate anche alla sismicità. Ringrazio tutti, consiglieri e tecnici, per il lavoro compiuto”. Nella dichia-razione di voto, Bucci ha detto che non sono stati “dati chiarimenti chiesti. Ringrazio gli uffici che hanno lavorato sulla base
degli indirizzi dei politici”.
Sul palcoscenico del Teatro degli Illuminati di Città di Castello, venerdì 24 gennaio, alle 21, unica data in Umbria del nuovo lavoro di Mario Perrotta, IN NOME DEL PADRE.
Sul palcoscenico del Teatro degli Illuminati di Città di Castello, venerdì 24 gennaio, alle 21, unica data in Umbria del nuovo lavoro di Mario Perrotta, IN NOME DEL PADRE. Nato da un intenso confronto con lo psicanalista Massimo Recalcati, che alle relazioni familiari ha dedicato gran parte del suo lavoro, lo spettacolo, prima parte di una Trilogia su “padre, madre e figli”, intende indagare quanto profonda e duratura sia la mutazione delle famiglie millennials e quanto di universale, eterno, resta ancora. Un padre. Uno e trino. Niente di trascendentale: nel corpo di un solo attore tre padri diversissimi tra loro per estrazione sociale, provenienza geografica, condizione lavorativa. Sulla scena li sorprendiamo ridicoli, in piena crisi di fronte al “mestiere più difficile del mondo”. I figli adolescenti sono gli interlocutori disconnessi di altrettanti dialoghi mancati, l’orizzonte comune dei tre padri che, a forza di sbattere i denti sullo stesso muro, si ritrovano nudi, con le labbra rotte, circondati dal silenzio. E forse proprio nel silenzio potranno trovare cittadinanza le ragioni dei figli. Massimo Recalcati a proposito dello spettacolo scrive: “Il nostro tempo è il tempo del tramonto dei padri. La loro rappresentazione patriarcale che li voleva come bussole infallibili nel guidare la vita dei figli o come bastoni pesanti per raddrizzarne la spina dorsale si è esaurito irreversibilmente. Il nostro tempo è il tempo dell’evaporazione del padre e di tutti i suoi simboli. Ogni esercizio dell’autorità è vissuto con sospetto e bandito come sopruso ingiustificato. I padri smarriti si confondono coi figli: giocano agli stessi giochi, parlano lo stesso linguaggio, si vestono allo stesso modo. La differenza simbolica tra le generazioni collassa. In questo contesto di decadenza emerge forte una esigenza di nuove rappresentazioni del padre. Il linguaggio dell’arte – e in questo progetto di Mario Perrotta che ho scelto di accompagnare, il linguaggio del teatro – può dare un contributo essenziale per cogliere sia l’evaporazione della figura tradizionale della paternità, sia il difficile transito verso un’altra immagine – più vulnerabile ma più umana – di padre della quale i nostri figli – come accade a Telemaco nei confronti di Ulisse – continuano ad invocarne la presenza.” Si può prenotare telefonicamente, al Botteghino Telefonico Regionale 075/57542222, tutti i giorni feriali, dalle 16 alle 20. I biglietti prenotati vanno ritirati mezz’ora prima dello spettacolo, altrimenti vengono rimessi in vendita. E’ possibile acquistare i biglietti anche on-line sul sito del Teatro Stabile dell’Umbria www.teatrostabile.umbria.it. Link video https://youtu.be/ucbhzrqOdi4
Tornano in laboratori didattici organizzati dal Museo Diocesano
Anche questo anno è attivo il Laboratorio didattico del Museo Diocesano con progetti di didattica museale e territoriale per alunni di ogni scuola e età. Da tempo sono stati sperimentati percorsi finalizzati alla scoperta delle opere museali ma anche del territorio dell’intera Diocesi di Città di Castello. Il Laboratorio diocesano rappresenta una grande risorsa culturale ed educativa a disposizione di tutti. Nella sua varietà e vivacità – precisa Catia Cecchetti – segue gli Orientamenti pastorali della CEI: Educare alla vita buona del Vangelo. “Nell’educare riconosciamo una sfida culturale e un segno dei tempi, ma prima ancora una dimensione costitutiva della nostra missione”. Le sue finalità principali sono: promuovere la conoscenza del patrimonio culturale ed ecclesiastico per tutte le età attraverso procedure didattiche di tipo attivo, ossia non semplicemente nozionistiche e l’attuazione di una ‘’Catechesi attraverso l’Arte’’. Ciò aiuta a riscoprire e approfondire i valori etico-religiosi, che oggi rischiano di essere troppo sottintesi o ignorati. Il patrimonio storico artistico di cui il museo è custode rappresenta una straordinaria risorsa educativa: esso ci permette di proporre attività didattiche finalizzate non solo a trasmettere conoscenze, ma a sviluppare contestualmente abilità e competenze trasversali alle varie aree di apprendimento, spendibili anche in contesti extrascolastici. I percorsi di ricerca mirano a coinvolgere attivamente gli utenti nella costruzione del proprio sapere, promuovendo un apprendimento attivo, esplorativo, riflessivo. Tale da incidere positivamente nella formazione dell’uomo in tutte le sue dimensioni, ivi compresa quella religiosa, presente in modo più o meno conscio in tutti.
Per l’Anno scolastico 2020 – 2021 sono attivi numerosi percorsi: I Santi Patroni di Città di Castello Florido, Amanzio e Donnino nelle loro raffigurazioni principali;
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Il Paliotto di Celestino II esempio di Oreficeria Romanica; Il Tesoro di Canoscio, Arte Paleocristiana del VI secolo; L’iconografia dei santi: simboli e raffigurazioni nelle opere conservate al museo; Pinturicchio e l’Arte del Rinascimento italiano: analisi della Madonna col il Bambino della seconda metà del sec. XV; Rosso Fiorentino e il Manierismo italiano: il Cristo Risorto in Gloria del 1528-30; Puzzle d’autore. Ricostruzione di alcune opere esposte al Museo per stimolare la creatività e la fantasia dei più piccoli; Caccia al Tesoro al Museo: il gioco nell’arte.
Ma anche progetti territoriali: I Santuari della Diocesi di Città di Castello: la Madonna di Belvedere – la Madonna del Transito di Canoscio – la Madonna delle Grazie; Le Abbazie della Diocesi di Città di Castello: Santa Maria Maria e Sant’ Egidio a Badia Petroia – Uselle a San Giustino; Le Pievi della Diocesi di Città di Castello: de’ Saddi nel Comune di Pietralunga – dei SS. Cosma e Damiano a Canoscio; La Basilica Cattedrale di Città di Castello: origini e successivi ampliamenti strutturali e arricchimenti artistico pittorici; Le Chiese del centro storico di Città di Castello: San Francesco, San Domenico e Santa Maria Maggiore; L’Oratorio di San Crescentino a Morra: il ciclo di affreschi cristologici di Luca Signorelli; Il significato della clausura nei monasteri di Città di Castello: Santa Veronica Giuliani – le Clarisse Urbaniste – Santa Chiara delle Murate; Il Campanile cilindrico di Città di Castello dei secc. XI e XII; Il Manierismo tra Città di Castello e Borgo Sansepolcro nei due capolavori di Rosso Fiorentino: Il Cristo risorto in Gloria conservato al Museo del Duomo e la Deposizione dalla Croce nella Chiesa biturgense di San Lorenzo.
I progetti prevedono una o più uscite da concordare con i docenti. Nell’aula didattica del museo è possibile svolgere anche attività di verifica.
Per informazioni e prenotazioni: 075 8554705 – museo@diocesidicastello.it